Aeroporto di Trapani, Airgest: 20 milioni di euro per Ryanair ecco le rotte richieste


Perché è in mano a soci pubblici, esattamente come Airgest.
I soci pubblici evidentemente hanno ragionato che e' meglio erogare milioni in un assett che garantisce ritorno sull'investimento, piuttosto che erogarli in un altro assett che invece produce buchi neri che vanno poi ripianati ogni anno.
 
ma di primo acchito (quindi potrei sbagliarmi) si stanno erogando incentivi monstre, forse oltre ogni criterio di proporzionalità rispetto allo scopo di sviluppare traffico.
Non ti seguo. Quali sarebbero i criteri di proporzionalita' adeguati?

Sarebbe interessante, ripeto, capire se il livello di incentivazione raggiunto oggi dai due scali, sia inferiore o superiore rispetto a quelli di 5-7 anni fa.
Perché se superiore, essendo il traffico complessivo invariato, spero converrai con me che qualcosa non sta andando per il verso giusto.
Come ho scritto sopra, poco cambia se l'incentivazione sia inferiore o superiore rispetto a 7 anni fa. Il fine ultimo e' la sostenibilita' dell'investimento e guardando il bilancio Gesap vs bilancio Airgest credo che le decisioni dei soci pubblici siano tutto sommato giuste.
 
I soci pubblici evidentemente hanno ragionato che e' meglio erogare milioni in un assett che garantisce ritorno sull'investimento, piuttosto che erogarli in un altro assett che invece produce buchi neri che vanno poi ripianati ogni anno.

Mi spiace ma qui secondo me sbagli.
Un conto è se domani il governo si alza e dice: la nostra politica in ambito di aviazione civile è quella di chiudere tutti gli scali con meno di 2 milioni di passeggeri, quindi chiudo Birgi e sviluppo P. Raisi. Si può essere o non essere d'accordo, ma si deve accettare.

Un altro è se due s.p.a. che gestiscono aeroporti vicini, partecipate da enti pubblici, e dunque espressione dello Stato, comincino a farsi gara tra loro al rialzo per avere un vettore. Ecco, questo se è successo, è davvero grave (ovviamente spero da cittadino che non sia successo).


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
 
Mi spiace ma qui secondo me sbagli.
Un conto è se domani il governo si alza e dice: la nostra politica in ambito di aviazione civile è quella di chiudere tutti gli scali con meno di 2 milioni di passeggeri, quindi chiudo Birgi e sviluppo P. Raisi. Si può essere o non essere d'accordo, ma si deve accettare.
Il punto non e' chiudere o meno gli scali in base al traffico che generano, ma smettere di spendere decine di milioni per scali perennemente in grave perdita che non riescono a stare in piedi da soli.
Prendi ad esempio RMI, scalo da meno di un milione di pax l'anno che invece sembra aver trovato l'equilibrio finanziario. Cosa impedisce teoricamente a TPS di imitarli?

Un altro è se due s.p.a. che gestiscono aeroporti vicini, partecipate da enti pubblici, e dunque espressione dello Stato, comincino a farsi gara tra loro al rialzo per avere un vettore. Ecco, questo se è successo, è davvero grave (ovviamente spero da cittadino che non sia successo).
Ripeto, per me non e' cosi' tanto grave se a) gli aeroporti sono in competizione fra di loro e b) se lo sforzo e' comunque compensato da un bilancio in utile.
Diverso sarebbe il discorso se PMO e TPS fossero gestiti da un'unica societa'.

Poi c'è l'aspetto relativo al traffico, dove occorrerebbe capire se questi incentivi ai vettori, da chiunque erogati, servano a sviluppare effettivamente traffico, oppure se eccedenti questo fine perché rispetto al suo raggiungimento non proporzionali, servano ad altri fini (distogliere traffico dagli scali vicini?).
Questo e' ovviamente tutto da dimostrare, quindi impossibile commentare.
 
Ennesimo rinvio nell'apertura delle buste relative alla gara.
È passato un mese dal termine per la presentazione delle offerte e ancora non si riesce a conoscerne l'esito.
A ritardare l'apertura delle buste sarebbero stati alcune improvvise rinunce all'incarico da parte di singoli componenti della commissione esaminatrice..........
 

Si, Blueair già assegnata, quella Alitalia sub iudice (perchè leggermente superiore rispetto ai parametri del bando).

