Aeroporti di Pisa e Firenze chiusi. Danni di immagine alla Toscana


Io sono CTA e studio ingegneria e tu sai meglio di me che quando si fa una progettazione si prendono in considerazione tanti fattori. Avendo a disposizione la classica coperta corta ( un certo badget finanziario!!!) si tengono da conto i fattori più importanti e quelli più probabili. Precipitazioni del genere in questa zona sono poco probabili e quindi un pò tralasciati. E' un pò quando si progetta il tetto di una casa. In queste zone è poco probabili la neve , quindi non lo progetto con molta pendenza ( come succede in montagna!!!) anche se considero la possibilità di una nevicata di breve intensita. Ma se nevica per 5 giorni ininterrottamente a Pisa e logico che molti tetti sprofondano. Per tornare alle società di gestione loro hanno dei mezzi per la pulizia delle piste ma non sono certo (per numero e qualità) quelli che hanno a Torino dove nevica tutti gli anni. ;)


Il mio discorso parte da una considerazione: è vero che a Pisa come a Firenze nevica raramente - mediamente si calcola un evento sensibile ogni 15 anni - ma una nevicata come questa crea una serie di problematiche che sarebbe interessante quantificare (cioè meno introiti per le attività commerciali, per il mondo che ruota intorno all'aeroporto, alberghi, di immagine per una Regione che vive anche di turismo, che sono rilevanti, maggiori costi per riposizionamento aeromobili ....ecc.). Non sono un esperto in materia ma forse organizzare un aeroporto come Pisa o Firenze in modo da fronteggiare la neve in termini di mezzi alla fine poteva rendere questo bilancio meno amaro. E' un po' come la prevenzione in campo idrogeologico, io spendo per prevenire e alla fine ne ho un vantaggio un domani (evitando disastri che mi costerebbero x volte di più).
Ti faccio l'esempio della dimesionatura di un'opera di difesa idraulica, si calcola un tempo di ritorno dell'evento negativo, in genere si dimensiona a 100, 200 anni. Può sembrare eccessivo, ma è un criterio prudenziale.
Così per la neve, occorrerebbe calcolare con un tempo di ritorno a x anni e vedere se vale o meno la pena fare un investimento in termini di mezzi.
Io credo che tale investimento sarebbe opportuno, visto le ambizione giuste di sviluppo di Pisa.
 
Da quanto scritto nel tuo avatar sei in Toscana.
Hai memoria di quante volte PSA ha chiuso negli ultimi 30 anni per neve? Uso il termine 30 anni così posso parlare per esperienza personale.
 
Il mio discorso parte da una considerazione: è vero che a Pisa come a Firenze nevica raramente - mediamente si calcola un evento sensibile ogni 15 anni - ma una nevicata come questa crea una serie di problematiche che sarebbe interessante quantificare (cioè meno introiti per le attività commerciali, per il mondo che ruota intorno all'aeroporto, alberghi, di immagine per una Regione che vive anche di turismo, che sono rilevanti, maggiori costi per riposizionamento aeromobili ....ecc.). Non sono un esperto in materia ma forse organizzare un aeroporto come Pisa o Firenze in modo da fronteggiare la neve in termini di mezzi alla fine poteva rendere questo bilancio meno amaro. E' un po' come la prevenzione in campo idrogeologico, io spendo per prevenire e alla fine ne ho un vantaggio un domani (evitando disastri che mi costerebbero x volte di più).
Ti faccio l'esempio della dimesionatura di un'opera di difesa idraulica, si calcola un tempo di ritorno dell'evento negativo, in genere si dimensiona a 100, 200 anni. Può sembrare eccessivo, ma è un criterio prudenziale.
Così per la neve, occorrerebbe calcolare con un tempo di ritorno a x anni e vedere se vale o meno la pena fare un investimento in termini di mezzi.
Io credo che tale investimento sarebbe opportuno, visto le ambizione giuste di sviluppo di Pisa.

