Alitalia, De Benedetti si ritira

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Citazione:Messaggio inserito da bario

Secondo me alla fine sarà un testa a testa tra Airone/Intesa e Texas Pacific Group

mio pronostico è che i prossimi che molleranno saranno quelli di TPG
 
Pronostico vincitore AirOne/Intesa, spostamento hub intercontinentale a FCO, mini spin-off di asset e slot a IG-GJ....
...perdite insostenibili e vendita di Alitalia+AirOne entro fine 2008 ad AF (o LH) a zero euro, oppure fallimento.

Milano Radar, looking into the future.
 
Citazione:Messaggio inserito da marcogiov

Pronostico vincitore AirOne/Intesa, spostamento hub intercontinentale a FCO, mini spin-off di asset e slot a IG-GJ....
...perdite insostenibili e vendita di Alitalia+AirOne entro fine 2008 ad AF (o LH) a zero euro, oppure fallimento.

Milano Radar, looking into the future.
Bene questo è quella ch si dice una visione ottimistica!
 
io la regalerei all'anpac. se la gestiscano loro liberamente, ci facciano quello che vogliono, assumano chi vogliono, comprino gli aerei che vogliono, facciano o no le alleanze che ritengono opportuno... il tutto però solo ed esclusivamente CON I LORO SOLDI e non quelli degli altri e senza lo stato dietro con reti di protezioni... così stiamo tutti a vedere le loro capacità imprenditoriali
 
Citazione:Messaggio inserito da concorde

io la regalerei all'anpac. se la gestiscano loro liberamente, ci facciano quello che vogliono, assumano chi vogliono, comprino gli aerei che vogliono, facciano o no le alleanze che ritengono opportuno... il tutto però solo ed esclusivamente CON I LORO SOLDI e non quelli degli altri e senza lo stato dietro con reti di protezioni... così stiamo tutti a vedere le loro capacità imprenditoriali

Come sei cattivo!
Addirittura senza protezioni dello Stato..... manco fossimo in un Paese normale...[:308][:308]
 
Sempre peggio questa privatizzazione. Se davvero TPG punta a IB e nel giro di 15giorni rilancia un'offerta per AZ rimane solo AP col partner Intesa Sanpaolo e Unicredit (con qualcuno dietro, LH?).

AF lunedì entrerà dalla finestra dietro la regia di qualcuno oppure aspetta ancora un po' per prendersi AZ a 0,01 Euro tasse incluse??


molto schietti nel COMUNICATO stampa
 
Citazione:Messaggio inserito da marcogiov

Pronostico vincitore AirOne/Intesa, spostamento hub intercontinentale a FCO, mini spin-off di asset e slot a IG-GJ....
...perdite insostenibili e vendita di Alitalia+AirOne entro fine 2008 ad AF (o LH) a zero euro, oppure fallimento.

Milano Radar, looking into the future.

la snai la da alla pari questa...

appena esce TPG (che "ripiega" su Iberia, oggi articolone su La Stampa...) la snai la paga pure prima dell'asta...

occorre prendere atto che siamo fuori dal mondo "normale"
 
ho ricevuto un sms da persona informata dei fatti... riporto

"prodi fa il botto. pare che carlo si ritiri anche lui e quella baracca se la tengono sul gobbo"
 
E' la soluzione migliore. Fondere AZ e AP "all' italiana" vorrebbe dire affogare entrambe.

Quando si fondono due società lo si fa per eliminare le sovrapposizioni e tagliare i costi (lascio perdere la diminuzione della concorrenza che consente di alzare i prezzi). Si può benissimo fondere Alitalia e AirOne, ma è chiaro che molti voli poi sono doppioni superflui e vanno cancellati. Uno dei due quartier generali è superfluo e va chiuso. Un pezzo delle due flotte va messo a terra (beh, qui la scelta è facile...)

Se l' obiettivo (sbagliato) del Governo non è il risanamento di Alitalia, ma la "salvaguardia dei posti di lavoro" la fusione con AirOne è la peggiore soluzione possibile, perché aggrava quel problema. Resta la migliore soluzione possibile, ma sotto altri aspetti, che al Governo non sembrano interessare.

