Alitalia: Air France pronta a salire al 50%


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Alitalia, Air France verso l’offerta sul 50%
Dopo Telecom , un altro pezzo strategico dell’industria italiana dei servizi finirà in mani straniere. Si tratta di Alitalia sulle quali sono in corso le valutazioni di Air France. La compagnia franco-olandese attende gli esiti del prossimo consiglio di amministrazione di Alitalia, in calendario il 26 settembre, prima di avanzare una proposta. Lo stesso giorno, venerdì, è previsto tra l’altro un incontro tra i ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti di Italia e Francia.

Da Parigi sono arrivate comunque conferme sull’intenzione di prendere parte all’aumento di capitale da 300 milioni di euro del gruppo italiano. Air France-Klm, entrata in Alitalia nel 2009 e oggi azionista al 25%, potrebbe portarsi sin sulla soglia del 50%, accompagnando l’acquisizione della maggioranza del capitale a una ristrutturazione del debito della compagnia italiana.

Già nel 2008 Air France aveva tentato la scalata poi bloccata dall’intervento di una cordata italiana composta, tra gli altri, dagli imprenditori Benetton, Riva e Marcegaglia e da Intesa Sanpaolo

l ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, a margine di un incontro a Portogruaro, ha sottolineato però che su Alitalia «sono cose raccontate dai giornali e non c’è nulla di concreto».
24 settembre 2013 | 15:37

http://www.corriere.it/economia/13_...ia_002205a2-24d7-11e3-bae9-00d7f9d1dc68.shtml

Un altro che ha deciso di mettere la sua parola nel calderone del canale 222 di sky
 
a) te lo concedo, 150 mio li avrebbe incassati (i 300 del prestito ponte sono andati sul gobbo dei creditori di LAI).
b) mettiti d'accordo con bombatutto che sostiene che la maggior parte della CIG è a carico del fondo volo, ed essendo soggetta ad IRPEF alla fine lo stato quasi quasi ci guadagna.
c) direi che Italo e il tuo nick hanno ampiamente risolto il problema del monopolio sul MIL - ROM prima ancora dell'ingresso di easyJet sulla rotta.
d) hai la garanzia che quello stesso personale non sarebbe stato licenziato da AZ dopo l'acquisizione di AF nel 2008 (visti l'andamento dell'economia italiana, il prezzo del petrolio, le dissennate politiche degli enti locali, il piano AF che prevedeva uno scarsissimo sviluppo del LR e il negativo track record di AF in questi 5 anni)?

Perché, alla fine, oggi sento santificare una operazione (non avvenuta) che a me, sin da allora, puzzava di bidone a chilometri di distanza. Non dimentichiamoci che i problemi di AZ oggi sono dovuti al fatto di essere troppo sbilanciata sul CR, e che il piano AF sarebbe stato ancora più sbilanciato in tal senso.

2) Il Fondo Volo è pagato in parte dai dipendenti del settore, che ogni mese destinano (obbligatoriamente) una quota del loro stipendio a tale fondo, ed (in parte molto maggioritaria) dai contribuenti italiani, che ci mettono la differenza. Segnalo che peraltro dal 2015 il FV non esisterà più in quanto (verosimilmente) confluirà nell'INPS, con tutto ciò che ne consegue. In ogni caso, la CIGS di tali signori non viene pagata con soldi trovati sugli alberi, bensì con risorse nostre.

3) NTV e TI non hanno risolto completamente il problema. In determinate fasce orarie (es. riunione in centro alle 9) l'aereo continua ad essere l'unica possibilità. Il primo beneficio si è visto con la (parzialissima) entrata di U2 sulla rotta, con prezzi che guardacaso sono calati sensibilmente rispetto a prima. Ma per 3 e passa anni sono stati i consumatori a rimetterci.

4) la storia non si fa con i se e con i ma, il piano AF come noto non lasciava a carico della collettività alcunchè. Su quello che sarebbe potuto avvenire negli anni successivi si può speculare a piacimento.
 
a) te lo concedo, 150 mio li avrebbe incassati (i 300 del prestito ponte sono andati sul gobbo dei creditori di LAI).
b) mettiti d'accordo con bombatutto che sostiene che la maggior parte della CIG è a carico del fondo volo, ed essendo soggetta ad IRPEF alla fine lo stato quasi quasi ci guadagna.
c) direi che Italo e il tuo nick hanno ampiamente risolto il problema del monopolio sul MIL - ROM prima ancora dell'ingresso di easyJet sulla rotta.
d) hai la garanzia che quello stesso personale non sarebbe stato licenziato da AZ dopo l'acquisizione di AF nel 2008 (visti l'andamento dell'economia italiana, il prezzo del petrolio, le dissennate politiche degli enti locali, il piano AF che prevedeva uno scarsissimo sviluppo del LR e il negativo track record di AF in questi 5 anni)?


