AirOne Technic sarà chiusa?


Mi interessava la risposta dell'altro utente, visto che per lui l'ipotesi dei "miracoli" promessi dai sindacati ai lavoratori non regge

semplicemente perchè non ci sono stati annunci da parte di chicchessia riguardo il capitolo in questione. Tutto è stato semplicemente taciuto, in primis dall'azienda. Le voci erano solo interne all'AirOne Technic.Nessun comunicato del sig. Schisano ha mai parlato di esternalizzazioni di AP Technic o di chiusura della stessa.

Di questi annunci dovreste chiedere a:

Dott. Giancarlo Schisano
Ing. Rocco Sabelli

l'indirizzo dell'Alitalia lo conoscete
 
Pure se erano interne, credi davvero che i sindacati non lo sapessero?

I sindacati sanno sempre tutto e filtrano le cose a loro piacimento
 
La morte lenta di Air One Technic: Chiodi prova a fermarla chiamando Alitalia

dal quotidiano online primadanoi


- CHIUDERE AIR ONE TECHNIC PER EVITARE LA CONCORRENZA SUI PREZZI DELLA MANUTENZIONE
- LA CHIUSURA DELLA MANUTENZIONE IN AEROPORTO ERA PROGRAMMATA DA TEMPO
-L’AEREO ALITALIA CONTROLLATO A PESCARA DA UN TECNICO IMBARCATO A MILANO CHE VA SU E GIÙ SOLO PER QUESTO

http://www.primadanoi.it/modules/articolo/article.php?storyid=5330
 
Domanda: mi è stato riferito da un collega che un CR9 sarebbe fermo e "ostaggio" a PSR a seguito delle proteste. Mi pare che sia anche stato confermato poco sopra.
Attualmente, quindi, la manutenzione dev'essere fatta altrove. Pare che Lubiana non accetti più aerei a seguito di mancati o ritardati pagamenti. Per questo motivo un aereo è stato mandato in Inghilterra, ma non so di preciso dove. Ha fatto la sua bella manutenzione e poi è tornato a casa per rientrare in linea. È stato quindi mandato, sempre in Inghilterra, un secondo aereo che doveva procedere al check-C, ma pare che anche questo sia rimasto "ostaggio" per i suddetti mancati/ritardati pagamenti.
Della serie, gli inglesi si sono tenuti l'aereo "come caparra" e non procederanno al check fino al perfezionamento della situazione economica.

Sarebbero così due i CRJ al prato. Chiedo conferme o meglio smentite a riguardo. Dovesse essere vero, la cosa non è di poco conto purtroppo.
 
Domanda: mi è stato riferito da un collega che un CR9 sarebbe fermo e "ostaggio" a PSR a seguito delle proteste. Mi pare che sia anche stato confermato poco sopra.
Attualmente, quindi, la manutenzione dev'essere fatta altrove. Pare che Lubiana non accetti più aerei a seguito di mancati o ritardati pagamenti. Per questo motivo un aereo è stato mandato in Inghilterra, ma non so di preciso dove. Ha fatto la sua bella manutenzione e poi è tornato a casa per rientrare in linea. È stato quindi mandato, sempre in Inghilterra, un secondo aereo che doveva procedere al check-C, ma pare che anche questo sia rimasto "ostaggio" per i suddetti mancati/ritardati pagamenti.
Della serie, gli inglesi si sono tenuti l'aereo "come caparra" e non procederanno al check fino al perfezionamento della situazione economica.

Sarebbero così due i CRJ al prato. Chiedo conferme o meglio smentite a riguardo. Dovesse essere vero, la cosa non è di poco conto purtroppo.
Ti posso confermare che un crj fino a questa sera era a PSR, davanti uno dei 2 hangar.
 
Chiodi, prove di salvataggio per Air One Technic




PESCARA. Chiodi:«cauto ottimismo per la vertenza Air One Technic». Mannetti, Saga: «si apre qualche spiraglio». Primavera, industriali:«presenteremo subito un piano industriale più dettagliato».


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Di Cesare e Ranieri:«il sindacato non molla, né sulla cassa integrazione, né – soprattutto – sul futuro della manutenzione in aeroporto».

L’incontro di ieri pomeriggio negli uffici di presidenza della Regione potrebbe essere un’inversione di rotta nella vicenda della minacciata chiusura del settore manutenzione dell’aeroporto d’Abruzzo. Se le parole hanno un valore, ieri Chiodi ha riferito che la sua telefonata con Rocco Sabelli, amministratore delegato di Cai-Alitalia, ha avuto qualche risultato positivo:«se ne può parlare», avrebbe detto Sabelli all’altro capo del filo. Quindi non c’è più il no secco opposto nel precedente incontro a Roma alla delegazione della cordata di imprenditori interessati a rilevare la struttura della manutenzione presente in aeroporto. Qualche spiraglio si sarebbe aperto anche nell’eventuale cassa integrazione, rispetto alle richieste del sindacato di ottenere gli stessi ammortizzatori sociali dei dipendenti Alitalia, cioè una rete di protezione di sette anni.

