Alitalia, Ferrovie sceglie Atlantia come “quarto socio”


Stato
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Alitalia: Patuanelli, 'evidente no offerte vincolanti domani, attesa lettera commissari'
di AdnKronos

20 NOVEMBRE 2019
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Roma, 20 nov. (Adnkronos) - "E' abbastanza evidente che domani non arriveranno offerte vincolanti" per Alitalia. "I due comunicati di Atlantia e Fs non sono concludenti né decisivi. Bisogna aspettare quello che il gruppo Fs scriverà ai Commissari e poi quello che scriveranno i Commissari al ministero. Poi vedremo quali sono le condizioni e prossimi passi da fare". Così il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli ai microfoni di Class Cnbc su Alitalia.

Per il ministro "c'è ancora un margine rispetto ai due partner tecnici che hanno mostrato interesse" per Alitalia che sia dunque Delta o Lufthansa. "Secondo me ci sono ancora i margini per arrivare ad una conclusione", aggiunge sottolineando la necessità di arrivare al closing entro marzo.

Patuanelli, infatti, ribadisce la sua intenzione "di non spostare quel termine" auspicando che "i due partner tecnici potenziali possano concretizzare il prima possibile" il loro interesse per Alita. Il ministro ricorda che Alitalia "poteva essere un dossier risolto 10 anni fa nel 2009 ma la politica ha impedito che potesse essere risolto". Per quanto riguarda il peso per le casse dello Stato di Alitalia Patuanelli ricorda che la compagnia "da lavoro ad 11 mila persone più l'indotto e che è uno dei più grandi contribuenti della Regione Lazio e quindi bisogna anche tenere conto di queste cose". Poi un eventuale fallimento di Alitalia "avrebbe un peso sulle casse dello Stato a causa dell'attivazione degli ammortizzatori sociali". Comunque, ricorda ancora Patuanelli, "nessuna grande compagnia ha fatto un'offerta seria di rilancio di Alitalia" anche perché la compagnia "sconta un elemento fondamentale: è troppo piccola per essere davvero una grande compagnia ma troppo grande per essere una piccola compagnia".

https://www.iltempo.it/news-adn-kro...nti-domani-attesa-lettera-commissari-1243601/


Alitalia: Patuanelli, 'futuro passerà per fase ristrutturazione mantenendo posti'
20/11/2019 - 20:00

Roma, 20 nov. (Adnkronos) - Per il futuro di Alitalia "spero ancora nell'interessamento ancora più consolidato dei soggetti che attualmente stanno cercando di costituire il consorzio". Ad affermarlo è il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli ai microfoni di Class Cnbc su Alitalia. Comunque per l'ex compagnia di bandiera "credo che si dovrà passare da una fase di ristrutturazione ma che tenga conto della necessità del mantenimento dei posti di lavoro".
https://www.lasicilia.it/take/ultim...r-fase-ristrutturazione-mantenendo-posti.html
 
Un colpo al cerchio (LH) e uno alla botte (DL) da parte del ministro.


Alitalia, Patuanelli: ok a Lufthansa. Ma acquisisca quota. Manca quel quid..

Alitalia, Patuanelli: ok a Lufthansa ma acquisisca quota - "Lufhtansa chiede cose che si possono ottenere, deve forse fare un piccolo sforzo iniziale e cioe' compartecipare all'equity da subito, ma anche la proposta di Delta" e' positiva, "con piccoli accorgimenti interessanti. Credo manchi quel quid in piu' che cercheremo creare nelle prossime ore". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo, Stefano Patuanelli a Class Cnbc.

Alitalia, Patuanelli: ancora margini per partner tecnici - "Ritengo ancora che ci sia un margine rispetto ai due partner tecnici, Delta e Lufthansa, che ha presentato un interessamento in modo spontaneo. Credo che ci siano ancora margini per arrivare a una conclusione". Lo ha detto il ministro Stefano Patuanelli a Class Cnbc parlando del dossier Alitalia.

http://www.affaritaliani.it/economi...-acquisisca-quota-manca-quel-quid-638489.html

**Alitalia: Patuanelli, 'da Delta proposta interessante, mancano accorgimenti'**
di AdnKronos

20 NOVEMBRE 2019
aaa

Roma, 20 nov. (Adnkronos) - "La proposta di Delta è una proposta interessante in cui mancano solo piccoli accorgimenti". Così il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli ai microfoni di Class Cnbc su Alitalia.

https://www.iltempo.it/news-adn-kro...ta-interessante-mancano-accorgimenti-1243593/

Per Lufthansa, manca quel quid... si chiamano "soldi".
Per Delta, mancano accorgimenti... si chiamano sempre "soldi".
 
