Incidente A330 Air France Rio-Parigi 01/06/2009

  • Autore Discussione Autore Discussione Edo75
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DISASTRO AIR FRANCE: COMPAGNIA ''NON CONVINTA'' CHE SONDE SIANO CAUSA

(ASCA-AFP) - Parigi, 11 giu - Pierre-Henri Gourgeon, direttore generale di Air France-KLM, ha dichiarato di ''non esser convinto'' che i problemi riscontrati sulle sonde che controllano la velocita' del velivolo siano state le cause del disastro aereo avvenuto la notte del 1 giugno sull'Atlantico.

Gourgeon, interrogato dai giornalisti, ha assicurato che le sonde sotto accusa verranno comunque sostituite ma per quanto riguarda l'Airbus A330, precipitato misteriosamente nell'oceano, non c'e' assolutamente la certezza che siano state la causa dell'incidente.

Il direttore generale della compagnia aerea ha poi spiegato che e' compito degli inquirenti rilasciare comunicati sulle cause dello schianto del volo Af447 Rio-Parigi

Una nota dell'Air France emessa nel novembre del 2008 getta nuovi inquietanti interrogativi sulle cause della strage aerea avvenuta la scorsa settimana sull'Atlantico: in passato sarebbero stati registrati ''un numero significativo di incidenti'' legati agli strumenti di misurazione della velocita' degli aerei A330 e A340.

Secondo un comunicato diffuso lo scorso anno dalla compagnia francese e citato dal 'Jornal de Noticias', ''un numero significativo di incidenti'' relazionati con le, ormai famose, sonde Pitot (che permettono il monitoraggio della velocita' dei velivoli) ''furono registrati sugli A330-340''.

Tale informazione, scritta in una nota ai piloti di Air France, sarebbe datata 6 novembre 2008.

http://www.asca.it/news-DISASTRO_AI...MO__PILOTI_DI_PROBLEMI_SONDE-837115-ora-.html
 
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Tra l'altro ancora da nessuna parte si è letto del fatto che proprio l'aereo in questione avesse le sonde pitot della "prima generazione", forse lo sapremmo appena termina l'inchiesta.
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AF sa benissimo cos'ha montato sui propri aerei ... così come ogni altra compagnia aerea.
 
Con tutto il rispetto, ed esulando dal politico, dal punto di vista costituzionale le cose non stanno propriamente così. L'art. 11 ripudia la guerra di offesa, e lascia aperta la possibilità (ovviamente) di un utilizzo difensivo delle Forze armate.
In realtà lo stesso art. 11 (e non solo) permette la strada della collaborazione internazionale e spesso questa collaborazione internazionale prevede anche in chiave di mantenimento della pace o pacificazione l'utilizzo di forze militari in proiezione (si pensi alla Carta delle NU).
La stessa Costituzione infine non è stata stesa da anime candide che sognavano un mondo ideale, tanto che è punteggiata di riferimenti ad un'eventuale guerra (si veda la possibilità di prolungare la durata delle camere).

Insomma, fermo restando che nessuno qui credo voglia vedere i militari come superuomini adulati mentre fanno il passo dell'oca, in Italia c'è una certa disaffezione per le 4 Forze armate e si cerca allora di incipriarle mascherandole
da chissà cosa, aborrendo ogni spedizione o esibizione di capacità bellica.

La Costituzione è ben chiara, le Forze armate hanno compiti -armati- principalmente, piaccia o no.
C'è anche un ulteriore aspetto a suffragare il tutto: basti vedere la differenza con il Giappone, dove l'art. 9 proibisce addirittura la ricostituzione di Forze
armate.

Grazie per aver detto, meglio di me, quello che ho tentato di dire: non è detto che rifiutando la guerra offensiva si debba fare solo protezione civile come sosteneva qualcuno.
 
AF sa benissimo cos'ha montato sui propri aerei ... così come ogni altra compagnia aerea.

Mai sostenuto il contrario ma, quindi, cosa sostieni? Che erano quelle incriminate (problema già noto dal 2001) su un aereo del 2005, o che per il momento è meglio aspettare ulteriori sviluppi ed evitare i discorsi del tipo "per il risparmio cosa non si fa"?
 
