Alitalia cambia l'hotel per gli equipaggi a Tokyo


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No Ivan, se rileggi l'evoluzione la discussione è: "possono o non possono lamentarsi coloro che senza essere neppure interpellati, dopo decenni di soste in centro città e quindi da sempre, si trovano rilegati in aeroporto?

Mauro sembra che li abbandonino in mezzo al deserto e non è così.

mauro. ha detto:
Possono questi lamentarsi del fatto che un incontro avrebbe magari individuato una soluzione senza rammarichi e minacce?

Su questo ti do pienamente ragione : probabilmente era meglio discuterne prima.

mauro. ha detto:
Può un lavoratore permettersi di dire che qualcosa scelto dal datore di lavoro per la sua vita non va senza prendersi epiteti di sanguisuga, privilegiato e sindacalaro?

Lo sai benissimo che esistono alcune forzature ma non ti viene il sospetto che (non dico per tutti) la lamentela derivi proprio dall'impossibilità di "fare un giretto in centro"?


Aggiungo, che qui si immaginano sinergie, ma conti alla mano non ne abbiamo e quindi le accuse suonano ancora un pochino più vuote e infondate. L'unica certezza è che da lì si va là dove voi, PN, avrete una qualità della vita in sosta peggiore.
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Se non hai certezza delle sinergie non vedo come si possa averne della peggiore qualità della vita in una sosta vicino all'apt. Per come la vedo io arrivare in hotel al più presto dopo un volo di 12 ore , farmi una doccia e infilarmi a letto sono un vantaggio per il mio riposo (ti do atto che è meno vantaggioso se voglio andare a fare un giro a Ginza, ma qui torno a domandarmi perché mai dovrebbe essere un problema di Alitalia quando mi garantisce un hotel adeguato agli accordi)
 
No Ivan, se rileggi l'evoluzione la discussione è: "possono o non possono lamentarsi coloro che senza essere neppure interpellati, dopo decenni di soste in centro città e quindi da sempre, si trovano rilegati in aeroporto? Possono questi scocciarsi ed impuntarsi senza che da ciò derivi il fallimento del loro datore di lavoro? Possono questi sottrarsi con ragione alle accuse di privilegiati di sempre? Possono questi lamentarsi del fatto che un incontro avrebbe magari individuato una soluzione senza rammarichi e minacce? Può un lavoratore permettersi di dire che qualcosa scelto dal datore di lavoro per la sua vita non va senza prendersi epiteti di sanguisuga, privilegiato e sindacalaro?"
Aggiungo, che qui si immaginano sinergie, ma conti alla mano non ne abbiamo e quindi le accuse suonano ancora un pochino più vuote e infondate. L'unica certezza è che da lì si va là dove voi, PN, avrete una qualità della vita in sosta peggiore.

Straquoto
 
Mauro sembra che li abbandonino in mezzo al deserto e non è così.



Su questo ti do pienamente ragione : probabilmente era meglio discuterne prima.



Lo sai benissimo che esistono alcune forzature ma non ti viene il sospetto che (non dico per tutti) la lamentela derivi proprio dall'impossibilità di "fare un giretto in centro"?
Se non hai certezza delle sinergie non vedo come si possa averne della peggiore qualità della vita in una sosta vicino all'apt. Per come la vedo io arrivare in hotel al più presto dopo un volo di 12 ore , farmi una doccia e infilarmi a letto sono un vantaggio per il mio riposo (ti do atto che è meno vantaggioso se voglio andare a fare un giro a Ginza, ma qui torno a domandarmi perché mai dovrebbe essere un problema di Alitalia quando mi garantisce un hotel adeguato agli accordi)[/QUOTE]


Non è così per i naviganti.
Il bus dopo il volo per raggiungere l'hotel è un momento di decompressione, c'è chi legge, chi ascolta musica, chi dorme, dunque per noi non è un problema.
Non siamo solo carne e ossa, abbiamo bisogno di dormire ma anche di altro.
Ora, dato che l'azienda ci ha scritto diverse mail nelle quali ci informa di voler soddisfare il proprio cliente interno (cioè noi), e che ha messo in atto delle iniziative per migliorare le nostre condizioni di vita, è bene farle almeno sapere che lo spostamento degli hotel in zone remote (perchè gli aeroporti lo sono) non va in questa direzione.
Non capisco dove sia il problema nel volersi fare una passeggiata.
Se si deve risparmiare lo si può fare scegliendo un hotel meno lussuoso.
 
