Catullo, spunta l’ipotesi Ryanair
Catullo, spunta l’ipotesi Ryanair
«Ma non c’è solo il low cost»
Miozzi: «Molti contatti, nessuna trattativa, ampia strategia. Vogliamo far crescere l'aeroporto»
VERONA — Sono in arrivo voli low cost anche al Catullo, quelli, per intenderci, che permettono di raggiungere Parigi spendendo 50 euro anziché 800? Per ora sono solo ipotesi, ma è un fatto che il presidente dell’aeroporto, Fabio Bortolazzi, dopo la visita al presidente della Provincia, Giovanni Miozzi, avesse un sorriso a trentadue denti. «Non posso dir nulla – si trattiene – prima devo discutere con i soci, ma sono in arrivo grandi novità. Negli ultimi mesi abbiamo compiuto una grande opera di risanamento centrando gli obbiettivi che ci eravamo posti. Adesso puntiamo a espandere l’offerta e riusciremo a raddoppiare o triplicare i voli». E la ricetta sui low cost, già anticipata nei mesi scorsi, prende sempre più forma seppur fra la prudenza di chi sta conducendo le trattative. Catullo in espansione, dunque. Tra le ipotesi più allettanti potrebbe esserci quella di un ingresso in grande stile di Ryanair, che pur avendo già oltre quaranta rotte su Bergamo, sarebbe interessata a potenziare l’offerta sul comprensorio del Garda. Scegliendo Verona anche nel caso in cui il ministero decidesse di separare la concessione, rendendo di fatto autonomo il Montichiari di Brescia.
Indiscrezioni rispetto alle quali Miozzi mostra grande prudenza. «Con Ryanair non c’è nessuna trattativa – afferma –. Ci sono contatti, molti contatti, anche con vettori estremamente importanti». Per Miozzi, inoltre, il low cost è solo parte di una strategia più ampia: «Sarebbe sbagliato – prosegue – limitarsi soltanto a quel tipo di offerta. Bortolazzi comunque fa bene ad essere soddisfatto, perché stiamo lavorando molto e stiamo lavorando molto bene. Ogni settimana dedichiamo almeno una giornata al futuro del Catullo e stiamo impostando progetti di sistema per far crescere l’aeroporto in modo significativo». Quello che bolle in pentola, dunque, pare vada molto al di là della semplice offerta di voli low cost. Tuttavia se un vettore a basso prezzo si posizionasse sul Catullo, per i veronesi i vantaggi sarebbero notevoli. Basta collegarsi al sito volagratis.com, che mette a confronto le offerte di centinaia di compagnie, per notare la differenza. Da Bergamo, un volo Ryanair che parte stasera alle 19,50 e arriva a Parigi Beauvais alle 21,25 costa 48 euro tasse incluse. Dal Catullo ci si può imbarcare con Air France alle 17,40 per atterrare al Charles de Gaulle alle 19,20, ma il costo del biglietto è di 809 euro. Per andare a Francoforte da Verona si spendono 553 euro (75 da Bergamo), per andare a Londra 201 (75 da Bergamo).
fonte: CorriereDelVeneto
Catullo, spunta l’ipotesi Ryanair
«Ma non c’è solo il low cost»
Miozzi: «Molti contatti, nessuna trattativa, ampia strategia. Vogliamo far crescere l'aeroporto»
VERONA — Sono in arrivo voli low cost anche al Catullo, quelli, per intenderci, che permettono di raggiungere Parigi spendendo 50 euro anziché 800? Per ora sono solo ipotesi, ma è un fatto che il presidente dell’aeroporto, Fabio Bortolazzi, dopo la visita al presidente della Provincia, Giovanni Miozzi, avesse un sorriso a trentadue denti. «Non posso dir nulla – si trattiene – prima devo discutere con i soci, ma sono in arrivo grandi novità. Negli ultimi mesi abbiamo compiuto una grande opera di risanamento centrando gli obbiettivi che ci eravamo posti. Adesso puntiamo a espandere l’offerta e riusciremo a raddoppiare o triplicare i voli». E la ricetta sui low cost, già anticipata nei mesi scorsi, prende sempre più forma seppur fra la prudenza di chi sta conducendo le trattative. Catullo in espansione, dunque. Tra le ipotesi più allettanti potrebbe esserci quella di un ingresso in grande stile di Ryanair, che pur avendo già oltre quaranta rotte su Bergamo, sarebbe interessata a potenziare l’offerta sul comprensorio del Garda. Scegliendo Verona anche nel caso in cui il ministero decidesse di separare la concessione, rendendo di fatto autonomo il Montichiari di Brescia.
Indiscrezioni rispetto alle quali Miozzi mostra grande prudenza. «Con Ryanair non c’è nessuna trattativa – afferma –. Ci sono contatti, molti contatti, anche con vettori estremamente importanti». Per Miozzi, inoltre, il low cost è solo parte di una strategia più ampia: «Sarebbe sbagliato – prosegue – limitarsi soltanto a quel tipo di offerta. Bortolazzi comunque fa bene ad essere soddisfatto, perché stiamo lavorando molto e stiamo lavorando molto bene. Ogni settimana dedichiamo almeno una giornata al futuro del Catullo e stiamo impostando progetti di sistema per far crescere l’aeroporto in modo significativo». Quello che bolle in pentola, dunque, pare vada molto al di là della semplice offerta di voli low cost. Tuttavia se un vettore a basso prezzo si posizionasse sul Catullo, per i veronesi i vantaggi sarebbero notevoli. Basta collegarsi al sito volagratis.com, che mette a confronto le offerte di centinaia di compagnie, per notare la differenza. Da Bergamo, un volo Ryanair che parte stasera alle 19,50 e arriva a Parigi Beauvais alle 21,25 costa 48 euro tasse incluse. Dal Catullo ci si può imbarcare con Air France alle 17,40 per atterrare al Charles de Gaulle alle 19,20, ma il costo del biglietto è di 809 euro. Per andare a Francoforte da Verona si spendono 553 euro (75 da Bergamo), per andare a Londra 201 (75 da Bergamo).
fonte: CorriereDelVeneto