[Doppio TR] 2 daytrip con Easyjet

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asev

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22 Maggio 2008
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21 nm E NAP, 18 nm NW QSR
Finalmente ho l'opportunità di condividere nuovamente con voi impressioni, esperienze e immagini di viaggio in aereo.
La scelta di fare un Trip Report doppio è dettata dalla similarità dei viaggi, e dal fatto che, in particolare per il primo, le foto aeree scarseggiano.
Nessuna intenzione di essere ai livelli di tanti di voi, che ogni volta che fanno un TR ci fanno ripercorrere il proprio viaggio così realisticamente da sembrare di essere lì.
Dunque iniziamo subito:
il primo daytrip si svolge domenica 14 febbraio, giorno di San Valentino, sulla tratta NAP-MXP. Uno dei regali di natale per la mia ragazza, passare una giornata in Svizzera, dove non eravamo mai stati.
Prenotando quindi circa 1 mese e mezzo prima ottengo delle ottime tariffe minime di U2, 25 euro a persona a tratta.

Raggiungiamo di buon ora l'aeroporto di Capodichino, dove essendo domenica c'è meno traffico del solito.
Dopo aver lasciato la macchina al P1 lunghe soste, entriamo nel terminal, colazione al nuovo Autogrill (rimpiango ancora quello vecchio con visuale pista e piazzale), e superiamo velocemente i controlli di sicurezza senza eccessive rotture di scatole.
Al piano inferiore, gate A1 (a proposito, saluto il forumista omonimo :D), ci attende un po' di attesa per la partenza schedulata alle 8.50.
Nel frattempo approfitto per spottare un po':
AirItaly
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Tre code arancioni: Easyjet, Windjet e Livingston. G-EZEG è proprio il 319 (basato NAP immagino) che opera il primo volo della mattina per MXP.
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Sono le 8 e 21 minuti, (29 minuti prima della partenza), e già si è formata la "coda italica"...
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Tranquillamente resto seduto ad istruire la mia girl sui posti migliori del 319 EZY, e su quale scegliere, finchè non hanno già imbarcato gli Speedy Boarding e le famiglie. Dopo un giretto di interpista siamo ai piedi di G-EZEG, dove con uno scatto sorpasso buona parte di quelli che stavano in piedi da mezz'ora davanti alla porta. Trovo il mio posto preferito, l'11A (fila emergenza), e ci accomodiamo lì.
Mentre sblocchiamo una A/V ci informa che siamo seduti accanto all'uscita di emergenza, e ci illustra come fare ad aprire il portello in caso di necessità. Tutto viene svolto in maniera molto professionale.
Decolliamo, superiamo un denso strato di nuvole, e purtroppo per tutto il volo non si vedrà nient'altro che questo
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e poco dopo un po' di luce finalmente
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Il volo continua come al solito, passaggio del carrello, qualcuno compra anche il biglietto del pullman per Milano. Tutti sono molto friendly.
Poco dopo inizia la discesa, rientriamo in un fitto strato di nuvole, che stavolta non finisce mai in pratica, dato che Milano ci accoglie con il suo clima per eccellenza: la nebbia. Oltretutto molto accentuata dalla condensa sul finestrino, fuori riesco a vedere solo questo:
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Andiamo a parcheggiare leggermente in ritardo, scendiamo e con 2 interpista raggiungiamo il terminal.
Arrivederci G-EZEG!
