Aeroporti: sistema Italia esausto


giova-

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18 Febbraio 2008
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Rapporto Ministero-Enac, servono 20 mld investimenti in 20 anni


(ANSA) - ROMA, 19 DIC - Un allarme sullo stato del sistema aeroportuale italiano viene da uno studio commissionato dal Ministero dei Trasporti ed Enac.

'Se il traffico dovesse crescere in modo rilevante, molti scali non reggerebbero, servono subito ingenti investimenti da avviare subito. Il sistema e' esausto, paga ritardi e risparmi negli investimenti rispetto a quanto fatto nel resto d'Europa'. L'Italia non ha saputo guardare lontano, ora occorre investire almeno 20 mld nei prossimi 20 anni.


http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2009/12/19/visualizza_new.html_1647995060.html
 
E' il tanto atteso rapporto sullo stato del sistema aeroportuale italiano, Nomisma-KPMG-One Works, che sarebbe interessante leggere.
 
Magari Alitalia,

la nostra spettacolare classe politica negli ultimi vent'anni ha pensato bene di regalare soldi a destra ed a manca per comprarsi il voto degli italiani che continuano a corregli dietro come degli dei.
Il risultato e' che le infrastrutture di qualsiasi settore, fanno vomitare ed i debiti sono quasi fuori controllo.
In futuro sara' sempre peggio perche bisognera' cercare di pagare i debiti e non ci sara' spazio per altro
chi e' causa del suo mal....
MF
 
Non è solo il sistema aeroportuale ad essere indietro, è tutto il sistema infrastrutturale dei trasporti (ferrovie, autostrade..) italiano ad esserlo.
E non mi va di crocifiggere la solita classice politica italiana, poichè questa non è altro che un riflesso della nostra società. E finchè ci saranno clientelismi, una burocrazia esasperante, infiltrazioni mafiose, comitati "No-tutto" rimarremo sempre 20 anni indietro.
 
Rapporto Ministero-Enac, servono 20 mld investimenti in 20 anni


(ANSA) - ROMA, 19 DIC - Un allarme sullo stato del sistema aeroportuale italiano viene da uno studio commissionato dal Ministero dei Trasporti ed Enac.

'Se il traffico dovesse crescere in modo rilevante, molti scali non reggerebbero, servono subito ingenti investimenti da avviare subito. Il sistema e' esausto, paga ritardi e risparmi negli investimenti rispetto a quanto fatto nel resto d'Europa'. L'Italia non ha saputo guardare lontano, ora occorre investire almeno 20 mld nei prossimi 20 anni.


http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2009/12/19/visualizza_new.html_1647995060.html

Si infatti aeroporti come Genova per esempio ! :D
 
Tanto il traffico in I non aumenterà, visto il declino economico del paese. Nella remota ipotesi si renda necessario non penso sia un problema ampliare da qualche parte.
 
Tanto il traffico in I non aumenterà, visto il declino economico del paese. Nella remota ipotesi si renda necessario non penso sia un problema ampliare da qualche parte.

Il problema principale è la velocità ..in Italia abbiamo un sistema burocratico che ammazza le infrastrutture per cui per costruire anche un palazzo in altri paesi ci impiegano un anno , in Italia 3 anni..
 
Non è solo il sistema aeroportuale ad essere indietro, è tutto il sistema infrastrutturale dei trasporti (ferrovie, autostrade..) italiano ad esserlo.
E non mi va di crocifiggere la solita classice politica italiana, poichè questa non è altro che un riflesso della nostra società. E finchè ci saranno clientelismi, una burocrazia esasperante, infiltrazioni mafiose, comitati "No-tutto" rimarremo sempre 20 anni indietro.

Come centrare il bersaglio con poche parole...
e di conseguenza....

chi e' causa del suo mal....
MF
 
Tanto il traffico in I non aumenterà, visto il declino economico del paese. Nella remota ipotesi si renda necessario non penso sia un problema ampliare da qualche parte.

Concordo...
Penso che in Italia, e in europa occidentale in generale, non servano grossi investimenti negli aeroporti....
E cmq anche a livello globale mi sembrano assurde le previsioni di crescita dell' aviazione mondiale di cui si sente parlare! Le rotte di corto-medio raggio con + traffico verranno parzialmente sostituite dai treni AV (come sta già accadendo), e i viaggi di lavoro saranno sempre + sostituiti dalla tecnologia (videoconferenze & Co.).
L' economia mondiale sposterà (definitivamente) il suo centro in asia, l' occidente avrà sempre meno soldi, quindi da dove verrà l' incremento dei pax previsto?
 
