Quell' "è palese che" darebbe adito a pensare che sia una cosa conclamata, manifesta, evidente, nota, appunto, "palese", mentre ad oggi non si può che speculare su quanto accadrà.
Non si tratta di boicottare Grazzanise. In questi ultimi 10/15 anni, diverse opinioni a livello nazionale hanno semplicemente evidenziato un progetto irrealizzabile a causa dei costi, inutile per lo scarso traffico campano (parliamoci chiaramente, quanti passeggeri long range e traffico business c'è, a Sud di Roma? E quanti di questi vanno al di là della due giorni ogni anno a Barcellona, Londra e Parigi?), buono per far mangiare politicanti del casertano e relativi amici costruttori, troppo vicino e col serio rischio (con relative implicazioni politiche) di sottrarre passeggeri long range a FCO che, con la teorizzata "megalopoli tirrena" che va da Roma a Napoli, senza una catchment area ricca e numerosa come quella di Londra o NY, non può reggere due grandi scali intercontinentali più altri due scali nazionali/internazionali.
Lo scalo è ancora lungi dall'essere saturo (anzi, il 2013 vedrà una pesante flessione) ed, in questa prospettiva, è bene andare per gradi, ed iniziare a sviluppare QSR, creando una valvola di sfogo per quando la crisi sarà finita, ed il traffico inizierà ad avvicinarsi ai 10 milioni di pax.
Se Grazzanise fosse stato davvero necessario, probabilmente, adesso sarebbe ultimato (secondo Cascetta, avrebbe aperto nel 2012), ed i lavori sarebbero partiti ben prima della crisi. Inoltre, i lavori della fermata "Aeroporto" della L1, in procinto di partire, credo che mettano una pietra tombale sulla questione.
Concordo con la scelta di non far arrivare FR, contributi di comarketing o meno. Sarebbe il colmo rischiare di perdere quei quattro collegamenti in croce (scarsi per frequenza e per numero di destinazioni) con i principali scali UE che permettono le prosecuzioni, a causa del BVA/HHN/GRO/CRL/FMM di turno in partenza alle 11PM a 19,99eur. Che vadano a QSR, ed aprano destinazioni ancora assenti da NAP, vedi Scandinavia, Paesi baltici, Est Europa, isole del Mediterraneo, UK/IE, VLC.
Davvero qualcuno crede che, in un'economia così fragile come quella Campana, ed in un momento storico così delicato, ci si possa mettere a fare la guerra, a 40km di distanza, sulle solite rotte verso Londra e Parigi, guerra che rischierebbe di fare più di un morto? Io penso che sia più furbo sviluppare una sinergia tale che permetta di aprire rotte differenti dai due scali, e di non arrivare impreparati, alla futura saturazione di NAP.
Di scali da 25 milioni di pax a 180km di Roma, in un paese come l'Italia, in un'area depressa come il Sud, credo non ce ne sia bisogno, né oggi, né fra 10 anni, e fortunatamente sembra che le decisioni a livello nazionale siano andate in questa direzione.
Circa il sistema portuale, bisognerebbe chiedere alle autorità locali e nazionali perchè, da mesi, non siano neanche in grado di nominare il presidente dell'autorità portuale, impedendo la pianificazione dei lavori che prevedono l'elettrificazione delle banchine, l'accelerazione dei lavori della darsena di levante, e tanti altri bei lavori da effettuare con fondi UE. La proposta più forte, targata Lupi e Provincia (PDL)? Villari, un medico, rinnegato del PD, che non ha competenze in maniera portuale. Tanto vale nominare Presidente "Ciruzzo", il salumiere sotto casa.
Sviluppiamo i porti, sviluppiamo il trasporto su ferro, armonizziamo quel po' di trasporto aereo che c'è al di fuori di Roma e del Nord, e lasciamo le guerre campanilistiche (discorso generico, non riferito a te in particolare) ad altre Regioni.
Ad ogni modo, nel 2014 vedremo cosa succederà. Non credo ad investimenti "a perdere" del genere di quelli da te prospettati, col solo scopo di far diventare QSR un fantoccio inoffensivo.