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Entriamo dal nuovo percorso, ed effettivamente vedo che tanti non resistono a non fermarsi e comprare qualcosa nel Dufry, ma io, ovviamente, vado oltre.
Poco dopo c'è questa: Milano o Las Vegas?!
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Questi i voli in arrivo nel terminal monocolore U2... perchè non glielo vendono, fanno prima!
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Dopo una sosta tecnica per un deposito di liquidi al bagno seguiamo le frecce per l'uscita...
Camminiamo, camminiamo, camminiamo... Ma qui l'aeroporto è finito! Ah no, bisogna infilarsi in un finger! Poi una scalinata, rientrare, e camminare, camminare, camminare. Ops, un'altra scala, e ancora camminare, camminare, camminare!
Ci sono più indicazioni "Milano" in quest'aeroporto che sull'Autostrada del Sole!
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Dopo il giro di Monopoli in cui mancava solo il "vai in prigione senza passare dal via", finalmente vedo il ritiro bagagli, e l'agognata uscita!
Questo nuovo percorso è ridicolo, assurdo, e assolutamente illogico, dato che l'aeroporto è stato progettato per far uscire i passeggeri il più rapidamente possibile, non per farli perdere nelle varie bolgie e gironi.
Con questo giretto, dopo essere sceso dall'aereo alle 10.40, raggiungo l'uscita alle ore 11, quindi anche volendo pensare di aver perso 5 minuti per il bagno, si perde un buon quarto d'ora dentro all'aeroporto.
Oltretutto io devo raggiungere il Terminal 1, e quindi aspetto la navetta, che non tarda ad arrivare...
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...se non fosse per il fatto che l'autista scarica tutti, scende, chiude le porte, ed entra nell'aerostazione a fare chissà che.
Dopo qualche altro minuto arriva un suo collega che prende un altro autobus e raggiunge la fermata, carica tutti, e finalmente ci porta al T1.
Devo ritirare l'auto a noleggio alla Hertz, di cui sono in possesso di un CDP (codice sconto aziendale) che fa scendere di molto le tariffe, oltre al fatto di avere la carta Hertz #1 Club Gold, che dà la priorità assoluta per il noleggio, senza perdita di tempo a firmare contratti.
Vado direttamente al parcheggio, perchè il mio status mi garantisce l'auto già pronta al parcheggio, dove posso ritirare le chiavi.
Raggiunta il loro ufficio mobile esterno dico ad un addetto di avere una prenotazione e mostro la tessera gold. Lui mi dice che devo passare comunque all'interno del Terminal. Perplesso, faccio come dice, tanto ormai è tardi... Altra passeggiata verso il T1, dove entro nell'ufficio Hertz, e spiego all'addetta la stessa cosa che ho detto fuori, e lei mi guarda come un alieno dicendomi "non è necessario che passa qui in ufficio, l'auto è già pronta nel parcheggio". Allora dico che qualcuno mi ha mandato lì dal parcheggio, e lei ancora più perplessa prende il telefono e chiama fuori, fa un cazziatone generale, e mi invita a ripresentarmi al parcheggio, scusandosi per l'accaduto.
Altra passeggiata, raggiungo di nuovo l'ufficio mobile esterno, e noto che il tizio di prima appena mi vede va via a gambe levate verso alcune macchine parcheggiate. Un suo collega mi dà le chiavi e il contratto e mi augura buon viaggio.
Raggiungo il posto indicatomi e ci trovo una bella Golf Plus. Bene mi hanno fatto anche un piccolo upgrade, avevo prenotato una Ford Focus.
Monto il navigatore, e finalmente dopo un'ora abbondate da quando abbiamo toccato terra lombarda, siamo fuori dall'aeroporto.