Gli incentivi relativi a rotte non aggiudicate (circa 9 mln di Euro per 3 anni), dovrebbero adesso essere gestiti - salvo ulteriori ritardi burocratici - con trattativa privata, in conformità all'art. 125 del Codice Appalti (D.Lgs 50 del 2016).
 
Aeroporto di Trapani-Birgi, garantiti i posti di lavoro per il 2019

Arriva una buona notizia sul fronte dell'aeroporto di Trapani-Birgi. L'Airgest, società che ha in gestione lo scalo, ha assicurato che per il 2019 saranno garantiti i livelli di occupazione. I contratti di solidarietà, avviati da novembre 2017 fino al 31 agosto 2018, sarebbero dunque ormai alle spalle. È quanto emerge da un incontro avvenuto oggi al Vincenzo Florio tra il presidente dell'Airgest, Paolo Angius, e le rappresentanze sindacali dei lavoratori.
"Per l’anno 2019 saranno garantiti i livelli di occupazione – ha affermato la responsabile dell’amministrazione del personale Giusi Di Vita – ed è stato deciso, con le organizzazioni sindacali, l’insediamento di un tavolo tecnico per individuare una migliore organizzazione di lavoro delle risorse, in funzione della operatività dello scalo".

Restano cauti i sindacati, che fanno appello alla Regione chiedendo azioni concrete per il rilancio dell'aeroporto trapanese. "È ora di passare dalle parole ai fatti per rilanciare lo scalo, tutelare i posti di lavoro e fermare la crisi del settore economico e turistico del territorio. L'immobilismo politico sul rilancio della stazione aeroportuale di Trapani è inaccettabile - dicono Rosanna Grimaudo responsabile del presidio Fit Cisl di Trapani e Manlio Viscardi componente coordinamento trasporto aereo regionale Fit Cisl -. La Regione siciliana socio di maggioranza Airgest, non può più perdere tempo sulla fusione con l'aeroporto di Palermo, così come i sindaci della provincia che, al di là delle belle parole non hanno, ad oggi, fatto nulla di concreto per intervenire. Da un anno si parla di rilancio ma di fatto nulla è cambiato”.

“Abbiamo discusso della turnazione del personale considerata la disomogeneità della concentrazione dei voli che impongono molte più risorse nel pomeriggio rispetto alla mattina. E intanto arriva qualche buona notizia - spiegano i sindacalisti -, a fine dicembre l'aerostazione ha avuto la certificazione di aeroporto che consente di avere le carte in regola per operare e domani è prevista la riunione della commissione nominata dalla Regione che dovrà scegliere il direttore generale di Airgest”.
La prossima riunione tra società e sindacati si terrà dopo la nomina del direttore generale e dell'amministratore delegato.

http://trapani.gds.it/2019/01/14/ae...rantiti-i-posti-di-lavoro-per-il-2019_983784/
 
Ipotesi di malversazione e falso in bilancio per i componenti degli ultimi tre Consigli di amministrazione. Nel mirino il "comarketing" a vantaggio della compagnia low cost



La procura di Trapani indaga sull'Airgest, la società di gestione dell'aeroporto di Birgi. L'indagine è condotta dalla Guardia di finanza trapanese e il fascicolo, coordinato dal procuratore Alfredo Morvillo, è affidato al sostituto procuratore Rossana Penna. Gli inquirenti indagano per malversazione di fondi pubblici, con riferimento al "comarketing" che ha permesso la permanenza di Ryanair tra i vettori operanti all'aeroporto di Birgi.

Per questo sono stati notificati quindici avvisi di garanzia a professionisti che hanno ricoperto dei ruoli degli ultimi tre Cda. I pm ipotizzano anche il reato di falso in bilancio per il mancato pagamento della tassa addizionale comunale spettante sui diritti d'imbarco dei passeggeri. Tra i destinatari dell'avviso di garanzia ci sono i manager Franco Giudice, Salvatore Castiglione, Salvatore Ombra, nonché Paolo Angius, attuale amministratore delegato dell'Airgest.

