Lampedusa, prima pietra per la nuova aerostazione


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19 Giugno 2009 - 4:44 pm | Dedalonews - M. LandiNews
Lampedusa: prima pietra per la nuova aerostazione

Si è svolta presso l’aeroporto di Lampedusa, la cerimonia di posa della prima pietra della nuova aerostazione. Erano presenti il presidente del Senato, Renato Schifani, il presidente dell’ENAC, Vito Riggio, il direttore generale Alessio Quaranta e numerosi rappresentanti delle istituzioni nazionali, degli enti territoriali e del settore dell’aviazione civile.
Con l’avvio della costruzione della nuova aerostazione l’ENAC, competente per la programmazione e il controllo sull’attuazione degli investimenti nelle infrastrutture aeroportuali, definisce un ulteriore tassello nel quadro di rinnovamento e riqualificazione del sistema aeroportuale nazionale, in particolare del Mezzogiorno d’Italia.
Il nuovo Terminal ospiterà al piano terra tutte le attività di trattamento e smistamento dei passeggeri e dei bagagli, sia in partenza che in arrivo. Al secondo livello, invece, saranno presenti i servizi strumentali e le aree riservate a tutti gli operatori aeroportuali.
. La particolare forma di nave dell’edificio della nuova aerostazione intende rappresentare il profondo legame dell’isola di Lampedusa con il mare. I materiali e i colori utilizzati richiamano la tradizionale architettura locale arabo-mediterranea. Nell’aerostazione saranno attivate 8 postazioni di check in con 4 filtri di sicurezza per i controlli.
Il progetto esecutivo delle opere, denominato è stato approvato dall’ENAC il 7 ottobre 2008.
L’impresa appaltatrice è la SI.GEN.CO. S.p.A, mentre l’importo complessivo dei lavori è poco più di 18 milioni di euro.
 
IL PRESIDENTE RIGGIO EFFETTUA UN SOPRALLUOGO A LAMPEDUSA PER VALUTARE LO STATO DI AVANZAMENTO DEI LAVORI: CRONOPROGRAMMA RISPETTATO E PROTOCOLLO CON COMUNE DI LAMPEDUSA PER IMPIANTO AMBIENTALE

Il Presidente dell’ENAC, Vito Riggio, accompagnato dai responsabili delle strutture tecniche dell’Ente competenti in materia, si è recato oggi a Lampedusa per verificare lo stato di avanzamento dei lavori in corso in aeroporto.
Da quanto emerso dal sopralluogo odierno, i lavori nell’Aeroporto di Lampedusa, scalo a gestione diretta ENAC, stanno procedendo con regolarità e sono sostanzialmente in linea con i tempi previsti dal cronoprogramma.
Le opere in corso di realizzazione riguardano la costruzione della nuova aerostazione passeggeri, degli impianti di urbanizzazione e parcheggio auto, delle piazzole per la sosta degli aeromobili, oltre al risanamento e riconversione delle infrastrutture air side. Si precisa che questi ultimi lavori, quelli air side, sono già stati ultimati e hanno determinato il miglioramento della sicurezza e dell’operatività dello scalo grazie all’adeguamento e all’allungamento della pista di volo.
Se la realizzazione delle rimanenti opere continuerà come da programma, si prevede che i lavori verranno completati per febbraio del 2012, dando così piena attuazione agli investimenti che stanno permettendo la riqualificazione del sistema aeroportuale del Mezzogiorno d’Italia portata avanti dall’ENAC, competente, appunto, per la programmazione e il controllo sull’attuazione degli investimenti nelle infrastrutture aeroportuali.
Nel corso del sopralluogo, inoltre, si è convenuto con il Comune di Lampedusa di procedere con la stipula di un Protocollo d’Intesa a tutela dell’ambiente. Nello specifico, il Protocollo prevede anche il contributo da parte dell’ENAC a favore del Comune di Lampedusa di 300.000 Euro che serviranno per la riqualificazione dell’impianto di depurazione dell’isola.
Il Presidente Vito Riggio, nell’esprimere compiacimento per il rispetto dei tempi di realizzazione delle opere, sottolinea l’importanza di dotare Lampedusa di uno scalo maggiormente rispondente per funzionalità e ricettività alle esigenze di continuità territoriale, che garantisca al contempo il diritto alla mobilità dei cittadini dell’isola, dei siciliani e di tutti coloro che vogliono raggiungere il territorio.
Roma, 11-11-2010


ENAC
 
Ma come, ma Lampedusa non è uno dei famosi 24 scali "bonsai" che dovranno chiudere? che fanno costruiscono la nuova aerostazione? :D, naturalmente non ho nulla contro Lampedusa, anzi, la mia era una frecciatina verso a chi crede a questo "studio", se di studio si può parlare...
 