ROMA - Il salvataggio di Alitalia è congelato in attesa dell’ottavo rinvio. Ferrovie dello Stato ieri ha preso atto della frenata comunicata il giorno prima dal socio in pectore Atlantia, che giudica «insufficiente», l’offerta di Delta Airlines. Così il cda di Ferrovie, designata dal governo come “salvatore” di Alitalia, ha dovuto ammettere che «ad oggi non sono ancora maturate le condizioni necessarie» per dare il via a un consorzio».

Ferrovie non ha chiuso la porta alla nascita del consorzio, ma vista l’impasse ha preferito passare il cerino ai commissari Alitalia e al ministero dello Sviluppo, che nelle prossime ore dovranno fornire indicazioni.

A questo punto appare probabile il ricorso all’ennesimo rinvio dei termini per la formazione del consorzio, che scadevano proprio oggi. Meglio una figuraccia - è il ragionamento del governo - che scaricare il peso di una liquidazione della compagnia sulla testa degli 11 mila dipendenti di Alitalia, che diventano 22 mila, indotto compreso.

Saranno dunque gli amministratori straordinari — in carica da ben 30 mesi — a decidere se permettere i tempi supplementari e allungare i termini della formazione del consorzio, per poi incassare i 400 milioni di prestito ponte messi a punto dal governo e che si aggiungono al miliardo (più interessi) elargito dal 2017. Sono soldi che dovrebbero mantenere in piedi la compagnia fino ai primi mesi del 2020, quando, superato un difficile inverno, si arriverà al primo decollo della Nuova Alitalia.

Le indiscrezioni parlano di una proroga di venti giorni. Circa tre settimane per tenere in piedi una trattativa estenuante che si trascina da 120 giorni e finalizzata a spingere i due possibili partner esteri che dovrebbero affiancare Ferrovie e Atlantia, ossia Delta o Lufthansa, verso un definitivo passo in avanti.

Ma quali sono i punti da migliorare nei due piani industriali? Agli americani viene chiesto di fare uno sforzo sulle rotte concesse ad Alitalia mentre ai tedeschi si chiede di tirare fuori del denaro e quindi una partecipazione più convinta al capitale iniziale.

Le due offerte sul tavolo per ora non soddisfano le condizioni: l’ultima versione di Delta — arrivata lunedì — sarebbe stata migliorata e avrebbe aggiunto tre rotte sul Nord America (e quindi più ricavi a favore di Alitalia). A ciò vanno aggiunti i 100 milioni di euro pattuiti da qualche mese. «L’offerta di Delta? Mancano solo dei piccoli accorgimenti», ha commentato il ministro dello Sviluppo Stefano Patuanelli.

Lufthansa, invece, ha spedito l’altro ieri sera la sua ultima proposta che parla di «accordo commerciale», ma anche di risk sharing, ovvero un “accollo” condiviso dei mancati introiti che potrebbero derivare da un calo del giro di affari di Alitalia, in particolare, sulle rotte intercontinentali. La compagnia, infatti, passando dall’alleanza con Delta e Air France-Klm (Sky Team) a quella guidata da Lufthansa e United Airlines (Star Alliance), potrebbe perdere qualche milione di euro nel corso della transizione.

Un rischio iniziale di avvio delle operazioni che i tedeschi avrebbero valutato in circa 50 milioni l’anno per i primi due anni. Ma questa offerta non è ancora sufficiente secondo il ministro: «Lufthansa potrebbe ottenere ciò che chiede — meno personale e flotta ridotta — ma l’unica cosa che manca nella sua proposta è la compartecipazione all’equity», ovvero al capitale della nuova società. Delta di milioni sul tavolo ne mette 100. Lufthansa, per ora, zero.

