Meritocrazia in CAI (Matteoli ora anche il 777)


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Comunque chi volesse protestare direttamente con Alitalia per questa legittima promozione anche se moralmente dubbia può farlo a questo indirizzo:
diprima.paolo@alitalia.it
Ufficio relazioni coi media.

Scusa, ma perché dovresti protestare: CAI é un soggetto privato e gestisce come meglio crede le posizioni interne.

...Almeno mi diverto un po' a tempo perso...

Contento tu ... Se ti diverti così ...
 
Mi viene da fare una domanda che nasce spontanea conoscendo l'ambiente...ma a questo Gentiluomo nessuno ha mai sputato in faccia al CBC??
 
No.




Non sposta la questione, é una protesta infondata.

Una protesta infondata? sai come sono andate le cose? hai letto l'articolo? a stò punto mi sa di no...quindi evitiamo di aprire la bocca a darle fiato.
Anche sostenendo il tuo punto di vista...e cioè che CAI è una realtà privata tale per cui può far quel caxxo che vuole, ciò non toglie che nel Marzo 2002, quando questa squallida storia è iniziata, Alitalia NON era ancora privata. Questo significa che questo signore ha fottuto decine e decine di suoi colleghi che come lui (credo ma non sono convinto neppure di questo) avevano finito la scuola di volo di Alghero ed aspettavano silenziosamente in fila indiana (e ti assicuro che ne conosco molti). Questo significa che questo tizio in CAI, se fosse stato trattato come una qualsiasi persona qualunque, non sarebbe neppure dovuto esserci. Ed allora di cosa stiamo parlando? Va bene la rassegnazione...ma evitiamo di difendere l'indifendibile per cortesia.
 
Si.Un po' di tempo da perdere ce l'ho.Non tanto ma ce l'ho.
La legittimità della promozione non è in discussione nel senso che è previsto (come spiegato nei vari artli sulla vicenda).Sarebbe interessante sapere chi altri beneficierà di questi passaggi o se invece è l'unico.
Dal punto di vista morale(cioè ciò che è bene o male)tutto ciò che puzza di nepotismo può urtare qualcuno o lasciare indifferenti altri.Per non parlare di una pratica che,come già sostenuto più volte,dovrebbe essere limitata soprattutto nei campi che riguardano la sicurezza altrui.Fermo restando che non potrei oggettivamente dare un parere sul pilota in questione.
"CAI é un soggetto privato e gestisce come meglio crede le posizioni interne."Questa è una frase fatta.Il complesso sistema di relazioni all'interno di un'azienda non può essere liquidato in questo modo.Inoltre in questo caso parleremmo del figlio di un ministro,direttamente coinvolto nella vicenda Alitalia,quindi faticherei a considerarla una questione privata.Sempre che non me lo impongano.
Tutti i piloti che avessero i requisiti per diventare comandanti e passare da un settore in dismissione ad un altro farebbero bene a protestare se lo volessero.
Per finire è pratica comune delle aziende sane comunicare coi propri dipendenti.Non ho mai capito perchè in Italia lavorare significhi arruolarsi.Normale dialettica.Tra l'altro incentivata(a parole)dall'attuale management.
 
Aggiungo...mandare una mail...ho impiegato trenta secondi.
Invece di girarci attorno(perchè questa mi sembra una situazione palese agli occhi anche dei meno smaliziati)basterebbe dire:io sono un sostenitore delle raccomandazioni.Qualcuno l'ha fatto.E per me va bene.Senza timore di pregiudizi al contrario.
Però cercare di far passare un pugno per una carezza diventa un esercizio ai limiti delle possibilità dell'aviazione civile.
 
Ultima modifica:
E invece dipendenti ed ex dipendenti Alitalia devono fare come Omar, mandino a chi di dovere la loro missiva di protesta firmata con nome e cognome.

Alitalia è una azienda privata e come tale ha le sue dinamiche, finchè saranno 4 gatti a lamentarsi giustamente se ne frega visto che da quello che si legge non ha fatto nulla fuori da quanto previsto dal contratto, se mettiamo il 50-70% della forza lavoro dichiara il proprio disappunto faranno le loro valutazioni del caso.

Diciamo che sono molto beghe interne del tipo promuovi me oppure lui...è così in ogni azienda, mica solo in Alitalia!
 
...se mettiamo il 50-70% della forza lavoro dichiara il proprio disappunto faranno le loro valutazioni del caso...
QUOTE]

Boh...io a volte ho come l'impressione che voi viviate in un mondo parallelo...non in Italia!
Questo è un sistema, e quello che è uscito è solo un nome tra tanti probabilmente...questa gente non ha paura dell'opinione pubblica, non ha paura delle letterine firmate, non teme il giudizio di una qualsiasi persona onesta perchè l'onestà se la sono venduta in cambio di una bella poltrona calda...in questo caso in cockpit.
Ma secondo te, se CAI riceve lettere di protesta da perte del 50-70% della forza lavoro cosa farà? andrà dal tizio in questione a dire...scusa ciccio abbiamo fatto una porcata...mi sa che ci si ripensa perchè alcuni tuoi colleghi sembrano non essere molto d'accordo! Oppure tirerà dritto perchè di Ministro dei trasporti ce ne sta uno solo e fa sembre comodo tenerselo buono?
Io dico che è più probabile la seconda opzione.
W la Republica delle banane! ed invidio voi che avete ancora l'ingenuità di credere che la voce del popolo possa cambiare le cose...magari fosse così!
 
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