(ANSA) - GENOVA, 12 AGO - Stavano volando a circa 3000 metri di quota quando hanno incontrato
una cellula temporalesca che li ha sballottati e gli ha fatto perdere improvvisamente quota, proprio
mentre il motore del piccolo aereo da turismo è andato in avaria. Con una manovra che gli esperti di
volo giudicano «molto difficile e ben compiuta», il pilota del «Sirrus 22», partito da Olbia e diretto a
Lugano, con un passeggero a bordo, non ha potuto fare altro che tentare un ammaraggio,
fortunatamente riuscito. Ora pilota e passeggero, due italiani di 40 anni residenti uno a Lugano e l'altro
in provincia di Varese, soccorsi dai Vigili del fuoco e dalla Guardia Costiera, si trovano nell'hangar
dell'aeroporto, sotto choc ma in buone condizioni. Hanno rifiutato il ricovero in ospedale per tornare
presto a casa.
È accaduto questa mattina poco dopo le 12 al largo di Genova, a circa 15 miglia dalla costa di
Nervi.
Il «Sirrus 22» N357MV, velivolo modernissimo di fabbricazione americana, un aereo privato
monomotore classe PA28, era partito stamani da Olbia, in Sardegna, ed era diretto in Svizzera, a
Lugano.
Secondo la ricostruzione compiuta dall'Enac, i primi problemi sono stati segnalati alle 12.20 quando
l'aereo, in volo sul mar Ligure, è entrato in una cellula temporalesca, con forte vento.
Dal Centro di controllo Enav di Milano, che seguiva in frequenza il monomotore, è così arrivato il
consiglio di aumentare la quota di volo, da 3000 a 4000 metri, in modo da uscire dalla turbolenza.
L'operazione non è però riuscita e dal Centro milanese ci si è accorti che il piccolo aereo stava
perdendo rapidamente quota, probabilmente spinto dal forte vento e dalle correnti. Si è così
provveduto ad avvisare l'aeroporto più vicino, quello di Genova, ed a passare in frequenza il
collegamento con il volo.
Quando il 'Sirrus' si trovava a non più di 200 metri sopra il livello del mare è arrivato l'sos lanciato dal
pilota, il quale ha poi compiuto la manovra di ammaraggio.
«Abbiamo seguito l'aereo sul radar fino a livello del mare - spiegano all'Enac - e così abbiamo
potuto immediatamente fornire la posizione esatta ai mezzi di soccorso».
Sul posto sono subito arrivati i Vigili del fuoco e gli agenti della Guardia Costiera.
«I due occupanti dell'aereo - ha raccontato poi il pilota dell'elicottero 'Dragò dei Vigili del fuoco, che
ha portato in salvo pilota e passeggero - si trovavano a circa 200 metri dal relitto, che si stava
inabissando. Erano protetti da un particolare tipo di salvagente e sembravano in buone condizioni».
In quel momento il mare al largo di Genova era agitato, con onde lunghe.
I due sono stati raggiunti dai sommozzatori dei vigili del fuoco e con il verricello issati a bordo
dell'elicottero che si è diretto verso l'ospedale San Martino. Durante il tragitto, però, i due hanno
rifiutato le visite mediche. Sotto choc ma in buone condizioni di salute, hanno preferito raggiungere
l'hangar dell'aeroporto per rientrare presto alle rispettive residenze.(ANSA).
BOA 12-AGO-06 17:09 NNN