Perchè devono abbandonare il terminal attuale?!?
L'articolo dice anche (Ma non solo l'articolo) che a S. Angelo (La parte militare) verrà creato un'ulteriore svincolo con la tangenziale.
Questo perchè il Canova si svilupperà maggiormente nell'altro lato creando la "cittadella aeroportuale" dedicata ad Hotel e servizi in generale.
A S. Angelo verrà trasferita anche la caserma dei VVFF lasciando spazio per l'ampliamento del terminal verso est.
Inoltre la SS Noalese verrà deviata verso via Boiago per creare una viabilità dedicata esclusivamente all'aeroporto.
Niente più camion e traffico pesante di fronte all'aeroporto.
Per una rivoluzione del genere verrebbe da pensare ad anni di lavori... invece no.
A marzo i lavori partono ed il 90% saranno conclusi entro il 2010.
Praticamente un anno da ora.
Lascio comunque l'articolo de La Tribuna (Chi scrive non conosce differenze tra Treviso e Istrana)
Canova, rivoluzione entro il 2012
A marzo lavori in pista e primo ampliamento a ovest
Nuovo Canova: partiranno a marzo i lavori. Con una prima tranche di 12 milioni di euro verrà dato il via al piano triennale che consentirà l’aumento della categoria, il rifacimento delle strutture su pista e un primo ampliamento verso l’area militare di Istrana posta di fronte l’attuale aerostazione, che dovrebbe passare a breve nelle mani di Aertre.
Il master-plan presentato all’Enac che ha portato all’ottenimento della concessione quarantennale da parte di Save (primo azionista di Aertre) prevede fino al dettaglio il percorso che tradurrà i 166 milioni di investimenti promessi da Venezia in opere: dall’a mpliamento del terminal passeggeri, ai parcheggi i negozi, hotel e strade. Con la pubblicazione del decreto interministeriale (Tesoro e Trasporti) Save potrà costruire la nuova torre di controllo affidata poi all’Enav, rifare la pista e allungare il sentiero luminoso fino alla cava ad est che confina con il comune di Quinto. Interventi che richiederanno la chiusura dello scalo per un mese circa, con dirottamento dei voli verso Venezia.
Di pari passo si avrà un ampliamento dei piazzali, necessario per ospitare più veivoli in ottica di espansione del traffico passeggeri (nel lungo periodo dovrebbe triplicare) mentre l’attuale caserma dei vigili del fuoco verrà spostata nell’area militare di Istrana. Lungo il chilometro di hangar e caseggiati che oggi ospitano i corpi armati avverrà una rivoluzione: grazie all’a llacciamento con la bretella in costruzione sulla tangenziale adiacente, la zona diventerà raggiungibile anche da ovest, diventando lo sfogo naturale del Canova. Lì prenderà posto infatti il secondo troncone della cittadella aeroportuale che vedrà al suo interno nuovi servizi per i passeggeri (fetta consistente del guadagno per le società di gestione) oltre a ristoranti, l’albergo e tutta la logistica, con lo spostamento dei vettori commerciali.
Un risiko immobiliare per mettere in piedi il quale Save pescherà diversi milioni dalla sua borsa per gli investimenti, assicurandosi ben 115 ettari totali di terreno. Non è detto però che questo basti: c’è infatti chi parla già di un piano acquisti con privati e eventuali espropri. Non ultimo il nodo parcheggi multupiano, risolto in parte grazie agli spazi sulla Noalese ricavabili dai capannoni della società di trasporto Barzi mentre l’aerostazione triplicherà i suoi spazi in 3 fasi successive rispettando comunque l’attuale perimetro e per un totale di 23 milioni di investimento.
Per chi non è della zona:
La parte in basso alla pista è S. Angelo / Canizzano (Ex zona militare)
In alto alla pista S. Giuseppe / Terminal attuale