La Repubblica
 
3, non 1, TRE!, commissari che in TRE! anni non sono riusciti a combinare nulla, espressione caratteristica del governare italico, ovvero il non-fare.
Ben retribuiti, immagino, per scrivere letterine a Babbo Natale (chiedo a LH piu' quid, a DL piu' accorgimenti, agli italiani piu' miliardi...) senza realizzare il benche' minimo passo avanti in un lasso temporale spropositato, con un danno erariale spaventoso di cui mi auguro qualcuno si stia gia' occupando alla Corte dei Conti, in qualche Procura, nella nostra decrepita Europa.
Intanto siamo all'annichilimento totale del personale buono, alla pappatoia nazionalistica di quello parassita, in ampia combutta coi sindacati naturalmente, al declino di un marchio che una volta era sinonimo di eccelsa qualita', al farsi prendere per i fondelli da chi tra FA e ATL stara' chattando da mesi con emoticon di risa sfrenate, mentre uno di qua e l'altro di la' drenano pax.
Che a tutto questo non vi sia nessuna indignazione e' cio' che ha creato prima i grillini e adesso i sardini, entrambi animali minuscoli nell'ambiente naturale, tanto quanto ormai lo e' AZ in quello aeronautico; la politica, quella vera, ha fatto no-show da tempo...
 
3, non 1, TRE!, commissari che in TRE! anni non sono riusciti a combinare nulla, espressione caratteristica del governare italico, ovvero il non-fare.
Ben retribuiti, immagino, per scrivere letterine a Babbo Natale (chiedo a LH piu' quid, a DL piu' accorgimenti, agli italiani piu' miliardi...) senza realizzare il benche' minimo passo avanti in un lasso temporale spropositato, con un danno erariale spaventoso di cui mi auguro qualcuno si stia gia' occupando alla Corte dei Conti, in qualche Procura, nella nostra decrepita Europa.
Intanto siamo all'annichilimento totale del personale buono, alla pappatoia nazionalistica di quello parassita, in ampia combutta coi sindacati naturalmente, al declino di un marchio che una volta era sinonimo di eccelsa qualita', al farsi prendere per i fondelli da chi tra FA e ATL stara' chattando da mesi con emoticon di risa sfrenate, mentre uno di qua e l'altro di la' drenano pax.
Che a tutto questo non vi sia nessuna indignazione e' cio' che ha creato prima i grillini e adesso i sardini, entrambi animali minuscoli nell'ambiente naturale, tanto quanto ormai lo e' AZ in quello aeronautico; la politica, quella vera, ha fatto no-show da tempo...
Ma i commissari possono fare quello che dovrebbero, ovvero mettere la società in liquidazione? Il vero commissario è il governo che, come sempre, pensa solo alla gestione del consenso. I tre commissari sono solo una pezza a colore messa per rispettare la forma.

A ridatece la Thatcher!!
 
Dopo che la EU ha accettato il prestito ponte (i.e. aiuto di stato) di 900 M ad AZ, spero che vieti almeno questo ulteriore aiuto di stato di 400 M se la vendita di AZ viene continuamente rinviata fino ad arrivare ... alle calende greche. Ma ci conto poco, visto che la EU non vorrà passare per "la cattivona che ha fatto fallire la compagnia di bandiera" ed in fondo AZ non dà fastidio in ambito europeo (al limite solo il sostanziale monopolio di AZ a LIN può dare fastidio alle altre compagnie europee, ma qualche "inconveniente" va pure accettato).
 
Dopo che la EU ha accettato il prestito ponte (i.e. aiuto di stato) di 900 M ad AZ, spero che vieti almeno questo ulteriore aiuto di stato di 400 M se la vendita di AZ viene continuamente rinviata fino ad arrivare ... alle calende greche. Ma ci conto poco, visto che la EU non vorrà passare per "la cattivona che ha fatto fallire la compagnia di bandiera" ed in fondo AZ non dà fastidio in ambito europeo (al limite solo il sostanziale monopolio di AZ a LIN può dare fastidio alle altre compagnie europee, ma qualche "inconveniente" va pure accettato).

