Chiodi, prove di salvataggio per Air One Technic
PESCARA. Chiodi:«cauto ottimismo per la vertenza Air One Technic». Mannetti, Saga: «si apre qualche spiraglio». Primavera, industriali:«presenteremo subito un piano industriale più dettagliato».
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Di Cesare e Ranieri:«il sindacato non molla, né sulla cassa integrazione, né – soprattutto – sul futuro della manutenzione in aeroporto».
L’incontro di ieri pomeriggio negli uffici di presidenza della Regione potrebbe essere un’inversione di rotta nella vicenda della minacciata chiusura del settore manutenzione dell’aeroporto d’Abruzzo. Se le parole hanno un valore, ieri Chiodi ha riferito che la sua telefonata con Rocco Sabelli, amministratore delegato di Cai-Alitalia, ha avuto qualche risultato positivo:«se ne può parlare», avrebbe detto Sabelli all’altro capo del filo. Quindi non c’è più il no secco opposto nel precedente incontro a Roma alla delegazione della cordata di imprenditori interessati a rilevare la struttura della manutenzione presente in aeroporto. Qualche spiraglio si sarebbe aperto anche nell’eventuale cassa integrazione, rispetto alle richieste del sindacato di ottenere gli stessi ammortizzatori sociali dei dipendenti Alitalia, cioè una rete di protezione di sette anni.
A sorpresa dunque Paolo Primavera, rappresentante del gruppo imprenditoriale interessato ad Air One Technic, incassa un’insperata apertura e promette di elaborare al più presto il piano industriale definitivo da presentare ad Alitalia. Alla fine volti sorridenti dei politici (c’erano anche Enrico Di Giuseppantonio e Guerino Testa, presidenti delle Province di Chieti e Pescara, e Verino Caldarelli, sindaco di San Giovanni Teatino, oltre Carla Mannetti per la Saga), posizioni più prudenti della Rsu e del sindacato «che vuole prima vedere i fatti».
ALITALIA PIÙ POSSIBILISTA SULLA CORDATA CHE VUOLE RILEVARE LA MANUTENZIONE
La riunione, prevista per le 15 è slittata quasi alle 16, perché il presidente Chiodi era ripartito da Roma alle 14, dopo la conferenza stampa con i giornalisti stranieri sulla ricostruzione dell’Aquila. Una volata fino a viale Bovio, un caffè al bar con l’assessore Carlo Masci e con i tecnici della Kpmg convocati in Regione per una riunione sul bilancio e sulla sanità (più tardi infatti al quinto piano arriveranno anche Giovanna Baraldi, Maria Crocco e Lanfranco Venturoni, quest’ultimo abbronzato perché di ritorno da una vacanza di una settimana). Poi subito in ascensore e le notizie rassicuranti su Air One Technic. Allora tutto risolto? Non proprio, nel senso che ieri si è registrata solo un’apertura di Alitalia su pressione del presidente della Giunta regionale. Per essere più precisi, si è aperta la trattativa che prima era stata negata. Allora marcia indietro di Alitalia? Si potrebbe dire meglio una maggiore attenzione all’offerta che viene dall’Abruzzo. Perché nella telefonata Chiodi-Sabelli la spiegazione della precedente chiusura è stata che «non si conosceva bene la cordata di imprenditori».
Ora, con un mese di tempo in più per la proroga rispetto alla chiusura prevista il primo aprile, si scopriranno meglio le carte e se la pressione continuerà non è escluso un esito positivo della vertenza. «Senza facili ottimismi, continueremo a lavorare per salvare la manutenzione – ha commentato Verino Caldarelli, che è anche nel Cda della Saga – ogni aiuto sarà ben accetto». In prospettiva dunque si lavora per far rimanere aperta Air One Technic, la società che Carlo Toto al momento della cessione dei suoi aerei ad Alitalia voleva conservare autonoma. Poi invece fu inglobata nella vendita e da qui sono iniziati i problemi. Ma ad un passo dal baratro i giochi si riaprono. E accanto alla cordata di chi vuole rilevare la manutenzione, la presidenza Saga lavora ad altre ipotesi: nuove rotte, nuovi accordi commerciali e –chissà – anche una piccola compagnia aerea regionale per i collegamenti con l’altra sponda dell’Adriatico. Una specie di motonave Tiziano dell’aria, che anni fa fece la fortuna di Pescara.