Alitalia e Ferrovie: accordo raggiunto


Stato
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Che cosa chiede easyJet a Fs per entrare in Italia? ...

... impegno economico contenuto. ...

... in Germania, con l’acquisizione degli asset di Air berlin, il balzo è stato addirittura del 48%, a fronte di un esborso di appena 40 milioni di sterline.

...


Ricapitolando, sui 2 miliardi di capitali freschi resta da rintracciare quanto?
 
Alla fine mi sa che U2 non entrerà nella new company ma acquisirà un tot di macchine in leasing con relativo personale e slot a LIN. A occhio dire che potrebbero essere sulle 20 macchine. Operazione che taciterebbe i problemi antitrust come avvenuto in Germania. Più complicata l'entrata diretta nel capitale di AZ cosa che non risolverebbe ma invece aggraverebbe la posizione antitrust con FR e LH pronte a richiedere i famosi slot a LIN.

Dio ce ne scampi di prendere 20 macchine da AZA... tra legacy vecchi e fuori standard, e gli exAP in configurazione di motore strane e poco adatte al mercato, non c'è vantaggio tecnico a fare una manovra del genere.
Gli slot su LIN invece...
 
Dio ce ne scampi di prendere 20 macchine da AZA... tra legacy vecchi e fuori standard, e gli exAP in configurazione di motore strane e poco adatte al mercato, non c'è vantaggio tecnico a fare una manovra del genere.
Gli slot su LIN invece...

Gli slot di LIN "viaggiano" in un ramo d'azienda (altrimenti non sono commerciabili in Italia), che deve essere composto da un'entità in grado di avere funzionamento sostanzialmente autonomo - quindi slot, aerei e personale per farli volare. Ne vale la pena? Non ne ho idea, ma ho l'impressione che in U2 sappiano fare i conti abbastanza bene.
PS: e se passasse questo progetto, anche la promessa "niente spezzatino" possiamo scordarcela
 
Questa storia si sta rivelando quasi piú divertente della finanziaria. Torno a dire, non invidio il povero diavolo che verrà dopo gli #honesty, ma nel frattempo...
 
Dio ce ne scampi di prendere 20 macchine da AZA... tra legacy vecchi e fuori standard, e gli exAP in configurazione di motore strane e poco adatte al mercato, non c'è vantaggio tecnico a fare una manovra del genere.
Gli slot su LIN invece...
L'operazione U2 è tecnicamente fattibile prendendo un pacchetto di macchine, personale e slot configurato come ramo d'azienda visto che slot e personale non sono vendibili. Prendere macchine in leasing permette inoltre il ridotto investimento in quanto ci si assume il debito residuo al posto di dover pagare il valore di mercato della macchina. Poi è logico che U2 quelle macchine le restituirà prima possibile al lessor (magari sostituendole con macchine nuove).

L'operazione, che ha senso a livello di antitrust, deve avere però anche valori economici sensati perché altrimenti l'UE non la lascerebbe mai passare. Come te l'ho descritta è la configurazione meno costosa per U2 e più accettabile per l'UE. Anche perché FR e LH non saranno mica felici se come hanno fatto in Germania sistemano la situazione antitrust fornendo gli slot a U2. Considera fra l'altro che il problema antitrust è sulla Milano-Roma per l'apporto ferroviario e U2 ha già dimostrato di essere interessata agli slot da utilizzare altrove e non su Roma, ergo potrebbe anche cadere la questione antitrust a LIN (in quel caso sarebbe Italo il fortunato a ricevere le concessioni antitrust) e con una cifra fra i 30 e 50 milioni di € direi che U2 non avrebbe senso coinvolgerla. Considerato che i partner non governativi o strettamente legati avranno il 49% e che il capitale cash dovrà essere almeno 1 miliardo per una partecipazione azionaria (tipo il 20%) si parla di un investimento di almeno 200 milioni circa.
 
Il terzo commissario di Alitalia non è stato ancora nominato e, secondo fonti di stampa, il Movimento 5 Stelle sta muovendosi su due opzioni.

Da una parte nominare un tecnico oppure lasciare a uno dei due rimanenti, Stefano Paleari ed Enrico Laghi, la gestione della migrazione della compagnia aerea alla nuova società capeggiata da Fs. I partner rimarrebbero quelli ipotizzati fino a oggi, Easyjet sul medio raggio e Delta per un accordo sul lungo raggio, più un paio di investitori tout court. Da Lufthansa sembra ci sia solo una soluzione: l’ingresso con maggioranza (il 51%) ed ampia capacità gestionale e decisionale.

Le norme europee impongono che i commissari possono essere al massimo tre oppure uno soltanto, mai una coppia.

http://m.guidaviaggi.it/notizie/194315/Cercasi-commissario-per-alitalia
 
Che cosa chiede easyJet a Fs per entrare in Italia? L’articolo di Angela Zoppo, giornalista di MF/Mliano Finanza

Adesione alla cordata, ma a tre condizioni: possibilità di sviluppo nel corto e medio raggio, termini commerciali adeguate e impegno economico contenuto. Ma easyJet, che dovrebbe affiancare Delta nel salvataggio di Alitalia coordinato dal gruppo FS, vuole anche altre garanzie ora i commissari straordinari hanno dato via libera all’offerta.

