ANSA 2007-04-01 17:36
ALITALIA: ULTIMI GIOCHI CORDATE, OCCHI SU UNICREDIT
ROMA - Entro domani le cordate in gara per la privatizzazione di Alitalia dovranno comunicare il loro assetto definitivo. Dopo l'uscita di scena annunciata dal gruppo guidato dal fondo Management&Capitali di Carlo De Benedetti, l'attesa è in particolare per le indicazioni che potrebbero arrivare dalla banca d'affari del gruppo Unicredit (Unicredit Banca Mobiliare) che ha più volte indicato di lavorare per "dei clienti" ancora nell'ombra. Potrebbe farne il nome domani. Alcune indiscrezioni di stampa circolate nei giorni scorsi indicavano anche la possibilità di un passo indietro. In questi mesi, più volte si è parlato di possibili mosse di grandi compagnie europee. Sono stati ricorrenti i rumors su un possibile interesse di AirFrance, che ha gia una forte intesa commerciale con Alitalia rafforzata da uno scambio azionario del 2%, e Lufthansa, che ha più volte smentito. Nei giorni scorsi da Airfrance, secondo quanto portato dalla stampa francese, sarebbe trapelata una disponibilità a rientrare i gioco nella gara per la privatizzazione ma condizioni diverse da quelle fissate dal Tesoro. La compagnia tedesca è partner commerciale di AirOne, in corsa per la privatizzazione, indirettamente, con Ap Holding, la società di partecipazioni del patron di AirOne Carlo Toto, con il sostegno finanziario di IntesaSanpaolo. In corsa anche i fondi di private equity americani Mattlin Patterson e Texas Pacific Group, che sta valutando anche una offerta sulla spagnola Iberia.
E' formalmente previsto dalla lettera di procedura del tesoro che "il ministero renderà noti i nominativi dei nuovi soggetti ammessi" alla gara. I candidati che intendono ritoccare la composizione della cordata con cui partecipano alla gara dovranno comunicarlo all'advisor Merrill Lynch, con un plico da consegnare a Roma entro le ore 11. L'unico limite alla variazione delle cordate è previsto per la società capofila, che dovrà mantenere una quota di almeno il 5% della cordata. Il tesoro si riserva di "valutare eventuali modifiche nella composizione delle cordate e nella compagine delle newco" e, acquisendo tutta la documentazione necessaria, "verificherà la rispondenza dei nuovi soggetti interessati ai requisiti" previsti. Il bando del Tesoro lascia comunque ampiamente mani libere all'azionista di Alitalia, che intende cedere il controllo mettendo sul mercato almeno il 39,9% delle azioni della compagnia (ha il 49,9%), per eventualmente seguire anche strade diverse. L'invito a presentare manifestazioni indicava che "il Ministero si riserva la facoltà di recedere in qualsiasi momento dalle trattative di vendita, qualunque sia il grado di avanzamento delle stesse, di sospendere, interrompere o modificare i termini e le condizioni della Procedura o impegnarsi nei confronti di altri soggetti". Dopo lo step di domani, la prossima importante tappa del processo di privatizzazione previsto dal Tesoro è fissata per il 16 aprile con la presentazione delle prime offerte non vincolanti, accompagnate dalle strategie previste per il rilancio della compagnia presentando un piano economico-finanziario dal 2007 al 2012, ed un piano industriale preliminare con primi importanti obiettivi da raggiungere in tre anni. Le offerte vincolanti (quindi la chiusura della gara) sono previste prevista indicativamente per metà giugno.