*** Alitalia chiede l'amministrazione straordinaria ***

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comunque Gubitosi e company hanno -dopo un paio di settimane dall'insediamento- detto pubblicamente quanto segue:

1- Hedging -120 mln
2- Leasing -90 mln

tutte cose che -anche su questo forum- sono state ripetute ad nauseam dal 2008...

Non ce la faremo mai.

Allora vediamo... 120 + 90 = 210
Bene, AZ perde 600 Milioni l'anno, qui siamo a 210... e gli altri 390?

Scherzi a parte, bene che i commissari abbiano "finalmente" individuato queste due grosse magagne, che da sole, è bene dirlo, fanno più di un terzo di tutto il deficit aziendale, ma il problema è: le hanno solo individuate o le hanno anche risolte?
Perché, come dice giustamente azdriver, per individuarle non c'era mica bisogno di avviare una procedura commissariale... bastava dare una occhiata al Forum e, giusto per scrupolo, uno sguardo non totalmente distratto ai bilanci...
 
Ci sono anche risparmi sulla manutenzione, servizi di vendita, fornitori generali, servizi aeroportuali, catering, commissioni.

Più quelli sul lavoro da ridiscutere o (parole dei commissari) da deliberare unilateralmente.
 
Sono spariti anche i succhi di frutta e le salviette umide

Grazie, ho fatto un po' di nazionali nei giorni scorsi ed in effetti ho notato (mi sembra siano rimasti acqua, tè, caffè e Coca-Cola). Detto ciò, ieri nella lounge a Linate un'ospite ha chiesto lumi sui giornali italiani, che in effetti non c'erano (solo Ulisse, WSJ e NYT) - altra cost-saving measure? Ho anche notato che giornali/riviste non vengono neanche più offerti a bordo.

G
 
Grazie, ho fatto un po' di nazionali nei giorni scorsi ed in effetti ho notato (mi sembra siano rimasti acqua, tè, caffè e Coca-Cola). Detto ciò, nella lounge a Linate ieri un'ospite ha chiesto lumi sui giornali italiani, che in effetti non c'erano (solo Ulisse, WSJ e NYT) - altra cost-saving measure?

G

Mi trovo della lounge di Capodichino e giornali e riviste italiani ci sono


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Sarò cattivo ..

Ma invece del prestito ponte, non si poteva smettere di pagare gli stipendi ai lavoratori?
In italia esiste una "simpatica" legge che obbliga il lavoratore a lavorare fino a 3 mesi senza ricevere lo stipendio, dal 3 meso può poi rifiutarsi di recarsi a lavoro. Se nei tre mesi non si presenta è licenziabile in tronco e perde il diritto a qualsiasi ammortizzatore sociale.
E' quello che comunque starà gia sicuramente accadendo a tutti i fornitori AZ.
 
Oggi su Goa-Fco nemmeno il caffè per "problemi sulla fornitura di zucchero ".....


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Sulla LIN/CAG settimana scorsa nessuna bevanda calda, nessun succo, solo acqua e coca cola. Niente salvietta, e biscottini (peraltro terminati durante il servizio) di marca diversa dalla San Carlo.
Evidentemente, si taglia dove si può (con qualche malumore dei passeggeri).
 
Ricordi e dintorni...
cari amici di Aviazione Civile in questi momenti di pareri (alcuni autorevoli, altri meno) e di campanilismo tipicamente italiano (Milan-Inter, Pisa-Livorno, Alitalia Pro e Contro) vorrei solo dare un piccolo contributo di ricordi (personali).

Perdonatemi se indulgo in questo ma un minimo di memoria storica può' pacare gli animi più' avvelenati e far sorridere quelli che, come me, hanno condiviso passioni e delusioni.

Sono stato fortunato: ho vissuto gli anni migliori di AZ come Pilota prima e Comandante poi.
Inizio a volare nel 1979. DC9, B747, MD80 e B777.

