Aeroporto dello Stretto: perchè non viene considerato ?

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Leyla

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27 Febbraio 2009
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L'Aereoporto Tito Minniti,nonchè Aereoporto dello Stretto, è ormai da tempo, abbandonato a se stesso. Leggo di piccoli aereoporti italiani che a giorni, "spiccheranno il volo" e mi domando il motivo per il quale nessuna compagnia low coast presente nel nostro territorio, non abbia intenzione di mettere radici nel capoluogo reggino.
Ricordo che Reggio è la prima città calabrese per antichità, estensione geografica e numero d'abitanti, nonchè sede del Consiglio Regionale, pur non essendo capoluogo della regione.
L'esodo turistico soprattutto nel periodo estivo è non indifferente, sia per ragioni climatiche che paesaggistiche. Senza trascurare che Reggio Calabria, negli ultimi anni,è cresciuta tantissimo e può offrire ai turisti una vasta gamma di scelte. Vogliamo parlare del periodo invernale? Bene. La situazione aereoportuale è la seguente: monopolio Alitalia, che "offre" voli a prezzi esorbitanti, idem Air Malta. Rimane la low coast bergamasca, My Air, che offre voli solo per Milano. Morale della favola: la maggior parte delle persone viaggia in treno sia per i prezzi che per comodità (gli aereoporti più "vicini" sono a Lamazia Terme e Catania...).
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.
 
mi domando il motivo per il quale nessuna compagnia low coast presente nel nostro territorio, non abbia intenzione di mettere radici nel capoluogo reggino.

REG richiede procedure particolari per questo necessita di equipaggi abilitati, tutti costi aggiuntivi che mal ci conciliano col mondo delle low cost.
 
e' necessario il cosidetto "ambientamento" vale a dire un numero x.. di ore al simultatore e diversi decolli e atterraggi sullo scalo per poter operare in tutta sicurezza. Al momento mi pare che alcuni ostacoli precedentemente presenti su una testata pista sono stati eliminati ma tuttora permangono limitazioni che determinano una cosidetta "diseconomia" da parte delle low cost ad operare sullo scalo! Mi pare da ultimo che nn sia presente neppure un ils di avvicinamento pertanto il volo viene condotto nella parte finale in modalita visual. approach mi correggano i piloti del forum...D altro canto so per certo che diverse compagnie hanno operato su questo scalo.. compresa airItaly con b757 quindi ne deduco che l interessa x lo scalo sussiste... Forse una visione meno miope da parte della politica locale e un investimento infrastrutturale potrebbe portare lo scalo a una piena e soddisfacente funzionalita.. Penso easyjet e windjet siano i partner ideali x lo scalo! Con l a319 secondo me potrebbero ottenere dei lf piu che buoni!! 2 IV su Fco e un U2 su MXP tutti e tre daily... darebbero delle soddisfazioni!
 
L'addestramento non lo fanno più ! E' solo la regione che non vuole che si sviluppi ! Il sindaco che c'era prima di Scopelitti ha messo tanti bei voli per le elezioni regionali ! Poi lui le ha perse e hanno tolto i voli ! Comunque chiedete agli utenti reggini !
 
Ciao Leyla, innanzitutto io esordirei col fatto che l'Aeroporto dello Stretto non è limitato tanto dal punto di vista infrastrutturale ma più che altro dalle "grandi menti" che gestiscono e hanno gestito la SOGAS in questi anni portando l'aeroporto a questo stato comatoso in cui si trova attualmente.

Questi anni sono stati tutto un susseguirsi di iniziative sterili ed inutili che hanno portato solo allo spreco di ingenti somme di denaro pubblico che se usate in maniera oculata avrebbero portato senza dubbio alla struttura e alla città grandi benefici.
I finanziamenti europei del 2006 sono stati un occasione persa, buttare soldi per un iniziativa come Consulta/Interstate e poi in seguito ItAli e ClubAir è un suicidio. Progetti di breve termine, utili soltanto a gonfiare i dati passeggeri dello scalo per far un favore al politico di turno.

Questi "errori" voluti o non, hanno fatto rimanere allo stato embrionale molte iniziative. I loschi intrecci della politica hanno impedito di attuare un piano di lungo termine che avrebbe consentito allo scalo di avere voli verso destinazioni nazionali fondamentali (Torino, Bologna e Venezia) con compagnie serie che garantiscono un minimo di regolarità e di servizio indispensabili per far decollare una buona iniziativa.

