Per prima cosa mi presento. Leggo qualche volta il Forum che è ricco di info utili.
Io sono ingegnere, abito nell’area Versiliese, e mi occupo di progettazione nel campo della difesa del suolo e dissesto idrogeologico.
Intervengo perché vorrei raccontarvi la vergognosa gestione dei viaggiatori presso l’aeroporto di Pisa nella giornata di ieri (3 dicembre).
Causa nebbia tutti (o quasi) i voli sono saltati. Giunto in aeroporto perché dovevo accompagnare un collega diretta in Sicilia assisto a scene al limite dell’incredibile. Scarse informazione a chi doveva partire, assistenza approssimativa da parte delle compagnie aeree … alle ore 18 circa nell’area “partenze” oltre UN MIGLIAIO di persone bivaccavano in attesa di notizie sul proprio volo … una fila pazzesca ai banchi biglietteria.
Ora capisco l’emergenza nebbia, capisco che alcune compagnie aeree ormai considerino i viaggiatori delle bestie da trasportare ma ciò che NON COMPRENDO è la disorganizzazione, il pressapochismo, l’incapacità della SAT (ossia di chi dovrebbe gestire gli spazi e la logistica dell’aeroporto).
Qui voglio scindere le responsabilità, quelle delle compagnie sono gravi e note da tempo, ma anche quelle della SAT non sono da meno.
Alcune considerazioni in merito alla disorganizzazione della SAT:
- Gli annunci dei voli soppressi, e delle relative corse bus per andare dove era dirottato l’aereo (Genova e Parma per alcuni voli) non si sentivano tale era la bolgia … c’è stata gente che non sapeva più cosa fare;
- La gente bivaccava in terra …. … ho visto anziani stremati (a Pisa molti vengono anche a fare visite specialistiche nell’ospedale), turisti stranieri stralunati;
- Bambini piccoli che piangevano dopo oltre 4 – 5 ore di snervante attesa senza info. Così i bar hanno fatto affari. Addirittura nessuno si è impietosito difronte a bambini che avevano bisogno del latte caldo per il biberon (gli affari sono affari e un bicchiere di latte caldo in aeroporto costa quanto un aperitivo - vergogna - vivere sulle disgrazie altrui è lo sport praticato maggiormante);
- I piazzali esterni erano pieni di gente che attendevano i bus per andare negli aeroporti alternati. Anche in questo caso bambini e anziani lasciati al freddo e all'umido della nebbia per decine e decine di minuti;
Allora ho capito che Pisa è un aeroporto da terzo mondo (scene simili le ho viste quando ho lavorato in certi paesi sottosviluppati). La dirigenza dell’Aeroporto non sa gestire una minima emergenza e se ne è “fregata” dei disagi dei clienti /viaggiatori.
Sarebbe bastato poco e:
- aggiungere sedie (da posizionarsi al primo piano della struttura aeroportuale) … almeno le persone potevano riposarsi:
- chiamare una squadra di “animatori” per far giocare i bambini (non ridete … queste cose si fanno nei paesi cosiddetti civili) ed alleviare pianti e disperazioni;
- offrire una bevanda calda alle persone che attendevano al freddo nei piazzali esterni;
- offrire assistenza alle famiglie con bambini piccoli (cioè obbligare i bar a fornire latte e biscotti), almeno a prezzi DECENTI;
- o almeno evitare di far stare centinaia (erano centinaia) di persone al freddo ad attendere un bus … bastava programmare;
- c’erano persone anziane (una anche in carrozzina) che stavano letteralmente morendo di freddo. Altri viaggiatori hanno offerto i propri vestiti … ci voleva poco a chiamare la Croce Rossa o simile e farle assistere;
Non aggiungo altro, dico solo una cosa: Ed oggi nemmeno una riga di scuse da parte dei "Manager" sulla stampa.
Io sono ingegnere, abito nell’area Versiliese, e mi occupo di progettazione nel campo della difesa del suolo e dissesto idrogeologico.
Intervengo perché vorrei raccontarvi la vergognosa gestione dei viaggiatori presso l’aeroporto di Pisa nella giornata di ieri (3 dicembre).
Causa nebbia tutti (o quasi) i voli sono saltati. Giunto in aeroporto perché dovevo accompagnare un collega diretta in Sicilia assisto a scene al limite dell’incredibile. Scarse informazione a chi doveva partire, assistenza approssimativa da parte delle compagnie aeree … alle ore 18 circa nell’area “partenze” oltre UN MIGLIAIO di persone bivaccavano in attesa di notizie sul proprio volo … una fila pazzesca ai banchi biglietteria.
Ora capisco l’emergenza nebbia, capisco che alcune compagnie aeree ormai considerino i viaggiatori delle bestie da trasportare ma ciò che NON COMPRENDO è la disorganizzazione, il pressapochismo, l’incapacità della SAT (ossia di chi dovrebbe gestire gli spazi e la logistica dell’aeroporto).
Qui voglio scindere le responsabilità, quelle delle compagnie sono gravi e note da tempo, ma anche quelle della SAT non sono da meno.
Alcune considerazioni in merito alla disorganizzazione della SAT:
- Gli annunci dei voli soppressi, e delle relative corse bus per andare dove era dirottato l’aereo (Genova e Parma per alcuni voli) non si sentivano tale era la bolgia … c’è stata gente che non sapeva più cosa fare;
- La gente bivaccava in terra …. … ho visto anziani stremati (a Pisa molti vengono anche a fare visite specialistiche nell’ospedale), turisti stranieri stralunati;
- Bambini piccoli che piangevano dopo oltre 4 – 5 ore di snervante attesa senza info. Così i bar hanno fatto affari. Addirittura nessuno si è impietosito difronte a bambini che avevano bisogno del latte caldo per il biberon (gli affari sono affari e un bicchiere di latte caldo in aeroporto costa quanto un aperitivo - vergogna - vivere sulle disgrazie altrui è lo sport praticato maggiormante);
- I piazzali esterni erano pieni di gente che attendevano i bus per andare negli aeroporti alternati. Anche in questo caso bambini e anziani lasciati al freddo e all'umido della nebbia per decine e decine di minuti;
Allora ho capito che Pisa è un aeroporto da terzo mondo (scene simili le ho viste quando ho lavorato in certi paesi sottosviluppati). La dirigenza dell’Aeroporto non sa gestire una minima emergenza e se ne è “fregata” dei disagi dei clienti /viaggiatori.
Sarebbe bastato poco e:
- aggiungere sedie (da posizionarsi al primo piano della struttura aeroportuale) … almeno le persone potevano riposarsi:
- chiamare una squadra di “animatori” per far giocare i bambini (non ridete … queste cose si fanno nei paesi cosiddetti civili) ed alleviare pianti e disperazioni;
- offrire una bevanda calda alle persone che attendevano al freddo nei piazzali esterni;
- offrire assistenza alle famiglie con bambini piccoli (cioè obbligare i bar a fornire latte e biscotti), almeno a prezzi DECENTI;
- o almeno evitare di far stare centinaia (erano centinaia) di persone al freddo ad attendere un bus … bastava programmare;
- c’erano persone anziane (una anche in carrozzina) che stavano letteralmente morendo di freddo. Altri viaggiatori hanno offerto i propri vestiti … ci voleva poco a chiamare la Croce Rossa o simile e farle assistere;
Non aggiungo altro, dico solo una cosa: Ed oggi nemmeno una riga di scuse da parte dei "Manager" sulla stampa.