*** Alitalia chiede l'amministrazione straordinaria ***

  • Autore Discussione Autore Discussione AZ209
  • Data d'inizio Data d'inizio

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Quant'era durato tale volo? A quel punto per arrivare prima a MIL si faceva prima partendo la mattina presto con uno scalo. Che vergogna!

I voli per/da MAN iniziarono ad operare nei primi anni 2000 (2004 se non vado errato) fino alla winter 2006. Lo slot del mattino fu poi utilizzato da AF che lasciò operare il primo volo del mattino per CDG a Flybe mentre il volo delle 9:45 era appunto operato da AF (con aeromobile che arrivava da Parigi, volo mattutino CDG-MAN), che quindi eliminò di fatto il night-stop.

G
 
Piano con le dichiarazioni tipo "vergogna". L'hub di mxp era molto ben organizzato, grazie anche al fatto che non c'era nessuna difficoltà con gli slot. Se quel volo partiva a quell'ora c'è stato sicuramente un ottimo motivo.

Se lo dici te! E quale sarebbe il buon motivo quando il volo è durato solo due anni?
 
Magari era semplicemente per la disponibilita' di un mezzo in quell'orario e non ad altri.

Questo NO di Air France ha tutta l'aria di convertirsi in SI', beninteso a condizioni ben diverse da quelle passate. Io continuo a pensare che la JV atlantica renda impraticabile ogni opzione diversa dai francesi.

La liquidazione e' praticabile e non richiede neanche 3-4 milioni al giorno di aiuti di stato illegali o prebende da contraccambiare inquinando l'economia altrove.

I Francesi ovviamente saranno sempre disponibili se si fa quello che dicono loro ma pagano altri, gli e' anche riuscito bene in passato.
 
Crisi Alitalia, Delrio: offerte ci saranno, irragionevole impegno Fs

«Impegnare Ferrovie a fare il trasporto aereo con la complessità e la competitività del settore» è «francamente irragionevole» così come «è irragionevole che lo Stato si metta in testa di fare l'operatore aereo». A stoppare l'ipotesi di un coinvolgimento delle Ferrovie nel salvataggio di Alitalia è il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, ascoltato in commissione Lavori Pubblici del Senato. Il ministro ha osservato che «il Governo non crede che la strada sia quella della nazionalizzazione. Non credo - ha aggiunto - che la strada sia quella di far entrare Ferrovie o robe del genere dentro il capitale di Alitalia». A smentire l’idea di un coinvolgimento di Fs nella soluzione della crisi Alitalia ci ha pensato, oltre al ministro, anche l'amministratore delegato uscente di Leonardo, Mauro Moretti, che a margine dell’assemblea degli azionisti ha confermato che «non c'è stata nessuna richiesta del governo» per un intervento della società in Alitalia.

Il ministro rassicura: «Offerte ci saranno»
Nel corso dell’audizione, Delrio si è poi detto «sicuro che ci saranno offerte» di «potenziali acquirenti che continuano a credere, come lo credo io, Alitalia un marchio con grandi potenzialità e grandi possibilità di sviluppo». «Anche adesso con i commissari al lavoro - ha sottolineato - la mia idea è che l'operazione vera che vada fatta è non frazionare Alitalia, ma di mantenere l'unitarietà aziendale». La mia idea - ha spiegato poi rispondendo alle domande dei senatori - «è di preferire investitori di medio lungo periodo o operatori del settore». Del resto «non basta qualche centinaio di milioni per rilanciare Alitalia sul lungo raggio, ma molti più fondi e investimenti di lungo periodo». Tornando su un possibile ruolo delle Fs per il salvataggio di Alitalia, il ministro ha aggiunto che avrebbe «grandissimi problemi di Antitrust», a differenza di «altre compagnie, statali o non».

La difesa di Etihad: «Poteva portare Alitalia fuori dal tunnel»
Davanti alla commissione il ministro ha quindi difeso la scelta di Etihad come parter dell’ex compagnia di bandiera, «scelta di Etihad che aveva tutte le caratteristiche per portare Alitalia fuori dal tunnel e, con le giuste scelte manageriali, sarebbe uscita dal tunnel». Quanto alla crisi Alitalia «è la crisi di un'azienda che ha sbagliato strategia industriale o, meglio, non ha messo in pratica con decisione le strategie che aveva annunciato. Tutte le compagnie aeree hanno avuto negli ultimi dieci anni un'espansione, Alitalia è l'unica che ha avuto una contrazione» ed è passata da 30 milioni di passeggeri a 22 milioni di passeggeri. «La sua debolezza intrinseca è sul fronte dei ricavi”, ha aggiunto Delrio spiegando che la compagnia oggi in crisi ha un load factor intorno al 75% mentre Ryanair è al 94%. Inoltre «lo spostamento di mercato dal domestico al mercato a lungo raggio non è avvenuto» perché «c'è stato e c'è un problema di offerta. Bisognava acquistare aerei e avere i fondi per farlo, investire e rinegoziare i contratti di leasing».

http://www.ilsole24ore.com/art/noti...egno-fs-162126.shtml?uuid=AEVZoKNB&fromSearch
 
Attenzione che già nell'immediato post referendum Delrio e Calenda erano andati giù pesanti con AZ, salvo fare una parziale marcia indietro quando è arrivato lo stop di Renzi. E mi pare che il buon Matteo non pensi minimamente di lasciare affondare AZ, quale che sia il prezzo da pagare.
 