L'Italia era un Paese diverso (difficile dire se migliore o peggiore, diverso...) e gli italiani erano Orgogliosi di avere una compagnia di bandiera. Gli immigrati italiani ancora di più' nel vedere il tricolore atterrare a Sydney o Filadelfia.

Oggi gli animi ed i portafogli sono diversi ma lasciatemi fare una piccola digressione: Nel 1980 un biglietto Italia-USA costava all'incirca uno stipendio di un impiegato medio (mio padre). Oggi dopo quasi 40 anni un biglietto simile costa più' o meno lo stesso equivalente ma da Reagan in poi (deregulation) nel mondo si sono persi circa 5 milioni di posti di lavoro nell'aviazione civile. Non giudico, non voglio fare lezioni: ognuno ne tragga le conseguenze che vuole.

Alitalia era la bandiera Italiana e noi piloti eravamo orgogliosi di fare parte di quell'impresa. Altri tempi, altri servizi ai passeggeri, altri numeri in gioco. Filetto medium to rear in prima classe, i migliori vini ed intere forme di parmigiano reggiano dopo il pasto.
Certo cose del genere oggi fanno ridere (e piangere la cassa) ma quello era!

L'addestramento di piloti ed assistenti di volo era rigoroso (come suppongo anche ora) ed avevamo tutto il tempo di vivere una vita decorosa tra un volo e l'altro. Erano lontani i tempi del PaytoFly e delle LowCost. Ma non erano solo i Piloti ad avere la massima considerazione ed il rispetto di passeggeri e opinione pubblica. Lavorare per una Compagnia Aerea era considerato un vero privilegio anche per i meccanici dell'Hangar (Fantastici, Bravissimi, Affidabili). C'era rispetto per tutti cosi' come ce ne era in generale nel Paese accompagnato alla buona educazione.

Le destinazioni nel mondo? Centinaia. Gli stipendi? Ottimi. I passeggeri? Felicissimi di volare con noi. Credetemi, non esagero.
A Rio? 5 giorni di sosta. A Johannesburg? Una settimana (esattamente come Lufthansa o KLM). Perché' quelli erano gli schedati dei voli. Solo che Germania ed Olanda non sono l'Italia. Non fanno fallire le compagnie di bandiera.

Un micro aneddoto:
Nel 1992 ero in sosta in Australia e la nonnina di una nostra locale amica volle venire in aeroporto per darmi un bacio (94 anni...)
Alla mia richiesta di spiegazioni l'amica mi disse: non va in Italia da 50 anni. Vuole vedere ed abbracciare un pilota dell'Alitalia e chiederti di portare quel suo abbraccio nella lontana Sicilia.
Lo so: un aneddoto smielato. Ma solo chi ha un cuore lo può' capire.

Ho avuto il privilegio di volare sul B747. Un Mito. Mach .84 e quattro motori altro che ETOPs.... Bellissimi anni! Alberto Sordi, Fellini, Abbado, il Papa. I nostri passeggeri più' illustri. Ma anche migliaia di Brookolini dalle facce tenerissime e l'accento fantastico. ("Nene', take a sit a mamma', poggia u' bag e shut up!", verissima!).

Oggi, e per una lunga serie di motivi che sono già' stati ampiamente dibattuti su questo forum, Alitalia e' destinata a finire. Cosi' come molte altre compagnie aeree di bandiera che non ci sono più'. E' il Mercato, la Storia, la Globalizzazione. la Politica Europea.
Non importa quale sia il motivo. E non voglio sollevare polveroni di polemica infinita su CHI e PERCHE'. Non sono un economista ne un polemista.
In questo momento di prossima fine di Alitalia voglio solo condividere queste brevi emozioni. Le emozioni di chi e' stato ed e' ancora fiero di avere indossato la divisa di Comandante Alitalia.
Un saluto a tutti.
 