Fonte: https://palermo.repubblica.it/crona...ndi_di_birgi_a_ryanair_15_indagati-217199144/
 
Ipotesi di malversazione e falso in bilancio per i componenti degli ultimi tre Consigli di amministrazione. Nel mirino il "comarketing" a vantaggio della compagnia low cost



La procura di Trapani indaga sull'Airgest, la società di gestione dell'aeroporto di Birgi. L'indagine è condotta dalla Guardia di finanza trapanese e il fascicolo, coordinato dal procuratore Alfredo Morvillo, è affidato al sostituto procuratore Rossana Penna. Gli inquirenti indagano per malversazione di fondi pubblici, con riferimento al "comarketing" che ha permesso la permanenza di Ryanair tra i vettori operanti all'aeroporto di Birgi.

Per questo sono stati notificati quindici avvisi di garanzia a professionisti che hanno ricoperto dei ruoli degli ultimi tre Cda. I pm ipotizzano anche il reato di falso in bilancio per il mancato pagamento della tassa addizionale comunale spettante sui diritti d'imbarco dei passeggeri. Tra i destinatari dell'avviso di garanzia ci sono i manager Franco Giudice, Salvatore Castiglione, Salvatore Ombra, nonché Paolo Angius, attuale amministratore delegato dell'Airgest.

Fonte: https://palermo.repubblica.it/crona...ndi_di_birgi_a_ryanair_15_indagati-217199144/

Franco Giudice se non erro ex Alitalia, ex Air One, ex Aeroporti di Roma, ex Eurofly, ex Meridiana.
 
Sembra le inchieste siano 2: anche quella per le assunzioni del personale avvenute in modo non regolare.


ANSA

Malversazione e falso in bilancio. Sono i reati contestati a 15 indagati, tutti professionisti che a vario titolo, negli ultimi anni, si sono occupati dell’Airgest, la società di gestione dell’aeroporto di Trapani. La Procura indaga: l’inchiesta è condotta dalla Guardia di finanza trapanese e il fascicolo, coordinato dal procuratore Alfredo Morvillo, è affidato al sostituto Rossana Penna.

Gli investigatori delle Fiamme Gialle indagano per malversazione di fondi pubblici, riferiti al co-marketing che ha permesso la permanenza della compagnia aerea irlandese Ryanair, leader delle low cost, tra i vettori operanti nella base aerea di Birgi, quasi in maniera esclusiva negli ultimi dieci anni. I pm ipotizzano anche il reato di falso in bilancio riferito al mancato pagamento della tassa addizionale comunale spettante sui diritti d’imbarco dei passeggeri.

Tra le pieghe dell’indagine ci sono anche le procedure seguite dall’Airgest per l’assunzione di personale.Tra i destinatari dell’avviso di garanzia ci sono i manager che hanno presieduto i Cda di Airgest, Franco Giudice, Salvatore Castiglione, Salvatore Ombra, nonché Paolo Angius, attuale amministratore delegato dell’Airgest. L’indagine è esplosa in un momento cruciale per il futuro dell’aeroporto di Trapani
praticamente rimasto quasi a zero di collegamenti, con Ryanair che ha lasciato operativi poche tratte aeree, da quando sono venuti meno i contributi delle amministrazioni locali , da qualche amministrazione è stato messo in dubbio il finanziamento al cosiddetto co marketing.

http://iltirreno.gelocal.it/italia-...i-15-indagati-1.17679319?id=2.3521&fsp=2.3533
 
Sembra le inchieste siano 2: anche quella per le assunzioni del personale avvenute in modo non regolare.


ANSA

Malversazione e falso in bilancio. Sono i reati contestati a 15 indagati, tutti professionisti che a vario titolo, negli ultimi anni, si sono occupati dell’Airgest, la società di gestione dell’aeroporto di Trapani. La Procura indaga: l’inchiesta è condotta dalla Guardia di finanza trapanese e il fascicolo, coordinato dal procuratore Alfredo Morvillo, è affidato al sostituto Rossana Penna.

Gli investigatori delle Fiamme Gialle indagano per malversazione di fondi pubblici, riferiti al co-marketing che ha permesso la permanenza della compagnia aerea irlandese Ryanair, leader delle low cost, tra i vettori operanti nella base aerea di Birgi, quasi in maniera esclusiva negli ultimi dieci anni. I pm ipotizzano anche il reato di falso in bilancio riferito al mancato pagamento della tassa addizionale comunale spettante sui diritti d’imbarco dei passeggeri.

