Thread Linate & Malpensa dal 16 maggio


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Noi non solo teniamo l'aeroporto piu' piccolo, con pista troppo corta, senza possibilità di sviluppo del sedime, ecc, ecc, ma lo vogliamo pure potenziare!

In quale altra parte del mondo ragionano così?

Hai una visione strategica d'avanguardia! Sei il perfetto milanese, città di serie C come i suoi abitanti. Farai strada.

PS: mi dici per favore che lavoro fai e quali sono i tuoi spostamenti tipo in aereo per lavoro?

guarda abbiamo avuto 12 anni di tempo per chiudere LIN
non lo abbiamo fatto e si che ce ne erano di motivi .
Invece no e voilà siamo finiti in serie B ,è vero ora in grecia guadagnano più di noi .
Ora nel 2009 è cambiato nuovamente lo scenario. LIN è inamovibile .
Prendiamone atto non aspettiamo altri 12 anni per pensare di far qualcosa , e forse dolorosamente procediamo verso la cosa giusta .
Riapriamo LIN se no a giocare con una scarpa e una ciabatta finiamo veramente in serie C .

e come già detto il resto è ipocrisia
 
E farebbe sicuramente meglio, almeno dal punto di vista aeroportuale :D

Per rispondere alla domanda (all'apparenza logica) di Alx7473, credo ci possa aiutare questo grafico. Oltre alla notevole differenza in volume tra Milano, Parigi e il resto d'Europa, mette in luce come solo i sistemi aeroportuali che vanno oltre un certo numero di passeggeri possano 'permettersi' di distribuire questi pax su un numero elevato di aeroporti.

In questo trend, visivamente piuttosto chiaro, ci sono due grosse eccezioni: una, quella di Berlino, è in via di risoluzione. L'altra, quella di Milano, con ogni probabilità è in via di peggioramento. E' questo che fa incazzare, così come fa girare il karma anche la somma di MXP+LIN: con i dati del 2008, annus horribilis di Malpensa, dall'aeroporto zero tituli che è ora, passerebbe di botto alla Champions League degli aeroporti, andando a competere con scali quali MUC, BCN, e perché no, FCO.

pax_hub_nonhub_wm.jpg

Bel grafico...interessante notare come PMI faccia transitare più passeggeri di MXP o di DUS senza avere un hub carrier e senza avere certo una catchment area dal PIL elevato....
 
guarda abbiamo avuto 12 anni di tempo per chiudere LIN
non lo abbiamo fatto e si che ce ne erano di motivi .
Invece no e voilà siamo finiti in serie B ,è vero ora in grecia guadagnano più di noi .
Ora nel 2009 è cambiato nuovamente lo scenario. LIN è inamovibile .
Prendiamone atto non aspettiamo altri 12 anni per pensare di far qualcosa , e forse dolorosamente procediamo verso la cosa giusta .
Riapriamo LIN se no a giocare con una scarpa e una ciabatta finiamo veramente in serie C .

e come già detto il resto è ipocrisia

Confermo che non è previsto nessun interramento e si vuole continuare con l'ipocrisia.
A breve avremo una LIN a 15ml di pax e una MXP a 13ml.
 
Milano è una città di ignoranti, e non ce la si può cavare dicendo che tutta Italia è così. La tanto snobbata Roma ha saputo disciplinare da lustri un asset strategico come il sistema aeroportuale, e lo ha fatto indipendentemente da AZ come mostrano i vettori statunitensi (niente alibi dei bilaterali) a FCO.

L'emblema del milanese è Sangalli, che ogni tanto piagnucola per MXP sottosviluppata che danneggia l'economia, ma dal '98 minaccia immancabilmente di darsi fuoco nonappena si ipotizzi di limitare razionalmente LIN. Basta paranoie: non c'è nessuna strategia bonomianformigoniana, i notabili milanesi sragionano come Sangalli e le mosche bianche come Cattaneo alla fine si adeguano.