Più mi sforzo di comprendere, più non capisco cosa ci sia da criticare nella rivendicazione di un diritto - quello di supportare i propri iscritti/lavoratori - da parte di una RSA. Mi sembra che qui molti parlino a prescindere per il gusto di criticare a priori (soprattutto quando si parla di RSA), senza probabilmente aver colto dov'è il bandolo della matassa. Parlo da navigante che non ha mai fatto lungo raggio ed ha la fortuna di poter dormire quasi tutte le sere nel proprio letto, ma posso ragionevolmente comprendere il disagio di colleghi che - arrivati a destinazione a + 7/8 ore - si ritrovano a dover vivere le successive 48 ore "alla rovescia" circadianamente parlando. Ricordo a tutti che per riposo non si intende il mero dormire in un letto comodo per almeno 8 ore; il termine comprende anche tutte le altre attività fisiologiche e sociali di cui un individuo ha bisogno per il suo benessere psicosomatico quali - per citarne alcune - avere la assoluta libertà di passeggiare, correre, fare attività fisica all'aria aperta, avere una minima possibilità di scegliere dove e quando consumare i pasti ecc ... È evidente che, in questo ambito, alloggiare in una posizione che mi permetta di svolgere le predette attività anche alle 3 del mattino senza preclusione di orari o senza doversi fare un'ora di treno ogni volta (ammesso che un treno esista) fa la differenza. È evidente che un equipaggio di lungo raggio in sosta a Tokyo od in qualsiasi altra parte del mondo non è in vacanza, ma sta comunque svolgendo un servizio per il proprio datore di lavoro, altrimenti i giorni spesi in sosta sarebbero conteggiati e sommati al computo mensile del numero minimo giorni di riposo e - nonostante qualcuno abbia anche provato a farlo - normativamente non è e non può essere così. Non vedo quindi cosa c'è di strano e tanto meno di scandaloso nel chiedere di essere messo nelle condizioni migliori per sfruttare al meglio il periodo di riposo in base alle proprie necessità, soprattutto quando a chiedere questo è chi dovrebbe farlo per dovere, cioè una RSA ...

il problema delle RSA è che vivono di pura ideologia senza comprendere le questioni reali che ci sono dietro le decisioni prese, mi sembra ovvio che sia una questione di costi e di organizzazione razionale dei pernottamenti del personale che alla fine fa capo alla stessa azienda EY,mi permetto di farti notare alcune cose (e di farle notare soprattutto alle RSA in questione):
1. vai nel privato a minacciare uno sciopero perché non ti fanno dormire in centro città e vedi le conseguenze al di là di tutte le ragioni che puoi avere;
2. li fanno pernottare nei pressi dell'aeroporto di Tokio, non in un'area desertica del Sud Sudan;
3. se tutto va bene sono gli stessi che di fronte alla proposta di EY di andare a lavorare ad Abu Dhabi, se li coprono d'oro ci vanno di corsa, volano a Tokio, pernottano nell'hotel vicino all'aeroporto, non si lamentano, anzi dicono che è meglio così non c'è il caos cittadino, in barba a tutte le filosofie teoretiche tanto care alle RSA
 
Non vedo quindi cosa c'è di strano e tanto meno di scandaloso nel chiedere di essere messo nelle condizioni migliori per sfruttare al meglio il periodo di riposo in base alle proprie necessità,soprattutto quando a chiedere questo è chi dovrebbe farlo per dovere, cioè una RSA ...
Allora rifacciamo un po d'ordine. I sindacati hanno scritto che "la struttura prescelta non é assolutamente rispondente alle esigenze degli equipaggi".
Per evitare malintesi sai per caso piu' nel dettaglio quali sarebbero queste esigenze, e soprattutto, come mai la struttura prescelta non ne e' assolutamente rispondente?
 
