Alcuni spunti di riflessione su MXP e LIN


Porto la mia esperienza personale sul tema (premetto che Linate e' logisticamente piu' comodo per me, ma che volo senza problemi da MXP):
settimana scorsa dovevo prenotare un BCN - Milano, andata 18 Dic ritorno 6 Gennaio.
Voi penserete che un bell'advanced booking favorisca le low cost...lo pensavo anche io.
Invece (tutti i prezzi tasse incluse):
LHI soliti 99 euro a MXP, Vueling 140 euro MXP, Easy 70 euro MXP, AZ 86 euro LIN.
Ca va sans dir che ho scelto il tricolore, i 15 euro di differenza di easy si compensano con il prezzo dello shuttle (senza voler prezzare il tempo risparmiato che comunque ha un valore).

Morale: non e' sempre vero cio' che dici, nemmeno quando le low cost dovrebbero essere maggiormente avvantaggiate, ovvero con un discreto advanced booking.

Hai fatto bene, tanto conta il load factor.
 
Chissa' perche' su BCN sono tutti cosi' disposti a buttare quattrini. Deve essere una rotta importante per qualche ragione strategica, per giustificare questo eccesso di offerta. Capisco, a fatica, gli altri hubboni... ma BCN?

Comunque conferma che a chi vuole spendere poco l'apt non interessa.... anzi.... quasi quasi per certe cose ha costi inferiori ed e' piu' appetibile MXP (es.i parcheggi).
 
Chissa' perche' su BCN sono tutti cosi' disposti a buttare quattrini. Deve essere una rotta importante per qualche ragione strategica, per giustificare questo eccesso di offerta. Capisco, a fatica, gli altri hubboni... ma BCN?

Sulla Milano-Barcellona c'è un traffico p2p enorme in entrambe le direzioni sia per business per per leisure.
 
Beh con booking per tempo secondo me ormai non sono le low cost le più economiche, anzi si riescono a prendere biglietti nelle classi scontate con le major che devono ancora riempire visto che si rivolgono a una clientela che ha meno anticipo nelle prenotazioni.
Giusto le offerte tutto compreso di FR convengono se uno vola senza date e si adatta.
 
Per la serie "facciamoci del male".

Gentile, Air Italy, al Senato.
"Per quanto concerne la questione degli aeroporti, oggetto dell'indagine conoscitiva, l'Italia è forse uno dei Paesi in Europa con più aeroporti ... risorse pubbliche finanziano gli aeroporti minori, che finanziano le compagnie aeree low-cost, che impediscono lo sviluppo di un hub. Questo è il vero motivo per cui in Italia gli hub non riescono a svilupparsi, a parte Roma, che forse è un hub naturale. Alitalia ha opportunamente lasciato Malpensa, perché è estremamente difficile costruirvi un hub.
La politica di sviluppo aeroportuale seguita in Italia privilegia lo sviluppo del traffico punto-punto verso il traffico hub and spoke. Un caso eccezionale è rappresentato dall'aeroporto di Milano-Linate, scalo di traffico del punto-punto, che, senza alcuna risorsa pubblica aggiuntiva e senza sovvenzioni ad alcuna compagnia aerea, potrebbe gestire il doppio del traffico attuale, mentre invece è sottoposto a una limitazione operativa di 18 movimenti all'ora. Non capiamo perché non si torni ai 36 movimenti orari di un tempo, numero già molto basso, se paragonato con quello di un aeroporto come Londra Gatwick, che ha una sola pista, ma effettua circa 48 movimenti orari.
Riteniamo che il settore aeroportuale in Italia dovrebbe guardare meglio alla situazione delle sovvenzioni. Per fare un esempio concreto, a Malpensa, in virtù di questo sistema, Easy Jet paga 400 euro a toccata, mentre noi, con una macchina equivalente, un aeromobile 737-300 o 737-700 paghiamo 1.100. "

DOMANDA di MONTAGNOLI:
"Desidero porvi alcune domande, considerando che l'Italia ha le sue caratteristiche quali una forte densità di aeroporti, ma, quando poi si tratta di concentrare certe logiche, tutti difendono il proprio campanile.
Per quanto riguarda Milano Linate e la riduzione dei voli da 36 a 18, poiché tutti quelli che vengono in Commissione parlano di Linate come di un punto fondamentale dal punto di vista economico-finanziario, sicuramente molto interessante, ma limitativo, vorrei sapere se esistano le condizioni per chiedere all'Enac una modifica dell'attuale imposizione.
Constato che non volate su Malpensa, per cui vorrei sapere se si tratti di scelte aziendali o di altre motivazioni.
Poiché l'indagine conoscitiva si concluderà con un documento conclusivo che auspico largamente condiviso, quali proposte si potrebbero avanzare a Enac e Enav per migliorare l'attuale servizio. Nei giorni scorsi, il Ministro Matteoli accennava a possibili modifiche soprattutto per quanto concerne i diritti."
 