Sul nazionale per ora è rimasto solo da bere, nello specifico acqua naturale/frizzante, coca e coca zero. Caffè e te si possono tecnicamente fare ma è stato deciso di non offrirli appunto per la mancanza di preset al momento (set paletta e zucchero). Negli ultimi giorni sono venute a mancare anche le salviette umide.
Sull'internazionale e Sardegna in CT idem come sopra ma in aggiunta biscotti e salatini (Laurieri e non più San Carlo).
In business sospeso il welcome drink per mancanza bicchieri di vetro. La rotazione dei pasti non è più ogni 10gg ma mensile e soppressione fasce intermedie snack con solo lunch/dinner.

Se te e caffè vengono offerti è libera scelta del crew (contro indicazione aziendale) perché magari ci sono dei preset a bordo o si offre previo avviso che sarà senza zucchero visto che molti pax comunque lo prendono già amaro.
 
Sul nazionale per ora è rimasto solo da bere, nello specifico acqua naturale/frizzante, coca e coca zero. Caffè e te si possono tecnicamente fare ma è stato deciso di non offrirli appunto per la mancanza di preset al momento (set paletta e zucchero). Negli ultimi giorni sono venute a mancare anche le salviette umide.
Sull'internazionale e Sardegna in CT idem come sopra ma in aggiunta biscotti e salatini (Laurieri e non più San Carlo).
In business sospeso il welcome drink per mancanza bicchieri di vetro. La rotazione dei pasti non è più ogni 10gg ma mensile e soppressione fasce intermedie snack con solo lunch/dinner.

Se te e caffè vengono offerti è libera scelta del crew (contro indicazione aziendale) perché magari ci sono dei preset a bordo o si offre previo avviso che sarà senza zucchero visto che molti pax comunque lo prendono già amaro.

Questo post e' agghiacciante; anarchia e fondo del barile.
 
In business sospeso il welcome drink per mancanza bicchieri di vetro.

Per (seppur limitata) esperienza personale degli ultimi giorni, il welcome drink viene ancora offerto tuttavia con il bicchiere di plastica, il che è pur sempre lodevole (vista la situazione a fondo del barile, come dice EEA). Sulla Varsavia-Roma dell'altro giorno la purser (gentilissima) è passata col vassoio con 6 bicchieri (2XAcqua, 2XSuccodiArancia, 2XProsecco, eravamo in 3 davanti) mentre a fine volo ha offerto dei cioccolatini (sempre col vassoio) ;)

G
 
Sul nazionale per ora è rimasto solo da bere, nello specifico acqua naturale/frizzante, coca e coca zero. Caffè e te si possono tecnicamente fare ma è stato deciso di non offrirli appunto per la mancanza di preset al momento (set paletta e zucchero). Negli ultimi giorni sono venute a mancare anche le salviette umide.
Sull'internazionale e Sardegna in CT idem come sopra ma in aggiunta biscotti e salatini (Laurieri e non più San Carlo).
In business sospeso il welcome drink per mancanza bicchieri di vetro. La rotazione dei pasti non è più ogni 10gg ma mensile e soppressione fasce intermedie snack con solo lunch/dinner.

Se te e caffè vengono offerti è libera scelta del crew (contro indicazione aziendale) perché magari ci sono dei preset a bordo o si offre previo avviso che sarà senza zucchero visto che molti pax comunque lo prendono già amaro.

Grazie per la chiarezza, un po' spiazzante, amara ma, almeno da me , apprezzatissima.
Una sola domanda: per internazionale è inteso solo il MR o anche il LR (son piuttosto interessato, dovendo tra giorni 16 andare a NRT vorrei sapere a cosa vado incontro...)?
 
Questo post e' agghiacciante; anarchia e fondo del barile.

Dove sta l'anarchia? Si offre quello che si ha. Se si offre un caffè, qualora gradito senza zucchero, anziché non offrirlo proprio io vedo solo un gesto di cortesia vista la "magra" situazione.

