La British Airways e la Virgin rifiuteranno di far volare chi si teme abbia l' H1N1


Premesso che non stiamo parlando di colera o peste bubbonica, ma di influenza sulla quale mi pare anche ci siano idee confuse, vorrei sommessamente ricordare che il rischio di contagio esiste in tutte le forme di trasporto. Ogni anno muoiono milioni di persone per influenza e nessuno fa una mazza per impedire spostamenti in aereo o in qualsivoglia altra forma. Questa non pare peggiore delle altre, almeno in questo periodo dell'anno. Qui sono morte qualche centinaia di persone. A me pare che si stia esagerando e che tutto sia finalizzato a produrre e vendere vaccini. A me darebbe molto fastidio invece che qualcuno decidesse che io non posso prendere un aereo o entrare in un paese sulla base di uno starnuto (si sa che a furia di generalizzare si scatena la caccia all'untore). L'aviaria e la SARS non ci hanno insegnato niente? Se per le persone normali la malattia evolve in una settimana e poi si va tutti al mare, mi spiegate questa psicosi?
E poi non scherziamo, lo decide il vettore? Ma via!

permetti che se una persona ha la febbre a 39 o 40 la si tiene sottocchio ( anche perchè potrebbe avere qualcosa di più grave )??
 
permetti che se una persona ha la febbre a 39 o 40 la si tiene sottocchio ( anche perchè potrebbe avere qualcosa di più grave )??

Replico e concludo perchè altrimenti non andiamo da nessuna parte:

Quando l'OMS stabilirà dei protocolli precisi per l'individuazione dei sintomi, adottati da tutti i vettori e da tutte le autorità,
quando verranno adottati canali sanitari in tutti gli aeroporti,
quando tali misure saranno adottate per tutti gli altri mezzi di trasporto (automobili incluse) ed in tutti i valichi di frontiera,
allora sarà una cosa seria.
Altrimenti sarà un modo per andare sui giornali a far vedere quanto si è bravi.
La mia opinione è chiara, per quanto mi riguarda fine dei commenti.
 
No, la situazione inglese è molto grave. I voli se necessario vengono quarantenati. Il volare in condizioni contagione può mettere in pericolo l'incolumità degli altri pax.

Certo,non mi riferivo di certo al viaggiare tranquillamente se si versa in una situazione di grave malanno!
Non vorrei però si giungesse con la stagione autunno\invernale all'eccesso di temere chiunque abbia tosse e raffreddore
 
Diamo per scontato che in Italia i casi siano meno che in UK, ma non dimentichiamo che in realtà da noi poche persone vanno dai medici e non siamo sicuri che questi segnalino ogni caso alle competenti autorità.
Ho motivo di credere che la situazione in Italia sia già ora simile a quella UK e di altri paesi.
 
Certo,non mi riferivo di certo al viaggiare tranquillamente se si versa in una situazione di grave malanno!
Non vorrei però si giungesse con la stagione autunno\invernale all'eccesso di temere chiunque abbia tosse e raffreddore
tra i sintomi vi è anche una forte febbre.. lì si inizia a sospettare
 
Ogni anno nel mondo ci sono tra i 3 ed i 5 milioni di casi gravi di influenza ("generica") e fino a 500.000 decessi.

Il virus "suino" è stato isolato nel 1918...e solo da qualche mese sembra contagiare l'uomo da uomo. Il tasso di mortalità della c.d. "influenza suina" NON è più alto di quello dell'influenza "normale" (circa 0,4%).

Evitiamo INUTILI allarmismi.
 
è una influenza come tutte le altre

ma è altamente contagiosa

e la prenderanno molti di piu`

calcolando una percentuale di mortalità pari alle altre,avremo MOLTI PIU`DECESSI
molti piu`ricoverati
danni all`economia:


"Previsti in Ticino tra i 350
e i mille morti per l'influenza suina"

