Appunto il 15% di cui sopra.
Hai dei dati migliori di Cattaneo che dice 13 mln su 18 non low cost?
Se si, puoi darci i link?
Appunto il 15% di cui sopra.
Hai dei dati migliori di Cattaneo che dice 13 mln su 18 non low cost?
Se si, puoi darci i link?
Appunto il 15% di cui sopra.
le parole di sabelli sono sibilline
Infatti Sabelli non ha parlato di Low cost, il termine low cost è una libera interpretazione di chi ha scritto le note per i siti e di diversi utenti del forum.Ragionamento quantomeno semplicistico.
Il fatto é che Sabelli non ha citato la fonte di quei numeri che ha citato, tanto che Cattaneo nella risposta ha detto che i passeggeri low cost a MXP sono soltanto uno su tre, ovvero il 33%. La differenza tra i due punti di vista é troppo grande per essere semplicemente un problema di "virgole", per cui fino a quando (se ci sará questo quando) non avremo una spiegazione oggettiva di come si é arrivati a queste cifre credo sia il caso di non trarre conclusioni.
Se proprio vogliamo tirare ad indovinare, secondo me l'85% di Sabelli si riferisce a chi viaggia in una classe di servizio che non é l'economy, e da questo punto di vista il numero potrebbe anche essere verosimile. Rimane il fatto peró che Sabelli, con la sua affermazione («Il traffico passeggeri di Malpensa è caratterizzato per l´85 per cento da un mercato low fare, tariffe full economy, scontate, solo il 15 per cento è con tariffe premium») ha assimilato chi viaggia a €20 con easyJet con chi compra un biglietto Y a tariffa piena per Tokyo, mostrando quanto poco capisce di questo mondo.
Chi compra un biglietto full Y molto raramente é un leisure passenger, e sicuramente dá un buon contributo alla profittabilitá del volo.
A Milano c' è un mercato business che il resto d' Italia non ha, in particolare Roma per le destinazioni non italiane. Se adesso invece di volare a Parigi in giornata in C a 900 euro si va con easyJet spendendone 300 (vedi i prezzi per lunedì prossimo) sono sempre yields e numeri di pax (a quegli yields) che il resto d' Italia si sogna.Considerato che di MXP veniva considerato come punto forte la presenza di un folto mercato businnes il senso dato da Sabelli diventa molto più comprensibile.
Sotto data 300€ non è nemmeno tanto, ho visto ben di peggio!A Milano c' è un mercato business che i resto d' Italia non ha, in particolare Roma per le destinazioni non italiane. Se adesso invece di volare a Parigi in giornata in C a 900 euro si va con easyJet spendendone 300 (vedi i prezzi per lunedì prossimo) sono sempre yields che il resto d' Italia si sogna.
A Milano c' è un mercato business che il resto d' Italia non ha, in particolare Roma per le destinazioni non italiane. Se adesso invece di volare a Parigi in giornata in C a 900 euro si va con easyJet spendendone 300 (vedi i prezzi per lunedì prossimo) sono sempre yields e numeri di pax (a quegli yields) che il resto d' Italia si sogna.
Va bene la campagna varesino/lombarda anti AZ
ma MXP non è Milano, infatti togli ogni limite a LIN e vedi come corrono...e per fortuna non possono costruire un paio di piste per voli intercontinentali...
ma contenti voi, io sono contenta di poter scegliere LIN quando scelgo di partire da Milano...
I prezzi sotto data servono a capire quanto spende di solito chi vola per lavoro.Per vedere gli yields cosa te ne fai di sapere il prezzo sotto data di un volo? con U2 ne trovi di voli sotto data a 300, anche più alti!
Vedendo LHI che con un servizio da major vola mezza vuota e con tanti posti a tariffe sotto ai 100€ il ragionamento di Sabelli non fa una piega.