Urge a MXP un collegamento SERIO e RAPIDO tra T1 e T2, magari relegando il bus odierno ad un percorso air-side che potrebbe favorire le coincidenze.

Prendiamo l'A8, poi l'A9, e dopo un po' siamo già a Como
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Anzi ora non più, dopo aver salutato con un cenno i finanzieri italiani...
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e fatto lo stesso con i colleghi svizzeri... Siamo proprio in Svizzera. E questi limiti di velocità non fanno proprio per me... 80-120 :(
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Ora vado alla ricerca di un bancomat, per avere un po' di valuta locale, dato che mi secca enormemente di pagare in euro con tassi di cambio a discrezione dei negozianti: non mi fido...
Sembrerà assurdo, ma per diverse decine di chilometri sulla strada nazionale svizzera non avvisto un bancomat: ma la Svizzera non era il Paese in cui le banche sono anche nei tombini? :D
Finalmente a Bissone trovo un dispensatore di banconote.
Ammazza e come so brutti sti franchi... A me danno l'impressione di soldi del monopoli, sono troppo colorati :D
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Continuiamo verso nord, e ci troviamo al bivio di Campione d'Italia.
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Nonostante non abbia capitali da giocare al casinò, voglio fare un giro in questo paesino così particolare, giusto per dire "ci sono stato". Per la seconda volta quindi valico un confine di stato, anche se qui in realtà non c'è che qualche bandiera. In realtà non capisco perchè debba essere Italia, le macchine sono targate TI (anche quella della Polizia Locale) come quelle di tutti i ticinesi, i numeri di telefono sono svizzeri, si usa il franco e non l'euro, i francobolli sono svizzeri... Insomma un posto bello strano!
La cosa che colpisce è questo enorme cubo (il Casinò) che stona enormemente col panorama circostante, tanto da chiedersi chi abbia dato l'autorizzazione a costruire una cosa così grande e stonata con la natura e le installazioni umane circostanti.
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Alla fine il paese vi ruota intorno, tanto che anche la strada ad un certo punto passa direttamente nei parcheggi sotterranei.
Continuiamo verso nord, uno scorcio del Lago di Lugano:
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A Lugano ci fermiamo solo a pranzo, facendo una passeggiata sul lungo lago, senza addentrarci per la città. Mangiamo molto bene al Ristorante Olimpia, in una piazza accanto il lungo lago, dove iniziamo a sperimentare la difficoltà del rendersi conto dei prezzi da una parte, e la relativa scelta in base esclusivamente alla pietanza, senza essere minimamente influenzati dal prezzo, dall'altra. Notiamo che l'italiano parlato qui ha delle differenze su certi termini, tipo Azione che vuol dire Offerta, o Salute! che loro usano al posto di Buon Appetito... (chissà se lo usano anche per lo starnuto :D).
Il bimbo che si intravede questa foto aveva in mente un grosso progetto: quello di riempire la vasca della fontana, bevendo dalle fontanelle laterali per poi sputare l'acqua in quella centrale. :super:
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Sono riuscito anche ad immortalare La Polizia che correva chissà dove a tutta velocità:
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Dopo aver comprato qualche souvenir torniamo a prendere la macchina, che averla parcheggiata per più di un ora in un parcheggio sotterraneo poco dopo il Casinò, ci costa solo 1 franco, cioè circa 70 centesimi: economici sti parcheggi svizzeri!
Adesso, Lonely Planet alla mano cerchiamo di decidere dove andare nel pomeriggio. In realtà noi speravamo di vedere la neve, ma a Lugano faceva troppo caldo, e addirittura era uscito il sole. Allora decidiamo di andare verso nord, verso il San Gottardo, e forse, Lucerna.
Dopo circa un'oretta di guida, fatta tutta col cruise-control fisso a 120, lo vediamo bene in tutta la sua imponenza:
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E subito dopo vediamo anche questo segnale che ci ricorda che stiamo per entrare in una delle più lunghe gallerie stradali del mondo... 17 km!
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Poco dopo il portale sud sullo stereo della macchina inizia a lampeggiare "INFO", e la musica del cd viene interrotta da un interessante, quanto ansiogeno messaggio di sicurezza in 4 lingue (potete sentirlo su YouTube)
Sembra non finire mai la galleria, ci vogliono una dozzina di minuti per percorrerlo tutto. Altra nota interessante è che prima di entrare il termometro esterno della Golf segnava -0,5°C, dato che saliva vertiginosamente, sino a raggiungere ben 26°C all'interno: il climatizzatore automatico ha acceso l'aria condizionata per mantenere la temperatura interna :D.
Ma se d'inverno è così, d'estate che temperatura si raggiunge lì sotto??
Usciti dall'altra parte gli alberi sono molto più innevati, e si nota subito che invece dei segnali con scritto "Uscita" ora ci sono quelli con scritto "Ausgang".
Siamo entrati nella Svizzera tedesca.
