Saga, già polemiche per i commissari nominati che sono anche controllori
ABRUZZO. Parte in modo sofferto il nuovo corso della Saga, dopo le nomine da parte della Regione di Carla Mannetti (presidente a tempo) e di Gianluca Caruso, i due tecnici incaricati come “commissari” per far luce sui problemi di bilancio e di gestione dell'Aeroporto d'Abruzzo.
La prima, come noto, dirige il settore Trasporti, il secondo quello del Turismo.
A preoccupare e a suscitare qualche dubbio non sono solo le perplessità espresse dal Comune di Pescara e dalla locale Camera di Commercio sui conti della Saga, quanto l'evidente conflitto di interessi tra chi dovrebbe controllare (il settore trasporti della Regione, e cioè Carla Mannetti) ed il controllato (cioè Aeroporto e Saga) oppure tra chi dovrebbe pagare il Piano marketing della Saga (il settore Turismo, diretto da Caruso) e la Saga stessa, di cui Caruso è stato eletto consigliere di amministrazione. Si tratta di una confusione di ruoli che non lascia presagire nulla di buono e che prelude, secondo i più pessimisti, ad una sanatoria indiscriminata dei buchi (privati) di bilancio con generosi finanziamenti (pubblici) regionali.
Perché al di là degli aspetti quasi folklorisitici di un direttore che firma la sua nomina in una società partecipata dalla Regione, come farà Carla Mannetti a sdoppiarsi quando dovrà controllare se stessa o vigilare sulla Saga di cui è presidente?
Lo stesso vale per Caruso, che gestisce i fondi destinati al turismo e quindi anche all'aeroporto: sarà più generoso?
Chiuderà un occhio o tutti e due?
Che farà con l'Aptr di cui è commissario?
Oppure anche lui, in forma di clone (già sperimentata per la sua doppia militanza in Rifondazione comunista e alla corte di Chiodi) riuscirà a essere il doppio di se stesso? Insomma siamo in presenza di una perdita di quel minimo di autonomia degli enti strumentali della Regione e di una probabile incompatibilità a tratti eclatante, al di là di quelli che sono gli aspetti politici di tutta l'operazione.
Perché dietro le perplessità del Comune di Pescara si potrebbero nascondere le fibrillazioni che stanno investendo il Pdl a livello regionale e locale.
Quasi un tentativo di smarcarsi dalle situazioni più a rischio, per non farsi trovare con il cerino in mano.
Troppe sono le avvisaglie di possibili, future attenzioni giudiziarie sull'Aeroporto (e non solo), devastanti dal punto di vista dell'immagine esterna degli amministratori pubblici.
Molte attenzioni giudiziarie del passato attendono ancora un epilogo da diversi anni.
Attenzioni che sono state sollecitate anche dalle denunce dei sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl e Ugl Trasporti per la richiesta all'Enac – da parte della Saga pur con il CdA scaduto - di esaminare un candidato da assumere come Post-holder, in aggiunta ai tre che già lavorano.
Un numero eccessivo di dipendenti, un appesantimento delle spese già denunciato a dicembre 2009 quando alla Saga fu chiesto un incontro, mai avvenuto.
I sindacati chiedevano di conoscere lo stato finanziario della Saga stessa, notizie sulla tratta per Torino mai ripristinata e sulla decisione dell'Ups di lasciare lo scalo pescarese, oltre il mancato adeguamento dei contratti di lavoro.
E invece si trovano di fronte ad un'altra possibile assunzione, che peraltro è una collaboratrice esterna che andrebbe a ricoprire un posto in organico.
Testata PRIMADANOI
La Mannetti nomina se stessa e ora rischia di perdere l’aereo. Regione e Pescara ai ferri corti. Morra: il sindaco dovrà spiegare
PESCARA - E adesso glielo dovranno spiegare. Bonaccione fino a un certo punto, ma l’astensione del Comune di Pescara e a ruota della Camera di Commercio sul bilancio della Saga dopo i sudori freddi patiti in giunta per salvare capra e cavoli e mettere pace tra i due litiganti, proprio non la capisce. «L’ottimo Mascia dovrà dire prima o poi perchè si è astenuto», sbotta l’assessore regionale ai Trasporti Giandonato Morra. Pidiellini tutti e due, ex aennini tutti e due, e qui finiscono le similitudini: uno sgarro così da un Comune dello stesso colore politico, la Regione proprio non se l’aspettava. In realtà a tenere la mano abbassata è stato il delegato del primo cittadino Vincenzo Dogali, ma si sa la consegna era quella: astensione. Per il resto Comune e Camere di commercio, fatta eccezione per Teramo, si stanno dando da fare per varare la ricapitalizzazione della Saga. Persino l’ente camerale dell’Aquila, al bando i campanili e verificato che su Preturo è meglio metterci una pietra sopra, ha deciso di aumentare la quota per la ricapitalizzazione.