Aggiunta non da poco. Il de-hubbing di AZ è stata un'opportunità irripetibile per impostare un assetto del sistema che tra il 1998 e il 2000 era stato ostacolato anche dall'esterno, ed è stata invece l'apoteosi del tafazzismo. Le polemiche da sagra della salsiccia hanno avuto effetti nefasti: da un lato ci si è convinti che il progetto MXP è fallito esclusivamente per cause esogene visto che Milano avrebbe un mercato pari o superiore a Londra, dall'altro l'obiettivo principale non è più sviluppare MXP ma fottere AZ; peccato che per avere un minimo di intercontinentali Milano dovrebbe concentrare ogni volo portatore di occasioni di transito nel medesimo aeroporto, e che la pur zoppicante AZ sia più sgamata dei baluba nostrani.

Per fortuna si limitano a blaterare e non fanno danni concreti, ma la palma dello schifo spetta ai professori, portatori di ignoranza tanto colossale da far pensare a interessi occulti o patologie psichiatriche. Chi legge regolarmente questo forum svergognerebbe uno a caso fra Arrigo, Baccelli e Ponti in una conversazione sull'aviazione, per non parlare dei forumisti "specializzati" sul sistema aeroportuale milanese.

L'orizzonte è nero, come diceva malpensante è forte la tentazione di cambiare hobby per non avvelenarsi il sangue. Tieni duro Vito Riggio, siamo con te.
 
Chi legge regolarmente questo forum svergognerebbe uno a caso fra Arrigo, Baccelli e Ponti in una conversazione sull'aviazione, per non parlare dei forumisti "specializzati" sul sistema aeroportuale milanese.

Quoto tutto.

E comunque passare la vita col capo chino sui libri non giustifica questi sedicenti esperti a sproloquiare di aviazione civile.
E' uno dei pochi settori in cui l'unica cosa che conta è l'esperienza e la conoscenza delle dinamiche interne.
Non è un caso che l'unico amministratore delegato che abbia portato Alitalia ad avere un utile d'esercizio in tutta la sua storia sia stato proprio Cempella, nato rampista e poi, dopo aver percorso tutta la gavetta aeroportuale, diventato dirigente.
Stesso discorso adesso per la diatriba tra LIN, MXP e FCO....solo chi non capisce come funziona un sistema aeroportuale riesce a sentenziare certe nefandezze come stanno facendo i politicanti lombardi.
 
Dio benedica Riggio (ed è un'affermazione che indica il livello che abbiamo raggiunto :D ).

A Catricalà dovrebbero insegnare che se il problema è il monopolio AZ a Linate, la soluzione è diminuire la sua quota di mercato DATE LE CONDIZIONI ATTUALI (i 18 slots per ore, in pratica la soluzione è togliere slots ad AZ e redistribuirli ad altri), non cambiare le regole (elevando gli slots a 32 per ora).
Quoto anch' io.


Milano è una città di ignoranti, e non ce la si può cavare dicendo che tutta Italia è così. La tanto snobbata Roma ha saputo disciplinare da lustri un asset strategico come il sistema aeroportuale, e lo ha fatto indipendentemente da AZ come mostrano i vettori statunitensi (niente alibi dei bilaterali) a FCO.

L'emblema del milanese è Sangalli, che ogni tanto piagnucola per MXP sottosviluppata che danneggia l'economia, ma dal '98 minaccia immancabilmente di darsi fuoco nonappena si ipotizzi di limitare razionalmente LIN. Basta paranoie: non c'è nessuna strategia bonomianformigoniana, i notabili milanesi sragionano come Sangalli e le mosche bianche come Cattaneo alla fine si adeguano.

Aggiunta non da poco. Il de-hubbing di AZ è stata un'opportunità irripetibile per impostare un assetto del sistema che tra il 1998 e il 2000 era stato ostacolato anche dall'esterno, ed è stata invece l'apoteosi del tafazzismo. Le polemiche da sagra della salsiccia hanno avuto effetti nefasti: da un lato ci si è convinti che il progetto MXP è fallito esclusivamente per cause esogene visto che Milano avrebbe un mercato pari o superiore a Londra, dall'altro l'obiettivo principale non è più sviluppare MXP ma fottere AZ; peccato che per avere un minimo di intercontinentali Milano dovrebbe concentrare ogni volo portatore di occasioni di transito nel medesimo aeroporto, e che la pur zoppicante AZ sia più sgamata dei baluba nostrani.