Sono d'accordissimo con te. Qualche mezzo in più potrebbero comprarlo ,ma purtoppo i manager italiani pensano all'uovo oggi e non alla gallina di domani. Spendono meno oggi con la speranza di non spendere domani. Come le opere di difesa idraulica a cui accenni te. La teoria è che investo oggi per non ricostruire domani, ma la pratica in italia è quella di spendere il meno possibile oggi ,finanziando il minimo indispensabile per il ripristino ambientale ,faccio i condoni edilizi di case e fabbricati che vengono costruiti in posti dove non si dovrebbe e poi quando piove un pò ci lamentiamo che la casa mi è stata portata via da un fiume di fango.E diamo la colpa a quello o a quell'altro. MA questo e un altro discorso..oppure no:D:D:D
Cercavo solo di spiegarti come la pensa questa gente e non come dovrebbe essere.;););)
 
Da quanto scritto nel tuo avatar sei in Toscana.
Hai memoria di quante volte PSA ha chiuso negli ultimi 30 anni per neve? Uso il termine 30 anni così posso parlare per esperienza personale.

E' vero ma dato che è il secondo anno consecutivo che succede forse qualcosa sta cambiando.
15 anni fa c'era pochissima nebbia a Flr la mattina ,oggi sono sembre più le mattine che c'è nebbia.
Secondo me se comprassero uno o due mezzi in più a Psa e Flr non farebbero una lira di danno.
 
Il mio discorso parte da una considerazione: è vero che a Pisa come a Firenze nevica raramente - mediamente si calcola un evento sensibile ogni 15 anni - ma una nevicata come questa crea una serie di problematiche che sarebbe interessante quantificare (cioè meno introiti per le attività commerciali, per il mondo che ruota intorno all'aeroporto, alberghi, di immagine per una Regione che vive anche di turismo, che sono rilevanti, maggiori costi per riposizionamento aeromobili ....ecc.). Non sono un esperto in materia ma forse organizzare un aeroporto come Pisa o Firenze in modo da fronteggiare la neve in termini di mezzi alla fine poteva rendere questo bilancio meno amaro. E' un po' come la prevenzione in campo idrogeologico, io spendo per prevenire e alla fine ne ho un vantaggio un domani (evitando disastri che mi costerebbero x volte di più).
Ti faccio l'esempio della dimesionatura di un'opera di difesa idraulica, si calcola un tempo di ritorno dell'evento negativo, in genere si dimensiona a 100, 200 anni. Può sembrare eccessivo, ma è un criterio prudenziale.
Così per la neve, occorrerebbe calcolare con un tempo di ritorno a x anni e vedere se vale o meno la pena fare un investimento in termini di mezzi.
Io credo che tale investimento sarebbe opportuno, visto le ambizione giuste di sviluppo di Pisa.

Inutile polemica... tali considerazioni sarebbero opportune se queste situazioni si verificassero almeno alcune volte durante l'inverno. Invece tranne l'anno scorso erano molti anni che non nevicava a Pisa.

Sono investimenti che devono essere giustificati. Non venire a paragonarmi Bologna e Torino (dove cmq si verificano disagi lo stesso...) perchè in quelle zone nevica sistematicamente più volte durante l'anno e la neve spesso permane anche per molti giorni.

Infine è una questione di priorità, se fossi io destinerei le eventuali risorse per i mezzi antineve per migliorare altre infrastrutture che di certo non servirebbero una volta ogni 10 anni...e non credo che tale situazione mini la reputazione 'internazionale' di un'aeroporto come Pisa altrimenti tanti aeroporti europei sarebbero letteralmente 'sputtanati' dato che nonostante i mezzi che hanno rimangono chiusi anche per molto.

Stessa cosa per i disagi per hotel e altre strutture... se fosse cosa ricorrente sarebbe imperdonabile ma verificandosi così di rado credo possiamo farcene una ragione come se la fanno (e loro spesso nonostante siano in genere attrezzati..) tanti aeroporti europei.
 
Da quanto scritto nel tuo avatar sei in Toscana.
Hai memoria di quante volte PSA ha chiuso negli ultimi 30 anni per neve? Uso il termine 30 anni così posso parlare per esperienza personale.


Si scrivo Toscana, abito a Pisa, lavoro in città.
E mi fa incavolare che un aeroporto in espansione si debba fermare per 1, 2, nx giorni per 8 centimetri di neve.
Non so sinceramente quante volte sia stato chiuso per neve negli ultimi 30 anni, forse immagino nel 1985, anno della grande gelata (anno in cui studiavo all'università e ricordo ben una settimana di caos ...).
Però invito a fare il conto dei danni che si stanno accumulando, tanto per iniziare i minori introiti di attività commerciali nell'apt, disdette negli alberghi, minori introiti nei park, ecc. E poi aggiungi i costi che si stanno sostenendo, mi raccomando mettiamoci anche quelli indiretti (una persoma che perde un volo importante perde soldi, anche una vacanza saltata è un costo).
E poi l'immagine incrinata, quando Bologna invece sta andando alla grande, senza problemi eccessivi.
Ecco, forse acquistare qualche mezzo adatto allo scopo, stringere contratti con società terze che potevano inviare mezzi rapidamente (lo fanno tutti, se ci si ferma un mezzo, abbiamo fornitori esterni in appalto in più), addestrare qualche operatore ........
Ripeto sono errori gravi, che si pagano e cari.
Spero che il governatore della Toscana intervenga e faccia quello che ha promesso, avvi una inchiesta su ciò che non ha funzionato.
 