Personaggi come Gentile ben rappresentano la mediocrità assoluta del mondo dell'aviazione in Italia.
 
e chi è l' azionista della SEA?
A conti fatti può darsi che le condizioni fatte a SEA abbiano un impatto positivo sul bilancio di SEA, cioè che SEA guadagni e non perda dall' esistenza di easyJet al T2. Direi che anzi è molto probabile, se non teniamo conto dei controeffetti presenti e futuri su un eventuale hub carrier, ma sarebbe solo azzardare numeri.

easyJet a Milano fa più passeggeri dell' intero aeroporto di Torino, non so se mi spiego...

In ogni caso né Comune, né Province, né Regione, né lo Stato erogano un euro a easyJet, né ad Alitalia, né ad altri mendicanti.
 
I dati che indica Gentile sono volutamente sbagliati. I 400 euro di cui parla Gentile non sono 400 ma più di 500 e si riferiscono all'handling. Che Gentile si metta a discutere con un operatore handling, offra il numero di voli e rotazioni che ha offerto easyJet e vedrà che gli faranno la stessa proposta. Tenete inoltre presente che il contratto di U2 è ormai vecchio di 4 anni dunque bisogna un minimo attualizzarlo e credo si arrivi sui 600€, 650 € a movimento. Secondo, Gentile si basa sull'ignoranza che esiste nel settore in termini di tasse e tocate costi vari e handling e volutamente fa credere ai politici chea air italy è svantaggiata rispetto ad U2. Purtroppo la realtà è un'altra, Gentile si incazza perchè le regole che vigono per poter operare al T2 di Malpensa e percepire un contributo di SEA gestore allo sviluppo non potrà mai beccarli perchè il suo vettore non ha nessuna capacità e volontà di crescita. Ultimo punto, per quanto riguarda SEA, il contratto con easyJet porta in cascina un sacco di soldni che ampiamente ripagano l'investimento del contributo allo sviluppo, soldini pagati qualche secondo dopo emissione di fattura, cosa che non succede per molti altri...
 
No, poi e' assolutamente normale che se io con i volumi di U2 vado a contrattatare spunto un prezzo unitario molto migliore di chi invece fa volumi risibili, non crea indotto, non crea economie di scala e inoltre si becca un apt piu' centrale (ahime') invece di un terminal vecchietto e ampiamente ammortato. SEA probabilmente guadagna molto di piu' e fa molti piu' margini con U2 (questione dell'hubbing a parte che e' un altro discorso).

ABC della civilta' industriale.

Gentile o ci fa o ci e'.

Probabilmene conta sul fatto che il suo uditorio (i senatori della commissione) sicuramente ci sono.


EDIT: ho scritto praticamente le stesse cose che hai scritto tu, sorry ^^^ Forse dimostra che sono ovvie e pacifiche.
 
Non mi pare che per le altre destinazioni ci sia gran differenza fra LIN e MXP. Concordo con Pelush, si tratta di una scelta di AZ/AF, che hanno in pratica il monopolio sulla LIN-Parigi.

La domanda andrebbe girata a chi dovrebbe tutelare la concorrenza, non stupisce che dove c' è il monopolio (LIN) i prezzi siano più alti che dove c' è concorrenza (MXP).

Perché i pax non disertano allora il più costoso volo da Linate? Innanzitutto perché non tutti viaggiano alla tariffa minima, nemmeno da MXP, poi perché altri elementi influiscono, ad esempio il maggior costo del taxi, se si va in taxi, riequilibra le tariffe.

dove invece MXP fosse stato accompagnato da altre infrastrutture che lo rendevano raggiungibile dal centro di milano in 20 minuti con 5 euro di spesa massimo MXP....

ma dato che in Italia si programma lo "sviluppo" a cappella ...
 
ma dato che in Italia si programma lo "sviluppo" a cappella ...

In Italia non si programma quasi mai. Malpensa, con quella Alitalia poi e con LIN aperto, era un hub all' italiana, cioè alla c. di cane.
Si tratta di ignoranza pura e semplice. Una classe dirigente (alla faccia dell' élite) ignorante scelta democraticamente da una popolazione altrettanto ignorante e furba.