Per (seppur limitata) esperienza personale degli ultimi giorni, il welcome drink viene ancora offerto tuttavia con il bicchiere di plastica, il che è pur sempre lodevole (vista la situazione a fondo del barile, come dice EEA). Sulla Varsavia-Roma dell'altro giorno la purser (gentilissima) è passata col vassoio con 6 bicchieri (2XAcqua, 2XSuccodiArancia, 2XProsecco, eravamo in 3 davanti) mentre a fine volo ha offerto dei cioccolatini (sempre col vassoio) ;)

G

Era quanto previsto fino a pochi giorni fa. Welcome drink con bicchiere di plastica per mancanza di quelli di vetro. Ora è stato sospeso del tutto. Il cioccolatino è standard. A vassoio...può capitare anche direttamente sul vassoio della portata.

Grazie per la chiarezza, un po' spiazzante, amara ma, almeno da me , apprezzatissima.
Una sola domanda: per internazionale è inteso solo il MR o anche il LR (son piuttosto interessato, dovendo tra giorni 16 andare a NRT vorrei sapere a cosa vado incontro...)?

Inteso solo MR Europa entro le 3h di volo. Il resto è invariato.
 
Ricordi e dintorni...
cari amici di Aviazione Civile in questi momenti di pareri (alcuni autorevoli, altri meno) e di campanilismo tipicamente italiano (Milan-Inter, Pisa-Livorno, Alitalia Pro e Contro) vorrei solo dare un piccolo contributo di ricordi (personali).

Perdonatemi se indulgo in questo ma un minimo di memoria storica può' pacare gli animi più' avvelenati e far sorridere quelli che, come me, hanno condiviso passioni e delusioni.

Sono stato fortunato: ho vissuto gli anni migliori di AZ come Pilota prima e Comandante poi.
Inizio a volare nel 1979. DC9, B747, MD80 e B777.

L'Italia era un Paese diverso (difficile dire se migliore o peggiore, diverso...) e gli italiani erano Orgogliosi di avere una compagnia di bandiera. Gli immigrati italiani ancora di più' nel vedere il tricolore atterrare a Sydney o Filadelfia.

Oggi gli animi ed i portafogli sono diversi ma lasciatemi fare una piccola digressione: Nel 1980 un biglietto Italia-USA costava all'incirca uno stipendio di un impiegato medio (mio padre). Oggi dopo quasi 40 anni un biglietto simile costa più' o meno lo stesso equivalente ma da Reagan in poi (deregulation) nel mondo si sono persi circa 5 milioni di posti di lavoro nell'aviazione civile. Non giudico, non voglio fare lezioni: ognuno ne tragga le conseguenze che vuole.

Alitalia era la bandiera Italiana e noi piloti eravamo orgogliosi di fare parte di quell'impresa. Altri tempi, altri servizi ai passeggeri, altri numeri in gioco. Filetto medium to rear in prima classe, i migliori vini ed intere forme di parmigiano reggiano dopo il pasto.
Certo cose del genere oggi fanno ridere (e piangere la cassa) ma quello era!

L'addestramento di piloti ed assistenti di volo era rigoroso (come suppongo anche ora) ed avevamo tutto il tempo di vivere una vita decorosa tra un volo e l'altro. Erano lontani i tempi del PaytoFly e delle LowCost. Ma non erano solo i Piloti ad avere la massima considerazione ed il rispetto di passeggeri e opinione pubblica. Lavorare per una Compagnia Aerea era considerato un vero privilegio anche per i meccanici dell'Hangar (Fantastici, Bravissimi, Affidabili). C'era rispetto per tutti cosi' come ce ne era in generale nel Paese accompagnato alla buona educazione.

Le destinazioni nel mondo? Centinaia. Gli stipendi? Ottimi. I passeggeri? Felicissimi di volare con noi. Credetemi, non esagero.
A Rio? 5 giorni di sosta. A Johannesburg? Una settimana (esattamente come Lufthansa o KLM). Perché' quelli erano gli schedati dei voli. Solo che Germania ed Olanda non sono l'Italia. Non fanno fallire le compagnie di bandiera.

