Scajola contestato da dipendente Atitech
Il ministro si era recato nello stabilimento per l'accordo di salvataggio. All'uscita il duro scambio di battute
NAPOLI - Vivace battibecco tra il ministro per lo Sviluppo economico Claudio Scajola e un dipendente dell’Atitech, azienda che gravitava nel gruppo Alitalia, che lo attendeva all’uscita dallo stabilimento dove il ministro si è recato in visita per illustrare i termini dell’accordo che ne ha evitato il fallimento. Scajola si stava intrattenendo con alcuni operai quando è stato contestato da uno di questi. «Tanto sappiamo come finisce - ha inveito il dipendente - che voi politici vi arricchite e che gli imprenditori si arricchiscono». «Perchè generalizza?», è stata risposta del ministro.- «Perchè tutti? È come se io dicessi che sono tutti stronzi come lei. Ma non lo dirò».
LE TENSIONI - Atitech è reduce da una lunga e tormentata trattativa. L'accordo prevede che dei 653 lavoratori del polo di Napoli Capodichino, 360 saranno assunti allo start up, cioè all’avvio dell’attività della nuova società acquirente, la Newco Manutenzioni Aeronautiche (Meridie al 75%, la Nuova Alitalia al 15% e Finmeccanica al 10%) e a regime, nel 2014, saranno 500 i lavoratori impiegati. Quindi, 140 circa andranno in cassa integrazione dal gennaio 2011. Altri 60 lavoratori, secondo la bozza, saranno assorbiti da Finmeccanica attraverso la controllata Alenia Aeronautica e 70 andranno in prepensionamento nell’arco dei sette anni degli ammortizzatori sociali. Un accordo «oneroso» che ha lasciato strascichi e tensioni ancora vive.
A NOLA - Poco prima il ministro si era recato a Nola, in provincia di Napoli, dove ha presenziato alla posa della prima pietra delle officine di manutenzione di Ntv, il Nuovo trasporto viaggiatori, prima società privata italiana di trasporto passeggeri sulle linee ferroviarie Alta velocità. «È creando le infrastrutture che si creano le condizioni di sviluppo», ha detto Scajola nel corso del suo intervento. Fondamentale, poi, anche la lotta alla criminalità organizzata. «Bisogna costruire le condizioni affinchè le imprese possano investire e da questo punto di vista la lotta alla criminalità è fondamentale - ha aggiunto - Non è mai sufficiente il ringraziamento alle forze dell’ordine per quanto fanno». Un'ora dopo è scattata la contestazione.
27 ottobre 2009