Albenga chiude il 2010 con 378 mila euro di passivo


L'aeroporto Clemente Panero di Villanova d'Albenga non decolla e chiude il 2013 con un disavanzo in linea con quello del 2012 che è stato di circa 370.000 euro. I traffici sono calati del 20%.

Il prossimo 4 marzo si discute l'approvazione del bilancio. Lo ha stabilito l'assemblea dei soci su richiesta della Provincia. Iniziativa che è stata appoggiata dagli altri principali azionisti. Presto sarà presentato anche un nuovo piano industriale che prevede anche nuovi voli tra cui quello per Roma. Il piano industriale sarà decisivo per ottenere la concessione ventennale.

Primocanale
 
Qualcuno ha sentito parlare di questa iniziativa?
http://www.ivg.it/2014/08/take-ci-siamo-due-giorni-al-grande-evento-musicale/
http://www.ivg.it/2014/07/arrivato-lultimo-via-libera-per-take-pasqualini-ava-operazione-di-marketing-territoriale-senza-precedenti/

Credo sia un'iniziativa inedita, in Italia...
Praticamente si cercherà di fare entrare qualche euro nelle casse dell'aeroporto organizzando una sorta di grande Rave party autorizzato... Appuntamento a giovedì sera.
Se non altro, non manca la fantasia...
 
Buona lettura :)


Comitato per il rilancio e lo sviluppo del “Panero”: si dimette il portavoce Fiorenzo Timori


Villanova d’Albenga. Il Comitato per il rilancio e lo sviluppo dell’aeroporto “Panero” di Villanova d’Albenga perde il suo portavoce. Fiorenzo Timori, che dal 2006 ricopriva quest’incarico, oggi ha infatti rassegnato le sue dimissioni. Una scelta che Timori ha motivato attraverso un lungo messaggio: “Dopo aver lavorato con impegno a favore e per il rilancio dello scalo villanovese, in seguito ad approfondite e lunghe riflessioni, sono giunto con rammarico alla decisione di presentare le dimissioni da portavoce del Comitato, rimettendo il mandato al volere dei Consiglieri”.

“Durante tutto questo tempo, i Consiglieri mi hanno aiutato e supportato con ogni mezzo e come il sottoscritto, hanno impiegato molto del Loro tempo sottraendolo alla famiglia ed agli affetti più cari, senza contare le spese sostenute che ognuno di noi ha profuso senza tipo di rimborso alcuno, peraltro non previsto dallo Statuto. Le motivazioni – spiega l’ormai ex portavoce – che mi hanno convinto a presentare le dimissioni sono diverse. La politica in Liguria è rappresentata sostanzialmente da due raggruppamenti significativi: il Pd ed il Pdl. Il Pdl ha avuto l’onere di guidare la Provincia che è stata fino ad oggi, ‘socia azionista’ della Società Ava ha proceduto alle nomine dei vari Presidenti e/o Amministratori Delegati che si sono succeduti negli anni; a mio discutibilissimo parere l’Ava non è mai stata guidata da esperti nel settore aeronautico, tranne rarissime eccezioni, laddove si sono intravisti modesti risultati. In tutte le altre gestioni ogni anno la Provincia ha dovuto ripianare le perdite createsi da buchi significativi di bilancio. Ovviamente con soldi dei Cittadini”.


