Sull'Huffington Post di oggi si legge che FS sarebbe pronta ad entrare in AZ
Qui l'articolo:
http://www.huffingtonpost.it/2013/09/25/alitalia-integrazione-fs_n_3990488.html?utm_hp_ref=italy
Alitalia, torna in campo l'opzione integrazione con Fs. Air France pronta a salire rinegoziando il debito
Ci sono i soldi e c'è la volontà. Serve la sponda politica. Tra Alitalia e i partner stranieri torna in campo una vecchia opzione che il governo potrebbe giocare per salvare in extremis la compagnia aerea dalla svendita: l'ingresso di Ferrovie dello Stato nel capitale.
L'ipotesi è antica, rispolverata a fase alterne. Ma secondo quanto risulta ad Huffpost, il gruppo guidato da Moretti sarebbe ancora disponibile ad entrare nella partita. Con 34 miliardi di patrimonio e 10 di debito, Fs ha dalla sua una solidità che la stessa Air France non può vantare. Numeri incoraggianti a cui si aggiungono 380 milioni di utile nel 2012, e dati del primo semestre ancora con il segno più.
Si può fare, insomma. Lo schema è quello di sempre. Per Alitalia un'accelerazione sulle linee di medio e lungo raggio, che accontenterebbe anche i sindacati, per le Ferrovie la possibilità di perdere un concorrente importante, ma in difficoltà, su alcune tratte interne. Su tutte, la Roma-Milano a cui la compagnia potrebbe persino rinunciare. Mantenendo e investendo al contempo su scali come Palermo, Torino e Trieste, dove la rete ferroviaria ancora non può competere.
Fassina: "Serve partnership, non necessariamente Air France". Per il momento il governo non si sbilancia. Mentre domani il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi sarà a Parigi per parlare con il collega francese Frederic Cuviller, oggi il viceministro Fassina ha tenuto aperte tutte le porte. La vicenda, ha detto, "è un punto delicato: il governo vuole capire bene, perché non si deve svendere alitalia". Secondo Fassina "vanno costruite le condizioni per una soluzione con una partnership che non necessariamente deve essere Air France, ma una partnership che possa valorizzare le attività in Italia".
L'attesa di Air France verso il cda di giovedì. Certo, tutto dipende da quello che accadrà domani. Quando nel corso del Cda dell'azienda Air France scoprirà finalmente le sue carte, confermando o meno quanto emerso negli ultimi giorni. Vale a dire la volontà di ricapitalizzare, salendo appena sotto il 50% (per evitare di mettersi in pancia il debito della compagnia italiana) cercando di ottenere condizioni favorevoli per la ristrutturazione dello stesso. Dietro a tanta prudenza, ha riferito oggi il quotidiano economico francese Les Echos, ci sarebbe la volontà di capire prima il costo che l'azienda si troverebbe ad affrontare: "se avessimo voluto dire di no ad Alitalia lo avremmo già fatto, - ha spiegato al quotidiano - una fonte vicina al dossier ma abbiamo bisogno di capire l'esatto prezzo dell'operazione per decidere".