Aggiungo l'aggiornamento ......

PISA 18 DICEMBRE 2010 - L’ AEROPORTO DI PISA E’ MOMENTANEAMENTE CHIUSO PER AVVERSE CONDIZIONI METEO.
PROSSIME INFORMAZIONI VERRANO DATE ALLE ORE 6.00 DEL 19 DICEMBRE ATTRAVERSO QUESTO SITO E ALLA SEZIONE VOLI IN TEMPO REALE.

Cioè siamo sotto Natale ed il caos persiste, ormai stiamo affacciandoci al 3° giorno!
 
E poi l'immagine incrinata, quando Bologna invece sta andando alla grande, senza problemi eccessivi.
L'anno scorso a BLQ sono rimasti senza liquido antigelo e hanno chiuso l' aeroporto. In un giorno e mezzo di freddo intensissimo (fino a-12°C)
è stata consumata la stessa quantità di liquido dell'intera stagione invernale precedente. E la cisterna che doveva portare soccorso con le nuove scorte, era a sua volta bloccata in Germania dalla neve.
Nessuno è perfetto e tutti devono fare scelte con un occhio alla cassa.
 
Potrei capire se stessi parlando di 8 cm di neve più volte nello stesso inverno. Si parla di eventi molto rari che sicuramente creano disagi ma che comunque esulano dalla normalità. Avrai anche notato che le volte in cui ci sono state precipitazioni nevose il deposito è rimasto, nel peggiore dei casi, per un giorno, date le temperature caratteristiche della zona.
Nella giornata di oggi la temperatura è salita al di sopra di 0°C solo dopo le 11.

Considerati i titoloni che sono stati dedicati un po' a tutta la Toscana, come pensi che Società terze avrebbero potuto inviare i mezzi?

Sei convinto che chi amministra un qualsiasi Ente che tende a fare utili possa mettere a bilancio una spesa, che non consiste ovviamente nel solo acquistare i mezzi, per un evento che nonostante la frequenza (molto rara) con cui si presenti difficilmente porta ad un'interruzione dell'attività per un periodo ancora più limitato (anche se per chi lo subisce è comunque un periodo troppo lungo)?

Per quanto riguarda la reputazione, a mio avviso non farà più rumore di tanti altri eventi che ci vengono proposti quotidianamente e dei quali si perde traccia dopo alcuni giorni, tranne gli amori di Belen e le sconfitte dell'Inter.
 
E' stato riaperto alle 17 l'aeroporto fiorentino di Peretola......(...)

A Pisa invece «non è realistico pensare che l'aeroporto civile possa riaprire prima di domani mattina». Lo afferma il generale Stefano Fort, comandante della 46/a brigata aerea di Pisa che gestisce la torre di controllo dello scalo. Fort ha parlato dopo una riunione con i vertici di Sat, la società che gestisce lo scalo, sullo stato dei lavori di 'ripulitura' delle piste dopo la nevicata di ieri. «Le nostre squadre e quelle dell'aeronautica - aggiunge Gina Giani, ad di Sat - sono al lavoro da ieri e speriamo di finire prima possibile, ma credo anche io che la piena operatività aeroportuale potremmo averla solo domani mattina (...). A mettere in ginocchio il 'Galilei' oltre alla neve è stato il ghiaccio, oltre al fatto che le precipitazioni nevose hanno mandato in tilt tutte le principali comunicazioni viarie della Toscana. «Ciò ha fatto scattare in ritardo anche le nostre operazioni - spiega Giani - perchè i mezzi non arrivavano. Del resto si è trattato di un evento eccezionale: non tanto la nevicata, quanto il perdurare delle basse temperature che hanno poi fatto formare il ghiaccio». E i mezzi a disposizione della 46esima e della Sat sono di solito sufficienti per far fronte alle rare nevicate: «Non si può certo immaginare - conclude l'ad - che un aeroporto costiero investa sulla rimozione della neve e nell'antigelo le stesse risorse che investono gli aeroporti nord europei»