Per fortuna si limitano a blaterare e non fanno danni concreti, ma la palma dello schifo spetta ai professori, portatori di ignoranza tanto colossale da far pensare a interessi occulti o patologie psichiatriche. Chi legge regolarmente questo forum svergognerebbe uno a caso fra Arrigo, Baccelli e Ponti in una conversazione sull'aviazione, per non parlare dei forumisti "specializzati" sul sistema aeroportuale milanese.
Quoto tutto, compresa la punteggiatura.

Spero di venire a sapere, prima o poi, che i professori scrivono sotto dettatura e dietro lauto compenso. Visto che appunto insegnano, meglio ladri marci che ignoranti.


Tieni duro Vito Riggio, siamo con te.
Spero che tenga duro almeno fino alle elezioni, dove difficilmente andrò a votare. Cercherò un' Albanese da sposare, per avere la cittadinanza.
 
Riggio su Linate: l'innalzamento degli slot difficilmente praticabile
Enac si riserva di fornire una propria completa valutazione in merito


Un innalzamento del limite alla movimentazione oraria attualmente in vigore su Linate è difficilmente praticabile e sconsigliabile per i limiti infrastrutturali ed ambientali, peraltro richiamati dalla stessa Antitrust: è il parere del presidente di Enac Vito Riggio in merito alla segnalazione dell’Antitrust sul numero degli slot di Linate. Nel rispetto nei confronti di ogni pronunciamento dell'Antitrust, l'Enac si riserva, non appena in possesso degli atti ufficiali, di fornire una propria completa valutazione con un approfondimento tecnico, "peraltro imposto dal decreto ministeriale del 5 gennaio 2001", afferma l'ente. La misura, così come appresa attraverso gli organi di stampa, apparirebbe inefficace ai fini dell'aumento di una competitività di Linate, sostiene l'ente, "perché in base al vigente regolamento europeo in materia di assegnazione delle bande orarie, il 50% degli eventuali nuovi slot dovrebbe essere assegnato a chi già opera su quello scalo e, quindi, in misura assai rilevante ad Alitalia, mentre bisognerebbe tener conto delle numerose richieste già avanzate di collegamenti da e per Linate con le capitali dell'Est Europeo che attualmente sono, invece, operate su Malpensa. Ciò significherebbe che il restante 50% di slot verrebbe frammentato fra i tantissimi vettori che, in ordine cronologico, hanno già fatto domanda in tal senso". In ogni caso, conclude Riggio, l'Enac si atterrebbe alle indicazioni che dovessero eventualmente essere formulate dal Parlamento e dal Governo.

guidaviaggi
 
Linate, l'Antitrust vuole aumentare le rotte

L'Autorità Garante della Concorrenza vuole garantire a un maggior numero di operatori di utilizzare lo scalo cittadino

di Andrea Montanari



La richiesta del presidente dell’Antitrust Antonio Catricalà al governo di aumentare di rivedere l’attuale limite di 18 movimenti orari sull’aeroporto di Linate piace alla politica, ma non al sindacato e nemmeno all’Enac, l’ente nazionale per l’aviazione civile. «Catricalà si comporta come il personaggio del Tartufo di Moliére - attacca il segretario generale della Filt Cgil Lombardia Nino Cortorillo - Non avendo la forza di dire che sulla rotta Milano-Roma esiste un abuso di posizione dominante, si limita a chiedere di risolvere questo problema in altro modo. Chiedendo di aumentare gli slot, che oltretutto non può decidere lui. Si dimentica, oltretutto, che l’attuale regolamentazione è stata decisa con un decreto legge che è stato approvato anche dall’Unione europea. Chiedere di aumentare gli slot significherebbe sconfessare quel decreto e aprire un conflitto con Bruxelles. Inoltre, se anche si aumentassero gli slot, quali sarebbero le nuove destinazioni interessate? Il vero problema è un altro: l’abuso di posizione dominante sulla tratta Milano-Roma». Dello stesso avviso il presidente dell’Enac Vito Riggio che taglia corto: «Un innalzamento del limite su Linate è difficilmente praticabile e sconsigliabile per i limiti infrastrutturali ad ambientali, per altro richiamati dalla stessa autorità Antitrust. Inoltre non aiuterebbe la concorrenza sullo scalo Milanese».

