Vabbé che sei junior, ma al corso di CRM mi sa che sei stato poco attento.
Tutto il tuo ragionamento è correttissimo. Osservando l'incidente attraverso il prisma del CRM, è chiaro che si identificano molti eventi che hanno concorso, nell'interazione umana, al concretizzarsi della catena causale di eventi che ha portato al disastro.
Ho solo una riserva: all'epoca il CRM non esisteva - la NASA aveva iniziato a pensarci da pochissimo. Al copilota non avevano insegnato tutto quello che hai detto - e, soprattutto, non lo avevano insegnato al comandante. Come ogni spiegazione monocausale, addossare tutta la responsabilità al comandante KLM non è sufficiente a spiegare l'incidente. Ma l'attribuzione di colpe va fatta tenendo conto delle regole dell'epoca, non delle regole di oggi. Quando non esisteva la CRM tutta la responsabilità ricadeva unicamente sulle spalle del comandante (nel bene e nel male). Dunque, se nell'identificazione delle cause (e contestuale prevenzione di futuri incidenti) è giusto applicare le più fini teorie e pratiche attuali, nell'identificazione delle colpe vanno utilizzati i metri e le prassi dell'epoca. Cause e colpe non sono la stessa cosa.