*** Alitalia: al referendum vince il NO ***


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Buonasera, vi leggo spesso e ho deciso di registrarmi e scrivere anche io..mi presento.. sono un Assistente di Volo Az e sono uno di quelli che ha votato SI.

Non perchè fossi d'accordo con il piano industriale presentato (che era chiaramente a prendere tempo) o con il peggioramento salariale e normativo, ma semplicemente perchè avrei preferito mantenere il posto di lavoro.
Perchè non vivo in una bolla, e so benissimo che nel mondo reale c'è un esercito di av pronti per sostituirmi e che nonostante i peggioramenti salariali/normativi avrei comunque continuato sia a lavorare in un ambiente migliore di tante altre compagnie sia a far vivere dignitosamente la mia famiglia.
Se avessi ritenuto, ora e in passato, di potermi vendere in realtà migliori sarei già andato, evidentemente mi è sempre convenuto rimanere in Az.

Sia ben chiaro, questo mio pensiero non vuol dire accettare supinamente qualsiasi cosa, ma obiettivamente penso che la situazione avrebbe dovuto far scegliere il male minore, che per me rimane sempre non perdere il lavoro.
Vi farei leggere i commenti orgasmici di tanti miei colleghi su FB, gente che si auto osanna collettivamente, che esulta come se avessimo vinto alla lotteria. Io penso che a breve questo status catatonico finirà e quando capiranno la realtà e cosa ci sta per accadere, i commenti inizieranno a cambiare. Come sempre, Almaviva docet, sarà tardi.

Scusate se mi sono sfogato qui, ma tentare di spiegare le motivazioni di un si a qualsiasi mio collega è stato impossibile.
Solidarietà...
 
Da qualche parte, lassù, Orville starà dicendo a Wilburn: "ma che davero davero".
 
Siamo veramente arrivati a citare i caduti della guerra di liberazione dal nazifascismo per giustificare certe minchiate? Chapeau!
 
Buonasera, vi leggo spesso e ho deciso di registrarmi e scrivere anche io..mi presento.. sono un Assistente di Volo Az e sono uno di quelli che ha votato SI.

Non perchè fossi d'accordo con il piano industriale presentato (che era chiaramente a prendere tempo) o con il peggioramento salariale e normativo, ma semplicemente perchè avrei preferito mantenere il posto di lavoro.
Perchè non vivo in una bolla, e so benissimo che nel mondo reale c'è un esercito di av pronti per sostituirmi e che nonostante i peggioramenti salariali/normativi avrei comunque continuato sia a lavorare in un ambiente migliore di tante altre compagnie sia a far vivere dignitosamente la mia famiglia.
Se avessi ritenuto, ora e in passato, di potermi vendere in realtà migliori sarei già andato, evidentemente mi è sempre convenuto rimanere in Az.

Sia ben chiaro, questo mio pensiero non vuol dire accettare supinamente qualsiasi cosa, ma obiettivamente penso che la situazione avrebbe dovuto far scegliere il male minore, che per me rimane sempre non perdere il lavoro.
Vi farei leggere i commenti orgasmici di tanti miei colleghi su FB, gente che si auto osanna collettivamente, che esulta come se avessimo vinto alla lotteria. Io penso che a breve questo status catatonico finirà e quando capiranno la realtà e cosa ci sta per accadere, i commenti inizieranno a cambiare. Come sempre, Almaviva docet, sarà tardi.

Scusate se mi sono sfogato qui, ma tentare di spiegare le motivazioni di un si a qualsiasi mio collega è stato impossibile.
Per quanto possa servire Pieno supporto a te e ti auguro il meglio.

Inviato dal mio E5823 utilizzando Tapatalk
 
Credo che l'ultimo messaggio di Tuned chiarisca a pieno quanto alcuni abbiano ormai perso ogni obiettività.
Con la citazione dei morti della Seconda guerra mondiale siamo ormai ben oltre l'assurdo.
È invece indicativo come Amoroso all'inizio parli di volontà dei "cittadini" relativamente al referendum che si è svolto: ecco, io sarei curioso di fare una consultazione tra tutta la popolazione italiana per vedere in quanti sarebbero favorevoli a pagare con i loro soldi un ennesimo salvataggio di AZ, ma credo di conoscere già il risultato.
 
Anzitutto ti esprimo tutta la mia solidarietà per il bruttissimo momento che tu e molti tuoi colleghi state vivendo.

Purtroppo qui troverai molte persone convinte che il " no" fosse contro la riduzione di stipendio, l'aumento della produttività o esprimesse un desiderio di statalizzazione.


Nulla di più sbagliato. La percentuale dei " no " ha lasciato esterrefatti un po' tutti quanti , promotori del referendum in primis.

Nessuno infatti si aspettava il " NO" anche da categorie di lavoratori sicure che non sarebbero state interessate dalla riduzione di stipendio o di personale.