Ma le polemiche sulla Saga non si fermano qui. Due dirigenti regionali nella cabina di comando: la soluzione-ponte inventata da Morra fa storcere il naso ai legalisti. E’ vero che o così o rissa, e l’assessore ha tirato fuori dalla manica l’unica soluzione in grado di garantire un armistizio tra Chiodi e Di Stefano: cioè Carla Mannetti presidente in quota Di Stefano e Gianluca Caruso componente del cda in quota Chiodi . Ma è anche vero che una delibera di nomina di presidente della Saga per la Mannetti firmata dalla stessa Mannetti è davvero troppo. Eppure è successo: capita, se il presidente viene pescato tra i dirigenti regionali? Non proprio: eppure la delibera del 5 maggio, che ha per oggetto la ”nomina del presidente e componenti il consiglio di amministrazione” della Saga spa, porta la firma dell’estensore, Giovanni Marchese, del responsabile dell’ufficio, sempre Marchese, del direttore del servizio, Franco Costantini, del dirigente del servizio Affari della giunta Anna Maria Balassone e in ultimo del direttore regionale, appunto Carla Mannetti. Il dirigente che nomina se stesso, in pratica. Ma la soluzione-ponte, ideale da un punto di vista tecnico e politico, crea parecchi problemi dal punto di vista giuridico. Incompatibilità sono state rilevate tra l’incarico da dirigente dei Trasporti e quello di presidente della Saga: perchè il controllore non può fare il controllato. Senza contare che Carla Mannetti, tecnico dalle provate capacità sottolinea Morra, è anche componente del Cinsedo, centro interregionale studi e documentazione della Conferenza delle Regioni e responsabile della struttura strategica della mobilità per L’Aquila. Mentre Caruso, commissario Aptr e responsabile come dirigente regionale del piano marketing, adesso diventa referente dello stesso piano per la Saga. Insomma incompatibilità a raffica. «Ma si tratta di incompatibilità a termine - si giustifica Morra - perchè i due dirigenti resteranno in carica per pochi mesi: basti pensare che lunedì è già stato convocato il cda. Inoltre è solo teorica: anche in altri enti sono stati nominati come commissari i dirigenti regionali». Nessun problema quindi secondo l’assessore. Che piuttosto aspetta le spiegazioni del sindaco di Pescara: l’”ottimo Mascia”, come lo chiama lui. Ottimo: si fa per dire, naturalmente.
Testata IL MESSAGGERO
ABRUZZO. Parte in modo sofferto il nuovo corso della Saga, dopo le nomine da parte della Regione di Carla Mannetti (presidente a tempo) e di Gianluca Caruso, i due tecnici incaricati come “commissari” per far luce sui problemi di bilancio e di gestione dell'Aeroporto d'Abruzzo.
La prima, come noto, dirige il settore Trasporti, il secondo quello del Turismo.
A preoccupare e a suscitare qualche dubbio non sono solo le perplessità espresse dal Comune di Pescara e dalla locale Camera di Commercio sui conti della Saga, quanto l'evidente conflitto di interessi tra chi dovrebbe controllare (il settore trasporti della Regione, e cioè Carla Mannetti) ed il controllato (cioè Aeroporto e Saga) oppure tra chi dovrebbe pagare il Piano marketing della Saga (il settore Turismo, diretto da Caruso) e la Saga stessa, di cui Caruso è stato eletto consigliere di amministrazione. Si tratta di una confusione di ruoli che non lascia presagire nulla di buono e che prelude, secondo i più pessimisti, ad una sanatoria indiscriminata dei buchi (privati) di bilancio con generosi finanziamenti (pubblici) regionali.
Perché al di là degli aspetti quasi folklorisitici di un direttore che firma la sua nomina in una società partecipata dalla Regione, come farà Carla Mannetti a sdoppiarsi quando dovrà controllare se stessa o vigilare sulla Saga di cui è presidente?
Lo stesso vale per Caruso, che gestisce i fondi destinati al turismo e quindi anche all'aeroporto: sarà più generoso?
Chiuderà un occhio o tutti e due?
Che farà con l'Aptr di cui è commissario?
Oppure anche lui, in forma di clone (già sperimentata per la sua doppia militanza in Rifondazione comunista e alla corte di Chiodi) riuscirà a essere il doppio di se stesso? Insomma siamo in presenza di una perdita di quel minimo di autonomia degli enti strumentali della Regione e di una probabile incompatibilità a tratti eclatante, al di là di quelli che sono gli aspetti politici di tutta l'operazione.
Perché dietro le perplessità del Comune di Pescara si potrebbero nascondere le fibrillazioni che stanno investendo il Pdl a livello regionale e locale.
Quasi un tentativo di smarcarsi dalle situazioni più a rischio, per non farsi trovare con il cerino in mano.
