A«nche un bambino può riuscire nell’impresa di chiudere in attivo il bilancio di un’impresa che socializza i debiti e privatizza gli utili». È molto critico il giudizio della Uil regionale, che per Aeroporti di Puglia chiede «un’inversione di rotta»: tra gli incentivi erogati alla Ryanair, e gli stipendi d’oro del management, il segretario generale Aldo Pugliese traccia un quadro piuttosto fosco. «C’è poco da elogiare i risultati» ottenuti da Adp, secondo Pugliese, «figli non certo di un grande lavoro manageriale, ma di un sistema pressoché unico in Italia in cui l’istituzione si fa carico di pendenze che invece spetterebbero all’azienda».
Pugliese definisce «emblematico» il caso Ryanair: «La Regione Puglia e non già Aeroporti di Puglia, contrariamente a quanto accade in altri aeroporti nazionali, ha incentivato con 12 milioni di euro l’attività della compagnia aerea irlandese». In quanto agli stipendi di manager e dirigenti (414mila euro al dg Marco Franchini, 470mila all’ex amministratore unico Domenico Di Paola), Pugliese osserva che «risultano tra i più pagati delle società regionali», e dunque «oltre al danno la beffa».
Ecco perché la Uil chiede discontinuità nella gestione, invocando «un cambio di rotta rispetto al passato, recente e non». Dagli aeroporti, secondo Pugliese, può partire l’inversione di tendenza: «Le infrastrutture, se messe in rete, possono dare una spinta propulsiva al tessuto economico e sociale supportando lo sviluppo e la crescita occupazionale del turismo e del commercio».
fonte : http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/aeroporti-di-pugli-uil-serve-una-svolta-no626888
Pugliese definisce «emblematico» il caso Ryanair: «La Regione Puglia e non già Aeroporti di Puglia, contrariamente a quanto accade in altri aeroporti nazionali, ha incentivato con 12 milioni di euro l’attività della compagnia aerea irlandese». In quanto agli stipendi di manager e dirigenti (414mila euro al dg Marco Franchini, 470mila all’ex amministratore unico Domenico Di Paola), Pugliese osserva che «risultano tra i più pagati delle società regionali», e dunque «oltre al danno la beffa».
Ecco perché la Uil chiede discontinuità nella gestione, invocando «un cambio di rotta rispetto al passato, recente e non». Dagli aeroporti, secondo Pugliese, può partire l’inversione di tendenza: «Le infrastrutture, se messe in rete, possono dare una spinta propulsiva al tessuto economico e sociale supportando lo sviluppo e la crescita occupazionale del turismo e del commercio».
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