Però è successo, e non perché si sperasse in chissà quale salvataggio ma perché onecoloro che ti chiedevano l'ennesimo taglio di stipendio e di normativa erano,nella sostanza, le stesse persone che te lo hanno chiesto nel 2008 e poi hanno portato l'azienda al fallimento dopodiche' te ne hanno chiesti altri nel 2014 e con questi soldi hanno nuovamente fatto fallire Alitalia.

In questo contesto potresti raccontarci , nel frattempo, quali attenzioni ha avuto Alitalia verso le tante persone meritevoli ( non di raccomandazione) e quali provvedimenti sono stati presi nei confronti di chi invece approfittava degli altri che lavoravano.

Alla fine chi semina raccoglie, e questo è quanto.

Purtroppo ,se fosse arrivato molto più chiaro un bel segnale di cambiamento da parte di Alitalia, magari con una bella rivisitazione dell'organigramma aziendale, e si fosse spiegato in maniera molto più aperta ed onesta quali sarebbero stati i passi successivi alla ricapitalizzazione il voto avrebbe preso una piega diversa. Ne sono sicuro al 100 %.

Ad un certo punto se ne sono accorti anche in Alitalia tant'è che, a metà referendum, e' arrivato l'annuncio dei tagli di retribuzione ai manager, si sono affrettati a segare un paio di dirigenti ed hanno chiesto un aiutino a Gentiloni ma oramai la frittata era fatta e tutto questo è sembrato ancora di più un goffo tentativo di indirizzare il voto verso il " si".

Non credere a quello che leggi qui dai soliti, tu lavori in Alitalia e sai benissimo che è una azienda composta in gran parte da ottimi professionisti e numerose eccellenze, gente che , sopratutto in questi ultimi anni, ha dato davvero l'anima (e il portafogli0 ascoltando di volta in volta le cassandra che promettevano come ricompensa dei sacrifici la compagnia a 5 stelle etc.. etc.... .

Il " NO" sarà stato un voto sbagliato ed autolesionista ma è stata visto come l'unico tentativo possibile per liberarsi del fardello opprimente di un sistema che, ad ogni occasione, ti toglie ogni volta un pezzettino in più. E sono sicuro che la stragrande maggioranza dei lavoratori di Alitalia sarà ben felice di fare sacrifici e rimboccarsi ancora di piu le maniche per l'ennesima volta pur di lavorare per qualcuno di pulito.

Purtroppo coloro che qui si venderebbero anche la madre per 100 euro al mese dimenticano, o più probabilmente non sanno, che se oggi hanno l'opportunità di scrivere qui le loro opinioni è solo perché, in passato, molte persone hanno combattuto e dato la vita esclusivamente per un ideale, qualcosa di assai meno concreto di un 8% o un giorno di riposo.

Proprio così, sono morte inseguendo un ideale . E speriamo davvero non esista una vita ultraterrena, pensa che peso potrebbero dare alla loro morte di fronte allo spettacolo indegno delle cacche umane che si vendono per un pezzo di pane.

In bocca al lupo e tieni duro , si troverà una soluzione, ve lo meritate davvero.

No aspetta. Scrivi che il NO serve per liberarsi del fardello del sistema?
Io per ora ho solo capito che chi ha votato NO lo ha fatto per spingere sulla nazionalizzazione e sull'intervento statale.
Quindi altro che liberarsi del fardello del sistema.

L'unico modo per farlo sarebbe stato votare SI, rimboccarsi le maniche e sperare che un nuovo partner industriale fosse disponibile ad acquistare le quote delle banche.

Ma evidentemente a qualcuno (cub e usb?) non piaceva nemmeno questa ipotesi.

A volte mi sembra che qualcuno viva in un mondo parallelo che non esiste più. Alitalia non è più essenziale in questo mondo globalizzato.

Ps : le colpe non sono solo dei manager ma anche di chi si faceva rappresentare da sindacati che, al posto di chiedere nuove rotte, facevano comunicati perché si era passati da un hotel ad un altro.


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
 
Il post di Tuned con citazione strappalacrime sulla resistenza e correlazione con referendum AZ credo abbia battuto in un solo colpo tutto ciò che s'era visto qui da anni. Piccione330 ne esce quasi come uno super partes, che ti dice le cose col cuore, nel tuo interesse.
Seriamente, ma come si fa a scrivere cose del genere?
 
Concentriamoci però sul concetto di prestito-ponte. Prestito è quando ti do 10 euro e me ne ridai 11 indietro ad un certa scadenza.
Qui possiamo chiamarlo come vogliamo ma si tratta di fare da bancomat verso il fallimento, altro che prestito.
 
Concentriamoci però sul concetto di prestito-ponte. Prestito è quando ti do 10 euro e me ne ridai 11 indietro ad un certa scadenza.
Qui possiamo chiamarlo come vogliamo ma si tratta di fare da bancomat verso il fallimento, altro che prestito.