La EU l'ha fatta "passare liscia", per non dire altro, anche a Deutsche Bank solo per fare un esempio, mentre avrebbe dovuto applicare le stesse regole che ha applicato alle banche italiane ed anche ad altre banche straniere.
La vicenda di AZ é imbarazzante, ma questo (non riferito solo a questo messaggio in particolare) entusiasmo esterofilo non è altrettanto obbiettivo.
 
Storia antica,adesso accetta un po’ di tutto a livello di finanziamenti statali. Tra le ultime in ordine,a parte AZ, Croatian.
Tutto il mondo è paese alla fine.
 
Lazzerini: “Il problema di Alitalia non sono gli esuberi, ma una strategia chiara”
[ 0 ] 20 novembre 2019 14:40

Gli esuberi non sono il vero problema di Alitalia, o quanto meno non sono l’unico. Fabio Maria Lazzerini, chief business officer della compagnia, spiega come il problema di fondo vada ricercato più a monte, nella scelta e nella coerenza di una strategia precisa. Quella strategia fatta di cambio radicale della clientela, che oggi vede in primo piano corporate e leisure individuale.

“I problemi di oggi di Alitalia – afferma Lazzerini- scontano pianificazioni non coerenti o comunque cambiate di mano troppo spesso”, mentre a fronte di programmazioni e scelte precise e motivate, nel corso degli ultimi due anni, qualcosa è cambiato: “Sono scelte che non difendo a prescindere, ma perché i risultati stanno premiando quella strategia”.

“L’Alitalia che ho in mente dovrà quindi continuare a sviluppare il lungo raggio, e ad ottimizzare il corto e il medio: così di esuberi, malgrado le necessarie ottimizzazioni, ce ne saranno veramente pochi.

Ora continuiamo ad aggiustare in maniera coerente con la nostra strategia, dove possiamo: quindi rotte e organizzazione. Per altri interventi servono scelte strutturali, che in questo momento l’Alitalia commissariata non può fare. Come ad esempio raddoppiare il numero dei posti disponibili in business class!”.

Scelte non fattibili soprattutto perché “Non è chiaro, anzi non abbiamo alcuna informazione, su quale sarà il piano sviluppo delle rotte e della flotta di chi investirà in Alitalia”.

Lazzerini chiude sottolineando una volta di più come il costo del personale di Alitalia non sia “così clamorosamente fuori dalla media delle altre compagnie. Il problema è che da dieci anni Alitalia ha perso ricavi per cui, non avendo toccato i costi, ha meno ricavi con cui coprire quei costi. In questi due anni, invece, abbiamo dato una direzione diversa ai ricavi e il problema non dico si stia risolvendo, ma sicuramente si sta attenuando”.

http://www.travelquotidiano.com/tra...-non-gli-esuberi-strategia-chiara/tqid-368182
 
Lazzerini: “Il problema di Alitalia non sono gli esuberi, ma una strategia chiara”
[ 0 ] 20 novembre 2019 14:40

Gli esuberi non sono il vero problema di Alitalia, o quanto meno non sono l’unico. Fabio Maria Lazzerini, chief business officer della compagnia, spiega come il problema di fondo vada ricercato più a monte, nella scelta e nella coerenza di una strategia precisa. Quella strategia fatta di cambio radicale della clientela, che oggi vede in primo piano corporate e leisure individuale.

“I problemi di oggi di Alitalia – afferma Lazzerini- scontano pianificazioni non coerenti o comunque cambiate di mano troppo spesso”, mentre a fronte di programmazioni e scelte precise e motivate, nel corso degli ultimi due anni, qualcosa è cambiato: “Sono scelte che non difendo a prescindere, ma perché i risultati stanno premiando quella strategia”.

“L’Alitalia che ho in mente dovrà quindi continuare a sviluppare il lungo raggio, e ad ottimizzare il corto e il medio: così di esuberi, malgrado le necessarie ottimizzazioni, ce ne saranno veramente pochi.

Ora continuiamo ad aggiustare in maniera coerente con la nostra strategia, dove possiamo: quindi rotte e organizzazione. Per altri interventi servono scelte strutturali, che in questo momento l’Alitalia commissariata non può fare. Come ad esempio raddoppiare il numero dei posti disponibili in business class!”.