I voli per/da MAN iniziarono ad operare nei primi anni 2000 (2004 se non vado errato) fino alla winter 2006. Lo slot del mattino fu poi utilizzato da AF che lasciò operare il primo volo del mattino per CDG a Flybe mentre il volo delle 9:45 era appunto operato da AF (con aeromobile che arrivava da Parigi, volo mattutino CDG-MAN), che quindi eliminò di fatto il night-stop.

G

Amarcord il primo volo della mia vita: estate 1972, dopo un GOA-LIN con Fokker 27 ATI, LIN-MAN-DUB con Caravelle AZ!
 
Immagino come se la ridono i francesi... ma Etihad non rientrerà più nell'azionariato? Con Air France quali potrebbero essere gli sviluppi? Una sorta di AerLingus del gruppo AF-KL
 
Attenzione che già nell'immediato post referendum Delrio e Calenda erano andati giù pesanti con AZ, salvo fare una parziale marcia indietro quando è arrivato lo stop di Renzi. E mi pare che il buon Matteo non pensi minimamente di lasciare affondare AZ, quale che sia il prezzo da pagare.

concordo
 
http://www.ilsole24ore.com/art/fina...i-via-libera-bando-063833.shtml?uuid=AEtlqoNB

Corrono in cinque alla selezione degli advisor del collegio dei commissari straordinari di Alitalia. Si sta concludendo il beauty contest per affidare l’incarico: Merrill Lynch, Lazard, Mediobanca, Rothschild e Citigroup compongono la rosa di nomi tra i quali a giorni è prevista la scelta; gli advisor saranno uno o, più probabilmente, due per supportare l’attività commissariale sul versante industriale e finanziario.
..
 
Attenzione che già nell'immediato post referendum Delrio e Calenda erano andati giù pesanti con AZ, salvo fare una parziale marcia indietro quando è arrivato lo stop di Renzi. E mi pare che il buon Matteo non pensi minimamente di lasciare affondare AZ, quale che sia il prezzo da pagare.

Sì ma il punto è che sempre lo stesso: qual è la soluzione? Renzi parlava di fare il modello Qatar-Meridiana che mi permetto di dire che era molto simile (se non identico) a quello Etihad-Alitalia.
 
Magari era semplicemente per la disponibilita' di un mezzo in quell'orario e non ad altri.



La liquidazione e' praticabile e non richiede neanche 3-4 milioni al giorno di aiuti di stato illegali o prebende da contraccambiare inquinando l'economia altrove.

I Francesi ovviamente saranno sempre disponibili se si fa quello che dicono loro ma pagano altri, gli e' anche riuscito bene in passato.

La liquidazione è praticabile ed anche la migliore opzione ...... ma solo se si trattasse di svolgere un'esercitazione teorica al corso di diritto fallimentare.
 
Sì ma il punto è che sempre lo stesso: qual è la soluzione? Renzi parlava di fare il modello Qatar-Meridiana che mi permetto di dire che era molto simile (se non identico) a quello Etihad-Alitalia.
C'è da dire che dopo gli annunci roboanti durante la campagna elettorale per le primarie Renzi sembra essersi scordato del tema Alitalia (e ciò francamente è positivo)
 
C'è da dire che dopo gli annunci roboanti durante la campagna elettorale per le primarie Renzi sembra essersi scordato del tema Alitalia (e ciò francamente è positivo)

Dopo il referendum Renzi aveva parlato però di soluzione tipo Qatar-Meridiana tanto che Calenda gli aveva risposto. Il Messaggero di ieri sostiene che stava sondando ipotesi LH benché quest'ultima avesse detto di non essere interessata ad AZ.
 
