A400M a rischio cancellazione


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bel paese là dove 'l sì suona
5 Jan 2010 12:21pm

Airbus threatens to scrap A400M aircraft

By Peggy Hollinger, Pilita Clark and Jeremy Lemer
The Financial Times



Airbus is threatening to scrap its €20bn ($28.8bn) programme to build the A400M military aircraft, Europe’s most high-profile defence project, unless governments agree to come up with more money for it before the end of this month.

“We need to stop this constant drain on resources,” Airbus said on Tuesday. “We’ve asked the governments to take their share of the burden and this needs to be done as soon as possible.”

The threat is seen as a last desperate bid by the European aircraft maker to increase the pressure on the European partner governments that have signed up to the programme, particularly Berlin, to finance the cost overrun on the troubled project.

Germany is the largest customer for the aircraft and has so far taken a hard line in long-running negotiations to address the rising costs.

Analysts warned that abandoning the programme would be costly for the aircraft maker, which would have to repay €5.7bn in development funding under the original programme contract.

Cancelling the project would also prove hugely embarrassing for Airbus, which exclusively makes commercial aircraft and is aiming to break into the defence procurement market via the A400M. Its parent, European Aeronautic Defence & Space, is already involved in military programmes through its Eurocopter subsidiary, as well as its stake in the Eurofighter consortium.

It would also prove a big setback for the main European partners in Nato, the transatlantic military alliance. The impetus for the A400M, which was first conceived in the early 1980s, came after the Kosovo conflict in 1999 which sorely exposed the lack of European military transport capacity.

The contract for the programme was signed in 2003 after Germany budgetary constraints had threatened to kill the programme. The US had strongly opposed the programme at the time in part to protect its near-hegemony over military transport aircraft. Washington also argued that the funds would be put to better use in other areas addressing the large technology gap between US and other Nato forces.

The much delayed and over-budget A400M aircraft, which finally flew for the first time just last month, has become an increasing source of friction between Airbus and the European governments.

Tensions have worsened in recent months as Airbus and EADS have tried to persuade the governments to share the extra costs that have arisen thanks to the technical problems and delays afflicting the programme.

After EADS missed a key deadline to fly the aircraft earlier this year, putting it in breach of its contract, the parties came to a “standstill” agreement under which Airbus kept working on the A400M while funding and delivery negotiations continued.

There have been three extensions of the negotiations over the past 10 months, but no agreement has been reached, leaving Airbus to bear costs of around €100m a month.

Airbus said the A400M was eating up “scarce engineering resources” that could have been diverted to the company’s civil aircraft production arm.

The aircraft maker said it had delivered its part of the the standstill agreement by solving the technical issues and getting the aircraft into the air and now it was time for the governments to share the burden.

The manufacturer threw down an ultimatum to the governments on December 31, people familiar with the situation in Airbus and EADS said on Tuesday, saying this would be the last extension of negotiations.

EADS estimates the programme will cost a third more than first envisaged, with a further €11.3bn in funds needed, bringing the total cost of the project to €31bn.

The company wants the partner governments – Germany, France, the UK, Spain, Belgium, Luxembourg and Turkey – to accept a 25 per cent price increase, equal to €5.3bn.

EADS, which has already taken a write-off of €2.4bn, will then absorb the extra risk cost of €3.6bn, which it hopes to bring down by running the programme more efficiently.

Tom Enders, Airbus chief executive, is looking at pulling out of the programme if agreement is not reached by the end of January. However, the company is still some way from this point and any final decision would be taken by EADS.

A spokesman for the German defence ministry said on Tuesday that it remained committed to A400M programme negotiations with Airbus and hoped to secure an agreement by the end of January.

“We stick to the moratorium agreement and continue to clarify the necessary details for a continuation of the program with the industry until the end of the month,” he told Dow Jones Newswires.
 
La crisi sta mettendo in serie difficolta' molti progetti sia civili che militari, l'A400 non sara il primo ne l'ultimo ne vedremo parecchie di brutte quest'anno purtroppo.
Le coperte sono sempre piu' corte e non c'e' sicuramente da stare allegri per i prossimi 3-5 anni !
MF
 
a prescindere dalle idee politiche, io credo che l'Italia debba ringraziare il Professor Antonio Martino per la lungimiranza che ebbe tempi addietro.

GRAZIE!
 
a prescindere dalle idee politiche, io credo che l'Italia debba ringraziare il Professor Antonio Martino per la lungimiranza che ebbe tempi addietro.