Scelte non fattibili soprattutto perché “Non è chiaro, anzi non abbiamo alcuna informazione, su quale sarà il piano sviluppo delle rotte e della flotta di chi investirà in Alitalia”.

Lazzerini chiude sottolineando una volta di più come il costo del personale di Alitalia non sia “così clamorosamente fuori dalla media delle altre compagnie. Il problema è che da dieci anni Alitalia ha perso ricavi per cui, non avendo toccato i costi, ha meno ricavi con cui coprire quei costi. In questi due anni, invece, abbiamo dato una direzione diversa ai ricavi e il problema non dico si stia risolvendo, ma sicuramente si sta attenuando”.

http://www.travelquotidiano.com/tra...-non-gli-esuberi-strategia-chiara/tqid-368182

Non so come andrà a finire, ma io lo metterei in pole position per la posizione di AD della new co.

Ha perfettamente ragione, ma finché non si decideranno a dare certezze ad Atlantia sul fronte Autostrade state pur sicuri che si continuerà con le proroghe.
 
Non so come andrà a finire, ma io lo metterei in pole position per la posizione di AD della new co.

Ha perfettamente ragione, ma finché non si decideranno a dare certezze ad Atlantia sul fronte Autostrade state pur sicuri che si continuerà con le proroghe.

Mi dispiace ma sa di mentire....
 
Apprezzo il coraggio dei Commissari. Oggi 21 novembre scade il termine per la presentazione delle offerte vincolanti e nonostante questa scadenza, con nulla in mano, non portano i libri in Tribunale.
 
Alitalia : Delta, pronti lavorare con altri per un consorzio
Oggi la scadenza dell'offerta vincolante ma il puzzle resta incompleto


(ANSA) - "Siamo aperti a lavorare con altri soggetti per sviluppare un consorzio di investitori coerente e con una visione comune". Lo afferma Delta interpellata dall'ANSA sul dossier Alitalia alla luce degli ultimi sviluppi nelle trattative.

"Delta riconferma il proprio interesse di vecchia data nel partecipare al rilancio di Alitalia e rimane impegnata a mantenere una forte partnership tra le due compagnie. Il nostro interesse e la nostra visione - prosegue la compagnia americana - sono stati ben espressi a Ferrovie dello Stato e al Ministero dello sviluppo economico, e siamo pronti ad investire fino a 100 milioni di euro per una quota del 10% in Alitalia".

"Ci deve essere una via di uscita, dobbiamo trovare una soluzione. Oggi c'è una scadenza, alla fine della scadenza faremo le valutazioni del caso. Il governo si impegnerà perché ci sia una soluzione industriale di mercato perché un salvataggio con qualche toppa e delle soluzioni provvisorie lascia il tempo che trova e non offre la possibilità di sviluppo che vogliamo offrire al paese". Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte al termine dell'incontro a Milano con il sindaco Giuseppe Sala e la sua giunta rispondendo alle domande dei giornalisti.

Il puzzle Alitalia resta incompleto. Le tessere sul tavolo non sono sufficienti e Fs, ieri, alla vigilia della scadenza dell'offerta vincolante, ne ha preso atto pur confermando la disponibilità ad andare avanti. Il cda della società guidata da Gianfranco Battisti ha infatti constatato che, tra Lufthansa che non intende aprire il portafoglio e Atlantia che si sfila, non ci sono ancora le "condizioni necessarie" per il consorzio. Ma il ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli ritiene ancora che "ci sia un margine" nelle trattative con Delta e Lufthansa.

La palla passa ora ai commissari, che da mesi ripetono la necessità di fare presto.

L'orientamento, tuttavia sarebbe quello di concedere una nuova proroga (l'ottava) - si ragiona su una ventina di giorni in più - purché l'intera operazione venga chiusa entro marzo 2020.