Patrizia Guenzi



Godiamoci le vacanze - evitando le mete a rischio “influenza suina” - perché al ritorno dovremo fare i conti con l’H1N1 e quindi tossire, starnutire e manipolare il termometro per sette-dieci giorni, complicazioni permettendo. Mentre i governi di mezzo mondo sono in allarme e impegnati a mettere a punto piani d’intervento mirati, predisponendo scorte di vaccino, anche in Ticino non si è stati con le mani in mano. E già si sono fatti i calcoli: “Abbiamo a disposizione solo modelli matematici da far combaciare con ipotesi epidemiologiche fornite dagli esperti dell’Oms”, premette il dottor Marco Ferrera, delegato per la pandemia per conto dell’Ordine dei medici e nominato dal consiglio di Stato. E aggiunge: “Prevediamo in Ticino oltre 90mila malati con oltre 2000 ricoveri. Considerando che negli altri Paesi vi è finora una mortalità compresa fra 0,5 e 1%, potremmo stimare nel nostro cantone fra 350 e 1000 decessi nel corso di tutto il periodo pandemico. Il condizionale è d’obbligo e al momento siamo orientati verso la cifra bassa, in attesa di informazioni valide scientificamente”.

Insomma, c’è poco da stare allegri. L’Oms - che a giugno ha aumentato il livello di allarme da 5 a 6 e i casi ufficialmente dichiarati finora sono oltre 94'500, di cui 429 decessi - ha confermato per settembre la fase di maggiore virulenza della pandemia. In Svizzera sono stati registrati 220 casi confermati da un laboratorio, 19 in Ticino - dati Ufficio federale sanità, 17 luglio -, nessuna vittima. Mentre la Germania si prepara a immunizzare 50 milioni di cittadini a settembre. E Berna non starà certo a guardare. “Abbiamo già pronto un programma d’intervento che ci permetterà in sole due settimane di vaccinare tutta la popolazione ticinese”, assicura il dottor Ferrera. Il vaccino, però, non è ancora disponibile perché in fase di produzione. Berna ha già ordinato 13 milioni di dosi, costo 84 milioni di franchi, che distribuirà ai cantoni.

Anche secondo le stime dell’Ufficio federale della sanità svizzera il picco dell’ondata di epidemia potrebbe arrivare già a settembre, al ritmo di 400mila casi a settimana. Da uno a due milioni di persone rischiano di contrarre il virus: 15-30mila di queste dovranno sottoporsi a cure intensive e i casi fatali saranno circa 2mila. Berna non nasconde la propria preoccupazione. D’altro canto, i numeri parlano da soli. Una normale grippe mette a letto 300mila persone a stagione. “In questo caso siamo di fronte ad una pandemia - commenta Jean-Louis Zurcher, portavoce dell’Ufficio federale della sanità -, visto che il virus si trasmette da persona a persona. Inoltre, nel 97% per cento dei casi il decorso della malattia si rivela sì benigno, ma per ora…”.

A questo punto facciamo una stima - che sicuramente pecca in difetto - sui giorni di assenza dal lavoro che l’H1N1 provocherà: calcolando, sulle 90mila persone a rischio infezione, circa 40mila quelle attive professionalmente, e facendo una media di 5 giorni di assenza per ogni singolo caso, si può ipotizzare che la “febbre suina” farà perdere al Ticino 200 mila giornate di lavoro. “Proprio per evitare la paralisi del Paese, sarà importante avere il vaccino”, ribadisce Ferrera. Altrimenti, non è escluso un serio rallentamento dell’economia. Assenti dal lavoro, infatti, non saranno solo coloro che hanno contratto il virus, ma anche chi non può uscire da casa perché deve assistere un proprio caro o curare un figlio. Già a maggio, l’Ufficio federale della sanità aveva chiesto a imprese e amministrazioni di organizzare un “piano di continuità”.

E il Ticino sembra aver seguito alla lettera il consiglio. “Siamo quasi pronti da ormai sei mesi - spiega il dottor Ferrera -. Ogni giorno che passa aggiustiamo la mira, alla luce delle nuove informazioni”. A fare da apripista, l’influenza aviaria. “La suina è meno grave, provoca minore mortalità - aggiunge -, ma ha una più grande penetrazione e si sta diffondendo molto velocemente. Il vaccino sarà importante per evitare che tutta la popolazione ticinese si ammali contemporaneamente”.



pguenzi@caffe.ch


19.07.2009 - 01:00
 
Secondo il TG5, le compagnie del Regno Unito hanno il diritto di rifiutare l'imbarco di qualunque passeggero che presenta sintomi che possono indurre a pensare di avere sta cavolo di Pandemia!!!
 