Siamo seri dai, il vittimismo all'italiana non può sempre farla da padrona, "poveri noi" de che?; potrebbe essere una normale operazione di prevenzione: si ipotizza che la causa del disastro potrebbe essere il malfunzionamento delle sonde pitot e si procede alla sostituzione sia sui 330 che sui 340..e quindi? Vuol dire che una sonda diversa avrebbe evitato il disastro? Oppure vuol dire dare maggior sicurezza a chi sopra quelle macchine ci continua a volare ogni giorno?

Tra l'altro ancora da nessuna parte si è letto del fatto che proprio l'aereo in questione avesse le sonde pitot della "prima generazione", forse lo sapremmo appena termina l'inchiesta.

AirFrance possiede tra 330 e 340 34 macchine su una flotta di 254 aerei...ma che costo e che risparmio darebbe alla compagnia la sostituzione di queste sonde te lo sei, o meglio, ce lo siamo mai chiesto?

A prescindere che i sensori abbiano influito sull'incidente nn ti sembra che Air France nn abbia agito in modo corretto poichè nonostante la segnalazione sul possibile guasto tecnico nn ha provveduto all'immediata sostituzione? P
 
Mai sostenuto il contrario ma, quindi, cosa sostieni? Che erano quelle incriminate (problema già noto dal 2001) su un aereo del 2005, o che per il momento è meglio aspettare ulteriori sviluppi ed evitare i discorsi del tipo "per il risparmio cosa non si fa"?
Sostenevo che ogni compagnia aerea ha dei registri con i pezzi sostiuiti su ogni aereo; quindi mi aspetterei che non ci fossero incertezze di nessun genere sull'identificazione delle parti a bordo del 330 caduto.
 
A prescindere che i sensori abbiano influito sull'incidente nn ti sembra che Air France nn abbia agito in modo corretto poichè nonostante la segnalazione sul possibile guasto tecnico nn ha provveduto all'immediata sostituzione? P



Quoto anch'io infatti l'ansv nonostante la scarsità di fondi resta tra le migliori.

Un esperto italiano parteciperà alle indagini sul disastro del volo Air France Af 447. Lo rende noto oggi l'Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (Ansv). Come prevede la normativa internazionale, l'esperto italiano prende parte all'inchiesta in quanto fra i 228 passeggeri a bordo dell'aereo c'erano dieci cittadini italiani, spiega il presidente dell'Ansv, Bruno Franchi. Il tecnico dell'Agenzia seguirà così il lavoro degli investigatori francesi del Bureau d'Enquetes et d'Analyses (Bea), titolari dell'indagine tecnica: poiché l'incidente è avvenuto in acque internazionali, il titolare dell'inchiesta è la Francia in quanto il velivolo è di immatricolazione francese.

Sempre secondo quanto prevedono le raccomandazioni dell'Organizzazione internazionale dell'aviazione civile (Icao), l'esperto che prende parte all'inchiesta può «visitare la scena dell'incidente, avere accesso a informazioni fattuali rilevanti, partecipare all' identificazione delle vittime, assistere all'interrogatorio di eventuali passeggeri sopravvissuti del suo Paese e ricevere una copia della relazione conclusiva dell'inchiesta».

http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=23818
 
Sostenevo che ogni compagnia aerea ha dei registri con i pezzi sostiuiti su ogni aereo; quindi mi aspetterei che non ci fossero incertezze di nessun genere sull'identificazione delle parti a bordo del 330 caduto.

si ok flyIce, registri che saranno già nelle mani di chi di dovere che porta avanti l'inchiesta; i dubbi e le incertezze sull'aereo penso siano pochi/e e nessuno/a, sulle cause e sui messaggi acars, penso, siano già di più....
 
... ah manderemo nella commissione d'indagine, con ogni probabilità, un ex comandante di az in pensione da trent'anni (di quelli che volavano il jumbo 200 e che un airbus l'hanno visto solo da passeggeri) e che ora sicuramente starà all'agenzia sicurezza volo come esperto (sic) di disastri aerei (fino a poco tempo fa il porta-voce era il comandante pellegrino, aquila selvaggia, anni 70)! perchè anche qui abbiamo il niente! non una scuola di formazione ad hoc specializzata in materia, non un corso d'ingegneria specializzato, da noi gl'ingegneri devono stare lontano dagli aerei perchè questi strani mezzi sono conosciuti solo da ex comandanti di alitalia! da noi non esiste una scuola che formi ispettori di voli ad hoc, niente! abbiamo solo comandanti in pensione che fanno gl'ispettori di volo!

scusatemi ma a me viene una rabbia da lancia fiamme quando leggo sulla stampa di ex comandanti (70enni) che esprimono pareri da esperti di disastri! sempre gli stessi! sempre le stesse facce!

chiusa la polemica! chiedo scusa se son andato fuori tema! mi fermo qui e non aggiungerò, al riguardo, altro!