Un micro aneddoto:
Nel 1992 ero in sosta in Australia e la nonnina di una nostra locale amica volle venire in aeroporto per darmi un bacio (94 anni...)
Alla mia richiesta di spiegazioni l'amica mi disse: non va in Italia da 50 anni. Vuole vedere ed abbracciare un pilota dell'Alitalia e chiederti di portare quel suo abbraccio nella lontana Sicilia.
Lo so: un aneddoto smielato. Ma solo chi ha un cuore lo può' capire.

Ho avuto il privilegio di volare sul B747. Un Mito. Mach .84 e quattro motori altro che ETOPs.... Bellissimi anni! Alberto Sordi, Fellini, Abbado, il Papa. I nostri passeggeri più' illustri. Ma anche migliaia di Brookolini dalle facce tenerissime e l'accento fantastico. ("Nene', take a sit a mamma', poggia u' bag e shut up!", verissima!).

Oggi, e per una lunga serie di motivi che sono già' stati ampiamente dibattuti su questo forum, Alitalia e' destinata a finire. Cosi' come molte altre compagnie aeree di bandiera che non ci sono più'. E' il Mercato, la Storia, la Globalizzazione. la Politica Europea.
Non importa quale sia il motivo. E non voglio sollevare polveroni di polemica infinita su CHI e PERCHE'. Non sono un economista ne un polemista.
In questo momento di prossima fine di Alitalia voglio solo condividere queste brevi emozioni. Le emozioni di chi e' stato ed e' ancora fiero di avere indossato la divisa di Comandante Alitalia.
Un saluto a tutti.

In un certo senso ti capisco. Da bambino per me AZ voleva dire 'andare a trovare i nonni a Venezia'. Mi cadi solo quando dici "L'hanno fatta fallire". Chi l'ha fatta fallire secondo te? I politici? Management incapace?

AZ volava in molti posti anche se molti scali erano necessari per raggiungere una destinazione. Per esempio, quando io salivo in aereo a Nairobi(e parlo dei DC.8, io rientrai in Italia nel Settembre del 1966) l'aereo proveniva da Johannesburg con molti passeggeri a bordo. NBO era uno scalo necessario, come lo erano Bombay (o Delhi) e Singapore sulla via dell'Australia o Dakar sulla via dell'Argentina.

A un certo punto AZ ha cominciato a chiudere destinazioni Lungo Raggio. Di chi e' stata la decisione? Adesso ci si lamenta che e' troppo sbilanciata sul corto ma io ricordo negli anni 80 e 90 un'azienda che non seppe entrare nella mentalita' "hub and spoke" a prescindere da dove fosse lo hub. Quando i voli fra UK e India erano fortemente contingentati e inizio lo sviluppo di servizi UK-Scalo-India il volo Birmingham-Malpensa arrivava a Malpensa dopo che era partito il Malpensa-Delhi. Quanti potenziali passeggeri furono persi? Quanto e' costato ad AZ la mentalita' di essere la linea aerea degli Italiani all'estero piuttosto che la linea aerea di base a FCO?

Io ricordo un'incontro a Londra (dove abito dal 92) fra professionisti Italiani nella City e la dirigenza AZ. Erano i tempi di una delle tante aquile selvaggie. La dirigenza di AZ (LAI) seppe solamente parlare di accordi sindacali. Le strategie future non contemplavano rete e flotta. Una roba veramente penosa.

A questo punto rifaccio la domanda, secondo te chi ha 'fatto fallire' AZ?

Io ho avuto una breve parentesi come pilota (non AZ, poi mi calo' improvvisamente la vista e non passai i minimi alla visita medica) e ricordo i tempi in cui dopo un MUC-TLV stavi almeno tre notti a TLV (se eri alla fine delle tue ore settimanali, due se sera semplicemente un riposo). Ricordo i tempi quando le linee aeree avevano i soldi. Ricordo anche i tempi dei DC.6B e quando volare era un'occasione per vestirsi bene. Io ero un bambino e adesso ho 63 anni, il mondo e' cambiato. Secondo te quand'e' che AZ ha smesso di cambiare col mondo?
 
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