ALITALIA: RISCHIO CRISI LIQUIDITA', CORSA CONTRO TEMPO/ANSA
IN UN MESE BRUCIATI ALTRI 85 MILIONI, DEBITO SALE A 1,28 MLD
(ANSA) - ROMA, 29 FEB - Il debito vola a 1,28 miliardi di euro ed i soldi
in cassa sono sempre meno: con 85 milioni di liquidita' bruciati in un mese
per Alitalia e' sempre piu' una corsa contro il tempo. Solo un nuovo socio
che porti risorse fresche puo' salvarla. Il cda della compagnia aveva
stimato che serve una ricapitalizzazione di almeno 750 milioni per meta'
anno. Gli ultimi dati su indebitamento e liquidita' confermano che la
compagnia italiana e' su una china ripidissima, e che i tempi potrebbero
essere ancora piu' stretti. In questo quadro delicatissimo si attende la
chiusura della trattativa in esclusiva in corso con Air France. I dati
aggiornati a fine gennaio, diffusi come ogni mese per informare il mercato
come chiesto della Consob, indicano che l'indebitamento del gruppo e'
aumentato in un mese di 81 milioni, il 6,8%, salendo a quota 1,28 miliardi.
Brutte notizie anche dalla cassa: la liquidita', tra disponibilita' e
crediti finanziari a breve, e' quasi un quarto in meno (-23,2%), perde 85
milioni e scende a 282 milioni di euro. L'attenzione resta intanto
concentrata sulle battute finali della trattativa in corso con Air France
che dovrebbe chiudersi entro il 14 marzo. I leader dei sindacati attaccano
il governo: poca trasparenza, dicono. Mentre tra i sindacati di categoria
c'e' preoccupazione per la mancata convocazione da parte di Alitalia,
preannunciata ''a breve'' gia' da venerdi' scorso per aprire un confronto
sui contenuti della trattativa, e per il momento non ancora arrivata. I
segretari generali di Cgil, Cisl, e Uil, Guglielmo Epifani, Raffaele
Bonanni, e Luigi Angeletti, con una nota congiunta giudicano ''oltremodo
poco chiara al punto da creare evidenti situazioni di incertezza e di
grande difficolta''' la ''gestione dell'azionista di Alitalia sulla sua
vendita''. Si rivolgono al Tesoro, e piu' in generale al Governo: ''In
particolare, apprendere da fonti esterne di presunti calendari di incontri
sindacali con l'acquirente, rasenta ormai il ridicolo'', mentre ''la
richiesta fatta al Presidente del Consiglio di un incontro con l'azionista
non e' mai stata accolta. Avremmo voluto - spiegano i leader dei
sindacati - sostenere la necessita' di investimenti mirati al rilancio di
Alitalia. E avremmo anche voluto chiarire la sorte di investimenti
infrastrutturali effettuati per il paese negli anni passati, compreso
l'aeroporto di Malpensa''. Il giudizio e' duro: ''Dal Governo - dicono
Epifani, Bonanni e Angeletti - ci saremmo attesi un atteggiamento di
maggior chiarezza e trasparenza considerato il suo ruolo di azionista di
riferimento'' Ma, aggiungono ''ancora oggi, noi siamo disponibili a
discutere di merito: non possiamo non sottolineare che le questioni di
fondo che ci preoccupano debbano essere sciolte e chiarite con il
Governo''. Per il segretario generale della Filt-Cgil, Fabrizio Solari, che
ha riferito di indiscrezioni trapelate da Parigi, la trattativa con Air
France potrebbe essersi arenata sul nodo del futuro delle attivita'
confluite in Az Servizi (manutenzione, handling, informatica, call center):
il gruppo franco-olandese sarebbe fermo su una proposta di acquisizione di
Alitalia che comprende solo ''pezzettini'' delle attivita' di manutenzione
e di handling, lasciando alla finanziaria del tesoro Fintecna la parte
restante delle stesse attivita' e tutti gli altri servizi. ''Uno scenario
devastante'', dice Solari, che ''rende difficile aprire un tavolo di
confronto''. Non la pensa cosi' il segretario generale della UilTrasporti,
Giuseppe Caronia: ''Le preoccupazioni ci sono, persistono, ma non ci sono
elementi nuovi che possano giustificare nuovo allarmismo. Noi sappiamo -
dice - che Air France e Alitalia stanno ancora lavorando''. (ANSA). RUB
29-FEB-08
IN UN MESE BRUCIATI ALTRI 85 MILIONI, DEBITO SALE A 1,28 MLD
(ANSA) - ROMA, 29 FEB - Il debito vola a 1,28 miliardi di euro ed i soldi
in cassa sono sempre meno: con 85 milioni di liquidita' bruciati in un mese
per Alitalia e' sempre piu' una corsa contro il tempo. Solo un nuovo socio
che porti risorse fresche puo' salvarla. Il cda della compagnia aveva
stimato che serve una ricapitalizzazione di almeno 750 milioni per meta'
anno. Gli ultimi dati su indebitamento e liquidita' confermano che la
compagnia italiana e' su una china ripidissima, e che i tempi potrebbero
essere ancora piu' stretti. In questo quadro delicatissimo si attende la
chiusura della trattativa in esclusiva in corso con Air France. I dati
aggiornati a fine gennaio, diffusi come ogni mese per informare il mercato
come chiesto della Consob, indicano che l'indebitamento del gruppo e'
aumentato in un mese di 81 milioni, il 6,8%, salendo a quota 1,28 miliardi.