Leggo sempre con piacere i tuoi interventi, però, questo sfogo, nella parte quotata, non lo trovo corretto.

Pensi che Cpt. come Pellegrino non possano ancora fornire un valido contributo in caso di indagini aeronautiche?
20.000 e passa ore di volo sono un bel bagaglio di esperienza e sicuramente aiutano ad analizzare certi avvenimenti, anche se non si é mai volato su liner di ultimissima generazione.

Prima ci si lamenta di gente senza esperienza, poi non va bene se chiamiamo gente con migliaia di ore di volo sulle spalle (che chiaramente hanno una certa età ... ) ....
Non va mai bene niente ....
 
A prescindere che i sensori abbiano influito sull'incidente nn ti sembra che Air France nn abbia agito in modo corretto poichè nonostante la segnalazione sul possibile guasto tecnico nn ha provveduto all'immediata sostituzione? P

Per ora, non mi pongo l'interrrogativo perchè Airbus, anche ieri, continua a sostenere che le sue macchine volano in sicurezza anche con le vecchie sonde Pitot;

Certo, potrei essere smentito dall'inchiesta e dal suo risultato finale, solo allora però, non oggi e non parlando di risparmio sulla spalle dei passeggeri.....
 
Per ora, non mi pongo l'interrrogativo perchè Airbus, anche ieri, continua a sostenere che le sue macchine volano in sicurezza anche con le vecchie sonde Pitot;

Certo, potrei essere smentito dall'inchiesta e dal suo risultato finale, solo allora però, non oggi e non parlando di risparmio sulla spalle dei passeggeri.....

La scelta di Air France di correre ai ripari placa la rabbia dei dipendenti dell’azienda dal momento che una nota interna destinata ai piloti in data 6 novembre 2008, secondo la denuncia del sindacato di categoria, già rivelava che l’Air France fosse al corrente di «un numero significativo di incidenti» a questi strumenti di misurazione. A tutto questo si somma la denuncia pubblicata dal settimanale brasiliano Istoé di Don Eudes di Orléans e Bragança, cugino del discendente dell’ultimo imperatore Pedro II, Pedro Luiz de Orleans morto nel disastro aereo. Di professione pilota ha rivelato alcuni retroscena del mestiere che potrebbero aver pesato nel disastro: «Air France fa i piani di volo più economici che esistano per risparmiare carburante. Quei piloti che, in caso di tempesta evidenziata dal radar, cambino piano sono costretti poi a renderne conto all’azienda».
 
Da La Stampa di oggi (www.lastampa.it):

Le ipotesi sulla tragedia si moltiplicano. L’Airbus dell’Air France precipitato nove giorni fa nell’Atlantico si sarebbe letteralmente congelato in volo dopo aver incrociato una tempesta ad altissima quota all’interno della quale la temperatura era di 83 gradi sotto zero. Lo afferma Humberto Barbosa, coordinatore della stazione di osservazione satellitare dell’università dell’Arizona, sulla base dei dati trasmessi dal satellite Eumetsat-9 dell’organizzazione europea di monitoraggio dei satelliti meteorologici. L’affermazione smentisce quanto dichiarato da esperti francesi secondo i quali il volo 447 non aveva incontrato condizioni meteorologiche difficili.

«Dalle mappe dettagliate ottenute dai rilevamenti del satellite, esattamente 14 minuti prima di lanciare il suo ultimo messaggio l’Airbus si è trovato nel mezzo di nubi agglomerate all’interno delle quali la temperatura rilevata dal satellite era di -83 gradi centigradi - ha spiegato Barbosa, in un’intervista riportata dal sito del maggior quotidiano brasiliano, la Folha de S.Paulo - Alcuni di questi agglomerati si possono essere intensificati durante il passaggio dell’aereo. L’Airbus può essersi trovato in condizioni meteorologiche senza precedenti». Secondo l’esperto, «temperature del genere possono aver ridotto significativamente la velocità dell’aereo, il pilota automatico può aver cercato di correggere il problema sulla base dei sensori, che però probabilmente sono andati in tilt o si sono congelati anch’essi».
 