Troppe sono le avvisaglie di possibili, future attenzioni giudiziarie sull'Aeroporto (e non solo), devastanti dal punto di vista dell'immagine esterna degli amministratori pubblici.
Molte attenzioni giudiziarie del passato attendono ancora un epilogo da diversi anni.
Attenzioni che sono state sollecitate anche dalle denunce dei sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl e Ugl Trasporti per la richiesta all'Enac – da parte della Saga pur con il CdA scaduto - di esaminare un candidato da assumere come Post-holder, in aggiunta ai tre che già lavorano.
Un numero eccessivo di dipendenti, un appesantimento delle spese già denunciato a dicembre 2009 quando alla Saga fu chiesto un incontro, mai avvenuto.
I sindacati chiedevano di conoscere lo stato finanziario della Saga stessa, notizie sulla tratta per Torino mai ripristinata e sulla decisione dell'Ups di lasciare lo scalo pescarese, oltre il mancato adeguamento dei contratti di lavoro.
E invece si trovano di fronte ad un'altra possibile assunzione, che peraltro è una collaboratrice esterna che andrebbe a ricoprire un posto in organico.
Testata PRIMADANOI
La Mannetti nomina se stessa e ora rischia di perdere l’aereo. Regione e Pescara ai ferri corti. Morra: il sindaco dovrà spiegare
PESCARA - E adesso glielo dovranno spiegare. Bonaccione fino a un certo punto, ma l’astensione del Comune di Pescara e a ruota della Camera di Commercio sul bilancio della Saga dopo i sudori freddi patiti in giunta per salvare capra e cavoli e mettere pace tra i due litiganti, proprio non la capisce. «L’ottimo Mascia dovrà dire prima o poi perchè si è astenuto», sbotta l’assessore regionale ai Trasporti Giandonato Morra. Pidiellini tutti e due, ex aennini tutti e due, e qui finiscono le similitudini: uno sgarro così da un Comune dello stesso colore politico, la Regione proprio non se l’aspettava. In realtà a tenere la mano abbassata è stato il delegato del primo cittadino Vincenzo Dogali, ma si sa la consegna era quella: astensione. Per il resto Comune e Camere di commercio, fatta eccezione per Teramo, si stanno dando da fare per varare la ricapitalizzazione della Saga. Persino l’ente camerale dell’Aquila, al bando i campanili e verificato che su Preturo è meglio metterci una pietra sopra, ha deciso di aumentare la quota per la ricapitalizzazione.
Ma le polemiche sulla Saga non si fermano qui. Due dirigenti regionali nella cabina di comando: la soluzione-ponte inventata da Morra fa storcere il naso ai legalisti. E’ vero che o così o rissa, e l’assessore ha tirato fuori dalla manica l’unica soluzione in grado di garantire un armistizio tra Chiodi e Di Stefano: cioè Carla Mannetti presidente in quota Di Stefano e Gianluca Caruso componente del cda in quota Chiodi . Ma è anche vero che una delibera di nomina di presidente della Saga per la Mannetti firmata dalla stessa Mannetti è davvero troppo. Eppure è successo: capita, se il presidente viene pescato tra i dirigenti regionali? Non proprio: eppure la delibera del 5 maggio, che ha per oggetto la ”nomina del presidente e componenti il consiglio di amministrazione” della Saga spa, porta la firma dell’estensore, Giovanni Marchese, del responsabile dell’ufficio, sempre Marchese, del direttore del servizio, Franco Costantini, del dirigente del servizio Affari della giunta Anna Maria Balassone e in ultimo del direttore regionale, appunto Carla Mannetti. Il dirigente che nomina se stesso, in pratica. Ma la soluzione-ponte, ideale da un punto di vista tecnico e politico, crea parecchi problemi dal punto di vista giuridico. Incompatibilità sono state rilevate tra l’incarico da dirigente dei Trasporti e quello di presidente della Saga: perchè il controllore non può fare il controllato. Senza contare che Carla Mannetti, tecnico dalle provate capacità sottolinea Morra, è anche componente del Cinsedo, centro interregionale studi e documentazione della Conferenza delle Regioni e responsabile della struttura strategica della mobilità per L’Aquila. Mentre Caruso, commissario Aptr e responsabile come dirigente regionale del piano marketing, adesso diventa referente dello stesso piano per la Saga. Insomma incompatibilità a raffica. «Ma si tratta di incompatibilità a termine - si giustifica Morra - perchè i due dirigenti resteranno in carica per pochi mesi: basti pensare che lunedì è già stato convocato il cda. Inoltre è solo teorica: anche in altri enti sono stati nominati come commissari i dirigenti regionali». Nessun problema quindi secondo l’assessore. Che piuttosto aspetta le spiegazioni del sindaco di Pescara: l’”ottimo Mascia”, come lo chiama lui. Ottimo: si fa per dire, naturalmente.
Testata IL MESSAGGERO