Tecnicamente è un Pronti Contro Buffi.
 
Buonasera, vi leggo spesso e ho deciso di registrarmi e scrivere anche io..mi presento.. sono un Assistente di Volo Az e sono uno di quelli che ha votato SI.

Non perchè fossi d'accordo con il piano industriale presentato (che era chiaramente a prendere tempo) o con il peggioramento salariale e normativo, ma semplicemente perchè avrei preferito mantenere il posto di lavoro.
Perchè non vivo in una bolla, e so benissimo che nel mondo reale c'è un esercito di av pronti per sostituirmi e che nonostante i peggioramenti salariali/normativi avrei comunque continuato sia a lavorare in un ambiente migliore di tante altre compagnie sia a far vivere dignitosamente la mia famiglia.
Se avessi ritenuto, ora e in passato, di potermi vendere in realtà migliori sarei già andato, evidentemente mi è sempre convenuto rimanere in Az.

Sia ben chiaro, questo mio pensiero non vuol dire accettare supinamente qualsiasi cosa, ma obiettivamente penso che la situazione avrebbe dovuto far scegliere il male minore, che per me rimane sempre non perdere il lavoro.
Vi farei leggere i commenti orgasmici di tanti miei colleghi su FB, gente che si auto osanna collettivamente, che esulta come se avessimo vinto alla lotteria. Io penso che a breve questo status catatonico finirà e quando capiranno la realtà e cosa ci sta per accadere, i commenti inizieranno a cambiare. Come sempre, Almaviva docet, sarà tardi.

Scusate se mi sono sfogato qui, ma tentare di spiegare le motivazioni di un si a qualsiasi mio collega è stato impossibile.

Grazie. Molte volte si sente solo l'opinione di chi urla piu' forte. Personalmente ho sempre pensato che AZ sia stata senza persone competenti al posto di guida da tanto ma tanto tempo (a prescindere da quale AZ si stia parlando, LAI, CAI, SAI..etc.). Ma credo anche che ci siano persone che lavorano in AZ che non hanno i piedi piantati per terra e se la cantano e se la sonano fra di loro (come direbbe una mia amica romana)
 
Concentriamoci però sul concetto di prestito-ponte. Prestito è quando ti do 10 euro e me ne ridai 11 indietro ad un certa scadenza.
Qui possiamo chiamarlo come vogliamo ma si tratta di fare da bancomat verso il fallimento, altro che prestito.

Al momento, le normative europee prevedono la possibilità di prestiti ponte solamente alle condizioni di mercato.
Ed il governo, in caso di fallimento, sarebbe tra i creditori privilegiati se non sbaglio.
Pertanto, penso che come soluzione transitoria verso la cessione o il fallimento sia accettabile.


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
 
Aumenta la probabilita' della seconda a meno di lasciare il nuovo debito in una bad company come l'altra volta.
 
Al momento, le normative europee prevedono la possibilità di prestiti ponte solamente alle condizioni di mercato.
Ed il governo, in caso di fallimento, sarebbe tra i creditori privilegiati se non sbaglio.
Pertanto, penso che come soluzione transitoria verso la cessione o il fallimento sia accettabile.

Immaginavo assolutamente che la teoria fosse quella, perciò indicavo cosa succede nella pratica. Un'azienda riceve un prestito per investirlo e ritornarlo con gli interessi.
Qui sappiamo che alla fine si andrà contro un muro, con quei soldi ci si compra la benzina per arrivarci bello forte.
Quindi, una volta iniettato questo prestito destinato al fallimento dell'azienda, ci inventiamo che poi saremo tra i creditori che lo riprendono indietro. Con l'effetto collaterale che se fossimo pure tra quelli privilegiati non resterebbe il becco di un centesimo per nessun altro. E sopra a questo progetto geniale ci mettiamo le voci secondo cui arriva LH o chi altro a comprare il nulla ipotecato da altri.
Aggiungo che le "condizioni di mercato" cui ti riferisci fanno si che di fronte ad una azienda che sta chiudendo, nessuno sano di mente o che anche solo voglia mantenere i propri conti in ordine presterebbe un Euro.
Al di fuori dei ragionamenti da seconda ragioneria, secondo me qualcosa non torna, al netto dei nomi ridicoli con cui chiamare le cose. Chiamiamolo serenamente: prima fase di ammortizzatori sociali. Altrimenti il rischio è che visto che comunque i soldi lo Stato alla fine ce li mette, tutti assumano il "salvataggio" alla fine e nemmeno muovano il cxxo per cercarsi un'alternativa nel frattempo. O che diano per scontati 8 anni di ferie retribuite.
L'unico che può salvarci è Renzi che non voglia trovarsi Alitalia tra i piedi al prossimo giro.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.