Si parla di 47 milioni di perdite nel biennio 2018-2019 per le due tratte. Il titolo contraddice il contenuto dell'articolo stesso (non sono 50 milioni all'anno).
Seoul con una perdita pressoché costante e persino superiore rispetto a Santiago, la quale a quanto riferisce sempre il Corriere è raddoppiata nel 2019 rispetto all'anno precedente. C'è da dire che in Cile in autunno ci sono stati disordini mica male, praticamente da guerra civile, in quello che sembrava forse il paese più stabile e prospero in Sud America fino a quel momento nel recente passato.
La Corea sebbene toccata di sponda al momento, è attaccata alla Cina e immagino che le previsioni siano solo in peggioramento per quest'anno a causa del coronavirus.
Alitalia taglia le rotte per Santiago e Seul: perdono 50 milioni di euro all’anno
La decisione dei vertici dell’azienda: sono quelle che perdono di più sul lungo raggio. Tarlazzi (Uil): «La logica è rendere la compagnia più efficiente». Il «Corriere» mostra tutti i numeri
Per volare in Cile e in Corea del Sud Alitalia perde circa 76 mila euro al giorno. È questo uno dei numeri che si evince dall’analisi dei documenti che il Corriere della Sera ha potuto consultare in esclusiva. Ed è anche il motivo che spinge i vertici di Alitalia a confermare il taglio dei voli intercontinentali. Nell’incontro di giovedì pomeriggio con i sindacati il commissario Giuseppe Leogrande e il direttore generale della compagnia Giancarlo Zeni hanno annunciato lo stop ai voli da Roma Fiumicino per Seul (Corea del Sud) e Santiago del Cile. «È stato deciso di tagliarle nella logica di rendere Alitalia più efficiente — ha spiegato dopo il vertice Claudio Tarlazzi, segretario generale della Uil —. Le due tratte infatti perdono 50 milioni di euro all’anno».
Roma-Santiago
Sui numeri, a dire il vero, bisognerebbe fare qualche precisazione. L’unica certezza è che le due tratte — quella per il Cile è anche la più distante del network di Alitalia, lunga circa 12 mila chilometri — sono in rosso. Nel 2018 sulla rotta Roma-Santiago (operata con un Boeing 777-200ER) hanno volato poco meno di 120 mila persone che hanno pagato una tariffa media di quasi 600 euro, stando ai documenti visionati dal Corriere. Quell’anno, però, il collegamento ha chiuso con una perdita netta di circa 8 milioni di euro. Perdita che nel 2019 non soltanto è stata importante, ma è pure raddoppiata.
Roma-Seul
In negativo anche la Roma-Seul, di solito operato con gli Airbus A330 (circa 9 mila chilometri di distanza). Il volo ha registrato nel 2018 quasi 80 mila passeggeri che hanno sborsato in media poco più di 450 euro, si legge nella documentazione. Ma la concorrenza diretta — sia dell’alleata Korean Air che della rivale Asiana — ha contribuito a peggiorare le prestazioni della rotta che nel 2018 ha chiuso con una perdita di oltre 11,7 milioni di euro, più o meno la stessa cifra del 2019. Nel biennio 2018-2019, insomma, Alitalia ha perso oltre 47 milioni di euro soltanto operando queste due tratte di lungo raggio.
Le rotte in perdita
Proprio questi numeri avevano spinto Ferrovie dello Stato e Delta Air Lines — mentre cercavano di creare l’anno scorso un consorzio con Atlantia per rilevare Alitalia — a inserire i due collegamenti nella lista di quelli da cancellare il prima possibile per ridurre le perdite della compagnia aerea. Due esperti stranieri, consultati dal Corriere, avvertono però che a volte alcune rotte in rosso è meglio tenerle operative perché hanno un valore importante per quanto riguarda il loro feederaggio, cioè la capacità di riempire gli aerei di altri voli della compagnia.
La flotta
Il commissario e il dg di Alitalia hanno anche anticipato la restituzione di tre velivoli di lungo raggio, due Airbus A330 e l’unico Boeing 777-300ER in flotta. In generale sono nove i contratti di noleggio in scadenza, hanno spiegato i vertici dell’azienda ai sindacati, confermando quanto anticipato dal Corriere un mese prima. Oltre ai tre aerei per i voli intercontinentali, infatti, finiscono gli accordi anche per l’utilizzo di quattro Airbus A320 e due A321 utilizzati per voli nazionali, europei e per il Medio Oriente. L’unico Boeing 777-300ER Alitalia lo paga 675 mila dollari al mese — come si legge dai contratti —, mentre ciascuno dei due Airbus A330 costa 500 mila dollari per un totale di un milione al mese che finisce nelle tasche di Etihad Airways.
lberberi@corriere.it
https://www.corriere.it/cronache/20...ud-2efcb0ec-541a-11ea-a963-13c45ec676cd.shtml