GRAZIE!

N.B. Non sono pro' Berlusconi. Adesso pero' vorrei sentire quei politici che hanno fatto un gran casino perchè ai tempi non entrammo nel progetto. E' vero erano di sinistra, ma son convinto che se fosse stato il contrario sarebbe stato lo stesso. Grazie all'uomo che hai nominato siamo riusciti a non gettare i soldi dalla finestra. Mi rincuora che abbiamo persone del genere, segno che se ci mettono un po' di cervello anche i nostri politici producone idee buone. Ce ne mettessero un po' di +, staremo tutti meglio e ci sarebbe meno casino...
 
a prescindere dalle idee politiche, io credo che l'Italia debba ringraziare il Professor Antonio Martino per la lungimiranza che ebbe tempi addietro.

GRAZIE!

Non sono per niente d'accordo. Siete mai andati in città come Bristol, Amburgo, Brema, per non dire Tolosa? Ci sono migliaia di persone altamente specializzate che lavorano per quell'azienda; sono gli ingegneri migliori, gli operai migliori che si occupano di progettazione e sviluppo ad altissimo livello, e mentre l'Italia getta al vento soldi per accorciare di 10 minuti la Firenze- Bologna di AV ringraziate che in Italia non ci sia un'azienda che fa vivere città intere.
Peggio per voi, che non volete andare avanti.
 
Non sono per niente d'accordo. Siete mai andati in città come Bristol, Amburgo, Brema, per non dire Tolosa? Ci sono migliaia di persone altamente specializzate che lavorano per quell'azienda; sono gli ingegneri migliori, gli operai migliori che si occupano di progettazione e sviluppo ad altissimo livello, e mentre l'Italia getta al vento soldi per accorciare di 10 minuti la Firenze- Bologna di AV ringraziate che in Italia non ci sia un'azienda che fa vivere città intere.
Peggio per voi, che non volete andare avanti.

cosa c'entra questo con il non aver partecipato ad un progetto sôla???
 
Non sono per niente d'accordo. Siete mai andati in città come Bristol, Amburgo, Brema, per non dire Tolosa? Ci sono migliaia di persone altamente specializzate che lavorano per quell'azienda; sono gli ingegneri migliori, gli operai migliori che si occupano di progettazione e sviluppo ad altissimo livello, e mentre l'Italia getta al vento soldi per accorciare di 10 minuti la Firenze- Bologna di AV ringraziate che in Italia non ci sia un'azienda che fa vivere città intere.
Peggio per voi, che non volete andare avanti.

Sola o meno lo dira' il tempo , il C130 J era pronta cassa all'epoca l'a400 no ando bene sia all'ami che ad alenia.
certo che se a tolosa amburgo brema o bristol noi paragoniamo pomigliano o i nuovi superstabilimenti di grottaglie...dura e'!
ma questa e' tutta un'altra storia....
 
E' la stessa cosa, vuol dire avere lavori e commissioni per progettarlo e farlo volare.

Mi sembra corretto, metti molti soldi per riaverne indietro meno.... Non mi sembra molto economico..... Perchè se l'aereo vendesse è un buon investimento, ma se l'aereo non vende, i soldi che hai riavuto in lavori e commissioni forse riescono a coprire solo le spese di rappresentanza
 
allo stato dei fatti mi sembra che si sarebbe trattato più di cacciare soldi nel cexxo.
infatti, ma non e' l'unico basta pensare aiboeing 767 tanker ormai praticamente defunto o alla versione cargo civile, per prendere 2 prodotti su cui finmeccanica ha investito e ormai sono praticamente morti.
succede, laeronautica industriale e' fatta anche di questo, se sto a400 e' una sola lo vedra il tempo...
 
infatti, ma non e' l'unico basta pensare aiboeing 767 tanker ormai praticamente defunto o alla versione cargo civile, per prendere 2 prodotti su cui finmeccanica ha investito e ormai sono praticamente morti.
succede, laeronautica industriale e' fatta anche di questo, se sto a400 e' una sola lo vedra il tempo...

a maggior ragione allora. 'na sôla l'abbiamo già presa, perseverare sarebbe stato diabolico.
oltretutto avevamo delle necessità urgenti per un aereo versatile e tosto, e il C130J ha soddisfatto alla grandissima questa esigenza.
 