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Ancorate alle montagne vediamo queste tipiche casette, e allora iniziamo a chiederci se sono abitate, visto che sono molto isolate, e hanno il nulla intorno. Io penso che sono vuote, sono magari seconde case in montagna.
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Dopo un altro po' di strada vediamo le prime sponde del Lago dei Quattro Cantoni, il più esteso della Svizzera.
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Ormai non manca molto, quindi lascio che il cruise control ci porti a Lucerna, anche se so che non potremo trattenerci molto, dato che da Lucerna a MXP sono 270 km!
Lasciata l'autostrada seguiamo le frecce per il "Zentrum" e parcheggiamo sotto la stazione ferroviaria. Usciamo all'esterno e finalmente sentiamo il freddo continentale secco che nell'immaginario collettivo si associa ad una nazione come la Svizzera.
Troviamo subito quello per cui siamo arrivati fin qui, il Ponte di legno e la Wasserturm, la Torre nell'acqua.
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altre foto di Lucerna:
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Cerchiamo un posto dove comprare la famosa cioccolata svizzera da portare a casa, ma sono passate le 17 ed è praticamente tutto chiuso.
Tornando al parcheggio noto che sotto la stazione c'è un centro commerciale, e nella Confiseria Bachmann (http://www.confiserie.ch/) compriamo le numerose bontà.
Solo il giorno dopo mi rendo conto di aver speso 15 euro per una scatola di latta contenente 15 cioccolatini, per un ammontare netto di 1 euro/cioccolatino. Anche se assaggiandoli poi passa ogni male, sono buonissimi.
Ripartiamo verso sud, ripercorrendo la stessa strada di prima. Il fido TomTom segna ora di arrivo a MXP alle 19.45. Bene, penso, l'aereo è alle 21, e il check-in ovviamente è già stato fatto on-line.
Il viaggio va benissimo, sta facendo notte ma non sono nemmeno stanco di guidare, dato che i piedi non li sto usando in pratica, amo il cruise control! :D
Poco prima del Gottardo vediamo che le casette di prima, quelle sulle montagne, sono tutte illuminate, e notiamo anche diversi fari di auto (peraltro normalissime auto, non fuoristrada, SUV o gatti delle nevi), che si inerpicano su per quelle stradine e tornano a casa. Bellissimo.
Tutto scorre regolarmente, fino a 2 km prima della dogana autostradale di Brogeda.
Ovviamente subito dopo aver superato l'ultima uscita ecco che spunta una bella coda...
Passano 5 minuti e mi rendo conto di aver fatto solo 100 metri.
Capisco che così avremo perso l'aereo.
Individuo un tipo con guida sportiva, macchina targata Milano, che evidentemente aveva fretta come me. Gli sto alle costole camminando sulla corsia riservata ai veicoli commerciali, ovviamente vuota essendo domenica.
Facendo così superiamo tutta la coda e, ulteriore colpo di fortuna, il finanziere italiano ci fa passare e poi viene avvisato da un collega di fermare il prossimo :P
In ogni caso questa coda c'ha fatto perdere tempo prezioso, tanto che, sull'Autolaghi stacco il cruise control, e "pedalando" alla vecchia maniera, in alcuni tratti mi dimentico dei limiti di velocità...
Così arriviamo al parcheggio Hertz alle 20.15, dopo aver fatto il pieno.
Di corsa riusciamo a prendere al volo la navetta per il T2 (aveva appena fatto 1 metro dalla fermata, ma mettendomi sulla strada fortunatamente l'autista ci ha fatti salire!). Ulteriore colpo di cùl.
Arriviamo al T2 alle 20.25 circa, e memori del temibile avvertimento sulla carta d'imbarco Easyjet che recita "presentarsi 30 minuti prima della partenza al gate. Se fate tardi, non vi aspetteremo!", chiediamo gentilmente alle persone in coda ai controlli di farci passare, e tutti acconsentono senza problemi, finchè non incontriamo altri che dovevano prendere lo stesso aereo, e che ci hanno rassicurato dicendo che c'erano tanti ancora ai controlli diretti a NAP. E infatti poco dopo una addetta Easyjet chiede a chi deve andare a Napoli di superare tutta la coda. Passiamo i controlli di sicurezza, e di corsa raggiungiamo il gate. Una volta sull'aereo ci accomodiamo all'8 A-B.
Riprendiamo fiato e pensiamo al fatto che siamo stati fortunatissimi, e che sarebbe bastato perdere 30 secondi in più e sarebbero stati volatili per diabetici...
Ovviamente per questo non ho foto, oltre al fatto che era notte e quindi non c'era molto da fotografare.
Non avendo avuto il tempo di mangiare qualcosa a terra mi è venuta fame, e allora fermo il carrellino bar chiedendo una focaccia vista sulla brochure di bordo. L'assistente di volo mi guarda sorridente (avrà pensato al suo revenue sul venduto? :D) e torna indietro verso il galley. Lo vedo però che torna da me a mani vuote e mi annuncia che hanno finito panini e cose del genere perchè è l'ultima rotazione. Allora mi chiede se voglio altro, dico a lui di elencarmi quello che gli è rimasto, e alla fine mi devo accontentare di una cena a Pringles e Pepsi... Peccato, una volta tanto che ero disposto a comprare qualcosa a bordo non è stato possibile avere ciò che volevo.
Dopo l'oretta di rito, avvistiamo Napoli, e pochi minuti dopo la pista 06 ci da il bentornato in Campania.

