2) Il Fondo Volo è pagato in parte dai dipendenti del settore, che ogni mese destinano (obbligatoriamente) una quota del loro stipendio a tale fondo, ed (in parte molto maggioritaria) dai contribuenti italiani, che ci mettono la differenza. Segnalo che peraltro dal 2015 il FV non esisterà più in quanto (verosimilmente) confluirà nell'INPS, con tutto ciò che ne consegue. In ogni caso, la CIGS di tali signori non viene pagata con soldi trovati sugli alberi, bensì con risorse nostre.
3) NTV e TI non hanno risolto completamente il problema. In determinate fasce orarie (es. riunione in centro alle 9) l'aereo continua ad essere l'unica possibilità. Il primo beneficio si è visto con la (parzialissima) entrata di U2 sulla rotta, con prezzi che guardacaso sono calati sensibilmente rispetto a prima. Ma per 3 e passa anni sono stati i consumatori a rimetterci.
4) la storia non si fa con i se e con i ma, il piano AF come noto non lasciava a carico della collettività alcunchè. Su quello che sarebbe potuto avvenire negli anni successivi si può speculare a piacimento.
Una puntualizzazione: il Fondo Volo e' confluito nell'INPS alcuni anni orsono. Nel 2015 scadra' il FSTA alimentato dai passeggeri italiani e non dai contribuenti italiani.
Ricordo ai piu' distratti che il Fondo Volo e' stato obbligatoriamente assorbito nell'INPS.
Negli anni scorsi il Fondo Volo era l'unico fondo (insieme a quelli degli elettricisti e dei giornalisti) a vantare un attivo anche molto cospicuo.
Mi dicono gli esperti del settore che il suo attivo era talmente elevato che ad esso attingevano allegramente l'INPS e altri Enti previdenziali per pagare le pensioni di altri settori perennemente in rosso.
I dipendenti di volo per anni avevano richiesto l'assoluta indipendenza del proprio fondo e il suo distacco dall'INPS ma quest'ultimo ne ha sempre tenuto le redini e anche quando esisteva come fondo indipendente non poteva e sottolineo NON POTEVA investire l'enorme mole di denaro di cui disponeva come meglio credeva in quanto obbligato dallo stesso INPS a versare ad esso il suo capitale ricevendone un misero interesse (mi dicono sempre i piu' esperti che l'interesse era nell'ordine di frazioni decimali).
In poche parole il Fondo Volo (ricchissimo) era costretto dall'INPS a versare tutti i suoi capitali in quest'ultimo e riceveva da questi un misero interesse.
Se il Fondo Volo avesse avuto negli anni addietro la possibilita' di investire diversamente i suoi capitali e di sfruttare il mercato oggi sarebbe ancora piu' ricco.
Non gli e' stato permesso e i suoi soldi, investiti da INPS in altro modo e al netto delle briciole che il FV riceveva, come ripeto hanno finanziato altri fondi di altri settori produttivi.
Magari anche alcuni di quei settori dove oggi operano taluni di quegli pseudo - moralisti che scrivono senza sapere di cosa parlano.
La cigs dei dipendenti di volo (DI TUTTE LE SOCIETA' AEREE ITALIANE E NON DI AZ SOLAMENTE) viene pagata come giustamente riportato ad altri forumisti attraverso il pagamento di una cifra (3 o 4 euro) proveniente dai biglietti e non viene pagata dai contribuenti italiani. Chi non vola, non paga nulla.
Visto poi che i dipendenti di societa' aeree hanno mille difetti ma il pregio di NON EVADERE le tasse pagando l'IRPEF lo Stato recupera quasi tutto cio' che esborsa visto, come ripeto, che l'esborso per il FSTA viene dai biglietti pagati dai passeggeri e non dallo Stato stesso.
Questo per dare un contribuo alla discussione e non un tono polemico.
Anche perche' l'amico frecciarossa, ovemai il suo nick lo indicasse come un dipendente di Trenitalia, sarebbe l'ultimo a dover fare lezioni di moralismo avendo dimenticato quanto e' costata a noi italiani la ristrutturazione delle FFSS o avendo rimosso i compensi per gli spot di Adriano Celentano, le "lenzuola d'oro" dei treni notturni e le facilitazioni che Trenitalia ha rispetto al trasporto aereo.