Brutte notizie anche dalla cassa: la liquidita', tra disponibilita' e
crediti finanziari a breve, e' quasi un quarto in meno (-23,2%), perde 85
milioni e scende a 282 milioni di euro. L'attenzione resta intanto
concentrata sulle battute finali della trattativa in corso con Air France
che dovrebbe chiudersi entro il 14 marzo. I leader dei sindacati attaccano
il governo: poca trasparenza, dicono. Mentre tra i sindacati di categoria
c'e' preoccupazione per la mancata convocazione da parte di Alitalia,
preannunciata ''a breve'' gia' da venerdi' scorso per aprire un confronto
sui contenuti della trattativa, e per il momento non ancora arrivata. I
segretari generali di Cgil, Cisl, e Uil, Guglielmo Epifani, Raffaele
Bonanni, e Luigi Angeletti, con una nota congiunta giudicano ''oltremodo
poco chiara al punto da creare evidenti situazioni di incertezza e di
grande difficolta''' la ''gestione dell'azionista di Alitalia sulla sua
vendita''. Si rivolgono al Tesoro, e piu' in generale al Governo: ''In
particolare, apprendere da fonti esterne di presunti calendari di incontri
sindacali con l'acquirente, rasenta ormai il ridicolo'', mentre ''la
richiesta fatta al Presidente del Consiglio di un incontro con l'azionista
non e' mai stata accolta. Avremmo voluto - spiegano i leader dei
sindacati - sostenere la necessita' di investimenti mirati al rilancio di
Alitalia. E avremmo anche voluto chiarire la sorte di investimenti
infrastrutturali effettuati per il paese negli anni passati, compreso
l'aeroporto di Malpensa''. Il giudizio e' duro: ''Dal Governo - dicono
Epifani, Bonanni e Angeletti - ci saremmo attesi un atteggiamento di
maggior chiarezza e trasparenza considerato il suo ruolo di azionista di
riferimento'' Ma, aggiungono ''ancora oggi, noi siamo disponibili a
discutere di merito: non possiamo non sottolineare che le questioni di
fondo che ci preoccupano debbano essere sciolte e chiarite con il
Governo''. Per il segretario generale della Filt-Cgil, Fabrizio Solari, che
ha riferito di indiscrezioni trapelate da Parigi, la trattativa con Air
France potrebbe essersi arenata sul nodo del futuro delle attivita'
confluite in Az Servizi (manutenzione, handling, informatica, call center):
il gruppo franco-olandese sarebbe fermo su una proposta di acquisizione di
Alitalia che comprende solo ''pezzettini'' delle attivita' di manutenzione
e di handling, lasciando alla finanziaria del tesoro Fintecna la parte
restante delle stesse attivita' e tutti gli altri servizi. ''Uno scenario
devastante'', dice Solari, che ''rende difficile aprire un tavolo di
confronto''. Non la pensa cosi' il segretario generale della UilTrasporti,
Giuseppe Caronia: ''Le preoccupazioni ci sono, persistono, ma non ci sono
elementi nuovi che possano giustificare nuovo allarmismo. Noi sappiamo -
dice - che Air France e Alitalia stanno ancora lavorando''. (ANSA). RUB
29-FEB-08