A MXP in arrivo il micro-chip per i bagagli


Citazione:Messaggio inserito da Tibor
Per quanto poco possa costare un vero transponder... credo che non possa costare meno di qualche euro e mal si presta ad un uso usa e getta.
Questa la mia modesta idea.

L'anno scorso ho partecipato a un seminario organizzato dalla mia azienda, pensavamo di inrodurre i tag (cioè i microtransponder) per tracciare il s/n delle schede elettroniche che escono dalla linea di produzione; se non sbaglio, su grossi quantitativi e per il tipo passivo, si parlava di un costo intorno ai pochi centesimi di euro a pezzo.

Per quanto riguarda MXP, non credo che parlino di quelli magnetici (tipo antitaccheggio), in quanto questo forniscono solo informazione on-off (ci sono / non ci sono), mentre in un sistema di handling devi tracciare molte altre info, quali origine, destinazione, vettore, proprietario, etc.
 
Citazione:Messaggio inserito da Mauro@GOA

Citazione:Messaggio inserito da Tibor
Per quanto poco possa costare un vero transponder... credo che non possa costare meno di qualche euro e mal si presta ad un uso usa e getta.
Questa la mia modesta idea.

L'anno scorso ho partecipato a un seminario organizzato dalla mia azienda, pensavamo di inrodurre i tag (cioè i microtransponder) per tracciare il s/n delle schede elettroniche che escono dalla linea di produzione; se non sbaglio, su grossi quantitativi e per il tipo passivo, si parlava di un costo intorno ai pochi centesimi di euro a pezzo.

Per quanto riguarda MXP, non credo che parlino di quelli magnetici (tipo antitaccheggio), in quanto questo forniscono solo informazione on-off (ci sono / non ci sono), mentre in un sistema di handling devi tracciare molte altre info, quali origine, destinazione, vettore, proprietario, etc.

Che dire...rimango perplesso sui costi ma se dici questo non posso che prenderne atto!
Mi piacerebbe anche capire la procedura per il caricamento dei dati e l'alimentazione del "microchip"...mah!
Vedremo!
 
Beh potevo essere Paperone:

correva il lontano 1998 e questo progetto fu presentato in Comunità Europea dal mio Studio di consulenze in cooperazione con l'Aeroporto di Pisa, Alitalia ed una ditta di elettronica del bolognese.

Da allora ho dei salti di bile ogni volta che leggo di RFID.

A me un avvocato, un giurista, le forze armate!

Aaaaaarggggghhh!
 
se ne parla da tempo, sarebbe un buon sistema secondo me.
I costi sono irrisori, se prodotti su larga scala e se comparati come costo-riduzione spesa per bag perso, poi però ci sono gli interessi degli uni e degli altri che li fanno lievitare....[:305]

comunque, per farsi un'idea, ecco come si potrebbe presentare una ipotetica etichetta con RFID passivo, che non ha bisogno di fonti autonome di alimentazione:
Passive%20RFID%20Tag%20CU.jpg

fonte: http://www.eis.army.mil

"The Passive Radio Frequency Tags (RF Tags) are small devices that are used for short-range, simple tracking and monitoring applications. Because they are powered by radio waves that read the tags, passive tags do not use a battery. Therefore, these devices are inexpensive and can last long. RF Tags can be used in many different situations"

" The whole system consists of two main parts:
The first; the Tag consists of one or several solid state memory chips which store data, a circuit board structure, and an antenna. In some cases it may also include a battery. The second, a Reader or interrogater used to read and write data to the RF-ID tags. These readers may be portable or stationary and are controlled by a host computer. They transmit an RF signal to activate the tags and then interrogate each tag based on the information received from the inital transmission. To be read or written to by the reader these tags must move through an RF field. The reader may be stationary for a conveyor belt or production line system or may be handheld for remote data collection or even vehicle mounted on a forklift truck."

fonte: rf-id.com
 
Citazione:Messaggio inserito da AviatorAZ

se ne parla da tempo, sarebbe un buon sistema secondo me.
I costi sono irrisori, se prodotti su larga scala e se comparati come costo-riduzione spesa per bag perso, poi però ci sono gli interessi degli uni e degli altri che li fanno lievitare....[:305]


"The Passive Radio Frequency Tags (RF Tags) are small devices that are used for short-range, simple tracking and monitoring applications. Because they are powered by radio waves that read the tags, passive tags do not use a battery. Therefore, these devices are inexpensive and can last long. RF Tags can be used in many different situations"