Perché, alla fine, oggi sento santificare una operazione (non avvenuta) che a me, sin da allora, puzzava di bidone a chilometri di distanza. Non dimentichiamoci che i problemi di AZ oggi sono dovuti al fatto di essere troppo sbilanciata sul CR, e che il piano AF sarebbe stato ancora più sbilanciato in tal senso.

La CIGS è così e non si discute !
C'è poco da mettersi d'accordo con chicchessia che dice questo è quello.
La CIGS NON È a carico del contribuente più di qualsiasi altro lavoratore italiano
Dire diversamente significa solo fare disinformazione e confusione.
 
2) Il Fondo Volo è pagato in parte dai dipendenti del settore, che ogni mese destinano (obbligatoriamente) una quota del loro stipendio a tale fondo, ed (in parte molto maggioritaria) dai contribuenti italiani, che ci mettono la differenza. Segnalo che peraltro dal 2015 il FV non esisterà più in quanto (verosimilmente) confluirà nell'INPS, con tutto ciò che ne consegue. In ogni caso, la CIGS di tali signori non viene pagata con soldi trovati sugli alberi, bensì con risorse nostre.

3) NTV e TI non hanno risolto completamente il problema. In determinate fasce orarie (es. riunione in centro alle 9) l'aereo continua ad essere l'unica possibilità. Il primo beneficio si è visto con la (parzialissima) entrata di U2 sulla rotta, con prezzi che guardacaso sono calati sensibilmente rispetto a prima. Ma per 3 e passa anni sono stati i consumatori a rimetterci.

4) la storia non si fa con i se e con i ma, il piano AF come noto non lasciava a carico della collettività alcunchè. Su quello che sarebbe potuto avvenire negli anni successivi si può speculare a piacimento.


Una puntualizzazione: il Fondo Volo e' confluito nell'INPS alcuni anni orsono. Nel 2015 scadra' il FSTA alimentato dai passeggeri italiani e non dai contribuenti italiani.

Ricordo ai piu' distratti che il Fondo Volo e' stato obbligatoriamente assorbito nell'INPS.

Negli anni scorsi il Fondo Volo era l'unico fondo (insieme a quelli degli elettricisti e dei giornalisti) a vantare un attivo anche molto cospicuo.

Mi dicono gli esperti del settore che il suo attivo era talmente elevato che ad esso attingevano allegramente l'INPS e altri Enti previdenziali per pagare le pensioni di altri settori perennemente in rosso.

I dipendenti di volo per anni avevano richiesto l'assoluta indipendenza del proprio fondo e il suo distacco dall'INPS ma quest'ultimo ne ha sempre tenuto le redini e anche quando esisteva come fondo indipendente non poteva e sottolineo NON POTEVA investire l'enorme mole di denaro di cui disponeva come meglio credeva in quanto obbligato dallo stesso INPS a versare ad esso il suo capitale ricevendone un misero interesse (mi dicono sempre i piu' esperti che l'interesse era nell'ordine di frazioni decimali).

In poche parole il Fondo Volo (ricchissimo) era costretto dall'INPS a versare tutti i suoi capitali in quest'ultimo e riceveva da questi un misero interesse.

Se il Fondo Volo avesse avuto negli anni addietro la possibilita' di investire diversamente i suoi capitali e di sfruttare il mercato oggi sarebbe ancora piu' ricco.

Non gli e' stato permesso e i suoi soldi, investiti da INPS in altro modo e al netto delle briciole che il FV riceveva, come ripeto hanno finanziato altri fondi di altri settori produttivi.

Magari anche alcuni di quei settori dove oggi operano taluni di quegli pseudo - moralisti che scrivono senza sapere di cosa parlano.

La cigs dei dipendenti di volo (DI TUTTE LE SOCIETA' AEREE ITALIANE E NON DI AZ SOLAMENTE) viene pagata come giustamente riportato ad altri forumisti attraverso il pagamento di una cifra (3 o 4 euro) proveniente dai biglietti e non viene pagata dai contribuenti italiani. Chi non vola, non paga nulla.

Visto poi che i dipendenti di societa' aeree hanno mille difetti ma il pregio di NON EVADERE le tasse pagando l'IRPEF lo Stato recupera quasi tutto cio' che esborsa visto, come ripeto, che l'esborso per il FSTA viene dai biglietti pagati dai passeggeri e non dallo Stato stesso.

Questo per dare un contribuo alla discussione e non un tono polemico.