Qui di seguito tutta la lettera di dimissioni scritta da Timori: “Stessa logica utilizzata da altro ‘socio azionista’: la Camera di Commercio di Savona che assieme alla Provincia e ad un socio azionista privato, hanno sempre ripianato le perdite di bilancio descritte; ovviamente sempre con denaro pubblico, ad eccezione del socio privato, che ha sempre ripianato con denaro di sua proprietà. Il Pd, in Liguria ha avuto dagli Elettori il compito di guidare la Regione. In Regione esiste l’Aeroporto di Genova, che a sentire gli organi di stampa, ha di suo, forti problemi che mettono in discussione il futuro dello scalo genovese medesimo. Perché il Governatore della Liguria avrebbe interesse ad aiutare l’aeroporto “Panero” di Villanova d’Albenga, quando quello genovese ha già suoi discreti problemi di sopravvivenza? La Provincia di Savona è diventato Ente di II^ grado; può assumere la decisione di ripianare come quando era un Ente di I^ grado? La normativa vigente in materia glielo consente? Se la Provincia non potesse più ripianare, chi lo farebbe: la Camera di Commercio ed il socio privato? Esistono delle responsabilità oggettive della precedente Amministrazione Provinciale e della Camera di Commercio per aver continuato a ripianare le perdite per lunghi anni? Il socio privato, pur avendo contribuito al ripianamento per anni, ha acquistato altre quote “inoptate” fino a giungere a possedere il 25 % circa; perché lo ha fatto se in tutti questi anni ci ha rimesso denaro proprio, come la Provincia e la Camera di Commercio di Savona? I Comuni e Radio Onda ligure, pur con quote minori hanno comunque partecipato fattivamente durante gli anni, nel tentativo di rilanciare e potenziare l’aeroporto; ma ovviamente la loro voce in capitolo era di peso più moderato rispetto alla Provincia e alla Camera di Commercio; una proposta di soluzione (la privatizzazione almeno parziale) fu prospettata da tempo dal Comitato nel Novembre 2013, presso il Teatro di Albenga dove venne organizzato un Convegno pubblico ed un imprenditore tedesco, con una compagnia aerea irlandese, presentò il suo progetto industriale, con tanto di impegno scritto; previsione di investimenti; assunzione del rischio d’Impresa. Risultato l’allora Presidente della Provincia si rifiutò di incontrare il Comitato, ma quel ch’è peggio non approfondì mai il progetto presentato dall’imprenditore tedesco e né la Provincia né il Presidente di Ava si presentarono al Convegno, accettando un confronto pubblico, con dati alla mano.


Prima di questo imprenditore si presentò presso AVA un imprenditore italiano con capitali italiani, con soci investitori italiani. All’inizio ebbe più fortuna perché fù messo in condizione di tentare di realizzare alcune tratte. Il collegamento con Roma; sembrava utile e Vantaggioso; il Panero ha la pista lunga abbastanza per consentire l’atterraggio ed il decollo di aerei che contengono fino a 100 viaggiatori; la Sezione Doganale di Albenga fu riconosciuta a suo tempo, dall’ on Zaia, quale posto frontaliero europeo che vale a dire che da quell’aeroporto avrebbe potuto atterrare e decollare aerei con merci provenienti o destinate a paesi della Comunità Europea; il proprietario della compagnia area anzi accennato, Explora Italia, tentò di organizzare il volo su Roma ed anche voli da e per la Corsica, ma non fu sorretto né aiutato molto, tant’è che dopo pochi mesi, appurato che le perdite cominciavano a farsi sentire fu richiamato dagli investitori e l’avventura cessò. Forse avrebbe dovuto sviluppare prima un grande battage pubblicitario contattando esperti di voli incoming; imprenditori interessati alla Business Aviation; le organizzazioni degli Albergatori; gli Enti (Confartigianato; Confagricoltura); i Sindacati, i Comuni i quali Sindaci unitamente a quanti precedentemente indicati, spesso debbono recarsi a Roma; gli Ordini degli Avvocati, degli Ingegneri, degli Architetti etc etc che si ipotizza avrebbero gradito molto poter utilizzare aerei in partenza da Villanova anziché recarsi a Genova il cui solo parcheggio della vettura costa circa 2 € all’ora; spesso l’aeroporto di Genova è in crisi per gli atterraggi dei velivoli, a causa del vento, e gli aerei affinchè atterrino, sono dirottati su Pisa; perché non dirottarli su Villanova d’Albenga che risulterebbe, per il rientro dei viaggiatori molto più vicino per essi, che non farli rientrare a Genova o a Savona, da Pisa! Paragonando il traffico aereo sviluppato nel 1^ sem 2013 a quello del 1^ sem 2014 si dice possa evincersi un calo del 40% circa nel settore trainante, cioè nella Business Aviation; conseguentemente il consumo di carburante è diminuito pare, del 25%; tutti introiti minori a danno del bilancio AVA.