Fonte: Il Tirreno


Aggiungo: sta montando una forte polemica, le dichiarazioni dell'AD dell'apt di Pisa, Giani, sembrano una larvata giustificazione che fanno seguito alle accuse giuste lanciate alla stampa dal governatore della Toscana Rossi, che si dice sia moltoooooo incavolato.
Quindi sembrerebbe che anche l'apt di Pisa salga sul banco degli imputati per il caos che attanaglia la Toscana.
 
penso che sia stata una nevicata eccezionale per FLR e PSA. I mezzi ci sono, il problema
e' stato che tutti viste le avverse condizioni meteo si sono messi in moto nello stesso momento per raggiungere le proprie destinazioni. "caos" . Tutti avevano previsto una normale nevicata. ma non 30 cm. Piano piano ripartiamo..
ciao
meo3356
 
E' stato riaperto alle 17 l'aeroporto fiorentino di Peretola......(...)

A Pisa invece «non è realistico pensare che l'aeroporto civile possa riaprire prima di domani mattina». Lo afferma il generale Stefano Fort, comandante della 46/a brigata aerea di Pisa che gestisce la torre di controllo dello scalo. Fort ha parlato dopo una riunione con i vertici di Sat, la società che gestisce lo scalo, sullo stato dei lavori di 'ripulitura' delle piste dopo la nevicata di ieri. «Le nostre squadre e quelle dell'aeronautica - aggiunge Gina Giani, ad di Sat - sono al lavoro da ieri e speriamo di finire prima possibile, ma credo anche io che la piena operatività aeroportuale potremmo averla solo domani mattina (...). A mettere in ginocchio il 'Galilei' oltre alla neve è stato il ghiaccio, oltre al fatto che le precipitazioni nevose hanno mandato in tilt tutte le principali comunicazioni viarie della Toscana. «Ciò ha fatto scattare in ritardo anche le nostre operazioni - spiega Giani - perchè i mezzi non arrivavano. Del resto si è trattato di un evento eccezionale: non tanto la nevicata, quanto il perdurare delle basse temperature che hanno poi fatto formare il ghiaccio». E i mezzi a disposizione della 46esima e della Sat sono di solito sufficienti per far fronte alle rare nevicate: «Non si può certo immaginare - conclude l'ad - che un aeroporto costiero investa sulla rimozione della neve e nell'antigelo le stesse risorse che investono gli aeroporti nord europei»

Fonte: Il Tirreno


Aggiungo: sta montando una forte polemica, le dichiarazioni dell'AD dell'apt di Pisa, Giani, sembrano una larvata giustificazione che fanno seguito alle accuse giuste lanciate alla stampa dal governatore della Toscana Rossi, che si dice sia moltoooooo incavolato.
Quindi sembrerebbe che anche l'apt di Pisa salga sul banco degli imputati per il caos che attanaglia la Toscana.


Ma dai su un po di sano realismo! i giornali locali che devono fare secondo te? se domani mi rompo il braccio io ho buone probabilità di trovarci un trafiletto sul Tirreno, questi giornaletti locali devono riempire le pagine no?
Mi sorprende invece l'atteggiamento allarmista di una persona abbastanza informata quale sembri te che si scandalizza per un giorno di neve e chiusura aeroporto... forse dovresti farti un viaggetto in paesi del nord dove sotto la neve ci stanno anche per settimane e, nonostante i mezzi 'adeguati', gli aeroporti sono costretti a chiudere anche per giorni..

Come hai sottolineato vivendo a Pisa dovresti sapere quanto siano eccezionali tali eventi...

p.s. non è il terzo giiorno di chiusura aeroporto ...ma siamo a poco più del primo ;)
 
FIRENZE:
LIRQ 181920Z 00000KT 0050 R05/0175V0250N FG VV/// M08/M09 Q1008
Temperatura -8°C e visibilità 50m

PISA:
LIRP 181915Z /////KT 8000 NSC M02/M02 Q1007 04793099 NOSIG
Temperatura -2°C e visibilità 8000m
 
FIRENZE: -8°C - 200m
LIRQ 182020Z VRB01KT 0200 R05/0325 FZFG NSC M08/M09 Q1009

PISA: -3°C - 5000m
LIRP 182015Z /////KT 5000 BR NSC M03/M04 Q1008 04793099 TEMPO 3000