Lavorate tutti per l' Unieuro?

Non si tratta di essere pessimisti, nei calcoli bisogna anche considerare l' incremento che c'è stato negli ultimi anni, dovuto in parte al (finto) boom che ha portato ad una forte crescita dei passeggeri sia business che leisure.
Ora che il boom è finito, siamo tornati ai livelli precedenti, quindi nuova ripresa secondo me potrebbe riportare il numero dei pax a quelli ante crisi, ma difficilmente li aumenterà!
Prob mi sbaglio (spero!), non sono del settore e parlo per sensazioni, però non vedo tutta questa necessità di ingrandire gli aeroporti italiani, + che altro quella di migliorarli e renderli + efficienti (non ci vuole poi tanto...).
 
Non sono (in parte) d'accordo con Niger.
Chi ha contestato il piano di ampliamento dell’Aeroporto di Genova? Garrone e i più irriducibili sampdoriani. Erano “no-tutto”? No, perché volevano costruire lì un campo da calcio e un mega centro commerciale. Fra i presunti “no-tutto” contrari all’impianto pseudosportivo c’era l’ENAC. Sempre in zona aeroporto, 15 anni fa furono progettati l’attracco per megayacht ed i servizi connessi. Ci fu qualche preoccupazione fra le società sportive lì localizzate, che temevano di essere defenestrate, ma dopo che fu presentato il progetto che ne prevedeva la ricollocazione in termini ragionevoli se non vantaggiosi, nessuno si oppose ed oggi la Marina di Sestri è una realtà che ha creato un po’ di posti di lavoro. Qualche anno prima era stato presentato il progetto per la bretella ferroviaria fra Voltri e Borzoli. Delle proteste ci furono solo quando il lavoro notturno venne condotto in modo che le case sopra la costruenda galleria tremassero. Ma fu chiesto di lavorare in modo più compatibile, non di interrompere l’opera. Sulla quale ancora oggi passano solo un paio di convogli al giorno, perché, nonostante le richieste dei comitati presunti “no-tutto”, non è stato allacciato né con le linee di valico dei Giovi né con le stazioni centrali di Genova; quest’ultima opera verrà realizzata a breve, mentre con le linee dei Giovi non verrà affatto allacciata ma si aspetterà il Terzo Valico. Anche i lavori al nodo ferroviario di Genova comporteranno 2 anni di problemi a chi usa il treno, ma nessun comitato chiede di non farlo, anzi, come dicevo, ciò è stato più volte sollecitato. Così come viene sollecitata la strada a mare di Cornigliano, che insieme a tratti di viabilità esistente ed un altro in progettazione (aree Fincantieri in corso di dismissione) formerà una specie di tangenziale che sottrarrà traffico all’autostrada. Ma benché l’autostrada in condizioni più critiche sia la Genova-Serravalle, diretta verso nord, si intende costruire una gronda che punta a nord-ovest per poi ridiscendere a sud-ovest, alternativa quindi al tratto di autostrada dove il traffico diminuirà comunque. Una delle ipotesi di tracciato passava attraverso lo stabilimento di Ansaldo Energia: erano “no-tutto” gli operai, ingegneri e dirigenti ai quali è girato il berrettino? Dovrebbe girare a tutti gli italiani (tranne la mafia cementiera), visto che per finanziarla verranno alzate le tariffe autostradali in tutta Italia e quindi sarà pagata sia dagli utenti di tutte le autostrade italiane sia da chiunque compri merci trasportate con i camion. Il problema non è che ci siano dei “no-tutto”, il problema è che le grandi opere sono pensate in funzione del profitto che possono dare a chi le realizza, non a quello che servono. E magari poi non vengono usate, come appunto la bretella Voltri-Borzoli o la doppia circolazione parallela sulla linea ferroviaria dei Giovi, costata due anni di sacrifici ai pendolari della Valle Scrivia senza alcun comitato contrario. Ma scavare le gallerie del Terzo Valico rende, raddoppiare la Voghera-Milano (che è il tratto saturo) meno, quindi si parte dal Terzo Valico. Se poi i treni, arrivati a Novi, s’ingorgheranno, ci proporranno anche il quarto!