Anche perche' l'amico frecciarossa, ovemai il suo nick lo indicasse come un dipendente di Trenitalia, sarebbe l'ultimo a dover fare lezioni di moralismo avendo dimenticato quanto e' costata a noi italiani la ristrutturazione delle FFSS o avendo rimosso i compensi per gli spot di Adriano Celentano, le "lenzuola d'oro" dei treni notturni e le facilitazioni che Trenitalia ha rispetto al trasporto aereo.
 
La CIGS è così e non si discute !
C'è poco da mettersi d'accordo con chicchessia che dice questo è quello.
La CIGS NON È a carico del contribuente più di qualsiasi altro lavoratore italiano
Dire diversamente significa solo fare disinformazione e confusione.

Ai sensi dell’art. 1-ter, comma 2, della legge 3 dicembre 2004, n. 291, a decorrere
dal 1 gennaio 2005 le prestazioni del Fondo sono finanziate dal contributo dello
0,50% (di cui lo 0,375% a carico del datore di lavoro e lo 0,125% a carico del
lavoratore) calcolato sulle voci retributive fisse, sulle mensilità aggiuntive e sulle
voci contrattuali aventi carattere di continuità con esclusione dei compensi per
lavoro straordinario di tutti i lavoratori dell’azienda.
Il Fondo è altresì alimentato, come previsto dal citato 2 comma dell’art. 1-ter, dal
contributo del sistema aeroportuale nonché da quello individuato dall’art. 6-quater
del decreto legge 31 gennaio 2005, n. 7 convertito con modificazioni dalla legge 31
marzo 2005, n. 43.

A me sembra a carico dei contribuenti attraverso prelievi alle imprese, ai lavoratori e sui biglietti aerei.
Ma se pago i biglietti 3 4 euro in più non è una tassa?
 
Ho detto qualcosa di diverso?

Se leggi bene ho scritto : La CIGS non è a carico del contribuente più di qualsiasi altro lavoratore italiano.

E lo ribadisco.

Il fondo integrativo è a carico delle aziende inoltre è a carico degli utenti come tassa sull'utilizzo del servizio ( trasporto aereo ) al pari della tassa per la sicurezza e le tassa del costo extra carburante etc etc...

Mi stai dicendo che non vorresti pagare la tassa per il fondo inclusa nel biglietto ?

Io non vorrei pagare la Bucalossi visto che non ho i marciapiedi e neanche l'illuminazione della strada, ....andremo avanti fino al 2065...,,

p.s.

Visto che tutto questo è al lordo , poi lo stato ovviamente ti carica l'IRPEF e si ripiglia con gli interessi i soldi che ha dato , quindi ribadisco : la CIGS non è a carico dei contribuenti.
 
Una puntualizzazione: il Fondo Volo e' confluito nell'INPS alcuni anni orsono. Nel 2015 scadra' il FSTA alimentato dai passeggeri italiani e non dai contribuenti italiani.

Ricordo ai piu' distratti che il Fondo Volo e' stato obbligatoriamente assorbito nell'INPS.

Negli anni scorsi il Fondo Volo era l'unico fondo (insieme a quelli degli elettricisti e dei giornalisti) a vantare un attivo anche molto cospicuo.

Mi dicono gli esperti del settore che il suo attivo era talmente elevato che ad esso attingevano allegramente l'INPS e altri Enti previdenziali per pagare le pensioni di altri settori perennemente in rosso.

I dipendenti di volo per anni avevano richiesto l'assoluta indipendenza del proprio fondo e il suo distacco dall'INPS ma quest'ultimo ne ha sempre tenuto le redini e anche quando esisteva come fondo indipendente non poteva e sottolineo NON POTEVA investire l'enorme mole di denaro di cui disponeva come meglio credeva in quanto obbligato dallo stesso INPS a versare ad esso il suo capitale ricevendone un misero interesse (mi dicono sempre i piu' esperti che l'interesse era nell'ordine di frazioni decimali).

In poche parole il Fondo Volo (ricchissimo) era costretto dall'INPS a versare tutti i suoi capitali in quest'ultimo e riceveva da questi un misero interesse.

Se il Fondo Volo avesse avuto negli anni addietro la possibilita' di investire diversamente i suoi capitali e di sfruttare il mercato oggi sarebbe ancora piu' ricco.

Non gli e' stato permesso e i suoi soldi, investiti da INPS in altro modo e al netto delle briciole che il FV riceveva, come ripeto hanno finanziato altri fondi di altri settori produttivi.

Magari anche alcuni di quei settori dove oggi operano taluni di quegli pseudo - moralisti che scrivono senza sapere di cosa parlano.

