Data: 25/09/2011
Testata giornalistica: Il Centro
AirOne Technic, scadono le licenze. Limite fissato entro il 30 ottobre. A vuoto l’ultimo vertice con Cai-Alitalia
La delusione di 80 lavoratori che sperano ancora in una via d’uscita per salvare il centro manutenzioni degli aerei
PESCARA. «Sono passati quasi sei mesi ma siamo ancora a un nulla di fatto. È tutto come prima e tra pochi giorni perderemo anche le licenze per continuare a operare». E’ profonda la delusione dei circa ottanta operai dell’AirOne Technic, il dismesso centro di manutenzione per aeromobili dell’Aeroporto d’Abruzzo di Pescara, dopo che anche l’ultimo incontro si è rivelato un flop.
Il rischio reale, a questo punto, è la revoca automatica dopo sei mesi di inattività delle licenze per lavorare. Termine che scadrà a fine ottobre.
Ricostruiamo la vicenda: il centro di manutenzione, di proprietà dell’AirOne dell’imprenditore Carlo Toto, due anni fa, venne ceduto a Cai-Alitalia nell’ambito della fusione tra la compagnia di bandiera e la società di Toto. A maggio, come annunciato, Rocco Sabelli, amministratore delegato di Cai chiude il centro di manutenzione nonostante le proteste degli operai che salgono per giorni addirittura sul tetto di un capannone per protestare contro lo smantellamento dell’azienda. Immediatamente, il vicepresidente regionale di Confindustria Abruzzo, Paolo Primavera, si mette a capo di una cordata interessata a rilevare l’attività e mantenere i posti di lavoro. Ma Cai - Alitalia, nonostante l’interessamento del governatore Chiodi e dei presidenti delle Province di Chieti e Pescara, Enrico Di Giuseppantonio e Guerino Testa, preferisce non intavolare alcun tipo di trattativa preferendo, a detta dei lavoratori, favorire i propri centri di Roma e Napoli. Arriviamo così all’ultima riunione della settimana scorsa durante la quale è emerso come Alitalia pretenderebbe due milioni di euro dalla Saga, la società che gestisce l’aeroporto, per restituire gli hangar nei quali si riparavano gli aerei, mentre la Saga vorrebbe che Alitalia li ripristinasse.
«Chiediamo nuovamente al presidente Chiodi», dice Massimo Brescia della Rsu, «di interessarsi con Sabelli per trovare una soluzione. In questi mesi, abbiamo avuto da più parti solo tante promesse, abbiamo anche rifiutato lavori in altre regioni perché ci era stato detto che una soluzione sarebbe stata trovata. Non c’è più tempo da perdere». Più ottimista appare Primavera: «Credo che la diatriba tra Saga e Alitalia possa risolversi. Chiaro però che si deve provvedere a risolvere questa situazione entro la fine dell’anno».
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