BA rifiuta di onorare tariffe USA-India da $40


La legge non c'é - prova a farlo con Ryanair e vediamo.

Veramente proprio con Ryanair conosco una persona che per errore aveva prenotato due volte e la compagnia ha rimborsato, e parliamo di diversi biglietti ad agosto, un migliaio di euro.

Ovviamente ha dovuto brigare un po' al call center, ma alla fine FR ha restituito i soldi e annullato la seconda prenotazione. Poi non saprei dirti se lo ha fatto perchè imposto dalla legge o spontaneamente.
 
è successo anche nel campo alberghiero, esattamente in Intercontinental, per un errore nel caricare le tariffe,sono state vendute decine di camere a cifre irrisorie, l'albergo è il Crown Plaza di Quarto d'Altino (VE). in quel caso, con grande risalto mediatico, e quindi ritorno di immagine, la catena alberghiera ha deciso di onorare tutte le prenotazioni con la sola clausola che non saranno modificabili nel nome e nella data.
Giorgio

SI ricordo bene, e ricordo anche che il Direttore della struttura non esitò a farsi intervistare da StudioAperto....con tutti i risvolti positivi legati alla pubblicità....
 
Ti dispiacerebbe elaborare? Secondo me il consumatore europeo non é protetto meno di quello americano, anzi...

facevo un discorso a tutto tondo e non specificatamente aeronautico.
Dove per il consumatore medio americano non esiste il "buon senso", questo lo deve mettere qualcun altro per lui.
Non per altro gli USA vivono sulle cause legali. E per proteggersi dai costi aggiuntivi della tutela del consumatore molte aziende puntano a guadagnare in mercati dove la customer care non è portata all'esasperazione.

Se vogliamo fare un esempio aeronautico, pensa alle miglia.
Non c'è compagnia americana che non offra il 100% anche sulle tariffe più scontate. Perché? Perché quando hanno provato a diminuire il numero di miglia guadagnabili i clienti si sono indispettiti, rivolti alle associazioni consumatori etc etc. Risultato? A parità di tratte volate un americano guadagna mediamente il triplo delle miglia rispetto ad un europeo con ovvi problemi di spendibilità per noi ultimi. Senza considerare che un volo premio originato dagli USA costa un terzo in tasse e supplementi rispetto ad un volo premio che origina in Europa. Stessi voli, stessa compagnia, stesso tutto.

Per non parlare delle "compensazioni" che i viaggiatori USA cercano in ogni modo forti delle tutele nei loro confronti. Fatti un giro su qualsiasi forum americano e vedi come molte delle richieste siano per avere compensazioni per m*n*h*a*e! Il problema? nell'ottica perversa del "cliente ha sempre ragione" mote compagnie pagano voucher/miglia che da qualche parte sono ovviamente riconteggiate...
Nello specifico caso, sometimes you win, sometimes you lose. Get over it
 
facevo un discorso a tutto tondo e non specificatamente aeronautico.
Dove per il consumatore medio americano non esiste il "buon senso", questo lo deve mettere qualcun altro per lui.
Non per altro gli USA vivono sulle cause legali. E per proteggersi dai costi aggiuntivi della tutela del consumatore molte aziende puntano a guadagnare in mercati dove la customer care non è portata all'esasperazione.

Se vogliamo fare un esempio aeronautico, pensa alle miglia.
Non c'è compagnia americana che non offra il 100% anche sulle tariffe più scontate. Perché? Perché quando hanno provato a diminuire il numero di miglia guadagnabili i clienti si sono indispettiti, rivolti alle associazioni consumatori etc etc. Risultato? A parità di tratte volate un americano guadagna mediamente il triplo delle miglia rispetto ad un europeo con ovvi problemi di spendibilità per noi ultimi. Senza considerare che un volo premio originato dagli USA costa un terzo in tasse e supplementi rispetto ad un volo premio che origina in Europa. Stessi voli, stessa compagnia, stesso tutto.

Per non parlare delle "compensazioni" che i viaggiatori USA cercano in ogni modo forti delle tutele nei loro confronti. Fatti un giro su qualsiasi forum americano e vedi come molte delle richieste siano per avere compensazioni per m*n*h*a*e! Il problema? nell'ottica perversa del "cliente ha sempre ragione" mote compagnie pagano voucher/miglia che da qualche parte sono ovviamente riconteggiate...
Nello specifico caso, sometimes you win, sometimes you lose. Get over it
Bisogna vedere da che ottica si guarda la cosa: tu usi un'ottica aziendale e ti compiaci che in Europa ed in Italia in particolare i diritti dei consumatori siano quasi sempre sulla carta per via di sistemi legali spesso inefficienti come quello italiano.
Negli Usa si deve stare attentissimi a non trattare nel giusto modo i consumatori perchè la volta che vieni citato e sei preso in castagna giustamente ti salassano.