.....A tutto questo si somma la denuncia pubblicata dal settimanale brasiliano Istoé di Don Eudes di Orléans e Bragança, cugino del discendente dell’ultimo imperatore Pedro II, Pedro Luiz de Orleans morto nel disastro aereo. Di professione pilota ha rivelato alcuni retroscena del mestiere che potrebbero aver pesato nel disastro: «Air France fa i piani di volo più economici che esistano per risparmiare carburante. Quei piloti che, in caso di tempesta evidenziata dal radar, cambino piano sono costretti poi a renderne conto all’azienda».

...ho letto questo messaggio, che spero non sia farina del tuo sacco, ma solamente l'up di un'ansa spazzattura!!!!!!.

Comunque ho subito chiamato il cugino di mio nonno che aveva un fratellastro pilota di Caproni Ca.18 che mi detto "Ma secondo te, questi piloti di AF che hanno fatto e fanno volare 250 aerei al giorno, accetterebbero queste imposizioni o ipotizzerebbero uno sciopero?"
 
potremmo fare niente, semplicemente niente perchè non abbiamo niente, abbiamo navi militari con sopra niente, niente sommergibili e ben che vada abbiamo le tirrenia che prendono fuoco tra la sicilia e napoli! se al posto dei francesi ci fossimo stati noi avremmo dovuto solo attendere i brasiliani perchè noi ripudiamo la guerra (del resto dalle grane militari c'han sempre tirato fuori gl'altri) e quindi non saremmo stati in grado di mandare laggiù niente!

ah manderemo nella commissione d'indagine, con ogni probabilità, un ex comandante di az in pensione da trent'anni (di quelli che volavano il jumbo 200 e che un airbus l'hanno visto solo da passeggeri) e che ora sicuramente starà all'agenzia sicurezza volo come esperto (sic) di disastri aerei (fino a poco tempo fa il porta-voce era il comandante pellegrino, aquila selvaggia, anni 70)! perchè anche qui abbiamo il niente! non una scuola di formazione ad hoc specializzata in materia, non un corso d'ingegneria specializzato, da noi gl'ingegneri devono stare lontano dagli aerei perchè questi strani mezzi sono conosciuti solo da ex comandanti di alitalia! da noi non esiste una scuola che formi ispettori di voli ad hoc, niente! abbiamo solo comandanti in pensione che fanno gl'ispettori di volo!

scusatemi ma a me viene una rabbia da lancia fiamme quando leggo sulla stampa di ex comandanti (70enni) che esprimono pareri da esperti di disastri! sempre gli stessi! sempre le stesse facce!

chiusa la polemica! chiedo scusa se son andato fuori tema! mi fermo qui e non aggiungerò, al riguardo, altro!

Stavolta non concordo, Concorde.

I toni in stile "noi italiani siamo sempre i peggiori, gli altri sono meglio per definizione" davvero non si possono più sentire, basta!

Ma tu quando vai all'estero davvero ti senti inferiore? Io no, mai e questo non significa che non riconosca i limiti, a volte evidenti, del Paese dal quale provengo.

I limiti, però, ce li hanno anche gli altri, e questo almeno nel mio caso è un fattore che tengo sempre ben presente.

Tornando più o meno In Topic, per quanto riguarda la presunta mancanza di una scuola di formazione sul tema sicurezza volo, in Italia c'è l'Istituto Superiore per la Sicurezza del Volo dell'Aeronautica Militare, che non è di certo formato da 4 vecchi rincoglioniti in croce ed ultra settantenni.
 
