fatevi due risate :sconfortato:
Barcellona, mancata collisione
Due aerei si sfiorano all'alba
Un Airbus argentino taglia la pista a un Boeing della russa Utair in atterraggio: il pilota effettua un’impennata. Nessun ferito. L’aeroporto: «Nessun pericolo»
Collisione sfiorata, sabato mattina, sulle piste dell'aeroporto El Prat di Barcellona. Avrebbe potuto essere un disastro paragonabile alla sciagura di Los Rodeos, a Tenerife, quando nel 1977 morirono 583 persone nell'impatto tra due aerei, ma grazie alla prontezza di spirito di un pilota questa volta la strage non c'è stata. All’origine dell’incidente è probabile che ci sia stato un errore di comunicazione o un fraintendimento tra piloti. Un video amatoriale ha documentato quanto accaduto.
La riattaccata
L'abilità è stata quella di un pilota della compagnia russa Utair che, in fase d'atterraggio con un Boeing 767 proveniente da Mosca Domodedovo (Capienza massima: 336 passeggeri) , è riuscito a evitare lo scontro con un Airbus A340 della Aerolineas Argentinas (fino a 300 passeggeri) pronto a decollare per Buenos Aires. A contribuire alla corretta esecuzione della manovra l'eccellente visibilità, a differenza di quanto capitò 37 anni fa a Tenerife.
La «near miss», o mancata collisione, si è verificata nelle prime ore del mattino di sabato. Alle 6.53 il volo UT5187, ormai prossimo all'atterraggio sulla pista 02 dell'aeroporto catalano (sotto i 60 metri di altitudine, a circa 20 secondi dal previsto contatto con l'asfalto), riprende improvvisamente quota fino a 1.200 metri prima di effettuare un nuovo approccio e atterrare alle 7.06 lungo la stessa runway. Attraverso la pista lunga 2.500 metri è infatti transitato l’AR1163, in ritardo di quasi un'ora sull’ora di decollo prevista e diretto al punto d'attesa per lanciarsi lungo la pista 25R. Il volo per Buenos Aires è poi decollato alle 7.09 senza ulteriori contrattempi.
Un portavoce dell'Aena, l'Ente per l'aviazione spagnolo, ha comunque assicurato che non c'è mai stato un reale pericolo di contatto tra i due velivoli, e che il pilota russo - sceso fino una quota di 100 metri - ha soltanto "preferito" effettuare una riattaccata. L’intersezione tra le due piste, la 25 R e la 02, avviene pressapoco dopo due terzi della lunghezza della pista 02, quindi dopo circa 1780 metri di asfalto, cui andrebbe sommata la distanza ancora da percorrere da parte dell’UT5187, in quel momento a 142 nodi (263 km/h) e in frenata. Se la velocità fosse stata costante, e non è il caso, all’aereo russo sarebbero serviti almeno 24 secondi per raggiungere il punto occupato da quello argentino.
L’inchiesta e la protesta di Utair
In ogni caso lunedì è stata aperta un'inchiesta sull'incidente, dato che non è ancora chiaro se l'attraversamento della pista da parte dell'Ar1163 sia avvenuto con o senza l'autorizzazione della torre di controllo. Nell'inchiesta non verranno utilizzate le immagini, realizzate da uno spotter, un appassionato di aerei che va a “caccia” di immagini e filmati, dato che il lavoro dell'Aena si baserà esclusivamente sui dati. UtAir ha però formalmente protestato ricordando come «secondo le regole internazionali un aereo in fase d’approccio ha la priorità assoluta rispetto agli aerei a terra».
Il cambio di turno
Un portavoce dell’associazione dei controllori di volo spagnoli (Aprocta), David Guillamon, ha spiegato a El Pais che in quel momento, a causa del cambio dei venti, in quel momento l’aeroporto stava riconfigurando i punti di partenza e di atterraggio, aggiungendo anche che era in corso il cambio del turno tra i controllori della torre di Barcellona. Questo, e il fatto che il volo AR1163 abbia seguito una strada che normalmente non viene utilizzata nella fase a terra (i normali percorsi per raggiungere la testa della pista 25R sono molto più esterni), lascia aperte, secondo Guillamon, le ipotesi di un errore umano tanto a terra quanto sull’Airbus. Lo stesso responsabile dell’Aprocta sottolinea anche che le riattaccate sono piuttosto frequenti, una ogni 3.000 tentativi di atterraggi circa.
Il precedente delle linee argentine
Non manca chi ricorda un precedente, proprio a Barcellona, che riguardava le Aerolineas Argentinas. Il 12 novembre 2012 un A340 in volo da Buenos Aires per la città catalana (AR1160), mentre aspettava il suo turno d’atterraggio lungo la pista 25R, sfiorò un A320 di Iberia perché si era rifiutato di seguire le indicazioni della torre di controllo, che li aveva invitati a volare 100 piedi (30 metri) più in basso di quanto segnalato. L’incidente mancato, i due aerei si trovarono a 90 metri di differenza verticale ma a 3,7 km di distanza orizzontale, fu riportato con anche i dialoghi torre-Ar1160 (in spagnolo) dall’Aviation Herald e risultò parzialmente coinvolto anche un volo Easyjet proveniente da Milano.
http://www.corriere.it/esteri/14_luglio_07/barcellona-mancata-collisione-due-aerei-si-sfiorano-alba-d50b1a4c-05e6-11e4-9ae2-2d514cff7f8f.shtml