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vabbe' che girano i 'trolls' e 'flamers'...ma dall'amministratore pero'...mahE ricorda che AZ non dà lavoro a migliaia di Italiani, ma a migliaia di romani e lo ha fatto per decenni con soldi presi dalle tasse pagate dal resto degli Italiani.
se malpensante non può scrivere la propria opinione in quanto amministatore vorrei aprire un sondaggio per la sua rimozione dalla carica affinchè possa esprimersi.vabbe' che girano i 'trolls' e 'flamers'...ma dall'amministratore pero'...mah
è proprio un problema dire che un cosa che si pensava di tutti ma che è sempre stata di pochi, adesso è diventata ufficialmente di pochi ma con i soldi di tutti?
dirlo non cambia nulla, les jeux sont faits
non ho capito (e me ne assumo la responsabilità) e comunque s'era detto argomentare non rosicare. (sorridere è un'altra cosa)
quella dei dirigenti romani e della mano monca è da sigla di Zelig, registrala subito come brevetto prima che un Bisio qualnque te la beva.
detto questo, mi pare di aver già scritto che almeno per me non sia un problema e che magari avere dei dati un pò più solidi potrebbe agevolare la discussione ( OT su questo thread ma a mio avviso interessante).
se malpensante non può scrivere la propria opinione in quanto amministatore vorrei aprire un sondaggio per la sua rimozione dalla carica affinchè possa esprimersi.![]()
è proprio un problema dire che un cosa che si pensava di tutti ma che è sempre stata di pochi, adesso è diventata ufficialmente di pochi ma con i soldi di tutti?
dirlo non cambia nulla, les jeux sont faits
Non solo, aggiungerei (e ribadirei) che quando AZ ando' a MXP, lascio' 2 voletti in croce LR da FCO, e nessuno a Roma si e' messo a piangere. Anzi le rotte lasciate scoperte sono state ampiamente sostituite e lo scalo ha continuato a crescere ed attrarre voli LR da tutto il mondo.Però quando AZ era l'unica a portare i bauscia in giro per il Mondo, nessuno s'è mai azzardato a dire niente.
Mi sembra che si voglia fare della polemica a sproposito.Troppo comodo accusare Roma anche della "fine" di Malpensa. Ma la SEA ed il governo le gestiscono dei lombardi non dei romani...
Giustissimo, ma perché è successo?Non solo, aggiungerei (e ribadirei) che quando AZ ando' a MXP, lascio' 2 voletti in croce LR da FCO, e nessuno a Roma si e' messo a piangere. Anzi le rotte lasciate scoperte sono state ampiamente sostituite e lo scalo ha continuato a crescere ed attrarre voli LR da tutto il mondo.
Mi sembra che si voglia fare della polemica a sproposito.
Innanzitutto io non parlerei di "fine" di Malpensa, neanche toccandomi gli attributi. Quello che è finito è l' hub di Alitalia a Malpensa. Non mi sembra il caso di scrivere una dissertazione qui, ma spero che non si voglia negare che fra gli elementi che hanno spinto Prato a riportare a Fiumicino i voli intercontinentali di Alitalia c' era il forte desiderio degli ambienti romani di riaverli e non sto a discutere se fosse giusto, sbagliato o ingiustificato. Ma non venitemi a dire che non c' era.
Al Governo la questione è stata gestita da Gianni Letta, non certo dal PR Silvio B. in base al semplice ragionamento che avere licenziare e spostare tanta gente di Roma gli avrebbe fatto perdere il controllo politico della zona, mentre chiudere l' hub di Alitalia avrebbe al massimo fatto travasare qualche voto lombardo verso la Lega. Come è noto, il ragionamento era condiviso dalla sinistra, cioè dal Governo Prodi.
Quanto a SEA, alla questione Linate eccetera, c' entrano e non c' entrano. Per avere un hub, ovunque, è necessario superare una certa soglia di traffico e la possibilità di operare certi collegamenti feed con risultati economici accettabili. A mio parere queste condizioni necessarie a Malpensa non sono rispttate e per colpa di una gestione demente di Linate, tuttavia sono condizioni necessarie, ma non sufficienti. Per avere un hub ci vuole un vettore che lo voglia operare e a Malpensa il vettore che faceva hub a Malpensa, Alitalia, ha cambiato indirizzo e non per decisione milanese.
Attualmente ci sono pochi voli intercontinentali a Malpensa perché la difficoltà e il costo del fornire prosecuzioni comode rende MXP attraente solo per alcuni voli point-to-hub. Essendo sempre stato convinto che tutto sarebbe diverso se Linate non esistesse, devo constatare che a Milano in questo momento c' è un vettore dello stesso Paese, Alitalia, ma che in realtà appaertiene allo scalo rivale di Fiumicino, che gode di quasi l' 80% del filetto, Linate, mentre a tutti gli altri tocca lo scarto, Malpensa, non così insipido però, visto che la stessa Alitalia ha appena deciso di sedersi a tavola anche per quello.
Non bisognerebbe sottovalutare che:
Io mi permetto di concludere che adesso una "rinascita" di hub a Malpensa o semplicemente un aumento degli scarsissimi voli intercontinentali dell' aeroporto intercontinentale di Malpensa venga resa difficile non solo dall' antica demagogia dei politici milanesi, dall' ignoranza dei cittadini, dall' eterno ritardo di opere di collegamento essenziali, ma anche e soprattutto dall' interesse economico di Alitalia di soffocare la concorrenza, in ciò assecondata dall Governo Berlusconi con una legge che ha sospeso l' applicazione delle norme Antitrust e dalla compiacente interpretazione dei Decreti Bersani da parte di ENAC.