Tra le pieghe dell’indagine ci sono anche le procedure seguite dall’Airgest per l’assunzione di personale.Tra i destinatari dell’avviso di garanzia ci sono i manager che hanno presieduto i Cda di Airgest, Franco Giudice, Salvatore Castiglione, Salvatore Ombra, nonché Paolo Angius, attuale amministratore delegato dell’Airgest. L’indagine è esplosa in un momento cruciale per il futuro dell’aeroporto di Trapani
praticamente rimasto quasi a zero di collegamenti, con Ryanair che ha lasciato operativi poche tratte aeree, da quando sono venuti meno i contributi delle amministrazioni locali , da qualche amministrazione è stato messo in dubbio il finanziamento al cosiddetto co marketing.

http://iltirreno.gelocal.it/italia-...i-15-indagati-1.17679319?id=2.3521&fsp=2.3533

Mi piacerebbe conoscere anche come sono stati assunti i dipendenti di tutti gli aeroporti italiani. Chissà quanti bandi sono stati fatti....

Comunque l'indagine è partita da una serie di esposti presentati dal M5S quando era all'opposizione mentre oggi che sono ahimè al governo sparano tante di quelle super cazzole per cercare di "salvaguardare" Birgi e le sue voragini di bilancio.
 
Un disegno di legge corposo, che qualcuno definisce «sovranista» e lo taccia per un testo «anti-Ryanair» perché intende regolamentare gli accordi di comarketing tra gli scali aeroportuali minori e le compagnie lowcost che decidono di atterrare su uno scalo invece di un altro se sono incentivati a farlo. A firmarlo anche una parlamentare dei Cinque Stelle, Giulia Lupo, assistente di volo Alitalia, originaria di Ragusa e consapevole del caso dell’aeroporto di Trapani Birgi in situazione pre-fallimentare con la regione Sicilia, ormai azionista unica dello scalo, chiamata ad un aumento di capitale che ha solo prolungato l’agonia. I soldi dei contribuenti siciliani sono serviti in questi anni per consentire alla lowcost di continuare ad atterrare su Trapani portando turisti nella Sicilia occidentale alimentando il flusso verso Erice e le isole Egadi, Favignana in primis, prese d’assalto nei mesi estivi.


La società di gestione aeroportuale, l’Airgest, è stata recentemente oggetto di diversi visite da parte della Guardia di Finanza per chiedere copia dei documenti contabili. Una società rimasta senza direttore generale. Senza dei vertici in grado di rimetterla in sesto dopo anni di mala-gestione e il pallino nelle mani di Ryanair che ha goduto di incentivi per alimentare le rotte sullo scalo a condizioni di pubblicizzare le bellezze locali (gli accordi di comarketing), come è avvenuto anche ad Alghero, Trapani e Rimini. L’aeroporto siciliano ha ormai pochissimi voli, l’intero comparto turistico - alberghiero è sul lastrico, l’ultima gara per assegnare le rotte con il contributo della Regione è andata quasi deserta, e il Sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, ha deciso di mettersi alla guida di una coalizione di Comuni per salvare il salvabile.








Sugli accordi di comarketing, invisi a questo governo che intende favorire la crescita di Alitalia ormai nazionalizzata con l’ingresso di Ferrovie dello Stato come azionista rilevante e con il Tesoro in procinto di convertire parte del prestito-ponte da 900 milioni per diventarne socio a sua volta, aleggia da sempre una nebbia fitta. Nonostante un regolamento comunitario prescriva la massima trasparenza, con la pubblicazione a cadenza semestrale sui siti degli aeroporti, delle procedure per godere degli incentivi. Obbligo ancora disatteso, se è necessario fare lo slalom tra report ormai datati e bilanci poco chiari. L’attenzione va posta soprattutto sugli aeroporti pubblici che perdono soldi come quello di Trapani, al netto delle ricadute positive per il turismo e per gli esercenti, visto l’enorme afflusso di passeggeri.


