Ora vado alla ricerca di un bancomat, per avere un po' di valuta locale, dato che mi secca enormemente di pagare in euro con tassi di cambio a discrezione dei negozianti: non mi fido...
Sembrerà assurdo, ma per diverse decine di chilometri sulla strada nazionale svizzera non avvisto un bancomat: ma la Svizzera non era il Paese in cui le banche sono anche nei tombini?
Finalmente a Bissone trovo un dispensatore di banconote.
Ammazza e come so brutti sti franchi... A me danno l'impressione di soldi del monopoli, sono troppo colorati
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Infatti è un mezzo luogo comune.
In Svizzera e in particolare a Lugano, ci sono più banche che panetterie, è vero, ma sono tutte banche d'affari. Non per i comuni mortali.
Continuiamo verso nord, e ci troviamo al bivio di Campione d'Italia.
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Nonostante non abbia capitali da giocare al casinò, voglio fare un giro in questo paesino così particolare, giusto per dire "ci sono stato". Per la seconda volta quindi valico un confine di stato, anche se qui in realtà non c'è che qualche bandiera. In realtà non capisco perchè debba essere Italia, le macchine sono targate TI (anche quella della Polizia Locale) come quelle di tutti i ticinesi, i numeri di telefono sono svizzeri, si usa il franco e non l'euro, i francobolli sono svizzeri... Insomma un posto bello strano!
La cosa che colpisce è questo enorme cubo (il Casinò) che stona enormemente col panorama circostante, tanto da chiedersi chi abbia dato l'autorizzazione a costruire una cosa così grande e stonata con la natura e le installazioni umane circostanti.
Campione è una enclave e come tale, sorgendo su territorio svizzero rispecchia in tutto e per tutto le caratteristiche di un paesino del Ticino.
I suoi abitanti sono italiani, ma godono di uno status speciale che gli permette di poter utilizzare il sistema scolastico svizzero o comprare macchine in Svizzera, tanto per citare due esempi.
Ah, il casinò, che può piacere o meno, avresti potuto anche visitarlo.
Entrare non costa nulla e puoi anche puntare 1 franco per le slot.

Cerchiamo un posto dove comprare la famosa cioccolata svizzera da portare a casa, ma sono passate le 17 ed è praticamente tutto chiuso.
Tornando al parcheggio noto che sotto la stazione c'è un centro commerciale, e nella Confiseria Bachmann (http://www.confiserie.ch/) compriamo le numerose bontà.
Solo il giorno dopo mi rendo conto di aver speso 15 euro per una scatola di latta contenente 15 cioccolatini, per un ammontare netto di 1 euro/cioccolatino. Anche se assaggiandoli poi passa ogni male, sono buonissimi.
eheeh mi sa che hai impattato con gli orari svizzeri.
Non sai che fatica ricordarsi che chiudono alle 18 e in Ticino sono già dei "ritardatari" rispetto alla Svizzera interna.
Bellissima Lucerna, ma ci sono un sacco di altri luoghi splendidi, città e paesaggi.

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Per quanto riguarda il TR veneziano:
Il ponte non è che è "detto di Calatrava", il ponte è dell'architetto Santiago Calatrava.

Le colpe sulla questione dell'inaccessibilità ai diversamente abile non è facile da liquidare, ci sono colpe trasversali di tutti gli individui coinvolti in questa realizzazione.
Grazie per le foto, bel doppio Daytrip o SuicideTrip.