Da La Stampa di oggi (www.lastampa.it):

Le ipotesi sulla tragedia si moltiplicano. L’Airbus dell’Air France precipitato nove giorni fa nell’Atlantico si sarebbe letteralmente congelato in volo dopo aver incrociato una tempesta ad altissima quota all’interno della quale la temperatura era di 83 gradi sotto zero. Lo afferma Humberto Barbosa, coordinatore della stazione di osservazione satellitare dell’università dell’Arizona, sulla base dei dati trasmessi dal satellite Eumetsat-9 dell’organizzazione europea di monitoraggio dei satelliti meteorologici. L’affermazione smentisce quanto dichiarato da esperti francesi secondo i quali il volo 447 non aveva incontrato condizioni meteorologiche difficili.

«Dalle mappe dettagliate ottenute dai rilevamenti del satellite, esattamente 14 minuti prima di lanciare il suo ultimo messaggio l’Airbus si è trovato nel mezzo di nubi agglomerate all’interno delle quali la temperatura rilevata dal satellite era di -83 gradi centigradi - ha spiegato Barbosa, in un’intervista riportata dal sito del maggior quotidiano brasiliano, la Folha de S.Paulo - Alcuni di questi agglomerati si possono essere intensificati durante il passaggio dell’aereo. L’Airbus può essersi trovato in condizioni meteorologiche senza precedenti». Secondo l’esperto, «temperature del genere possono aver ridotto significativamente la velocità dell’aereo, il pilota automatico può aver cercato di correggere il problema sulla base dei sensori, che però probabilmente sono andati in tilt o si sono congelati anch’essi».

- 70 o - 83 c'e' molta differenza....
 
Da La Stampa di oggi (www.lastampa.it):

Le ipotesi sulla tragedia si moltiplicano. L’Airbus dell’Air France precipitato nove giorni fa nell’Atlantico si sarebbe letteralmente congelato in volo dopo aver incrociato una tempesta ad altissima quota all’interno della quale la temperatura era di 83 gradi sotto zero. Lo afferma Humberto Barbosa, coordinatore della stazione di osservazione satellitare dell’università dell’Arizona, sulla base dei dati trasmessi dal satellite Eumetsat-9 dell’organizzazione europea di monitoraggio dei satelliti meteorologici. L’affermazione smentisce quanto dichiarato da esperti francesi secondo i quali il volo 447 non aveva incontrato condizioni meteorologiche difficili.

«Dalle mappe dettagliate ottenute dai rilevamenti del satellite, esattamente 14 minuti prima di lanciare il suo ultimo messaggio l’Airbus si è trovato nel mezzo di nubi agglomerate all’interno delle quali la temperatura rilevata dal satellite era di -83 gradi centigradi - ha spiegato Barbosa, in un’intervista riportata dal sito del maggior quotidiano brasiliano, la Folha de S.Paulo - Alcuni di questi agglomerati si possono essere intensificati durante il passaggio dell’aereo. L’Airbus può essersi trovato in condizioni meteorologiche senza precedenti». Secondo l’esperto, «temperature del genere possono aver ridotto significativamente la velocità dell’aereo, il pilota automatico può aver cercato di correggere il problema sulla base dei sensori, che però probabilmente sono andati in tilt o si sono congelati anch’essi».

Nel caso un aereo incontri turbolenza severa è prassi comunicarlo in modo che gli aerei che seguono siano avvisati dal controllo. Non è escluso che abbiano trovato turbolenza anche molto forte. Parte dei meteorologi dicono che le condizioni non erano estreme ma normali per quella zona di cielo e questa stagione. In quel normali ci stanno anche temporali e venti comunque di rilievo.
 
Nel caso un aereo incontri turbolenza severa è prassi comunicarlo in modo che gli aerei che seguono siano avvisati dal controllo. Non è escluso che abbiano trovato turbolenza anche molto forte. Parte dei meteorologi dicono che le condizioni non erano estreme ma normali per quella zona di cielo e questa stagione. In quel normali ci stanno anche temporali e venti comunque di rilievo.

Appunto, PIREP, SIGMETs...
"Normali", non implica di sicuro che ci si debba comunque finire dentro.
Ci sono sempre eccezioni...
 
Leggo sempre con piacere i tuoi interventi, però, questo sfogo, nella parte quotata, non lo trovo corretto.

Pensi che Cpt. come Pellegrino non possano ancora fornire un valido contributo in caso di indagini aeronautiche?
20.000 e passa ore di volo sono un bel bagaglio di esperienza e sicuramente aiutano ad analizzare certi avvenimenti, anche se non si é mai volato su liner di ultimissima generazione.