Sì ma il punto è che sempre lo stesso: qual è la soluzione? Renzi parlava di fare il modello Qatar-Meridiana che mi permetto di dire che era molto simile (se non identico) a quello Etihad-Alitalia.
Per rendere AZ profittevole servirebbero un cospicuo taglio dei costi, triplicare o quadruplicare la flotta LR, disporre dei capitali multimiliardari per finanziare questi investimenti e attendere che inizino a produrre utili. A me sembra fantaviazione per cui lo escluderei. All'estremo opposto, una liquidazione con la chiusura di AZ e la vendita degli asset, la trovo politicamente insostenibile. Mi sembra più probabile una via di mezzo che vedrebbe AZ molto ridimensionata, più efficiente e con perdite ridotte (difficilmente sarebbero nulle), che potrebbe finire tra le braccia di chi ha le spalle sufficientemente robuste per compensarne le perdite con vantaggi collaterali o per semplice decisione politica.
Checché ne dica Delrio, probabilmente FS o qualche altro campione statale sarà indotto ad entrare nell'azionariato di AZ.
E il partner industriale ideale, imho sarebbe LH, che più di altri avrebbe la possibilità di compensare i limiti di AZ con le entrate che potrebbero derivare dal controllo della compagnia italiana: gestione cargo, slot di LIN, maggior federaggio, integrazione in Star Alliance, manutenzione in LH Technik, sinergie industriali. Non credo che questo pacchetto valga quattro soldi.
 
Roma, Italia - In merito alle misure volte a fronteggiare gli effetti della crisi della società

24028
(WAPA) - Domani giovedì 18 maggio, alle ore 13, presso la Sala del Mappamondo di Palazzo Montecitorio, le commissioni riunite Trasporti ed Attività produttive svolgeranno l'audizione dei membri del collegio commissariale di Alitalia–Società aerea italiana SpA, Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari, in merito alle misure volte a fronteggiare gli effetti della crisi della società. L'appuntamento sarà trasmesso in diretta webtv. (Avionews)
 
Per rendere AZ profittevole servirebbero un cospicuo taglio dei costi, triplicare o quadruplicare la flotta LR, disporre dei capitali multimiliardari per finanziare questi investimenti e attendere che inizino a produrre utili. A me sembra fantaviazione per cui lo escluderei.

Più che fantaaviazione, a che pro? Il ritorno sul capitale investito, sempre che ti torni indietro, è molto limitato in termini percentuali, a fronte di un rischio elevato di perderci quattrini, aggravato dai risultati economici degli ultimi 20 anni che, piaccia o non piaccia, chi deve investire va a spulciare sino in fondo a quali componenti siano dovuti. A questa stregua, cerco qualcosa di più tranquillo dove andare a mettere i miei soldi, se a quelli ci tengo.

All'estremo opposto, una liquidazione con la chiusura di AZ e la vendita degli asset, la trovo politicamente insostenibile. Mi sembra più probabile una via di mezzo che vedrebbe AZ molto ridimensionata, più efficiente e con perdite ridotte (difficilmente sarebbero nulle), che potrebbe finire tra le braccia di chi ha le spalle sufficientemente robuste per compensarne le perdite con vantaggi collaterali o per semplice decisione politica.

E' la soluzione più realistica, sempre con lo zampino politico dietro: sarà da vedere a che prezzo, visto che le braghe ce le siamo calate da un pezzo, e le mutande ce le siamo già vendute.

Checché ne dica Delrio, probabilmente FS o qualche altro campione statale sarà indotto ad entrare nell'azionariato di AZ.
E il partner industriale ideale, imho sarebbe LH, che più di altri avrebbe la possibilità di compensare i limiti di AZ con le entrate che potrebbero derivare dal controllo della compagnia italiana: gestione cargo, slot di LIN, maggior federaggio, integrazione in Star Alliance, manutenzione in LH Technik, sinergie industriali. Non credo che questo pacchetto valga quattro soldi.

Concordo, ma tutto questo se si comincia a ragionare strettamente da un punto di vista industriale, il che non è affatto scontato. Da questo punto di vista, è certamente preferibile un partner industriale Europeo, più abituato alle trattative ed ai limiti del diritto del lavoro comunitario.
 
Per rendere AZ profittevole servirebbero un cospicuo taglio dei costi, triplicare o quadruplicare la flotta LR.

Con l'attuale assetto triplicare la flotta LR sarebbe un bagno di sangue dopo qualunque periodo di avviamento.

Per cambiare l'assetto dei ricavi bisogna anche almeno dimezzare LIN e riconciliarsi con i clienti milanesi&dintorni costringendoli pero' ad andare in brughiera invece che regalarli allo straniero, ignorando i mugugni sopra/sotto/dentro/fuori. Facile.
 
Con l'attuale assetto triplicare la flotta LR sarebbe un bagno di sangue dopo qualunque periodo di avviamento.

Per cambiare l'assetto dei ricavi bisogna anche almeno dimezzare LIN e riconciliarsi con i clienti milanesi&dintorni costringendoli pero' ad andare in brughiera invece che regalarli allo straniero, ignorando i mugugni sopra/sotto/dentro/fuori. Facile.
Ho riassunto al massimo. Certo, ci starebbe bene anche il trasloco a MXP con LIN chiuso, ma se già era fantaviazione prima...
Viceversa se AZ sopravviverà e avrà un partner industriale UE, puoi star certo che gli slot di LIN saranno uno degli asset più graditi dal neo azionista.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.