Ad oggi dopo le nomine di vari Presidenti in Ava ancora non è stato presentato il piano industriale; se fosse vero sarebbe corretto? Non è un po’ tardi? La concessione ventennale è stata dichiarata come ottenuta da dirigenti AVA, per due volte; era vera la prima che è stata pubblicamente festeggiata o la seconda? E stata organizzata con grande clamore una grande festa in aeroporto e alcuni giovani hanno ascoltato musica condotta da grandi dj, ottimi e costosi professionisti. Quanto sono costati alle casse di AVA? Quant’è stato l’utile ricavato? Comunque questo è forse un metodo logico ed efficace per far conoscere lo scalo di villanova? Quanti aerei sono arrivati incuriositi dal richiamo della festa? Quando mai AVA organizzerà voli turistici essendo allocata in uno dei territori più belli e conosciuti della regione; Loano, Finale Ligure, Pietra Ligure, Albenga, Alassio, Laigueglia, SanRemo, Imperia la vicina Mentone; Montecarlo; il campo da golf di Garlenda conosciuto a livello Europeo; il galoppatoio dove fino a pochi anni fa venivano organizzate corse prestigiose ed ora anche lì langue la crisi; forse perché idee ed iniziative ne sono circolate troppo poche?


Ormai hanno lasciato lo scalo: la Croce Rossa; i Canadair; alcune compagnie aeree business aviation; una fabbrica di elicotteri; senza contare che sembra che a brevissimo termine la Torre di Controllo garantirà il servizio solo dalle ore 9,00 fino alle 17,00. Se fosse così, non sarebbe decretata di fatto la fine del prestigioso “Panero”? Tutta la cittadinanza villanovese e dei dintorni ha accettato con soddisfazione l’arrivo della Piaggio all’interno del sedime aeroportuale. La Piaggio ha liberato un bellissimo tratto del golfo finalese a beneficio degli abitanti e di qualche costruttore edile: operazione giudicata positivamente da tutti (forse con qualche riserva da parte dei dipendenti che non comprendono bene perché alcuni rimarranno dipendenti Piaggio ed altri avranno un destino diverso presso un’azienda con un altro nome); comunque operazione che allarga il cuore, alimenta la speranza per il futuro e per i giovani. (La Piaggio a favore dei propri dipendenti ha realizzato anche uno spaccio aziendale; la mensa ed anche distributori di bevande calde o fredde, di facile accesso per tutti i dipendenti ed anche per i lavoratori di imprese esterne).


Le domande sono le seguenti: quanto ha materialmente incassato l’AVA ritrovandosi un grande Stabilimento all’interno dell’aeroporto, considerato spazio demaniale? La Piaggio ha effettuato un grosso sbancamento di terra; poi riutilizzata per costruire una bretella di collegamento diretto tra la Piaggio e l’aeroporto. Immaginiamo che una simile operazione consentirà a Piaggio di collaudare con comodità i propri velivoli? Quanto ha beneficiato AVA da una simile operazione? Quanto sarebbe costato alla Piaggio smaltire la terra di risulta se non fosse stata impiegata per costruire la bretella di collegamento? Che ne è stato dell’accordo con Nizza? Quanto è costato ad AVA? Quanti aerei provenienti da Nizza sono atterrati nello scalo villanovese? Quanto ha realizzato AVA da un simile accordo? I dipendenti di AVA durante la crisi dei mesi scorsi, dimostrando grande spirito di abnegazione, si sono autoridotti lo stipendio. E i Dirigenti AVA hanno fatto lo stesso dando l’esempio? Il Bar presso AVA come può continuare a svolgere il servizio se l’orario di apertura dell’aeroporto è stato da tempo ridotto? Come potrà pagare l’affitto? E come potrà retribuire gli eventuali dipendenti o collaboratori? Chiuderà anche il BAR? O quel ch’è ancor più grave, chiuderà per asfissia l’intero complesso aeroportuale? Che ne sara’ di AVA; l’Aeroclub continuerà le proprie attività? La Piaggio utilizzando l’Aeroporto potrà aiutare AVA a migliorare la situazione debitoria? Si potrà evitare il fallimento di AVA e la chiusura dell’Aerostazione e dello scalo?


