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Roma, 6 dic. (Adnkronos) - Alitalia punta a ridurre il proprio organico di 1.000 addetti di terra entro il prossimo mese di giugno. Di questi 1.000 per circa 700 unita' sarebbe prevista il ricorso alla cassa integrazione straordinaria per 7 anni su base volontaria mentre oltre 250 lavoratori sarebbero interessati dalle operazioni di esternalizzazioni delle attivita' di scalo in alcuni aeroporti italiani.
Facile tornare al pareggio di bilancio.
Sara' questo l'effetto delle misure di efficientamento e riorganizzazione che l'azienda intende mettere in campo per perseguire, anche attraverso questa leva, l'obbiettivo del pareggio di bilancio. A indicare il percorso che la compagnia intende percorrere, sono stati i rappresentanti di Alitalia nel corso di un incontro con le segreterie nazionali e regionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil trasporti e Ugl.
Secondo quanto hanno riferito i sindacati, gli interventi di efficientamento verrebbero a riguardare il 7-8% dei circa 8.900 lavoratori di terra. L'indicazione dell'azienda e' quella di prevedere un ricorso alla Cigs su base volontaria. A questi si aggiungono i circa 250 lavoratori che saranno coinvolti, invece, dai processi di outsourcing delle attivita' di scalo negli aeroporti di Bari, Cagliari e Brindisi e Reggio Calabria. Alitalia, nel corso del 2009 e 2010, ha gia' proceduto alle esternalizzazioni delle attivita' di scalo a Napoli, Catania, Genova, Alghero e Lamezia. L'obbiettivo di Alitalia e', infatti, quello di mantenere le attivita' di scalo nel solo aeroporto di Fiumicino.
Roma, 6 dic. (Adnkronos) - Alitalia punta a ridurre il proprio organico di 1.000 addetti di terra entro il prossimo mese di giugno. Di questi 1.000 per circa 700 unita' sarebbe prevista il ricorso alla cassa integrazione straordinaria per 7 anni su base volontaria mentre oltre 250 lavoratori sarebbero interessati dalle operazioni di esternalizzazioni delle attivita' di scalo in alcuni aeroporti italiani.
Facile tornare al pareggio di bilancio.
Sara' questo l'effetto delle misure di efficientamento e riorganizzazione che l'azienda intende mettere in campo per perseguire, anche attraverso questa leva, l'obbiettivo del pareggio di bilancio. A indicare il percorso che la compagnia intende percorrere, sono stati i rappresentanti di Alitalia nel corso di un incontro con le segreterie nazionali e regionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil trasporti e Ugl.
Secondo quanto hanno riferito i sindacati, gli interventi di efficientamento verrebbero a riguardare il 7-8% dei circa 8.900 lavoratori di terra. L'indicazione dell'azienda e' quella di prevedere un ricorso alla Cigs su base volontaria. A questi si aggiungono i circa 250 lavoratori che saranno coinvolti, invece, dai processi di outsourcing delle attivita' di scalo negli aeroporti di Bari, Cagliari e Brindisi e Reggio Calabria. Alitalia, nel corso del 2009 e 2010, ha gia' proceduto alle esternalizzazioni delle attivita' di scalo a Napoli, Catania, Genova, Alghero e Lamezia. L'obbiettivo di Alitalia e', infatti, quello di mantenere le attivita' di scalo nel solo aeroporto di Fiumicino.