ECCO RICHIESTE E MIRE DI EASYJET SU ALITALIA

Rispetto al vettore statunitense, che punta al lungo raggio e al potenziamento della jv transatlantica, easyJet è quello che sulla carta potrebbe risultare il più penalizzato dalla convivenza col gruppo ferroviario: nello studio che si è fatta preparare prima di depositare la sua manifestazione d’interesse, infatti, è evidenziato che sul corto raggio il maggior competitor di Alitalia oggi non è un’altra compagnia aerea ma proprio il gruppo FS.

PERCHE’ C’E’ L’INTERESSE DI EASYJET SULL’ITALIA

Ma l’interesse della low cost britannica per i cieli italiani è forte. Che Alitalia sia nel mirino lo ha confermato anche François Bacchetta, responsabile Francia e Italia di EasyJet, Anno su anno, stando ai dati pubblicati martedì scorso, la quota di mercato detenuta in Italia dalla low cost britannica è cresciuta del 10%.

IL CONFRONTO

Ma in Germania, con l’acquisizione degli asset di Air berlin, il balzo è stato addirittura del 48%, a fronte di un esborso di appena 40 milioni di sterline. Per questo l’operazione tedesca è diventata il benchmark di ogni possibile, futura mossa che porti ad aggregazioni tra vettori.

CHE COSA HA DETTO IL CAPO AZIENDA DI EASYJET

Il ceo Johan Lundgren ha messo in chiaro alcuni di questi aspetti anche con gli analisti, ricordando che è il mercato stesso ad andare in questa direzione, visto che dalle 2005 ad oggi le compagnie aeree che detengono il’84% del mercato europee sono scese da 25 a 11.

GLI OBIETTIVI DI EASYJET

«Abbiamo la forza finanziaria di partecipare all’operazione», ha detto Lundgren, «ma valgono per noi le tre condizioni che ci hanno guidato nell’acquisizione di Air Berlin, soprattutto le opportunità di sviluppo nel corto raggio».

LO SCENARIO

La manovra di avvicinamento all’Alitalia, intanto, è già costata a easyJet altri 7 milioni di sterline, perché per mantenere il patentino di operatore comunitario anche dopo la Brexit, la compagnia ha dovuto aprire una nuova società in Austria, EasyJet Europe, e registrare licenze di volo ed alcuni aeromobili. Ma il salto vero potrebbe avvenire ora, con la maggioranza di un fondo europeo al quale girare il 50% del capitale.

Da MF

Ma quali sarebbero queste condizioni? Sbaglio o si sono dimenticati di scriverle?
 
Che cosa chiede easyJet a Fs per entrare in Italia? L’articolo di Angela Zoppo, giornalista di MF/Mliano Finanza

Adesione alla cordata, ma a tre condizioni: possibilità di sviluppo nel corto e medio raggio, termini commerciali adeguate e impegno economico contenuto. Ma easyJet, che dovrebbe affiancare Delta nel salvataggio di Alitalia coordinato dal gruppo FS, vuole anche altre garanzie ora i commissari straordinari hanno dato via libera all’offerta.

ECCO RICHIESTE E MIRE DI EASYJET SU ALITALIA

Rispetto al vettore statunitense, che punta al lungo raggio e al potenziamento della jv transatlantica, easyJet è quello che sulla carta potrebbe risultare il più penalizzato dalla convivenza col gruppo ferroviario: nello studio che si è fatta preparare prima di depositare la sua manifestazione d’interesse, infatti, è evidenziato che sul corto raggio il maggior competitor di Alitalia oggi non è un’altra compagnia aerea ma proprio il gruppo FS.

PERCHE’ C’E’ L’INTERESSE DI EASYJET SULL’ITALIA

Ma l’interesse della low cost britannica per i cieli italiani è forte. Che Alitalia sia nel mirino lo ha confermato anche François Bacchetta, responsabile Francia e Italia di EasyJet, Anno su anno, stando ai dati pubblicati martedì scorso, la quota di mercato detenuta in Italia dalla low cost britannica è cresciuta del 10%.

IL CONFRONTO

Ma in Germania, con l’acquisizione degli asset di Air berlin, il balzo è stato addirittura del 48%, a fronte di un esborso di appena 40 milioni di sterline. Per questo l’operazione tedesca è diventata il benchmark di ogni possibile, futura mossa che porti ad aggregazioni tra vettori.

CHE COSA HA DETTO IL CAPO AZIENDA DI EASYJET

Il ceo Johan Lundgren ha messo in chiaro alcuni di questi aspetti anche con gli analisti, ricordando che è il mercato stesso ad andare in questa direzione, visto che dalle 2005 ad oggi le compagnie aeree che detengono il’84% del mercato europee sono scese da 25 a 11.