Ma come, ma Lampedusa non è uno dei famosi 24 scali "bonsai" che dovranno chiudere? che fanno costruiscono la nuova aerostazione? :D, naturalmente non ho nulla contro Lampedusa, anzi, la mia era una frecciatina verso a chi crede a questo "studio", se di studio si può parlare...

Anche Pantelleria avrà una nuova aerostazione.
Mi pare evidente però che LMP e PNL abbiano ragione d'esistere per ragioni differenti, le stesse per cui esiste una miriade di aeroporti in Grecia.
 
Che sciocchezza! Gli scali bonsai vanno chiusi perché inutili doppioni, non è certo il caso di Lampedusa.

guarda che siamo tutti d'accordo che si tratti di una gigantesca sciocchezza... fatto è che i famosi 24 scali che il piano redatto da Nomisma, One Works e Kpmg propone di chiudere risulterebbero essere: Parma, Forlì, Rimini, Ancona, Perugia, Pescara, Foggia, Taranto, Crotone, Reggio Calabria, Comiso, Lampedusa, Pantelleria, Tortolì, Grazzanise, Ciampino, Grosseto, Elba, Siena, Albenga, Cuneo, Aosta, Bolzano, Brescia.

Da notare che compare anche Comiso :D, meraviglioso! non è nemmeno ancora aperto! dei Geni!! :D

Fatto sta che faccio i migliori auguri a Lampedusa per una prospera evoluzione! così come a tutti gli altri 23 scali del progetto!
 
Uno studio certo di livello altissimo : propone la chiusura di due aeroporti vitali come quelli di Lapedusa e Pantelleria, uno non ancora aperto come Comiso ma il massimo lo raggiunge con Grazzanise, che non e' stato neanche ancora progettato ne' tantomeno approvato, a meno che non si riferiscano allo scalo militare.
 
Comunque è da criminali anche solo pensare di chiudere Ancona,Rimini,Pescara,reggio Calabria e mi voglio sbilanciare, anche Cuneo.
 
Uno studio certo di livello altissimo : propone la chiusura di due aeroporti vitali come quelli di Lapedusa e Pantelleria, uno non ancora aperto come Comiso ma il massimo lo raggiunge con Grazzanise, che non e' stato neanche ancora progettato ne' tantomeno approvato, a meno che non si riferiscano allo scalo militare.

La cosa bella è che abbiamo aspettato anni e hanno pagato consuleti per redigere questi bei piani che contengono imprecisioni, a dir poco grossolane, e che in ogni caso non serviranno a nulla perchè tanto in Italia lo status quo rimarrà tale.
Con quei soldi potevano benissimo operare in altra maniera più proficua e utile.
 
i famosi 24 scali che il piano redatto da Nomisma, One Works e Kpmg propone di chiudere risulterebbero essere: Parma, Forlì, Rimini, Ancona, Perugia, Pescara, Foggia, Taranto, Crotone, Reggio Calabria, Comiso, Lampedusa, Pantelleria, Tortolì, Grazzanise, Ciampino, Grosseto, Elba, Siena, Albenga, Cuneo, Aosta, Bolzano, Brescia.
Io chiuderei senza dubbi Parma, Forlì, Foggia, Taranto, Crotone, Tortolì, Ciampino, Grosseto, Siena, Albenga, Cuneo, Brescia, Pontecagnano e Capodichino.

Aosta, Bolzano, Elba non credo costino molto e hanno la loro micro-valenza locale, soprattutto non rubano traffico ad altri pagando i vettori.

Comiso serve come alternativa a Fontanarossa quando l' Etna fa i capricci.
 
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