Chi russa piglia i turisti
Il ripristino di un collegamento aereo diretto ed una ospitalità “dedicata”: lo hanno chiesto i quattro tour operator della Russia intervenuti al convegno sulle opportunità per il turismo della Puglia.
Dopo la cessione della Chiesa Russa al Patriarcato di Mosca e lo Sportello Russia della camera di Commercio di Bari (300 contatti da di-cembre), un concreto momento di confronto fra gli operatori della regione e i partner russi. Più di 150 gli albergatori
pugliesi che hanno aderito all’iniziativa. Quelli di Bari già si stanno preparando alla festa per
San Nicola, patrono del capoluogo, il prossimo 8 maggio.
***
“A questo vasto mercato di potenziali visitatori – ha detto in apertura di giornata l’assessore al Turismo della regione Puglia, Massimo Ostillio – bisogna proporre un
bouquet di offerte che comprenda anche il turismo religioso. La regione, difatti,
nonostante il suo ricco patrimonio di luoghi di culto, rappresenta solo il 20% del turismo religioso italiano. E questo è un paradosso e lo è ancora di più a seguito degli eventi
della Chiesa Russa. La fase economica è delicata ma nonostante questo la Puglia nel 2008 ha fatto registrare un + 7% nei mesi non balneari ed è stata l’unica regione italiana
con un aumento di presenze nell’anno trascorso”.
***
Nel 2007 sono stati 6500 gli arrivi russi in Puglia e 21mila le presenze, con un incremento del 75 % rispetto all’anno precedente. I tour operator russi, tuttavia, spronano i colleghi
pugliesi: “La regione non è molto conosciuta. Non fermatevi a San Nicola, occorre puntare molto sul turismo balneare con un’accoglienza che metta il turista russo a suo agio. E
cioè un’assistenza in loco anche linguistica, che renda più facile il soggiorno, che gli assicuri una condizione di relax. In questo contesto di facilitazioni il ripristino del volo diretto è più
che necessaria. Raggiungere la destinazione senza scalo è una componente molto richiesta”. Profilo del turismo russo in Italia, realizzato dalla sede Enit di Mosca: il 46% dei russi preferisce le vacanze estive, il 12,5% lo si e le vacanze invernali, il 10,6 % le
festività del nuovo anno e del Natale ordotosso, il 10,6% quelle di maggio. In primavera, dunque, dolce dormire (ma anche russare).
Maristella Mantuano
Fonte: http://www.quotidianopuglia.it/public/pdf/19032009.pdf
Il ripristino di un collegamento aereo diretto ed una ospitalità “dedicata”: lo hanno chiesto i quattro tour operator della Russia intervenuti al convegno sulle opportunità per il turismo della Puglia.
Dopo la cessione della Chiesa Russa al Patriarcato di Mosca e lo Sportello Russia della camera di Commercio di Bari (300 contatti da di-cembre), un concreto momento di confronto fra gli operatori della regione e i partner russi. Più di 150 gli albergatori
pugliesi che hanno aderito all’iniziativa. Quelli di Bari già si stanno preparando alla festa per
San Nicola, patrono del capoluogo, il prossimo 8 maggio.
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“A questo vasto mercato di potenziali visitatori – ha detto in apertura di giornata l’assessore al Turismo della regione Puglia, Massimo Ostillio – bisogna proporre un
bouquet di offerte che comprenda anche il turismo religioso. La regione, difatti,
nonostante il suo ricco patrimonio di luoghi di culto, rappresenta solo il 20% del turismo religioso italiano. E questo è un paradosso e lo è ancora di più a seguito degli eventi
della Chiesa Russa. La fase economica è delicata ma nonostante questo la Puglia nel 2008 ha fatto registrare un + 7% nei mesi non balneari ed è stata l’unica regione italiana
con un aumento di presenze nell’anno trascorso”.
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Nel 2007 sono stati 6500 gli arrivi russi in Puglia e 21mila le presenze, con un incremento del 75 % rispetto all’anno precedente. I tour operator russi, tuttavia, spronano i colleghi
pugliesi: “La regione non è molto conosciuta. Non fermatevi a San Nicola, occorre puntare molto sul turismo balneare con un’accoglienza che metta il turista russo a suo agio. E
cioè un’assistenza in loco anche linguistica, che renda più facile il soggiorno, che gli assicuri una condizione di relax. In questo contesto di facilitazioni il ripristino del volo diretto è più
che necessaria. Raggiungere la destinazione senza scalo è una componente molto richiesta”. Profilo del turismo russo in Italia, realizzato dalla sede Enit di Mosca: il 46% dei russi preferisce le vacanze estive, il 12,5% lo si e le vacanze invernali, il 10,6 % le
festività del nuovo anno e del Natale ordotosso, il 10,6% quelle di maggio. In primavera, dunque, dolce dormire (ma anche russare).
Maristella Mantuano
Fonte: http://www.quotidianopuglia.it/public/pdf/19032009.pdf