Soddisfatti, invece, il governatore Roberto Formigoni e l’assessore regionale ai Trasporti Raffaele Cattaneo: «Accogliamo con molto piacere le parole di Catricalà - sottolineano - La situazione del monopolio di Alitalia su Linate deve cessare. Bene a fatto il presidente dell'Antitrust ad osservare che le regole le hanno cambiate in Europa, favorendo di fatto le compagnie aeree. Noi aggiungiamo che in Italia dobbiamo cambiare le regole per favorire i cittadini». D’accordo anche il presidente della Provincia Filippo Penati: «Noi siamo l’unica istituzione che con Federconsumatori ha fatto causa per garantire la concorrenza. Catricalà in commissione alla Camera ha detto che si può passare da 18 a 32 movimenti l’ora. Questo vuol dire che si può aprire alla concorrenza. Chiedo al governo di intervenire».

Anche il capogruppo del Pd in Regione Carlo Porcari appoggia la richiesta dell’Antitrust: «Un po’ di concorrenza in più non può che far bene».

Sulla vicenda interviene anche Carlo Griselli, presidente di Assoclearence, l’associazione che assegna gli slot: «La richiesta su Linate è già pressante - dice - Ora che si intravede la possibilità di avere più slot, si scateneranno tutti i vettori, le compagnie che sono a Malpensa chiederanno di spostarsi a Linate come 12 anni fa». Insorge Osvaldo Gammino portavoce delle compagnie straniere a Linate: «Poteva risparmiarsi queste dichiarazioni. La soluzione è l’applicazione dei limiti decreto Bersani. E che i nuovi eventuali slot non vadano solo alla rotta per Roma, ma ad altre destinaizoni. Il monopolio c’è anche lì».

la Repubblica
(20 maggio 2009)
 
Riggio su Linate: l'innalzamento degli slot difficilmente praticabile
Enac si riserva di fornire una propria completa valutazione in merito


La misura, così come appresa attraverso gli organi di stampa, apparirebbe inefficace ai fini dell'aumento di una competitività di Linate, sostiene l'ente, "perché in base al vigente regolamento europeo in materia di assegnazione delle bande orarie, il 50% degli eventuali nuovi slot dovrebbe essere assegnato a chi già opera su quello scalo e, quindi, in misura assai rilevante ad Alitalia,

guidaviaggi

Fino ad adesso pensavo che gli amministratori di condominio non fossero così stupidi ma stessero tentando di avvantaggiare LHI che mirava solo agli slot di Linate. Queste mie certezze iniziano a vacillare... forse sono solo stupidi... ma tanto...
Nella seconda ipotesi mi auguro che LH prenda opportunamente a calci lor signori facendo l'andata sulla 35R e ritorno sulla 17R.
 
Confermo che non è previsto nessun interramento e si vuole continuare con l'ipocrisia.
A breve avremo una LIN a 15ml di pax e una MXP a 13ml.

è vero non c'è nessun progetto esecutivo per l'interramento di viale forlanini con annesso allungamento della pista, però sai quanto sarebbe facile metterlo in piedi .
E sai quanto si farebbe bello il promotore politico di questa Linate 3000
un bel renedering , un progetto approvato da qualche urbanista una archistar a impreziosire il tutto a conferenza stampa con il modellino dell'area e il politico di promotore .
Un video che parte con un uomo che guarda l'ora .E' in p,za del duomo si infila nella metro , una metro nuova tutta specchi e lucida , il tempo per il passeggero di mandare un sms alla moglie che si accorge che è già arrivato deve scendere ed entra nella nuova Linate 3000 e controllando nuovamente l'orologio si imbarca in un battibaleno e raggiunge la moglie per cena a Bari o a Monaco .Tempo dell'operazione 1,5h
sai che lustro e sai quanto è facile

c'è la metro che aiuta devono scavare , sarebbe una operazione minima spesa massima resa
 
