*** 1 Febbraio : Presentazione alla stampa della nuova base easyJet di Venezia ***


*** 1 Febbraio : Presentazione alla stampa della nuova base easyJet di Venezi...

Su SXF, in fin dei conti, da parte di U2 c'è stato un incremento graduale, passando dal daily ai 9 o 10xw fino agli attuali 14xw. Egoisticamente parlando mi facevano più comodo gli orari prima dell'apertura della base, che mi permettavano di essere a Piazzale Roma per le 9:30 e ripartire la sera tardi. Certamente ora è meglio per chi parte da VCE, ma anch'io mi chiedo quale possa essere la percentuale di traffico biz su questa tratta.

Detto questo: grazie del reportage! Proprio ieri ho fatto una capatina a Venezia e ho pensato all'inaugurazione della base :)
 
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Re: *** 1 Febbraio : Presentazione alla stampa della nuova base easyJet di Venezi...

Per Enrico Marchi, presidente di Save – la società che gestisce l’aeroporto di Venezia – «è solo l’inizio». Per Easyjet è invece il proseguimento di un processo di espansione in Italia. La compagnia low cost britannica, guidata dall’amministratore delegato Carolyn McCall e, in Italia, da un’altra donna, Frances Ouseley, ha inaugurato il primo febbraio la nuova base italiana, a Venezia, con 150 persone tra piloti, assistenti di volo e personale basato nello scalo Marco Polo.

[h=5]La terza colonna[/h]È la terza base nel Paese, dopo Malpensa e Napoli e l’abbandono di Fiumicino, dove EasyJet ha sospeso le rotte con Linate. Erano state ottenute con fatica (cedute da Alitalia dopo la decisione dell’Antitrust) ma, alla fine, erano risultate poco redditizie, vuoi per la concorrenza dell’alta velocità ferroviaria, vuoi perché gli slot (le «finestre» di decollo e atterraggio) erano ritenute insufficienti. Ora la compagnia stanzierà a Venezia quattro aeromobili A319 e aprirà gradualmente entro marzo dieci nuove rotte, delle quali nove internazionali: Bristol, Bordeaux, Copenhagen, Edimburgo, Praga, Stoccarda, Minorca, Santorini, Myconos. E Olbia. In tutto diventano così 25 le rotte da Venezia di Easyjet, che diventa il trampolino per far viaggiare in Europa soprattutto gli imprenditori del Nord Est, con costi che partono da 29 euro.


[h=5]Focus sui viaggi d’affari[/h]L’obiettivo è infatti espandere la clientela d’affari. «Per noi è un investimento significativo, vogliamo fare di Venezia una delle città più connesse con l’Europa», ha detto McCall. «Il Triveneto rappresenta l’eccellenza d’Italia con propensione al viaggio tre volte più alta, nelle nostre stime, che nel resto del Paese – ha detto Ouseley, direttore EasyJet per l’Italia – Le persone qui hanno propensione alla concretezza senza fronzoli, come noi («no frills», niente fronzoli, è lo slogan delle compagnie low cost, ndr.). Prevediamo di trasportare 2,2 milioni di passeggeri da Venezia nell’anno fiscale in corso».
In tutto EasyJet conta oggi 29 aerei con base in Italia: 21 a Malpensa, quattro a Venezia e quattro a Napoli. Gli otto che erano in servizio a Fiumicino sono stati infatti destinati a queste tre città (quattro a Milano, quattro a Venezia e uno a Napoli) e inizieranno a operare progressivamente entro marzo.


[h=5]L’aereo «a idrogeno»[/h]Il gruppo ha anche presentato un progetto di aereo ibrido, alimentato con celle a idrogeno. Immagazzina energia quando l’aereo frena in fase di atterraggio e la utilizza per ricaricare le batterie ultraleggere: «Come nelle auto di Formula 1 con il Kinetic Energy Recovery System, il Kers», dice la compagnia. Il sistema è in fase di test, l’obiettivo è risparmiare 50 mila tonnellate di carburante all’anno (e proporzionali emissioni di anidride carbonica). Sono in corso contatti con Airbus per metterlo a punto. Sull’impatto del minore costo del petrolio sul costo del carburante delle compagnie aeree, però, Mc Call è scettica: «Noi e tutte le compagnie abbiamo un’assicurazione che ci copre dalle oscillazioni del prezzo del petrolio. Nessun risparmio e nessun rincaro».

IlCorrieredelveneto