2008 anno difficile per le low cost

  • Autore Discussione Autore Discussione Bario
  • Data d'inizio Data d'inizio

purtroppo il risultato è che si è drogato il mercato e nei prossimi anni centinaia di lavoratori e relative famiglie resteranno vittime di questo mercato "dopato".

Credo improbabili evoluzioni diverse da quella che prevedi...
nella giugla la sopravvivenza necessita di intelligenze dimetralmente opposte ad una conferenza di esperti...

Ma se non si adattano le regole alle nuove realtà, non saranno i soli a farne
le spese ma anche i consumatori e in generale il trasporto aereo.
(quello vero...che segmenta il mercato. che deposita le tariffe e relative regole al ministero dei trasporti, che permette le connetion, che antepone con le opzioni le esigenze primarie allo spostamento e che si riconosce nella regolamentazione internazionale IATA a tutela del consumatore).
 
Comunque che il mercato abbia avuto una tale espansione grazie al doping dei prezzi, io ne sono il testimone vivente: da quando le tariffe sono così basse (non parlo solo delle low cost, ma anche di viaggi a 100/105 EUR con BA o LH, ma anche a 150/180 EUR, fino a qualche anno fa impensabili) sto viaggiando parecchio in giro per l'Europa per divertimento, mai mi sarei aspettato di spendere meno per andare in discoteca a Berlino che non per andare a Sirmione del Garda (vivendo a Padova)...
 
Io faccio parte di quei passeggeri che ha girato mezza europa grazie alle basse tariffe..... faccio parte di quella percentuale che con un aumento del 10 % smette di volare :)

Dura la verita'....


Tiz
 
La mia previsione personale è la seguente :

- un gran numero di compagnie che hanno attualmente come core-business il low-cost si riconvertiranno progressivamente a vettori parzialmente charter operanti su rotte quasi esclusivamente leisure.
Parlo di : Jet2, flyGlobespan, Centralwings (se il risanamente darà a breve buoni frutti..altrimenti la vedo dura), Tuifly, Transavia.

- altri attori hanno già annunciato possibili e concrete fusioni, con scomparsa o re-impiego in altre attività dei marchi più deboli.
Parlo di Vueling+Clickair e Germanwings+Tuifly.

- altri vettori che non hanno ancora auspicato fusioni con concorrenti o cambiamenti radicali nella propria attività caratteristica ma che hanno conti messi male o molto male, potrebbero rischiare pesanti ridimensionamenti dell'attività o la chiusura.
Parlo in primo luogo di SkyEurope e di Sterling, che ha però mostrato alcuni segnali di ripresa. Potrei aggiungerci anche Norwegian, anche se si sta espandendo senza sosta ed esternamente non mostra segnali di cedimento.

- altri vettori, di dimensioni minori, si specializzeranno sempre di più nei mercati di nicchia e di riferimento, magari combinati anche con una discreta attività charter, continuando a riscuotere successi.
Parlo di BlueAir, Windjet o Iceland Express.

- altri operatori hanno futuro incerto circa la loro continuità, dovuto all'acquisizione, da parte di terzi, della casa-madre che li controlla.
Parlo di bmibaby.

- vi sono poi le big four : ovvero Ryanair, easyJet, Air Berlin e Wizzair...per loro prevedo, nel prossimo biennio, ritmi di crescita meno sostenuti del passato e tagli senza pietà sulle rotte che non producono ricavi soddisfacenti, specie durante il periodo invernale.


... c'è un ultimo gruppo di vettori che non riesco ad inquadrare in quanto non trovo per nulla limpidi nella loro attività e nel loro andamento economico reale... ed in questo gruppo ci metto, valutazione mia personale, MyAir.
 
Io faccio parte di quei passeggeri che ha girato mezza europa grazie alle basse tariffe..... faccio parte di quella percentuale che con un aumento del 10 % smette di volare :)

Dura la verita'....


Tiz


Questo tuo commento mi fa sorridere.

Ciò vorresti dire che se un tkt PSA-STN costa oggi 10 euro e domani 11 o 12...smetti di volare ?
 
Questo tuo commento mi fa sorridere.

Ciò vorresti dire che se un tkt PSA-STN costa oggi 10 euro e domani 11 o 12...smetti di volare ?

Ovviamente non in questi termini..... ma se un Pisa Londra inizia a costarmi 300 € .... le probabilita' che lo acquisti sono molto poche......

Non sono certo 2 € a fare la differenza :)

Tiz
 
Ovviamente non in questi termini..... ma se un Pisa Londra inizia a costarmi 300 € .... le probabilita' che lo acquisti sono molto poche......

Non sono certo 2 € a fare la differenza :)

Tiz

Nell'articolo si parla di un aumento delle tariffe del 10%. E tu cosi hai citato.

Un Pisa-Londra a 300€ significa che l'aumento è almeno a tre cifre !
 
Secondo me nei prossimi anni diminuirà sempre più il confine tra vettore low cost e vettore tradizionale almeno nel mercato europeo. Le tariffe di entrambe le tipologie di compagnie tenderanno ad omologarsi. Il vettore low cost non ce la farà "economicamente" più a svendere troppo i suoi biglietti e il vettore tradizionale non potrà tornare a chiedere cifre esorbitanti per un volo perchè è cambiata la concezione del trasporto aereo. Potrebbe anche essere che da qui a qualche anno le compagnie tradizionali tornino a vivere una seconda giovinezza.