Scendiamo e solo qui vedo che l'aereo è G-EJAR (che tra l'altro avevo avvistato la mattina a MXP). Come mai non è lo stesso dell'andata? Come funziona questa rotazione di U2 atteso che c'è un loro aereo che dorme a Napoli ogni notte?

Arrivati nel terminal ci compiaciamo di come il nostro piccolo aeroporto sia molto più bello e funzionale del T2 di MXP, infatti a Napoli siamo fuori in 2 minuti :D
Recuperiamo la macchina, e via verso casa; anche se è tutto diverso, dal San Gottardo al Vesuvio, ma soprattutto la macchina non ha la sesta e il cruise control! :super:

Nonostante l'immane corsa del ritorno è stata una bellissima giornata.
Forse 540 km di strada sono tanti da fare, oltre ai quasi 1900 di aereo, ma Lucerna è bellissima, e per quel poco che abbiamo visto ci ha incantato. Abbiamo voglia di tornarci, magari d'estate, e magari potendosi trattenere più a lungo. Anche il Ticino ha degli scorci caratteristici e molto belli, però tutto "fa molto Italia", e a parte Lugano, lungo la strada non ho visto cose molto caratteristiche. Ovviamente dedicandosi maggiormente a questa zona potrebbero uscire fuori dei piccoli paradisi, magari fuori dai percorsi più battuti.

Impressioni di viaggio, positive per Easyjet, negativissime per MXP (non solo colpa del giro dell'oca del T2, ma anche di altre cose), positivissima per NAP dove ho trovato i lavori completi e un terminal moderno che dà una gran bella impressione, confermata poi dal lavoro preciso degli addetti, dalla pulizia e dall'ordine che c'è all'interno, ovvero il contrario della maggior parte della città.

Nei prossimi giorni inserisco il secondo viaggio di questo TR: destinazione Venezia!
Stay tuned, anche perchè ci saranno più foto on topic rispetto al viaggio svizzero che, l'ammetto io stesso, è molto molto Off topic
 
  • Il luogo migliore per cambiare gli euro in franchi a Chiasso è nei negozi Piccadilly. Se hai fretta e non vuoi uscire dall' autostrada cambia invece nella prima area di servizio dopo il confine, dove trovi anche tutta la cioccolata che vuoi. Nelle agenzie bancarie quasi sempre c' è una pesante commissione. Comunque l' euro è accettato nella maggior parte dei casi e il cambio non è molto diverso da quello delle banche.
  • I limiti di velocità in Svizzera vanno rispettati religiosamente, se vai con un Tom Tom Go che riporta gli autovelox ti accorgi che sono centinaia e le multe tremende anche quando i limiti sono veramente bassi. 80 km/h in autostrada sono comunissimi.
  • La temperatura all' interno della galleria del Gottardo dipende dalla massa di roccia sovrastante, quindi è costante tutto l' anno.
  • Il periodo più bello per vedere i laghi, sia subalpini che dei Quattro Cantoni, è quello che si avvicina: la primavera sulle rive con le cime ancora imbiancate.
Sconsiglio ferocemente un daytrip da quelle parti: nonostante il continuo apprezzamento del franco si trovano camere d' albergo pulitissime (è Svizzera!) a prezzi bassissimi.

Il walk through all' interno del Terminal 2 ben rappresenta il rispetto che SEA ha verso i passeggeri, cioè i suoi clienti: zero.
 
Certo che prendersi quei margini ristretti, poi di domenica sera, sapendo delle code alla frontiera, ci vuole un bel coraggio. :D
Il tunnel del San Gottardo io l'ho fatto in estate, molti anni fa, su una macchina senza aria condizionata. Un incubo.
 
Nei weekend estivi e soprattutto in corrispondenza con i ponti primaverili crucchi, Ascensione e Pentecoste, all' ingresso del tunnel si possono formare code infinite, perché c' è una sola corsia per senso di marcia (come Monte Bianco e Frjus peraltro) e l' integralismo ecologista svizzero impedisce il raddoppio. Soprattutto se è bel tempo meglio fare la strada del passo, panorami spettacolari.

Quanto alla coda al confine, è imprevedibile, ma ci sono molti posti di confine secondari dove passano solo i frontalieri.
 
