Fumata "grigia" per il futuro di Levaldigi: assemblea rinviata a marzo. Intanto Geac strizza l'occhio al "Cote d'Azur" di Nizza
Nulla di concreto nell'assemblea tenutasi presso l'aeroporto. La vera novità, però, sta nei contatti che i vertici societari avrebbero già intavolato con i colleghi transalpini
"Fossimo in un ospedale potremmo parlare di accanimento terapeutico". Non usa mezze parole l'Amministratore Delegato Geac, Gian Pietro Pepino, per definire l'andamento dell'assemblea dei soci conclusasi da pochissimo a Levaldigi. Per conoscere il futuro dello scalo bisognerà infatti attendere il 6 marzo prossimo, quando il Consiglio tornerà a riunirsi e solo allora si saprà se quelle che oggi sono state le solite, tante belle parole, si tramuteranno in realtà.
Le posizioni sono state le stesse, per tutti. L'aeroporto che funziona chiede i soldi per poter continuare a farlo funzionare, i soci sostengono quanto sia bello e strategico volare da Levaldigi, ma in sostanza "argent" non ne arriva. Finora l'unica a "promettere" che i soldi ci sono è stata la Camera di Commercio di Cuneo, gli altri stanno a guardare.
Che cosa, in fondo non si sa. Il "pubblico", Provincia e Finpiemonte (la Regione ha ceduto le sue quote alla Partecipata) rispondono picche. Ognuna a modo suo: l'ente presieduto dalla Presidente Gancia lo dice chiaramente, soldi non ce ne sono. Stop. Mentre Finpiemonte, da quanto si è appreso, ha imbastito un discorso che, parole di chi era presente "ci voleva il traduttore per decifrarle". Proviamo a farlo noi: l'aeroporto di Cuneo interessa a Finpiemonte, ma loro è da poco che sono entrati nel gioco, quindi debbono ancora capire... a che gioco stanno giocando.
Nulla di nuovo, insomma. O quasi. Sì, perché l'appello lanciato ieri sera dal sindaco di Cuneo, Alberto Valmaggia, durante il Consiglio Comunale non è stato per caso. Dimostrando ancora una volta che il primo cittadino di Cuneo è un politico scafato e lungimirante, comunque la si veda. "Per Levaldigi occorre la concessione ventennale - ha detto Valmaggia - ma se alla fine Torino non ci vuole si pensi ad una partnership con Nizza".
Parole che trovano d'accordo i vertici Geac, che a quanto pare hanno fatto ben di più: i contatti con il "Cote d'Azur" non sono a venire, bensì in itinere. Insomma, i vertici di Olimpica hanno già imbastito un discorso con i colleghi transalpini che, stando ad indiscrezioni, sarebbero niente affatto dispiaciuti di portare avanti la trattativa.
Staremo a vedere. Intanto fissiamoci sul calendario un'altra data: 6 marzo 2012. E vedremo se la primavera porterà quella boccata di ossigeno della quale l'aeroporto ha davvero bisogno.
targatocn.it
CIAO
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