La cigs dei dipendenti di volo (DI TUTTE LE SOCIETA' AEREE ITALIANE E NON DI AZ SOLAMENTE) viene pagata come giustamente riportato ad altri forumisti attraverso il pagamento di una cifra (3 o 4 euro) proveniente dai biglietti e non viene pagata dai contribuenti italiani. Chi non vola, non paga nulla.

Visto poi che i dipendenti di societa' aeree hanno mille difetti ma il pregio di NON EVADERE le tasse pagando l'IRPEF lo Stato recupera quasi tutto cio' che esborsa visto, come ripeto, che l'esborso per il FSTA viene dai biglietti pagati dai passeggeri e non dallo Stato stesso.

Questo per dare un contribuo alla discussione e non un tono polemico.

Anche perche' l'amico frecciarossa, ovemai il suo nick lo indicasse come un dipendente di Trenitalia, sarebbe l'ultimo a dover fare lezioni di moralismo avendo dimenticato quanto e' costata a noi italiani la ristrutturazione delle FFSS o avendo rimosso i compensi per gli spot di Adriano Celentano, le "lenzuola d'oro" dei treni notturni e le facilitazioni che Trenitalia ha rispetto al trasporto aereo.

confermo tutto, in effetti nella fretta ho scritto contribuenti mentre intendevo passeggeri.

Ciò detto la sostanza non cambia, la CIGS è pagata comunque in larga misura attraverso una tassa, che grava sugli utenti (non chiamiamoli contribuenti, se questo può ingenerare confusione, anche se nel caso specifico le due nomenclature coinciderebbero visto che versano denari che affluiscono nelle casse statali).

Quello che a me scandalizza non è la CIGS in se per se, visto che ci sono innumerevoli aziende che ne usufruiscono, in alcuni casi in modo del tutto ingiustificabile (senza far nomi e restando in ambito avio, SEA). Ciò che mi scandalizza è la durata del beneficio, 7 anni sono un periodo enormemente lungo e sproporzionato rispetto a tutti gli altri casi che hanno visto piani di ristrutturazione con esuberi e relativi ammortizzatori sociali. Il tutto in un contesto, ribadisco, dove se si fosse venduto ad AF al primo colpo non si sarebbe dovuto sussidiare proprio nessuno.

@simpy: tranquillo, non lavoro per TI ;)
 
E quando ben arriva il default cosa facciamo? Involuzione totale e tutti nei campi a fare i contadini?

no, proseguiamo all'infinito esattamente come ora ad evadere in massa, a non rinunciare a qualsiasi tipo di privilegio ci riguardi e a farci giustamente rappresentare da pregiudicati per continuare all'infinito a sentirci 'furbi', e a dire che la decadenza dell'italia è un gomblotto internazionale ordito dalla germania e dalla francia, tramite euro, bilderberg e scie chimiche, ma con sempre più povertà e con l'ufficialità della classificazione di paese del terzo mondo.
 
Flyking, lascia perdere. I post sopra non sono altro che lo specchio di una parte del nostro Paese. Io tuttavia sono convinto che esista anche un'Italia che sa e vuole pensare e ragionare per costruire il proprio futuro, e che ad un'esplosione nucleare preferisca un'esplosione di trasmissione di cultura e conoscenza, preferisca un'esplosione di sensibilizzazione affinché si costruisca una vera imprenditoria, preferisca ancora un'esplosione di legalità. Basta volerlo e perseguirlo, ognuno nel suo piccolo. Banalmente anche nella scrittura di un post. E' un inizio. Con cui, mi si obietterà, non ci si fa nulla, ma è sempre un punto di partenza positivo da esternare. Fine OT.
 
Voi chi chiedete come sarebbe andata se a suo tempo AZ fosse stata acquistata da AF.

Io mi chiedo cosa sarebbe successo se fosse stata acquistata da LH, o almeno se dopo il salvataggio CAI il partner industriale fosse stato LH invece di AF.

Sarebbe stata una storia molto diversa, a mio parere. Tanto e' vero che questi altri ci hanno investito del loro... smusandosi, ma ci hanno provato.
 
Voi chi chiedete come sarebbe andata se a suo tempo AZ fosse stata acquistata da AF.

Io mi chiedo cosa sarebbe successo se fosse stata acquistata da LH, o almeno se dopo il salvataggio CAI il partner industriale fosse stato LH invece di AF.

Sarebbe stata una storia molto diversa, a mio parere. Tanto e' vero che questi altri ci hanno investito del loro... smusandosi, ma ci hanno provato.

Non ricordo che LH abbia concretamente presentato alcuna proposta di acquisto di AZ, né che abbia mai, sempre concretamente, prospettato una partnership. Con le parole e i se ci si fa poco. Contano i fatti.
 
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