Ora iniziative come il pontile (appena completato) saranno completamente inutili. Il servizio non potrà mai decollare a pieno regime senza che vi siano voli dallo scalo. L'equazione è semplice: Pochi passeggeri APT = Pochi passeggeri aliscafi = Fallimento totale = Spreco di denaro.
Spero che in un breve futuro si riesca a realizzare qualcosa d'importante e che qualcuno si svegli e alla svelta.

Poi per quanto riguarda l'abilitazione è un falso problema. Moltissimi charter delle squadre di calcio che vengono giocare qui a Reggio Calabria sono operati da compagnie che non operano regolarmente su REG. Posso fare mille esempi: Air Dolomiti, Air One, Air Valleè ecc.Sotto certi aspetti questo argomento non lo conosco fino in fondo ma che comunque in questi anni vi sono state molte semplificazioni delle procedure.
 
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Fatta questa precisazione, per rispondere a Leyla: hai fornito un ottima analisi di quella che è la situazione attuale dell'aeroporto dello Stretto:
purtroppo, a mio parere, i problemi fondamentali del mancato o errato sviluppo dell'Aeroporto dello Stretto sono due:

1)le ingerenza politiche: finchè i politici locali si litigheranno le poltrone del Cda Sogas, l'aeroporto non ne farà di strada; doveva essere privatizzato il 35%, sembrava anche che il partner fosse stato scelto(Miro Radici)e invece: nulla;

2)La programmazione: una città come Reggio Cal. che sta crescendo sotto ogni punto di vista(specie da quello turistico)non può prescindere dall'Aeroporto: il problema è che andrebbero organizzati charter per turisti, collegamenti di linea con le maggiori città italiane(in primis Torino e Bologna), coinvolgimento dell'utenza messinese(quindi piena operatività del pontile),sistema di collegamento urbano ben efficiente. Ma purtroppo fin ora, l'unico a muoversi in tal senso(e lo dico da simpatizzante della fazione opposta)è stato il sindaco di Reggio che si è speso per far "atterrare" a Reggio Air Malta e MyAir.
 
Ultima modifica da un moderatore:
Alla fine la cosa più logica sarebbe chiudere l'aeroporto e lasciarlo aperto solo al traffico di aviazione generale, stato ecc. andrebbe potenziato l'aeroporto di Lamezia e basta. I passeggeri messinesi ultimamente puntano sempre di più su Catania anche perchè il tempo di arrivare a REG passano almeno 2 ore, e a CTA si arriva in 1h e 15min.
 
Scusa perchè devono chiudere l'aeroporto? guarda che il pontile per i messinesi e' pronto', la metropolitana di mare per il collegamento Messina Reggio Aeroporto e' pronta, e poi noi reggini per arrivare a Lamezia con l'A3 chiusa per lavori vogliamo piu' di 2 ore, comunque ci sono segnali positivi sia dalla provincia di messina che quella reggina per potenziare l'aeroporto dello stretto. Per quanto riguarda il problema per atterrare, ho parlato con un dirigente enac, che mi ha detto che alcuni piloti possono atterrare a reggio senza bisogno di abilitazione.
 
E' evidente quindi che le due cose da voi citate non impediscono ad una compagnia aerea, anche low cost, di operare con profitto su di un aeroporto. Le cause per lo scarso traffico a reggio vano evidentemente cercate altrove.
Ciao

Questo è vero ma senza offesa Funchal ha evidentemente molto piu' appeal turistico di Reggio Calabria e attirando un numero molto maggiore di potenziali pax anche le low cost possono sopportare i costi maggiori per operarci alla luce della grande richiesta di voli.
 
Ce ne sono città in italia in cui funzionano low coast e che nn hanno un gran che di turisti....va bè lasciamo perdere....
 
Cesare, Speedbird
Queste due cose da sole non sono sufficienti a tenere una compagnia aerea lontana da un aeroporto. Cito come esempio funchal, aeroporto dell'isola di madeira, per atterrare su questo aeroporto i piloti devono seguire un addestramento specifico annuale parecchio oneroso per le compagnie, e anche qui puo' atterrare e decollare solo il comandante. Nonostante tutto su funchal operano diverse compagnie inclusa easyjet. Altro esempio simile e' salisburgo.
E' evidente quindi che le due cose da voi citate non impediscono ad una compagnia aerea, anche low cost, di operare con profitto su di un aeroporto. Le cause per lo scarso traffico a reggio vano evidentemente cercate altrove.
Ciao
Perdonami! c'è una differenza abissale tra Funchal e Reggio Calabria dal punto di vista turistico! vi posso concedere solo il lungomare e i bronzi di Riace.
 