Meglio una bella ristrutturazione lacrime e sangue secondo la legge Marzano, la fusione con AP si faccia dopo aver messo Alitalia a dieta.
 
Dunque resterebbero solo Unicredit, Matlin Patterson e TPG (che sembra intenzionata a ripiegare su IB)?
ossignur messi bene siamo, AF si avvicina [xx(]
 
scrive oggi antonella baccaro sul corsera (solitamente è ben informata, avendo qualche insider quà e là)

se...

1) carlo de benedetti si è ritirato (aggiungo io: e non poteva essere diversamente visto che a lui interessa fare soldi e non beneficenza)

2) unicredito e matlin è probabile che si ritirino per le stesse ragioni di cdb (cioè, formalmente, il non poter fare trading)

3) TPG è concentrato su iberia e poi non ha trovato, per ora, il socio italiano interessato ad alitalia che parteciperebbe insieme alal gara (TPG è extra-europeo). quindi è probabile l'uscita

4) toto è sì interessato ma pare non abbia la forza finanziaria (aggiungo io: nonostante la presenza di intesa e quindi la conferma che la banca non solo non intende investire molto in questa operazione ma neppure vuole dare tutti i soldi, da sola, a toto -non si fida-) per partecipare come unico soggetto

se la situazione fosse questa non resta che, come intelligentemente ha osservato marcogiov (del resto ce lo eravamo già detti al telefono all'inizio della gara), aspettare che si verifichino le condizioni giuridiche per commissariare l'azienda e avviare la conseguente drastica dieta. a carlo toto questa idea potrebbe non piacere, la cosa è comprensibile, perchè conscio che nel qual caso l'azienda fosse messa a lacrime e sangue per riportarla nelle condizioni almeno di non perdere più cassa per poi ri-metterla in gara l'interesse di af o lh sarebbe, in quel momento, nettamente superiori e quindi lui si troverebbe spiazzato!


tutto ciò non tanto perchè l'azienda non vale niente (lo sanno tutti) ma perchè prodi s'è messo in testa di bearsi, nell'ipotesi, di essere riuscito a vendere alitalia incassando 1,5 billions di euro. soldi che nessuno vuole dargli (al limite li metterebbero in azienda pretendendo mano libera)
 
Un sottovalutato problema di Alitalia è che in Borsa, da anni, vale un sacco di soldi e non si capisce perché: prima della ricapitalizzazione di fine 2005 valeva circa 2 euro, adesso capitalizza ancora 1,3 miliardi di euro. Un affare, spendi 1.300.000.000 di euro e avrai il diritto di perderne altri 400 milioni all' anno.

L' acquirente si trova di fronte a questo esborso, più il futuro rimborso del prestito obbligazionario, più il rinnovo della flotta, più le perdite durante il turnaround: diciamo almeno 4 miliardi di euro, la stessa cifra con cui si compra un' Iberia che fa soldi. In AZ comprerebbe speranze, ricordiamo che gli aerei di proprietà sono pochi e tra i più vecchi.

1) De Benedetti si è ritirato perché non ha i soldi e il Governo ha vietato il mordi e fuggi, imponendo all' acquirente di restare per anni (per evitare che si ripeta un caso Cirio, che fu rivenduta dopo pochi mesi)

2a) UniCredit è dichiaratamente solo il paravento di un cliente, poca fatica a immaginare quale.

2b) Di Matlin non so.

3) Di TPG non so, ma valgono le considerazioni sopra esposte, ora che Iberia è potenzialmente sul mercato.

4) Toto non ha i soldi, non ne ha proprio e a Intesa devono aver capito che forse il suo management non sarebbe all' altezza (lui e il figlio...). Anche per Intesa 4 miliardi sono troppi soldi.


What's next?
Forse Toto-Intesa presenteranno un' offerta molto bassa, sperando che venga rifiutata, gli altri boh.
A questo punto si capirà se il Governo aveva veramente intenzione di vendere o se la gara è stata una sceneggiata per avere mano (più) libera nella ristrutturazione. Se si vuole privatizzare davvero è molto stupido costringere l' acquirente a sprecare soldi togliendo le castagne dal fuoco ai fessi che hanno comprato le azioni di AZ. I soldi freschi devono andare solo ed esclusivamente al rilancio. Cavando la testa dalla sabbia si può chiudere l' Alitalia bad company, con tanti saluti agli azionisti e agli obbligazionisti, salvando il salvabile in una Newco che può ripartire con 1,5 miliardi, gli aerei non obsoleti e solo il personale che serve.