" The whole system consists of two main parts:
The first; the Tag consists of one or several solid state memory chips which store data, a circuit board structure, and an antenna. In some cases it may also include a battery. The second, a Reader or interrogater used to read and write data to the RF-ID tags. These readers may be portable or stationary and are controlled by a host computer. They transmit an RF signal to activate the tags and then interrogate each tag based on the information received from the inital transmission. To be read or written to by the reader these tags must move through an RF field. The reader may be stationary for a conveyor belt or production line system or may be handheld for remote data collection or even vehicle mounted on a forklift truck."

fonte: rf-id.com

Grazie AviatorAz.
Direi che l'apetto economico...è chiarito.
Ora devo mettermi lì a ragionare su come funzia il tutto! [:302]
Ma il concetto di "passivo" rende le cose un po' piu' semplici.
 
Citazione:Messaggio inserito da Tibor
Grazie AviatorAz.
Direi che l'apetto economico...è chiarito.
Ora devo mettermi lì a ragionare su come funzia il tutto! [:302]
Ma il concetto di "passivo" rende le cose un po' piu' semplic
[/quote]


Alla stregua di programmi che trasformano lettere, numeri , e altri caratteri, in barre di diverso spessore e diversa distanza l'una dall'altra( codici a barr, appunto)allo stesso modo i chips possono essere programmati sul momento e come una etichetta adesiva "sfornati" e abbinati all'oggetto di cui devono riportare le caratteristiche. Mi viene in mente ora un esempio...... singolare che riguarda il mio cagnone Giove (vedi Avatar). Non ha forse Giove il suo bel chip sottopelle con tutta la sua bella " carta identità" , con indirizzo razza età ecc. ecc. Costo 30 € compresa prestazione veterinario !!!!!
 
Citazione:Messaggio inserito da Roger

Citazione:Messaggio inserito da Tibor
Grazie AviatorAz.
Direi che l'apetto economico...è chiarito.
Ora devo mettermi lì a ragionare su come funzia il tutto! [:302]
Ma il concetto di "passivo" rende le cose un po' piu' semplic


Alla stregua di programmi che trasformano lettere, numeri , e altri caratteri, in barre di diverso spessore e diversa distanza l'una dall'altra( codici a barr, appunto)allo stesso modo i chips possono essere programmati sul momento e come una etichetta adesiva "sfornati" e abbinati all'oggetto di cui devono riportare le caratteristiche. Mi viene in mente ora un esempio...... singolare che riguarda il mio cagnone Giove (vedi Avatar). Non ha forse Giove il suo bel chip sottopelle con tutta la sua bella " carta identità" , con indirizzo razza età ecc. ecc. Costo 30 € compresa prestazione veterinario !!!!!
[/quote]

Si Roger...ma sto cercando di afferrare non tanto la programmazione con l'inserimento dei dati di pertinenza quanto la logica di funzionamento e lemodalità con cui questo benedetto chip (low cost!!) trasmette se e quando interrogato.
Piuttosto interessante anche considerando il fatto che...può non andare a pile...

Comunque...Giove è stupendo...altro che chips!
 
Un 4 mesi fa' fecimo un lungo discorso, io concorde ed un lurker che attualmente lavora al progetto del BHS di Malpensa in merito ai vari problemi che può avere un BHS e della difficoltà nella lettura delle etichette con codice a barre.
Riassumendo:
- Etchette strappate o staccate (soprattutto per i transiti)
- Etichette scritte a mano e non leggibili
- Etchette vecchie attacacte ai lati della valigia
- Valigie capovolte con etichette laterali attaccate male
- Valigie che si impigliano (soprattutto zaini)
- Errori nella lettura
- Etichette piegate per il largo o rovinate
- Problemi con i pusher degli scivoli
- Problemi di sottocapacità dei controlli radiogeni di II livello per i voli sensibili (USA, Israele, UK ecc...)
- Transiti troppo rapidi

Capite che con un elenco del genere ridurre gli errori di lettura porta ad una riduzione dei problemi ed una riduzione del numero di quelle povere persone che sbanacalano valigie all'ingresso del BHS e che si devono occupare a mano di sostituire o leggere i codici.
Inoltre questo sistema dovrebbe potere fornire un idea in tempo reale di quello che è lo storage dei bagagli a lunga degenza (a mxp le valigie oltre le 2 ore vengono tolte dal carosello e messe in apposita warehouse automatica che si svuota per tempo, ma che a volte ritarda)