Gli aeroporti possono incentivare le compagnie ad aprire nuove rotte soltanto per un massimo di tre anni. Al termine del periodo di startup, possono subentrare gli accordi di comarketing stipulati tra le regioni e le low cost. L’accusa ricorrente è che sia una forma mascherata di aiuto di Stato, tesi sostenuta a più riprese anche dai vertici di Alitalia, prima che la compagnia scivolasse di nuovo in amministrazione straordinaria. L’ultimo a fornire una stima attendibile di questi incentivi è stato l’ex ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, che ha parlato di «almeno quaranta milioni di euro all’anno». Gli scali interessati? «Torino, Verona, Venezia, Treviso, Napoli, Catania, Palermo, Alghero, Cagliari e Lamezia Terme, Abruzzo», ha detto Delrio, ricordando che «sul web c’è la pubblicazione della regione Puglia per gli incentivi ai suoi aeroporti».


https://www.corriere.it/economia/19...ni-c6e3803a-2468-11e9-a99c-48a2f60b960f.shtml
 
Trapani - Collegamenti aeroporto Birgi, a vuoto incontro con operatori turistici

Da oltre un anno lo scalo è ridotto ai minimi termini dopo l’abbandono di Ryanair. In lizza una compagnia emergente che però non ha dato alcuna prova di solidità

MARSALA (TP) - Fumata nera nel tentativo di ridare all’aeroporto di Trapani quei collegamenti necessari per far riprendere quota alle presenze oramai da oltre un anno ai minimi termini dopo l’abbandono di Ryanair in seguito al mancato rinnovo dell’accordo di co-marketing.

L’atteso incontro che si è tenuto a Marsala tra gli operatori turistici e la compagnia aerea “Topjets Worldwide” si è rivelato un mezzo flop.

I vertici della stessa compagnia non hanno dato numeri ben precisi nemmeno sul numero di aeromobili che metterebbe a disposizione per garantire i vari collegamenti. Ma questa è stata solo una delle tante perplessità avanzate: la compagnia non risulterebbe nemmeno attiva ad oggi, essendo sprovvista di un determinato codice Coa necessario per poter operare. Per quanto riguarda invece l’Enac, l’ente nazionale aviazione civile, la “Topjets Worldwide” avrebbe invece un codice provvisorio.

Rispetto alla delusione della poca solidità dimostrata, i rappresentanti della compagnia aerea si sono difesi sostenendo di lavorare sottotraccia per evitare di essere bloccate da altre compagnie verso la possibilità di crescita prospettata. Il progetto comunque non sembra aver convinto proprio nessuno tra i vari operatori interessati nel settore turistico-imprenditoriale. Quindi sembra ritornare come unica strada quella dell’affidamento dell’appalto dei tanti lotti di collegamenti rimasti non aggiudicati in occasione del primo bando pubblicato. C’è poi molta attesa attorno al provvedimento dei giorni scorsi del ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Danilo Toninelli, il quale ha firmato la delega al presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, per indire e presiedere la conferenza di servizi finalizzata a istituire la continuità territoriale aerea, con conseguenti agevolazioni e sconti sui biglietti, per gli aeroporti di Trapani e Comiso.

La conferenza servirà per individuare, secondo i limiti europei, il contenuto degli oneri di servizio pubblico da imporre sui collegamenti aerei tra l’aeroporto di Trapani e alcuni scali nazionali. Per assicurare i futuri collegamenti onerati con lo scalo di Birgi il ministero si è detto pronto a impegnare 31 milioni di euro, cifra ritenuta sufficiente a coprire i due terzi degli oneri in capo allo Stato. La palla passa ora alla Regione che, ai fondi statali dovrebbe aggiungere 15 milioni di euro dal proprio bilancio.

http://www.qds.it/30583-trapani-col...-a-vuoto-incontro-con-operatori-turistici.htm
 
Aeroporto di Birgi, la Regione punta a finanziamenti pubblici e all'apertura ai privati

Per salvare l'aeroporto di Birgi, la Regione passa a un piano B, puntando a investimenti pubblici e privati. La rassicurazione è arrivata sabato da Musumeci, che ha assicurato che Birgi non chiuderà. Anche l'aeroporto Falcone Borsellino potrebbe fare un accordo con Birgi per evitare la chiusura.Intanto l'assessore alle Infrastrutture Marco Falcone ha ricordato che «la Regione ha messo finora su Birgi 12 milioni e mezzo e altri 23 ne metterà per attivare le tratte sociali che collegheranno a breve l'aeroporto con Brindisi, Ancona, Trieste e Napoli. Manca solo il via libera del ministero a cui il piano è stato inviato». Falcone aggiunge che «è sempre in corso la gara per il co-marketing» che assicurerebbe altri finanziamenti alle compagnie aeree.

https://trapani.gds.it/articoli/eco...privati-dca1109e-792a-4ecd-a0b7-ad65d0eb1cb8/