Sentite un pò ma a Orio del Serio,sede My Air,cosa c'è con tutto il rispetto? Mi sembra che più giù ci sia la vicina Milano che serve già abbastanza bene il territorio....
 
Giusto come precisazione, l'addestramento richiesto agli equipaggi per operare su REG è un corso teorico di breve durata (sia per cpt che per F/O) e per i cpt (che di norma sono gli unici a potervi atterrare) un atterraggio con un cpt istruttore già abilitato: sicuramente non si tratta di costi tali da costituire un problema per operazioni low cost.
 
Scusa perchè devono chiudere l'aeroporto? guarda che il pontile per i messinesi e' pronto', la metropolitana di mare per il collegamento Messina Reggio Aeroporto e' pronta, e poi noi reggini per arrivare a Lamezia con l'A3 chiusa per lavori vogliamo piu' di 2 ore, comunque ci sono segnali positivi sia dalla provincia di messina che quella reggina per potenziare l'aeroporto dello stretto. Per quanto riguarda il problema per atterrare, ho parlato con un dirigente enac, che mi ha detto che alcuni piloti possono atterrare a reggio senza bisogno di abilitazione.


Senza Dubbio i messinesi ricadono nel bacino d'utenza di Catania. L'aeroporto è ben collegato, si ha molta più scelta di voli e tariffe senza dubbio migliori. L'aliscafo per Reggio e per l'aeroporto è un'utopia. Il servizio attualmente è scadente mal coordinato con gli altri mezzi di trasporto. I 30M€ della metropolitana dello stretto non sembrano aver sortito effetti al momento (parlo da pendolare). Lo scalo di Reggio inoltre presenta molti limiti strutturali, è praticamente annegato dentro la città quindi zero possibilità di espansione. Sarebbe decisamente più saggio puntare su Lametia sviluppando i collegamenti con quell'aeroporto.
 
Alla fine la cosa più logica sarebbe chiudere l'aeroporto e lasciarlo aperto solo al traffico di aviazione generale, stato ecc. andrebbe potenziato l'aeroporto di Lamezia e basta. I passeggeri messinesi ultimamente puntano sempre di più su Catania anche perchè il tempo di arrivare a REG passano almeno 2 ore, e a CTA si arriva in 1h e 15min.
non scrivo mai su questo forum anche se lo leggo ogni giorno ma leggere certe cose... un pò mi fa rodere

volo alitalia partenza da 19.15
alle 16.55 fai il biglietto del traghetto alla caronte di messina
alle 17.20 arrivi a villa s.giovanni e sali sul pullmino che ti aspetta della società federico
alle 18.15 sei già in area gate dopo aver fatto il chek-in ed i controlli

fatto personalmente costo 5.50€ PER INTENDERCI


comune più provincia di messina hanno il 20% della sogas ed ambiscono a prenderne un altro 10%
reggio non ha offerta di voli. PUNTO
messina non sa di avere un SUO aeroporto.PUNTO*
siamo abituati a terravision, autostradale e co.
esiste già una compagnia di navetta (sopracitata), e dei traghetti che partono ogni 20 minuti e che in 20 minuti di tragitto ti portano dall'altra sponda (SOTTOLINEO PASSANDO A PIEDI e non dovendo imbarcare mezzi)

ora mi si può dire che il servizio navetta non te lo possono mettere apposta in base agli operativi... bhè io l'ho preso spesse volte(ed è vero che è basato sugli orari della sola alitalia**), ma le volte che l'ho preso i presenti non hanno mai superato le 10 unità... per cui figuriamoci se non sarebbero disposti a lavorare maggiormente




a mio personale avviso bisognerà provare con il pontile più aliscafi ma sarebbe un fallimento perchè usare un aliscafo per questo solo scopo comporata spese ENORMI. accendere il motore di un pullman non è la stessa cosa di un aliscafo (ve lo dice un siciliano delle isole).

*installare una pannellistica stradale AEROPORTO che ti porti al terminal aliscafi, sarebbe già la prima fonte di pubblicità (nel senso puro del termine)
**del resto sono 3/4 max
 
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