Credo siano tutte legittime domande che si pone il Comitato, ma che si pongono da anni i Villanovesi, gli Albenganesi e forse moltissimi Cittadini Liguri che vengono informati e interpellati troppo di rado e quasi sempre in coincidenza di scadenze elettorali; chiamati al voto, ma non a conoscere; chiamati ad eleggere, senza poter esprimere preferenze, quindi di fatto a non poter scegliere le persone, i candidati; chiamati a compiere quello che più che un diritto, diventa sempre di più semplicemente un dovere, condizionato da scelte calate dall’alto. Queste le motivazioni che mi hanno convinto a rimettere il mandato assegnatomi dai Consiglieri; forse qualcuno brinderà alla mia scelta in quanto un personaggio critico e scomodo lascia il proprio incarico, ma sarà un brindisi amaro se chi lo fa riflette solo un poco sulle proprie responsabilità circa l’intera vicenda. Lascio l’incarico, ma l’impegno ed il lavoro del Comitato continuerà, poiché altri arriveranno e leveranno la stessa voce critica, ma leale, verso le incomprensibili strategie di una Società che potrebbe davvero svilupparsi, creare posti di lavoro, ricchezza e valore aggiunto.


Per raggiungere un simile raggiungibile obbiettivo serve coraggio, onestà intellettuale, capitali, ma soprattutto capacità imprenditoriale di persone esperte nella conduzione di areoporti e forse un po’ meno politica e molta trasparenza! Tutto ciò che manca ed è mancato fino ad oggi agli attori responsabili di questa situazione. Il futuro senza assunzione di rischi, senza coraggio, senza idee, senza passione non potrà che riservare cattive notizie. Io però credo nel futuro, nell’intelligenza delle donne e degli uomini delle nuove generazioni che sapranno vincere la sfida e rimediare ai nostri errori, alle nostre incapacità, ai nostri limiti!

Se durante questi anni ho offeso la dignità di qualcuno me ne scuso pubblicamente in quanto accadimento del tutto fortuito ed involontario, essendo certo che nessuno metta in dubbio la mia buonafede ed il mio impegno profuso assieme a quello di tutti i sostenitori del Comitato per il rilancio e lo sviluppo dell’aeroporto “Panero” e del suo territorio” conclude Fiorenzo Timori.

http://www.ivg.it/2014/10/comitato-...nero-si-dimette-il-portavoce-fiorenzo-timori/
 
mi sono letto tutta la letterina, e non posso che pensare sempre "che palle, questo paese". Praticamente, la lettera e' una foto molto chiara di come le societa' e amministrazioni pubbliche italiane sono gestite "ad minchiam".

Liberate Scaiola dagli arresti domiciliari e ci penserà lui:sconfortato:
 
Buona lettura.
Articolo piuttosto datato (2010) ma perche' lasciare nell'oblio questa illuminata idea?
http://www.truciolisavonesi.it/inde...o-aeroporto-di-albenga&catid=58:guido-luccini

Senza offese, ma chi l'ha scritto questo articolo, un ragazzino delle superiori? Ne capisco un minimo di ingegneria e ti dico, questo articolo mi suona tanto come l'articolo dei due tipici ingegneri civili che non capiscono una mazza di aeroporti, ma che hanno visto l'opportunita' per lanciare una idea balzana, ma che magari qualcuno potrebbe accogliere, e pensano che tra una colmata qua e una pista poggiata su pali si possono fare un po' di soldi (hai notato che non si soffermano piu' di tanto sul funzionamento di un simile aeroporto, ma indulgono sui dettagli, a momento insignificanti, tipo di dove prendere gli inerti per fare le colmateo se fare le fondazioni su pali...) in altre parole, spazzatura.

P.S. La frase "La lunghezza della pista e' essenziale per evitare incidenti nel decollo e atterraggio" e' eccezionale! Cioe', si vorrebbe raccontare qui che l'ha scritta qualcuno che capisce di infrastrutture aeroportuali?

P.P.S. Tra la nuova autostrada, il porto turistico, e la colmata a mare, si sono dimenticati la cosa piu' importante: un aeroporto ad Albenga non serve.