Prima ci si lamenta di gente senza esperienza, poi non va bene se chiamiamo gente con migliaia di ore di volo sulle spalle (che chiaramente hanno una certa età ... ) ....
Non va mai bene niente ....


quello di cui mi lamento è la mancanza di scuole di formazione ad hoc e/o di "specializzazioni" universitarie (e non solo) in materia tecnico-giuridico-economico aeronautico! quello di cui mi lamento è che mi piacerebbe vedere ispettori di volo, ingegneri aeronautici ecc formati ad hoc per compiti specifici! a solo titolo d'esempio posso dire che fare l'ispettore di volo è un compito assai diverso (e non vale ne più ne meno) da quello di comandante, così come fare l'ingegnere specializzato in incidenti aeronautici è diverso da essere un comandante prestato a fare "l'indagatore" perchè si può sostenere quel che si vuole ma la mentalità analitica degli ingegneri l'acquisisci solo facendo ingegneria e non pilotando aeroplani... e nelle indagini tecniche, dove si deve smontare tutto ai minimi termini e poi rimettere assieme servono ingegneri! e per essere polemico fino in fondo (perchè ho avuto scontri furibondi su questo tema) l'agenzia sicurezza volo non è l'autorità; franchi, pellegrino, ispettori ASV -leggi comandanti- e soci vari negli anni hanno sempre provato, o si sono atteggiati, come se solo loro fossero il verbo aeronautico. non deve essere così! le loro risultanze per essere immediatamente obbligatorie per i soggetti che popolano il mondo aeronautico devono prima passare dall'autorità! l'agenzia si deve occupare d'inchieste aeronautiche, deve trovare le cause che hanno provocato l'eventuale incidente, lasciando alla magistratura la ricerca delle colpe e all'autorità la trasformazion in "regole" delle eventuali risultanze! pellegrino pretendeva di fare le conferenze stampa con l'incipit "io verbo aeronautico pontifico che"... no bello tu non pontifichi un caXXo in nome della tua esperienza tu ti limiti a dirmi cosa è successo e punto, li ti fermi, e non m'interessa neppure che tu mi metta nome e cognome del colpevole! li ci pensa la magistratura!

da questo incidente (quello di AF) spero che a bruxelles traggano sempre più la convinzione che anche per le inchieste è ora di affiancare all'EASA un'autorità euopea unica d'indagine togliendole ai singoli stati... o ovviamente anche qui, com'è successo per l'EASA, com'è successo per eurocontrol ecc ai vertici non ci possiamo mandare italiani perchè abbiamo solo comandanti in pensione che agli assessment, per i posti di vertice, finisce sempre che si fanno fregare da altri che hanno formazioni più specifiche e manageriali!

il trasporto aereo non è solo la cabina di pilotaggio!
 
Stavolta non concordo, Concorde.

I toni in stile "noi italiani siamo sempre i peggiori, gli altri sono meglio per definizione" davvero non si possono più sentire, basta!

Ma tu quando vai all'estero davvero ti senti inferiore? Io no, mai e questo non significa che non riconosca i limiti, a volte evidenti, del Paese dal quale provengo.

I limiti, però, ce li hanno anche gli altri, e questo almeno nel mio caso è un fattore che tengo sempre ben presente.

Tornando più o meno In Topic, per quanto riguarda la presunta mancanza di una scuola di formazione sul tema sicurezza volo, in Italia c'è l'Istituto Superiore per la Sicurezza del Volo dell'Aeronautica Militare, che non è di certo formato da 4 vecchi rincoglioniti in croce ed ultra settantenni.

mi vergogno per alcune cose e sono orgoglioso per altre! se proprio ti devo dire il mio pensiero fino in fondo, così a pelle, a sensazione, ho come il presentimento che se su quell'aeroplano, sul quel maledetto volo af, ci fossero stati piloti italiani avrebbero portato a casa la pelle... sbaglierò clamorosamente ma è una sensazione e come tale vale! cioè prossima a zero... un giorno ti dirò da cosa mi deriva!

mi viene a mente ora un altro esempio di orgoglio italiano rispetto ai francesi... sulle emergenze mediche: noi siamo più bravi perchè abbiamo una struttura e protocolli migliori rispetto ai francesi... vabbè ma questo non c'entra nulla!