Allora rifacciamo un po d'ordine. I sindacati hanno scritto che "la struttura prescelta non é assolutamente rispondente alle esigenze degli equipaggi".
Per evitare malintesi sai per caso piu' nel dettaglio quali sarebbero queste esigenze, e soprattutto, come mai la struttura prescelta non ne e' assolutamente rispondente?

Quoto la domanda e mi focalizzo sull'avverbio evidenziato.
 
Sono andato per anni alla sede dell''Avana di una società europea mia cliente.
All'epoca ero più o meno sempre SkyTeam gold e LH Senator.
Il cliente mi mandava con IB, orari scomodi, coincidenze pessime, ritardi all'ordine del giorno, trattamento di bordo inferiore ad AF (almeno a mio parere) ecc.
Inoltre mi prendevano un hotel a Miramar abbastanza sgalfo e lontanissimo da tutto.
Me ne sono sempre fatto una ragione...
:-)
 
Allora rifacciamo un po d'ordine. I sindacati hanno scritto che "la struttura prescelta non é assolutamente rispondente alle esigenze degli equipaggi".
Per evitare malintesi sai per caso piu' nel dettaglio quali sarebbero queste esigenze, e soprattutto, come mai la struttura prescelta non ne e' assolutamente rispondente?

La risposta la trovi nel mio intervento, in ogni caso mi ripeto: considerato un normale ciclo circadiano, trovarsi a vagare nelle vicinanze delle piste di Narita alle 2, 3 o 4 del mattino - probabilmente - offre meno possibilità di svolgere attività volte al proprio benessere psicofisico rispetto ad una struttura posizionata in posizione centrale. Detto questo, ci tengo a precisare che: NON sono un iscritto ad alcuna RSA in AZ poiché non ci lavoro, non ho MAI fatto lungo raggio pur essendo un navigante ed esprimo un parere del tutto personale. Continuo a non comprendere perché una battaglia Sindacale (ammesso che di battaglia si tratti ... ) debba sempre essere sbagliata a priori, così come non capisco perché un lavoratore debba tacere a prescindere - per il semplice fatto che ha fortuna di aver qualcuno che lo faccia lavorare - e venga tacciato di ingratitudine nel momento in cui cerca di mantenere un diritto acquisito (N.B: diritto, non privilegio) nei termini stabiliti ed in maniera - a me sembra - del tutto plausibile.
 
Certo, si suppone che tu stessi diversi giorni e facessi altro oltre a stare tutto il giorno in hotel. No?
 
Re: Thread Alitalia da febbraio 2015

Cekky ha scritto: "Non girerà come i naviganti, ma nel mio piccolo ogni tanto capita di dormire fuori.
E quando hai le ore contate tra quando arrivi, dormi, riparti, avere un albergo vicino al tuo posto di lavoro è molto meglio che doverti sobbarcare una navetta da 20 minuti ad andare e altrettanti a tornare.."

Ciao Cekky, nel tuo caso è senz'altro come dici tu, ma nel caso dei naviganti è un po'differente. Perché, soprattutto se hai una sosta di sole 24 ore e quindi non hai tempo di acclimatarti, i ritmi sonno/sveglia restano quelli italiani, e se mi fai alloggiare in un albergo in aeroporto non ho la minima possibilità di fare nulla. Mangiare dove uno desidera o fare una semplice passeggiata sono distrazioni che sono importanti in mezzo a due voli da più di dodici ore l'uno. Penso che si possa aver diritto a qualcosa di più di un'ora d'aria, o no?
 
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