sono arrivato venerdi' a Hong Kong, dove mi devo fermare x un paio di settimane, e prima del controllo passaporti si passa attraverso un corridoio dove sul soffitto hanno posto dei sensori che rilevano la temperatura.

il personale dell'aeroporto indossa la mascherina cosi' come anche un discreto numero di passeggeri.

questa mattina ho fatto un blitz a Canton in treno (a/r in 6 ore per un veloce meeting) e all'arrivo alla stazione di Guangzhou East, ancora prima del controllo passaporti c'era bella schierata una serie di gentil signorine, debitamente con mascherina sul viso e armate di termometro a pistola puntato sulla fronte di ogni pax in arrivo per misurare la temperatura.
ovviamente si deve compilare un modulo sulle condizioni si salute.

ho letto sul South China Morning Post, che e' il quotidiano di Hong Kong, che una scolaresca inglese di 40 stiudenti e' stata messa in quarantena all'arrivo in aeroporto a Beijing (su volo da LHR) per 5 casi di temperatura sopra la norma, e sono tuttora quarantenati, tutti, in un albergo.

qui la febbre e' l'argomento del giorno, soprattutto perche' Hong Kong non ha un numero sufficiente di vaccini per vaccinare tutta la popolazione residente.

domani torno a Canton in treno e ... altra pistola in fronte!!!

poi mercoledi' vado a Shanghai e vediamo cosa succede li.
 
Anche al Cairo nel nuovo terminal oltre ad accoglierti con la mascherina ed a farti compilare il modulo sulla tua salute (cosa che avviene anche in altri posti), ti scannerizzano con una specie di telecamera. :)

Ciao
Massimo
 
Ogni anno nel mondo ci sono tra i 3 ed i 5 milioni di casi gravi di influenza ("generica") e fino a 500.000 decessi.

Il virus "suino" è stato isolato nel 1918...e solo da qualche mese sembra contagiare l'uomo da uomo. Il tasso di mortalità della c.d. "influenza suina" NON è più alto di quello dell'influenza "normale" (circa 0,4%).

Evitiamo INUTILI allarmismi.

Quoto.
E' il nuovo cavallo di battaglia dei giornalisti che già notoriamente non hanno niente da scrivere, figuriamoci d'estate.
Dategli in pasto qualcos'altro di più interessante/scabroso/mortale/tragico/terrificante e di questa influenza se ne dimenticheranno subito.
 
Che roba, io sono tornato dall'Imperial college di londra per una vacanza studio il 15 luglio, ho scoperto che i 50 ragazzi contagiati stavano vicino ad un gruppo di miei amici che viaggiavano con un altro ente.
Avranno avuto anche i sintomi, ma a me hanno raccontato che stavano bene e che si annoiavano a morte a stare tutti nelle proprie camere senza possibilità di chiacchierare un po'. Chissà se avevano realmente capito cosa gli era accaduto :)
 
sono arrivato venerdi' a Hong Kong, dove mi devo fermare x un paio di settimane, e prima del controllo passaporti si passa attraverso un corridoio dove sul soffitto hanno posto dei sensori che rilevano la temperatura.

il personale dell'aeroporto indossa la mascherina cosi' come anche un discreto numero di passeggeri.

questa mattina ho fatto un blitz a Canton in treno (a/r in 6 ore per un veloce meeting) e all'arrivo alla stazione di Guangzhou East, ancora prima del controllo passaporti c'era bella schierata una serie di gentil signorine, debitamente con mascherina sul viso e armate di termometro a pistola puntato sulla fronte di ogni pax in arrivo per misurare la temperatura.
ovviamente si deve compilare un modulo sulle condizioni si salute.

ho letto sul South China Morning Post, che e' il quotidiano di Hong Kong, che una scolaresca inglese di 40 stiudenti e' stata messa in quarantena all'arrivo in aeroporto a Beijing (su volo da LHR) per 5 casi di temperatura sopra la norma, e sono tuttora quarantenati, tutti, in un albergo.

qui la febbre e' l'argomento del giorno, soprattutto perche' Hong Kong non ha un numero sufficiente di vaccini per vaccinare tutta la popolazione residente.

domani torno a Canton in treno e ... altra pistola in fronte!!!

poi mercoledi' vado a Shanghai e vediamo cosa succede li.

A Hong Kong sembra (quasi) di tornare ai tempi della SARS del 2003.