Non sono per niente d'accordo. Siete mai andati in città come Bristol, Amburgo, Brema, per non dire Tolosa? Ci sono migliaia di persone altamente specializzate che lavorano per quell'azienda; sono gli ingegneri migliori, gli operai migliori che si occupano di progettazione e sviluppo ad altissimo livello, e mentre l'Italia getta al vento soldi per accorciare di 10 minuti la Firenze- Bologna di AV ringraziate che in Italia non ci sia un'azienda che fa vivere città intere.
Peggio per voi, che non volete andare avanti.

Come già ti hanno significato altri forumisti, il tuo ragionamento a nostro giudizio non fila e, soprattutto, analizza altri aspetti che nella fattispecie non hanno molto a che vedere.

Che a Tolosa siano bravi (ma in questo caso sarebbe opportuno dire a Siviglia e a Madrid) è fuori discussione, ma che in quegli stessi laboratori abbiano tirato fuori una ciofeca di progetto (varie analisi di professionisti più esperti di noi profani l'hanno dimostrato) questo è un dato di fatto.

Ergo.. plaudere alla decisione (difficile) dell'allora Ministro della Difesa, è cosa "buona e giusta". ;)

Come chicca che riassume una delle posizioni sul tema A400M nella terra dei nostri cugini spagnoli, vi mostro questa simpaticissima vignetta:
eads.jpg
 
Non sono per niente d'accordo. Siete mai andati in città come Bristol, Amburgo, Brema, per non dire Tolosa? ...

In un certo senso Airbus/EADS è la vecchia industria di Stato ed in Italia non se ne sene prorpio la mancanza.
Se non avessero le spalle coperte dagli Stati di Francia e Germania sarebbero già con il oluc per terra... o come la vignetta di cui sopra.
 
cosa c'entra questo con il non aver partecipato ad un progetto sôla???

C'entra eccome: la storia della creazione di posti di lavoro fa sempre comodo in una discussione a chi non sa a quale altro appiglio retorico attaccarsi.
- Alitalia perde(va) vagonate di quattrini? sì, ma diamone ancora perché crea posti di lavoro.
- FIAT non perdeva soldi? Socializziamo le perdite, perché servono a creare/mantenere posti di lavoro.

Questa storia dei posti di lavoro e dello sviluppo del paese viene sempre cacciata in ballo da chi deve difendere la socializzazione delle perdite di un'azienda.
Piuttosto, investiamo quei soldi in scuole e università degne. Il resto vien da sé: "se vuoi investire per un anno - diceva Confucio - semina riso; se vuoi investire per dieci anni, pianta alberi da frutto; se vuoi investire per un secolo, educa bambini".
 
C'entra eccome: la storia della creazione di posti di lavoro fa sempre comodo in una discussione a chi non sa a quale altro appiglio retorico attaccarsi.
- Alitalia perde(va) vagonate di quattrini? sì, ma diamone ancora perché crea posti di lavoro.
- FIAT non perdeva soldi? Socializziamo le perdite, perché servono a creare/mantenere posti di lavoro.

Questa storia dei posti di lavoro e dello sviluppo del paese viene sempre cacciata in ballo da chi deve difendere la socializzazione delle perdite di un'azienda.
Piuttosto, investiamo quei soldi in scuole e università degne. Il resto vien da sé: "se vuoi investire per un anno - diceva Confucio - semina riso; se vuoi investire per dieci anni, pianta alberi da frutto; se vuoi investire per un secolo, educa bambini".

quotone
 
a maggior ragione allora. 'na sôla l'abbiamo già presa, perseverare sarebbe stato diabolico.
oltretutto avevamo delle necessità urgenti per un aereo versatile e tosto, e il C130J ha soddisfatto alla grandissima questa esigenza.
quoto in pieno!!! , i C130H sono stati una risorsa ottima per l'ami cosi' come saranno i piu' moderni C130 j .
 
charly ha detto:
Meno male che a suo tempo noi non entrammo nel progetto!!!!

a prescindere dalle idee politiche, io credo che l'Italia debba ringraziare il Professor Antonio Martino per la lungimiranza che ebbe tempi addietro.

GRAZIE!


parbleu che ragionamenti bislacchi !
assomiglia al guidatore che fatto l'ennesimo incidente dove ha distrutto l'ennesima macchina si compiace perchè fortunatamente il navigatore della stessa funziona ancora , dimenticando che gli incidenti dipendono direttamente dal suo modo di guidare .

ci vedo poco da gioire e ringraziare , tanto più sulle disavventure altrui ,sempre che tali siano

buona epifania