Probabilità che si realizzi questo "scenario intelligente": 25%. Più probabilmente si accetterà l' offerta di Air France, che fingerà di impegnarsi a salvare l' occupazione in cambio della castrazione di MXP e FCO. Poi dopo un anno licenzierà lo stesso, salvo che il Governo non cacci i soldi come ha sempre fatto.
 
ANSA 2007-04-01 17:36
ALITALIA: ULTIMI GIOCHI CORDATE, OCCHI SU UNICREDIT
ROMA - Entro domani le cordate in gara per la privatizzazione di Alitalia dovranno comunicare il loro assetto definitivo. Dopo l'uscita di scena annunciata dal gruppo guidato dal fondo Management&Capitali di Carlo De Benedetti, l'attesa è in particolare per le indicazioni che potrebbero arrivare dalla banca d'affari del gruppo Unicredit (Unicredit Banca Mobiliare) che ha più volte indicato di lavorare per "dei clienti" ancora nell'ombra. Potrebbe farne il nome domani. Alcune indiscrezioni di stampa circolate nei giorni scorsi indicavano anche la possibilità di un passo indietro. In questi mesi, più volte si è parlato di possibili mosse di grandi compagnie europee. Sono stati ricorrenti i rumors su un possibile interesse di AirFrance, che ha gia una forte intesa commerciale con Alitalia rafforzata da uno scambio azionario del 2%, e Lufthansa, che ha più volte smentito. Nei giorni scorsi da Airfrance, secondo quanto portato dalla stampa francese, sarebbe trapelata una disponibilità a rientrare i gioco nella gara per la privatizzazione ma condizioni diverse da quelle fissate dal Tesoro. La compagnia tedesca è partner commerciale di AirOne, in corsa per la privatizzazione, indirettamente, con Ap Holding, la società di partecipazioni del patron di AirOne Carlo Toto, con il sostegno finanziario di IntesaSanpaolo. In corsa anche i fondi di private equity americani Mattlin Patterson e Texas Pacific Group, che sta valutando anche una offerta sulla spagnola Iberia.
E' formalmente previsto dalla lettera di procedura del tesoro che "il ministero renderà noti i nominativi dei nuovi soggetti ammessi" alla gara. I candidati che intendono ritoccare la composizione della cordata con cui partecipano alla gara dovranno comunicarlo all'advisor Merrill Lynch, con un plico da consegnare a Roma entro le ore 11. L'unico limite alla variazione delle cordate è previsto per la società capofila, che dovrà mantenere una quota di almeno il 5% della cordata. Il tesoro si riserva di "valutare eventuali modifiche nella composizione delle cordate e nella compagine delle newco" e, acquisendo tutta la documentazione necessaria, "verificherà la rispondenza dei nuovi soggetti interessati ai requisiti" previsti. Il bando del Tesoro lascia comunque ampiamente mani libere all'azionista di Alitalia, che intende cedere il controllo mettendo sul mercato almeno il 39,9% delle azioni della compagnia (ha il 49,9%), per eventualmente seguire anche strade diverse. L'invito a presentare manifestazioni indicava che "il Ministero si riserva la facoltà di recedere in qualsiasi momento dalle trattative di vendita, qualunque sia il grado di avanzamento delle stesse, di sospendere, interrompere o modificare i termini e le condizioni della Procedura o impegnarsi nei confronti di altri soggetti". Dopo lo step di domani, la prossima importante tappa del processo di privatizzazione previsto dal Tesoro è fissata per il 16 aprile con la presentazione delle prime offerte non vincolanti, accompagnate dalle strategie previste per il rilancio della compagnia presentando un piano economico-finanziario dal 2007 al 2012, ed un piano industriale preliminare con primi importanti obiettivi da raggiungere in tre anni. Le offerte vincolanti (quindi la chiusura della gara) sono previste prevista indicativamente per metà giugno.