A sorpresa dunque Paolo Primavera, rappresentante del gruppo imprenditoriale interessato ad Air One Technic, incassa un’insperata apertura e promette di elaborare al più presto il piano industriale definitivo da presentare ad Alitalia. Alla fine volti sorridenti dei politici (c’erano anche Enrico Di Giuseppantonio e Guerino Testa, presidenti delle Province di Chieti e Pescara, e Verino Caldarelli, sindaco di San Giovanni Teatino, oltre Carla Mannetti per la Saga), posizioni più prudenti della Rsu e del sindacato «che vuole prima vedere i fatti».



ALITALIA PIÙ POSSIBILISTA SULLA CORDATA CHE VUOLE RILEVARE LA MANUTENZIONE

La riunione, prevista per le 15 è slittata quasi alle 16, perché il presidente Chiodi era ripartito da Roma alle 14, dopo la conferenza stampa con i giornalisti stranieri sulla ricostruzione dell’Aquila. Una volata fino a viale Bovio, un caffè al bar con l’assessore Carlo Masci e con i tecnici della Kpmg convocati in Regione per una riunione sul bilancio e sulla sanità (più tardi infatti al quinto piano arriveranno anche Giovanna Baraldi, Maria Crocco e Lanfranco Venturoni, quest’ultimo abbronzato perché di ritorno da una vacanza di una settimana). Poi subito in ascensore e le notizie rassicuranti su Air One Technic. Allora tutto risolto? Non proprio, nel senso che ieri si è registrata solo un’apertura di Alitalia su pressione del presidente della Giunta regionale. Per essere più precisi, si è aperta la trattativa che prima era stata negata. Allora marcia indietro di Alitalia? Si potrebbe dire meglio una maggiore attenzione all’offerta che viene dall’Abruzzo. Perché nella telefonata Chiodi-Sabelli la spiegazione della precedente chiusura è stata che «non si conosceva bene la cordata di imprenditori».



Ora, con un mese di tempo in più per la proroga rispetto alla chiusura prevista il primo aprile, si scopriranno meglio le carte e se la pressione continuerà non è escluso un esito positivo della vertenza. «Senza facili ottimismi, continueremo a lavorare per salvare la manutenzione – ha commentato Verino Caldarelli, che è anche nel Cda della Saga – ogni aiuto sarà ben accetto». In prospettiva dunque si lavora per far rimanere aperta Air One Technic, la società che Carlo Toto al momento della cessione dei suoi aerei ad Alitalia voleva conservare autonoma. Poi invece fu inglobata nella vendita e da qui sono iniziati i problemi. Ma ad un passo dal baratro i giochi si riaprono. E accanto alla cordata di chi vuole rilevare la manutenzione, la presidenza Saga lavora ad altre ipotesi: nuove rotte, nuovi accordi commerciali e –chissà – anche una piccola compagnia aerea regionale per i collegamenti con l’altra sponda dell’Adriatico. Una specie di motonave Tiziano dell’aria, che anni fa fece la fortuna di Pescara.
 
Solite barzellette...il mese di proroga è necessario solo per eseguire gli ultimi lavori (gli ultimi 2 737 da riconsegnare)....non credo proprio che Sabelli e company abbiano voglia di trattare...sarei comunque felicissimo di essere smentito.
 
Solite barzellette...il mese di proroga è necessario solo per eseguire gli ultimi lavori (gli ultimi 2 737 da riconsegnare)....non credo proprio che Sabelli e company abbiano voglia di trattare...sarei comunque felicissimo di essere smentito.
I 2 Boeing sono ancora negli hangar sotto interventi! Della vertenza non si sa + niente?
 
Che schifo, non ho altre parole. Mi domando a che cavolo servano i corsi di addestramento se poi non li mettono in pratica, preferendo delocalizzare le attività addirittura fino in Inghilterra

Grazie per la dritta
 
PAOLO PRIMAVERA DISPONIBILE AD ACQUISIRE AIRONE TECHNIC
I Presidenti delle Province di Chieti e Pescara, Enrico Di Giuseppantonio e Guerino Testa hanno scritto al Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi affinchè convochi una riunione, almeno con le Parti locali interessate al futuro dei lavoratori di Airone Technic, per mettere a punto azioni nei riguardi di CAI - ALITALIA a sostegno del recupero dell'occupazione.