è vero non c'è nessun progetto esecutivo per l'interramento di viale forlanini con annesso allungamento della pista, però sai quanto sarebbe facile metterlo in piedi .
E sai quanto si farebbe bello il promotore politico di questa Linate 3000
un bel renedering , un progetto approvato da qualche urbanista una archistar a impreziosire il tutto a conferenza stampa con il modellino dell'area e il politico di promotore .
Un video che parte con un uomo che guarda l'ora .E' in p,za del duomo si infila nella metro , una metro nuova tutta specchi e lucida , il tempo per il passeggero di mandare un sms alla moglie che si accorge che è già arrivato deve scendere ed entra nella nuova Linate 3000 e controllando nuovamente l'orologio si imbarca in un battibaleno e raggiunge la moglie per cena a Bari o a Monaco .Tempo dell'operazione 1,5h
sai che lustro e sai quanto è facile

c'è la metro che aiuta devono scavare , sarebbe una operazione minima spesa massima resa

Hai dimenticato di dire che il video inizia con l'ometto e sullo sfondo il Duomo e subito dopo l'sms alla moglie ne riceve uno dalla compagnia aerea con check-in e relativo posto a sedere....
 
Chi legge regolarmente questo forum svergognerebbe uno a caso fra Arrigo, Baccelli e Ponti in una conversazione sull'aviazione, per non parlare dei forumisti "specializzati" sul sistema aeroportuale milanese.

Dove e cosa insegnano questi 3 professori/esperti? Vengono spesso nominati.
 
Milano è una città di ignoranti, e non ce la si può cavare dicendo che tutta Italia è così. La tanto snobbata Roma ha saputo disciplinare da lustri un asset strategico come il sistema aeroportuale, e lo ha fatto indipendentemente da AZ come mostrano i vettori statunitensi (niente alibi dei bilaterali) a FCO.

L'emblema del milanese è Sangalli, che ogni tanto piagnucola per MXP sottosviluppata che danneggia l'economia, ma dal '98 minaccia immancabilmente di darsi fuoco nonappena si ipotizzi di limitare razionalmente LIN. Basta paranoie: non c'è nessuna strategia bonomianformigoniana, i notabili milanesi sragionano come Sangalli e le mosche bianche come Cattaneo alla fine si adeguano.

Aggiunta non da poco. Il de-hubbing di AZ è stata un'opportunità irripetibile per impostare un assetto del sistema che tra il 1998 e il 2000 era stato ostacolato anche dall'esterno, ed è stata invece l'apoteosi del tafazzismo. Le polemiche da sagra della salsiccia hanno avuto effetti nefasti: da un lato ci si è convinti che il progetto MXP è fallito esclusivamente per cause esogene visto che Milano avrebbe un mercato pari o superiore a Londra, dall'altro l'obiettivo principale non è più sviluppare MXP ma fottere AZ; peccato che per avere un minimo di intercontinentali Milano dovrebbe concentrare ogni volo portatore di occasioni di transito nel medesimo aeroporto, e che la pur zoppicante AZ sia più sgamata dei baluba nostrani.

Per fortuna si limitano a blaterare e non fanno danni concreti, ma la palma dello schifo spetta ai professori, portatori di ignoranza tanto colossale da far pensare a interessi occulti o patologie psichiatriche. Chi legge regolarmente questo forum svergognerebbe uno a caso fra Arrigo, Baccelli e Ponti in una conversazione sull'aviazione, per non parlare dei forumisti "specializzati" sul sistema aeroportuale milanese.

L'orizzonte è nero, come diceva malpensante è forte la tentazione di cambiare hobby per non avvelenarsi il sangue. Tieni duro Vito Riggio, siamo con te.


Santo subito!
 