Bel trip report, tre anni fa feci una settimana di tour on the road con mia padre della Svizzera e si scoprono luoghi veramente indescrivibili.
 
Un bel TR:)

Il caso di Campione d'Italia è quello che si dice enclave; deriva da un'appartenenza milanese medievale, che è rimasta dopo la formazione degli stati nazionali
 
Complimenti per il TR!
Brogeda in effetti viene evitata da chiunque conosca altre dogane meno frequentate perchè è spesso molto trafficata.

Ti sarai reso conto in che condizioni è la parte italiana (Ponte Chiasso) rispetto alla parte svizzera(Chiasso) nel tragitto di andata, è un'area veramente degradata che non è certo un buon biglietto da visita per chi entra in Italia :(
 
Bel TR e molto dettagliato nelle descrizioni. Bene:D

La cosa che colpisce è questo enorme cubo (il Casinò) che stona enormemente col panorama circostante, tanto da chiedersi chi abbia dato l'autorizzazione a costruire una cosa così grande e stonata con la natura e le installazioni umane circostanti.
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La spiegazione è semplice: Mario Botta, famoso architetto svizzero. Le sue opere si riconoscono più o meno tutte perchè, banalizzando, assomigliano a cubi di mattoncini rossi. Concordo con il tuo giudizio, spesso sono edifici fuori dal contesto e pure insulsi. Anche a Pescara costruiranno una simil torre che porta la sua firma. Alla fine sarà un cubo di mattoncini rossi, non integrato nel contesto urbano ...
 
TR carino e la Svizzera finora non è stata molto rappresentata nei TR.
Certo che sei il campione del salto di coda!:)
IL Casinò di Campione d'Italia è opera dell'architetto ticinese Mario Botta. La sera è illuminato da luci cangianti.
Per quanto riguarda i cambi, vado spessisimo in Svizzera e mi sembra sempre più conveniente pagare solo con carta di credito anche per somme piccole. Finora mi è sembrato il cambio più equo.
Concordo sull'effetto che piò dare Ponte Chiasso appena entrati in Italia. Sulla destra, poco prima del confine con la Svizzera, c'è una chiesa paurosamente brutta (moderna, ma sembra terremotata) con uno striscione che dice "Aiutaci a fare più bella la chiesa di Ponte Chiasso": da vedere, è qualcosa di pazzesco!
 
Botta ha fatto anche delle belle architetture come il San Francisco Museum of Modern Art o più in piccolo un'ospizio in Svizzera davvero armonioso
 
Bel TR, la Svizzera ha molto da offrire (assolutamente non solo montagne) e merita ben più che un daytrip. L'Euro lo accettano ovunque (sarebbe impensabile altrimenti: sono circondati sui quattro lati da nazioni €).

  • Il periodo più bello per vedere i laghi, sia subalpini che dei Quattro Cantoni, è quello che si avvicina: la primavera sulle rive con le cime ancora imbiancate.

Non male anche il tardo autunno, soprattutto la parte più settentrionale, ma l'incognita meteo è da mettere in conto.

Nei weekend estivi e soprattutto in corrispondenza con i ponti primaverili crucchi, Ascensione e Pentecoste, all' ingresso del tunnel si possono formare code infinite, perché c' è una sola corsia per senso di marcia (come Monte Bianco e Frjus peraltro) e l' integralismo ecologista svizzero impedisce il raddoppio. Soprattutto se è bel tempo meglio fare la strada del passo, panorami spettacolari.

Quoto. A me personalmente piace più il San Bernardino, ma si cade sempre in piedi a fare un passo Italia-Svizzera.

La spiegazione è semplice: Mario Botta, famoso architetto svizzero. Le sue opere si riconoscono più o meno tutte perchè, banalizzando, assomigliano a cubi di mattoncini rossi. Concordo con il tuo giudizio, spesso sono edifici fuori dal contesto e pure insulsi. Anche a Pescara costruiranno una simil torre che porta la sua firma. Alla fine sarà un cubo di mattoncini rossi, non integrato nel contesto urbano ...

Non è vero! Il suo ampliamento della Scala è un cubo di mattoncini grigi!

In compenso per la sede della Campari a Sesto San Giovanni è tornato al mattoncino rosso (sempre cubico), che per una volta non stona, visto che la facciata storica è in mattone a vista; forse la sua prima realizzazione che mi piace.

Aspetto il TR su Venezia!

DaV