GLI OBIETTIVI DI EASYJET

«Abbiamo la forza finanziaria di partecipare all’operazione», ha detto Lundgren, «ma valgono per noi le tre condizioni che ci hanno guidato nell’acquisizione di Air Berlin, soprattutto le opportunità di sviluppo nel corto raggio».

LO SCENARIO

La manovra di avvicinamento all’Alitalia, intanto, è già costata a easyJet altri 7 milioni di sterline, perché per mantenere il patentino di operatore comunitario anche dopo la Brexit, la compagnia ha dovuto aprire una nuova società in Austria, EasyJet Europe, e registrare licenze di volo ed alcuni aeromobili. Ma il salto vero potrebbe avvenire ora, con la maggioranza di un fondo europeo al quale girare il 50% del capitale.

Da MF

Lufthansa ha posto condizioni irricevibili, a quanto pare anche U2, non ci resta che aspettare per vedere quali saranno le condizioni di DL.

Nel frattempo Az, in questi giorni sta cancellando diversi voli sullE direttricI FCO/NAP e FCO/LIN, ordine di scuderia ridurre i costi in vista della nuova proprieta'.
 
Il treno internazionale e' ancora un'utopia, specie se comparato con l'aereo: tra Italia e paesi confinanti ci sono ancora diverse tensioni per l'alimentazione, diversi sistemi di segnalazione, zero liberalizzazioni (con la stessa societa' in possesso di rotaie e treni)... e in piu' le percorrenze non sono concorrenziali.

se mi parli di percorrenze ti do ragione. per tutto il resto, parliamo di aria fritta.

Un cambio trazione al confine impiega non piu di 15 minuti...il che vuol dire che un treno italia-germania o italia-francia perde 15 minuti. In percorrenze dell'ordine di diverse ore 15 minuti sono niente...
 
Anche io non mi sogno di difendere nessuno, ma i treni transfrontalieri li aveva gia' azzoppati Moretti.

i treni transfrontalieri sono azzoppati dall'orografia europea, dalle alpi in particolare. Moretti voleva fare treni AV italia-francia, i francesi hanno fatto qualunque cosa per non far arrivare i treni AV italiani da loro. Lascerei stare Moretti, manager di altissimo livello che per quanto mi riguarda ha salvato il mio posto di lavoro e mi fa lavorare ancora oggi in un'azienda che sa stare sulle sue gambe.

Io piuttosto mi chiedo da cosa arrivi questa incredibile esigenza di trasportare via terra e velocemente le genti da italia a francia e germania. Abbiamo inventato l'aereo per superare le difficoltà del territorio...

il treno non sarà mai concorrenziale per portare gente tra milano e parigi, nemmeno tirando una linea retta tra lione e torino e mettendoci una linea AV (cosa peraltro impensabile). Fare una linea AV per portare gente da torino a lione? Boh..
 
Lascerei stare Moretti, manager di altissimo livello che per quanto mi riguarda ha salvato il mio posto di lavoro e mi fa lavorare ancora oggi in un'azienda che sa stare sulle sue gambe.
Quindi quello che affermavano alcuni forumisti che FS sta in piedi grazie al contratto di servizio non corrisponde a realtà?
Io piuttosto mi chiedo da cosa arrivi questa incredibile esigenza di trasportare via terra e velocemente le genti da italia a francia e germania. Abbiamo inventato l'aereo per superare le difficoltà del territorio...
Incredibile esigenze dovuta a necessità di polemica per dire che i fondi messi in AZ (la cui nazionalizzazione non condivido) sono sottratti ai treni internazionali.
 
Incredibile esigenze dovuta a necessità di polemica per dire che i fondi messi in AZ (la cui nazionalizzazione non condivido) sono sottratti ai treni internazionali.

Incredibile esigenza la tua di voler travisare, non comprendere e inondare di fumo l'allucinante dinamica che vede AZ, il governo, parte della stampa nonche' interessi trasversali, prevalere sulla ragione e sulle logiche di mercato.
 
Quindi quello che affermavano alcuni forumisti che FS sta in piedi grazie al contratto di servizio non corrisponde a realtà?

quale copntratto di servizio?

stato/rfi per infrastruttura?
regioni/trenitalia per servizio regionale?

FS è grandicella eh..ci sono diverse società che a loro volta sono suddivise in diverse divisioni..ogni società con un proprio bilancio..alcune sul mercato..altre no..altre in parte
 
Quindi quello che affermavano alcuni forumisti che FS sta in piedi grazie al contratto di servizio non corrisponde a realtà?

quale copntratto di servizio?

stato/rfi per infrastruttura?
regioni/trenitalia per servizio regionale?

FS è grandicella eh..ci sono diverse società che a loro volta sono suddivise in diverse divisioni..ogni società con un proprio bilancio..alcune sul mercato..altre no..altre in parte
 
Nel frattempo Az, in questi giorni sta cancellando diversi voli sullE direttricI FCO/NAP e FCO/LIN, ordine di scuderia ridurre i costi in vista della nuova proprieta'.
Razionalizzare queste rotte sul puro p2p non e' sbagliato. Mi sorprenderebbe FCO-NAP visto che di puro p2p non c'e' quasi nulla.
 
Stato
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