Milano è una città di ignoranti, e non ce la si può cavare dicendo che tutta Italia è così. La tanto snobbata Roma ha saputo disciplinare da lustri un asset strategico come il sistema aeroportuale, e lo ha fatto indipendentemente da AZ come mostrano i vettori statunitensi (niente alibi dei bilaterali) a FCO.

L'emblema del milanese è Sangalli, che ogni tanto piagnucola per MXP sottosviluppata che danneggia l'economia, ma dal '98 minaccia immancabilmente di darsi fuoco nonappena si ipotizzi di limitare razionalmente LIN. Basta paranoie: non c'è nessuna strategia bonomianformigoniana, i notabili milanesi sragionano come Sangalli e le mosche bianche come Cattaneo alla fine si adeguano.

Aggiunta non da poco. Il de-hubbing di AZ è stata un'opportunità irripetibile per impostare un assetto del sistema che tra il 1998 e il 2000 era stato ostacolato anche dall'esterno, ed è stata invece l'apoteosi del tafazzismo. Le polemiche da sagra della salsiccia hanno avuto effetti nefasti: da un lato ci si è convinti che il progetto MXP è fallito esclusivamente per cause esogene visto che Milano avrebbe un mercato pari o superiore a Londra, dall'altro l'obiettivo principale non è più sviluppare MXP ma fottere AZ; peccato che per avere un minimo di intercontinentali Milano dovrebbe concentrare ogni volo portatore di occasioni di transito nel medesimo aeroporto, e che la pur zoppicante AZ sia più sgamata dei baluba nostrani.

Per fortuna si limitano a blaterare e non fanno danni concreti, ma la palma dello schifo spetta ai professori, portatori di ignoranza tanto colossale da far pensare a interessi occulti o patologie psichiatriche. Chi legge regolarmente questo forum svergognerebbe uno a caso fra Arrigo, Baccelli e Ponti in una conversazione sull'aviazione, per non parlare dei forumisti "specializzati" sul sistema aeroportuale milanese.

L'orizzonte è nero, come diceva malpensante è forte la tentazione di cambiare hobby per non avvelenarsi il sangue. Tieni duro Vito Riggio, siamo con te.

Ho sempre seguito da spettatore la diatriba MXP-LIN. Visto che stanno per strangolare MXP in maniera definitiva, mi sento di quotare tutto quello che hai scritto.
E' veramente frustrante vedere come certa gente prenda decisioni fuori da ogni logica e continui a far danni con l'aria saccente che li contraddistingue.
 
Linate, l'Antitrust vuole aumentare le rotte

L'Autorità Garante della Concorrenza vuole garantire a un maggior numero di operatori di utilizzare lo scalo cittadino

di Andrea Montanari



Sulla vicenda interviene anche Carlo Griselli, presidente di Assoclearence, l’associazione che assegna gli slot: «La richiesta su Linate è già pressante - dice - Ora che si intravede la possibilità di avere più slot, si scateneranno tutti i vettori, le compagnie che sono a Malpensa chiederanno di spostarsi a Linate come 12 anni fa». Insorge Osvaldo Gammino portavoce delle compagnie straniere a Linate: «Poteva risparmiarsi queste dichiarazioni. La soluzione è l’applicazione dei limiti decreto Bersani. E che i nuovi eventuali slot non vadano solo alla rotta per Roma, ma ad altre destinaizoni. Il monopolio c’è anche lì».

la Repubblica
(20 maggio 2009)

Wow, non posso credere ai miei occhi è proprio Osvaldo Gammino??!!
Stupendo il mondo si è capovolto in 10 anni.
Malpensante: si hai ragione tu, i nostri politicucci stanno facendo il gioco di AZ.

Per la questione interramento Forlanini. Non entro nel merito che sia bene o male, sta di fatto che la metropolitana è in programma, interrare il vialone no come il potenziamento del terminal.
Per potenziare Linate servirebbe far sparire l'idroscalo, eliminare parco Forlanini e limare un pò di smistamento merci FS.

Non dico che non si possa fare ma ha lo stesso coefficiente di probabilità che Linate venga chiuso.
 
Stato
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