L'iniziativa dei Presidenti di Provincia, fa seguito all'incontro avuto nei giorni scorsi con una delegazione congiunta di Confindustria Chieti, Fiom Cgil e lavoratori; incontro da cui è emersa la situazione di stallo della trattativa sull'ipotesi di cessione di Airone Technic, di proprietà CAI - ALITALIA, al raggruppamento di imprenditori che fanno capo al Presidente di Confindustria Chieti, Paolo Primavera.

Una formale proposta è stata inviata dagli imprenditori a CAI - ALITALIA da oltre un mese, ma ad essa non ha fatto seguito alcuna risposta.

Secondo Di Giuseppantonio e Testa con il prolungarsi del fermo delle attività, Airone Technic si va depauperando dell'unico vero patrimonio che è rappresentato dal personale e dalle certificazioni riconosciute dall'Enac.
 
IlCentro.it giornale d'abruzzo

.AirOne Technic è abruzzese
La cordata locale scarica Alitalia. Saga, resta la Mannetti

zoom .PESCARA. La svolta di AirOne Technic (80 tecnici in cassa integrazione) va in onda a margine dell'inaugurazione dell'aerostazione. L'azienda di manutenzione degli aerei, abbandonata da Alitalia, è a un passo (a costo zero) dalla cordata di imprenditori abruzzesi che fa capo al vice presidente Confindustria Abruzzo Paolo Primavera. A confermarlo è lo stesso Primavera dopo che il governatore Chiodi, posate le forbici del taglio del nastro, aveva detto che l'ad di Alitalia Rocco Sabelli pretende di sapere quali sarebbero le altre commesse nel potenziale portafoglio della cordata regionale, temendo, in caso di prematuro fallimento, la perdita dei velivoli fermi negli hangar durante la manutenzione. «A questo punto», afferma deciso Primavera davanti a una delegazione di 30 tecnici, «ritengo che quelle accampate da Alitalia siano solo scuse pretestuose e mi meraviglio che lo faccia una società del genere. Ho detto a Chiodi di dire a Sabelli che ci lasciasse il centro di manutenzione così com'è senza nessuna garanzia e senza vincoli sulle commesse».

La nuova aerostazione fa da sfondo alla vicenda di AirOne Technic. Rispetto a due giorni fa, quando Il Centro, l'aveva visitata in anteprima, sono state portate le sedie ed esposte le vetrofanie pubblicitarie sull'Abruzzo. «Così oltre ad essere accolti in una bella aerostazione, adesso i turisti sanno che arrivano in una bella regione», rileva soddisfatto Chiodi.

Il nuovo terminal degli arrivi internazionali è in effetti un biglietto di benvenuto totalmente diverso da quello offerto attualmente. E' ampio 1500 metri quadri, c'è un tunnel di cristallo, ci sono pavimenti di granito e grande luminosità. Peccato che la nuova aerostazione - realizzata come la precedente dall'impresa Nicolay di Pescara e costata circa 3,5 milioni di euro - non è ancora pronta. Ha l'agibilità ma non l'idoneità alla sicurezza. Per cui si prevede che solo a metà luglio, forse, i turisti potranno cominciare a passare di qui.

«La mia ambizione come sindaco di Pescara è che l'aeroporto diventi una sorta di Orio al Serio, una specie di Bergamo, del Centro-sud: dovremo puntare sulla fetta di mercato dei voli low cost, che rappresentano senza dubbio la carta vincente», rileva Luigi Albore Mascia fautore dell'attivazione di un volo per Mostar (inserito nel prossimo piano marketing).

Nel pomeriggio, a completare la giornata dell'aeroporto d'Abruzzo, si è svolta anche la riunione del Cda della Saga, la società pubblica (la Regione è la maggiore azionista) di gestione dello scalo. Il tempo di nominare solo il collegio sindacale che è stato tutto rinviato. Perché la Regione, presente l'assessore Morra, ha deciso di prorogare (45 giorni) l'incarico di presidente a Carla Mannetti e al vice Gianluca Caruso in quanto ci sono alcune verifiche tecniche da completare. La Mannetti ha incassato i ringraziamenti di Chiodi. Ma la mattina in seconda fila c'era già il suo possibile sostituto: Lucio Laureti, imprenditore e docente, mentre per il posto di vice si parla di Vincenzo Berghella. Le decisioni fra 45 giorni.
 
«La mia ambizione come sindaco di Pescara è che l'aeroporto diventi una sorta di Orio al Serio, una specie di Bergamo, del Centro-sud: dovremo puntare sulla fetta di mercato dei voli low cost, che rappresentano senza dubbio la carta vincente», rileva Luigi Albore Mascia fautore dell'attivazione di un volo per Mostar (inserito nel prossimo piano marketing).
Questo ha capito tutto. Dopo Bergamo alta e Bergamo bassa avremo anche Bergamo Marittima, placando l' invidia per i milanesi.

Regalategli un biglietto sola andata per Mostar.