Affermazione ridicola, MXP è Milano, come BGY che è Milano e non si riempie con i pax della val Brembana.ma MXP non è Milano
Londra ha 2 aeroporti e mezzo su 5 in mano alle low cost (STN, LTN e LGW, contro LHR e LCY*). Mi spiegate dove sta lo scandalo del 33%.Io ho seri dubbi, Roma è sede della politica italiana, ha una quantità notevole di aziende che non sfigurano certo rispetto a quelle di Milano.
Se a Milano il 30% del traffico è in mano alle low cost qualcosa vuol pur dire. Che una consistente fetta del mercato è price sensitive. Quel che di buono ha Milano lo esprime su Linate, il resto, i rimasugli, lo riversa su Bergamo e Malpensa.
...
Vedi che voi sostenitori di MXP cercate sempre nemici invece di pensare a perchè MXP non attrae le compagnie.A me sembrava l'opposto, cioè una campagna AZ contro MXP, pensa un po'.
Secondo questo tuo ragionamento, se spianassimo mezza Roma e portassimo la pista dell'aeroporto dell'Urbe a 3.000 metri, potremmo dire "ma FCO non è Roma".
Evidentemente i tuoi viaggi sono abbastanza circoscritti geograficamente. Contenta tu.
Ma cosa centra il prezzo con lo yield di cui parlavi primi...dipende che LF hai e a che prezzi hai venduti i vari biglietti mica cosa si trova il giorno prima...I prezzi sotto data servono a capire quanto spende di solito chi vola per lavoro.
LHI vende sotto i 100 euro voli per weekend e simili, se prenoto adesso MXP-FCO A/R per lunedì sono 361 euro. Idem per LHR e CDG.
Affermazione ridicola, MXP è Milano, come BGY che è Milano e non si riempie con i pax della val Brembana.
Questo estratto di "Farfallina" sintetizza, in poche parole, il "milano pensiero" sulla questione aeroporti.[..] Da LIN si va ovunque basta fare un comodo scalo e con diversi hub fra cui scegliere [..] e mi è molto più comodo di MXP. [..]
Di quel che pensa Sabelli non m' importa nulla, di Alitalia nemmeno. E' un vettore "estero", ma al contrario di LH ha solo piani per spargere sale, approfitta di una situazione di sfruttamento COLONIALE illegale che il potere romano le concede.Chiudi LIN e vedrai che Sabelli la penserà diversamente
Mi piace la conclusione, anche se qualche passaggino qui e là l'avrei scritto diverso.Di quel che pensa Sabelli non m' importa nulla, di Alitalia nemmeno. E' un vettore "estero", ma al contrario di LH ha solo piani per spargere sale, approfitta di una situazione di sfruttamento COLONIALE illegale che il potere romano le concede.
Linate è il cancro del sistema aeroportuale milanese e Alitalia ha il 78% degli slot, quindi prima facie è il 78% del cancro.
Per maggior precisione il cancro sono i voli effettuati aggirando i limiti del Decreto Bersani bis. Linate NON sarebbe un problema se Alitalia volasse due volte al giorno da Linate a Napoli e una Palermo, invece di violare le regole con la interessata di chi, pagato per vigilare, è invece complice del raggiro che ammazza Malpensa, cioè E N A C, a partire dall' ineffabile suo capo don Vito Riggio.
Quindi Alitalia rappresenta il 98% del cancro.
Di quel che pensa Sabelli non m' importa nulla, di Alitalia nemmeno. E' un vettore "estero", ma al contrario di LH ha solo piani per spargere sale, approfitta di una situazione di sfruttamento COLONIALE illegale che il potere romano le concede.
Linate è il cancro del sistema aeroportuale milanese e Alitalia ha il 78% degli slot, quindi prima facie è il 78% del cancro.
Per maggior precisione il cancro sono i voli effettuati aggirando i limiti del Decreto Bersani bis. Linate NON sarebbe un problema se Alitalia volasse due volte al giorno da Linate a Napoli e una Palermo, invece di violare le regole con la interessata compiacenza di chi, pagato per vigilare, è invece complice del raggiro che ammazza Malpensa, cioè E N A C, a partire dall' ineffabile suo capo Vito Riggio.
Quindi Alitalia rappresenta il 98% del cancro.