Entrambi i sistemi non sono perfetti, ma è molto meglio quello americano eticamente parlando.
Chi è inefficiente e offre un servizio scadente non rispondente a quanto messo in vendita è giusto che venga punito e non con un buffetto come avviene per esempio da noi dove per le imprese è conveniente fare pubblicità ingannevole, unirsi in oligopoli distorcendo la concorrenza, non rispettare i contratti e i diritti dei clienti sfruttando il limite dei costi legali e dei tempi soprattutto.

Il disprezzo per i diritti del cliente non porta benefici a lungo termine, perchè un cliente lo puoi fregare ma poi lo perdi per sempre!
 
facevo un discorso a tutto tondo e non specificatamente aeronautico.
Dove per il consumatore medio americano non esiste il "buon senso", questo lo deve mettere qualcun altro per lui.
Non per altro gli USA vivono sulle cause legali. E per proteggersi dai costi aggiuntivi della tutela del consumatore molte aziende puntano a guadagnare in mercati dove la customer care non è portata all'esasperazione.

Se vogliamo fare un esempio aeronautico, pensa alle miglia.
Non c'è compagnia americana che non offra il 100% anche sulle tariffe più scontate. Perché? Perché quando hanno provato a diminuire il numero di miglia guadagnabili i clienti si sono indispettiti, rivolti alle associazioni consumatori etc etc. Risultato? A parità di tratte volate un americano guadagna mediamente il triplo delle miglia rispetto ad un europeo con ovvi problemi di spendibilità per noi ultimi. Senza considerare che un volo premio originato dagli USA costa un terzo in tasse e supplementi rispetto ad un volo premio che origina in Europa. Stessi voli, stessa compagnia, stesso tutto.

Per non parlare delle "compensazioni" che i viaggiatori USA cercano in ogni modo forti delle tutele nei loro confronti. Fatti un giro su qualsiasi forum americano e vedi come molte delle richieste siano per avere compensazioni per m*n*h*a*e! Il problema? nell'ottica perversa del "cliente ha sempre ragione" mote compagnie pagano voucher/miglia che da qualche parte sono ovviamente riconteggiate...
Nello specifico caso, sometimes you win, sometimes you lose. Get over it
Però, incredibilmente, non hanno una legge come quella della EU che preveda compensazioni per ritardi e cancellazioni.
Le leggi ormai in USA le fanno più i lobbisti che i deputati e le compagnie aeree una regolamentazione di quel tipo non l'hanno mai voluta. L'idea è quella di contenere i costi, ma varrebbe anche come protezione nei riguardi di richieste troppe esoste da parte dei pax.
 
Bisogna vedere da che ottica si guarda la cosa: tu usi un'ottica aziendale e ti compiaci che in Europa ed in Italia in particolare i diritti dei consumatori siano quasi sempre sulla carta per via di sistemi legali spesso inefficienti come quello italiano.
Negli Usa si deve stare attentissimi a non trattare nel giusto modo i consumatori perchè la volta che vieni citato e sei preso in castagna giustamente ti salassano....

No farfallina, mi spiace ma stai prendendo fischi per fiaschi.
Io non sto parlando della tutela per prodotti scadenti o cosa, ci mancherebbe che il consumatore non fosse protetto!

Io sto parlando di come il sistema americano sia portato all'esasperazione.
Ti sembra normale che McDonald abbia dovuto pagare oltre mezzo milione di dollari perché una vecchia di 80 anni seduta in macchina e tenendo il caffè tra le gambe se lo è versato addosso mentre cercava di infilare lo zucchero sotto il coperchio?
Ti sembra normale che nelle istruzioni della Xbox debbano scrivere che non bisogna posizionarla in mensole alte perché cadendo potrebbe uccidere un bambino?

Questa non è protezione del consumatore. è pura imbecillità. E, come detto nel post di prima, questa imbecillità la paghiamo noi non americani perché, ovviamente, il costo di cause legali e simili deve essere spalmato sul costo finale del prodotto o servizio, qualunque esso sia.

L'ultima che ho letto? Una signora andata a vedere uno spettacolo di delfini in un parco acquatico ha fatto causa al parco stesso perché durante gli spettacoli arrivano spruzzi d'acqua, e lei, scivolando, ha subito una distorsione della caviglia.

se questa per te è protezione del consumatore, per me è un modo di dar lavoro a tanti studi legali.