- LIN-FCO è la rotta europea più grande ed è in monopolio ad Alitalia
- Linate è un aeroporto a slot artificialmente limitati e appartenenti per oltre i 3/4 ad Alitalia
- la regolamentazione di Linate è totalmente disattesa nei fatti e a favore essenzialmente di Alitalia
- il Regolatore, nella persona del Direttore Generale di ENAC, Alessio Quaranta, è stato da me questionato in merito 15 giorni fa e non ha voluto né replicare né smentire
Non è una novità, già prima del 1998 i vettori stranieri, appoggiati dai rispettivi Paesi, fecero di tutto per tenere aperto Linate e tramite LIN mantenere rachitica Malpensa. Ora sono cambiate le parti, ma la recita è sempre la stessa, Lufthansa vorrebbe avere un hub a MXP come una volta lo voleva KLM, ma è soprattutto Alitalia ad avere interesse che Malpensa resti quello che è, un aborto.
Ora io posso accettare che un vettore straniero possa farsi gli affari propri e desiderare un concorrente in meno, mi dà molto fastidio invece che un Governo italiano, presieduto da un lombardo, accetti in modo cinico un gioco del genere, peraltro propagandando ipocritamente di operare a favore di Malpensa. Alitalia è ora privata e, naturalemnte, si fa gli affari propri, ma non può pretendere di operare a mio danno perché è italiana. Non c' è nessun interesse nazionale in gioco nel difendere Alitalia, in gioco ci sono i soldi di Colaninno, il ricatto sui posti di lavoro nei dintorni di Fiumicino, gli interessi di Air France. Al di fuori delle aree di Roma e Milano non ci sono francamente interessi in gioco e credo che sia necessario arrivare presto ad una situazione in cui sia effettivamente spazio per tutti, cioè anche per Milano.
Tolte le fette di salame dagli occhi e guardando più in là nel futuro, sarà Air France a comandare Alitalia e, se va bene, sarà Lufthansa a effettuare voli intercontinentali da Milano. Dal punto di vista dei vettori dunque non ci sono interessi nazionali da difendere.
Dal punto di vista aeropotuale sarebbe invece utile massimizzare i voli intercontinentali dall' Italia, riducendo il regalo che ogni anno facciamo agli altri hub europei. Questo vuol dire permettere a Malpensa di crescere, anche se inevitabilmente un po' a scapito di Fiumicino, perché comunque sarebbe soprattutto a scapito di CDG, FRA, MUC eccetera.
Dal punto di vista dei territori sarebbe ovviamente meglio avere due e non solo un' area del Paese dotata di collegamenti intercontinentali. Quindi l' interesse nazionale ora è interrompere subito una politica miope che ha accettato che Malpensa resti nei fatti affossata e di cui godono i frutti il signor Colaninno, Air France, i capi cacasotto di ENAC, i politici milanesi che pensano di avere la botte piena e la moglie ubriaca, naturalmente insieme ai vettori e agli aeroporti del resto d' Europa, più il Governo che pensa al mantenimento dei posti di lavoro esistenti, ma mai allo sviluppo di nuovi posti, nemmeno nel settore aviazione. Più intercontinentali a Milano vorrebbe dire meno Cassa Integrazione alla SEA e, certo, più disoccupazione nel resto dell' aviazione europea, salvo i somari sindacati dei piloti tedeschi, che avrebbero solo da guadagnare da un' espansione di LH Italia.
Sei male informato, qualcuno che scrive su questo forum è andato a spiegare ai politici lombardi l' esistenza del problema dei bilaterali. Prima che glielo dicessimo non sapevano nemmeno che esistesse e, naturalmente, i boss di SEA non se ne preoccupavano.Però quando AZ era l'unica a portare i bauscia in giro per il Mondo, nessuno s'è mai azzardato a dire niente.
Mi sembra che si voglia fare della polemica a sproposito.
dove si evince che sono tutti somari a parte te è debole, salvo i somari sindacati dei piloti tedeschi, che avrebbero solo da guadagnare da un' espansione di LH Italia.
Bisogna ricordare che nel frattempo la congiuntura economica mondiale era precipitata e si è dovuta aumentare la dote per trovare un marito ad Alitalia.
a me piacerebbe stare in topic ma visto che la discussione stagna, se famo du chiacchere.Scusate, mi permetto di ricordare che questo è il thread sullo sciopero Lufthansa. Anche se ci sono stati interventi molto interessanti per me, non venitemi a dire che non si è offtopic di 10 km.![]()
Per me dimostra la debolezza del pensiero politico italiano e della politica dell' aviazione, tesa a favorire gli amichetti, "salvagurdare i posti di lavoro", peraltro con scarsi successi e magari a garantire voli a poco prezzo per weekend al mare, a spese degli Enti Pubblici. Iniziative volte a procurarsi voti, ma che non danno risultati nel tempo. Più in là non si va.puoi argomentare finchè vuoi , è tuo diritto , ma aver scritto "Mi puoi dire per favore qual è la percentuale di laziali fra i dipendenti di Alitalia?" dimostra la gigantesca debolezza del tuo pensiero