Sullo sfondo resta sempre il rischio liquidazione. Il board di Fs, da 13 mesi capofila della cordata per la nuova Alitalia, si è riunito per fare il punto sulla posizione dei partner coinvolti nelle trattative: Delta ha "confermato la disponibilità a partecipare all'equity" con 100 milioni per una quota del 10%; Lufthansa nella lettera trasmessa ieri ha "prospettato la disponibilità ad un accordo commerciale, ma non ad un ingresso immediato nell'equity"; infine Atlantia, pur restando disponibile a proseguire il confronto, non vede ancora realizzate le condizioni per l'adesione al progetto. Alla luce di tutto questo, nonostante non siano "ancora maturate le condizioni necessarie" per il consorzio, le Fs confermano "l'impegno e la disponibilità a proseguire le negoziazioni" e attendono le valutazioni dei commissari su come procedere.

La strada tracciata sembra quella di una nuova proroga. La possibilità di un "minimo" slittamento è stata già ipotizzata nelle scorse settimane dai commissari in audizione alla Camera, fermo restando l'obiettivo di chiudere entro il primo trimestre del 2020. E anche il ministro dello sviluppo Patuanelli ha fatto capire che l'orientamento potrebbe essere questo: va mantenuto fisso "il closing entro marzo", poi, "il fatto che ci sia una fase che si restringe tra il signing e il closing ci può essere, se si restringe quella fase per allungare la fase da oggi al signing". Patuanelli intravede anche dei margini nelle trattative con Delta e Lufthansa: i tedeschi, chiedono cose che si possono ottenere, devono "forse fare un piccolo sforzo iniziale e cioè compartecipare all'equity da subito, ma anche la proposta di Delta" è positiva, "con piccoli accorgimenti interessanti. Credo manchi quel quid in più che cercheremo creare nelle prossime ore". Sull'intera vicenda resta il moderato ottimismo del governo.

"Ritengo ci siano le condizioni che mi fanno essere parzialmente ottimista per quello che succederà nelle prossime ore", afferma Patuanelli. Gli fa eco la titolare dei trasporti De Micheli: "Lufthansa o Delta, siamo, con un po' di realismo, però ragionevolmente ottimisti e positivi per la chiusura positiva della vertenza". Ma non mancano le critiche, con Salvini che non crede in una soluzione e Fassina (Leu) che dice no alla proroga e suggerisce il passaggio degli asset a una società controllata dallo Stato.

Intanto la compagnia prosegue il trend in crescita dei ricavi. Alitalia chiuderà novembre con un aumento tra il +5,5% e +6%, mentre a dicembre la crescita sarà del 7%, spiega il Chief business officer Fabio Lazzerini, assicurando che "ad oggi Alitalia non è guarita ma sta meglio di prima".
 
Solo io credo che nessuno si voglia prendere la responsabilità (altrimenti detto , ha gli attributi) di mettere la parola fine, anche quando è evidente che è l’unica via, e che di conseguenza i libri in tribunale non ci finiranno mai a prescindere?
 
Il governo si impegnerà perché ci sia una soluzione industriale di mercato perché un salvataggio con qualche toppa e delle soluzioni provvisorie lascia il tempo che trova e non offre la possibilità di sviluppo che vogliamo offrire al paese". Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ...

Dopo due anni e mezzo non sorge il fievolissimo sospetto che il mercato la sua risposta l'abbia già data?

...il ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli ritiene ancora che "ci sia un margine" nelle trattative con Delta e Lufthansa....

...Patuanelli intravede anche dei margini nelle trattative con Delta e Lufthansa: i tedeschi, chiedono cose che si possono ottenere, devono "forse fare un piccolo sforzo iniziale e cioè compartecipare all'equity da subito, ma anche la proposta di Delta" è positiva, "con piccoli accorgimenti interessanti. Credo manchi quel quid in più che cercheremo creare nelle prossime ore". Sull'intera vicenda resta il moderato ottimismo del governo.

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"Ritengo ci siano le condizioni che mi fanno essere parzialmente ottimista per quello che succederà nelle prossime ore", afferma Patuanelli. Gli fa eco la titolare dei trasporti De Micheli: "Lufthansa o Delta, siamo, con un po' di realismo, però ragionevolmente ottimisti e positivi per la chiusura positiva della vertenza". M...

 
Ma, a parte il discorso UE in ambito degli
aiuti di stato, i 400 mln a fondo perduto riescono ad elargirli anche senza uno stralcio di cordata e di conseguente programma futuro?
 
Stato
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