Thread Linate & Malpensa dal 16 febbraio


Stato
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Tajani: "Linate Strategico, Malpensa hub del Nord"

Così parlò il presidente di commissione dei Trasporti alla UE. Sul Sole24 ore una nutrita intervista.
Altri punti salienti:
- Fra pochi anni ci sarà una crescita del trasporto aereo, e quindi è giusto valorizzare scali come LIN e MXP senza favorirne uno o l'altro.
- MXP, a causa della saturazione di FRA, CDG e LHR diventerà sbocco naturale per le compagnie intenzionate ad espandere i loro collegamenti intercontinentali, FCO sarà fondamentale per i collegamenti verso Asia ed Africa che in pochi anni si moltiplicheranno, d'altro canto LIN è molto importante per la mobilità nazionale e la sua comodità.
- la UE sta studiando un sistema "Single Sky" per liberalizzare il trasporto aereo nei cieli europei, ma non andrà a toccare i bilaterali che sono di competenza dei singoli Stati (passaggio da decifrare)

A voi i commenti...
 
..hub del nord??
e secondo lui i veneti dovrebberoo sobbarcarsi ore di coda sull'a4 per andare a prendere l'aereo a varese??
questo non sa neanche di cosa parla...
..questo è quello che mandiamo al parlamento europeo , per forza il resto dell'europa ci guarda male..
 
Ho visto e vomitato :fire:

Siamo in due.
Niente sa, non capisce nulla!

Voli DI LUNGO PERIODO a Malpensa??? Questa frase già mette a nudo l'ignoranza totale della materia.

Monaco che non ha capacità aggiuntiva? Già questa è una cavolata ma cosa propone, di dirottare l'eccesso di domanda per MUC su Linate o Malpensa?

Signora mia, con tutti quei bei corsi di uncinetto che ci sono in giro...
 
..hub del nord??
e secondo lui i veneti dovrebberoo sobbarcarsi ore di coda sull'a4 per andare a prendere l'aereo a varese??

sempre con questa storia.....come se ci dovesse essere un hub in ogni regione per far contenti tutti!
vorrei tanto se uno che abita a 200 km da Parigi (+ o - la distanza media tra veneto e lombardia) si suicida ogni volta che deve andare al CDG.....
io ho la fortuna di avere MXP a 30 km da casa ma anche se l'hub fosse da un'altra parte del nord di certo non andrei a fare scalo a FCO, FRA, LHR CDG o altro.....tranquillo prenderei la mia macchina e andrei all'apt come ho fatto giovedi sera alle 17 per andare a BGY per volare con FR....:D
proprio vero...nessuna ha + voglia di sbattersi un po'.....:(
 
Easyjet e soprattutto Lufthansa potrebbero allontanare la grave crisi
Passeggeri e lavoro in calo
l´unica speranza è tedesca
Ettore Livini


Oltre quattro milioni di passeggeri (uno su cinque) persi in un anno. Milletrecento posti di lavoro in meno. E una situazione che si sta ulteriormente aggravando. La lunga battaglia del fronte del Nord per il salvataggio della Malpensa è andata in archivio per ora con questo risultato da incubo. Mesi di proclami, convegni e tamburi di guerra da parte della Lega e del centrodestra lombardo non hanno cambiato nulla.
Lo scalo, abbandonato da Alitalia, dalla politica e persino dall´imprenditoria locale (entrata nel capitale della Cai) si è ridotto a un mezzo deserto. Ridotto a sperare in una rinegoziazione dei trattati bilaterali che fatica a concretizzarsi e nel decollo di quella partnership strategica con Lufthansa che la Sea di Giuseppe Bonomi - forse l´unico attore che in questi mesi si è mosso pensando al business e non ai titoli sui giornali - è riuscita a mettere assieme a tempo di record.
L´eredità dell´addio della Magliana è in effetti pesantissimo. Nel primo mese di attività della nuova compagnia - dal 12 gennaio al 13 febbraio - i passeggeri dell´aerolinea di bandiera a Malpensa sono calati da 744mila a 78mila. Un crollo compensato solo in parte dall´aumento (+19%) a 912mila dei passaggi sui voli dei concorrenti. E anche Linate, di cui Alitalia ha chiesto la testa per mettere l´hub a Milano, ha visto il traffico scendere del 20% circa.
L´effetto occupazionale è stato pesante. La Sea ha tagliato il personale attraverso una serie di interventi articolati del 18% (1.300 posti di lavoro in meno). La cassa integrazione, ottenuta per 900 persone, è stata utilizzata per 500 nel 2008 e per 650 da inizio anno. La mobilità (300 persone) è stata applicata per 100 dipendenti lo scorso anno e sta andando avanti in queste settimane. I contratti a tempo determinato sono stati ridotti del 70% e lo straordinario del 60%. Senza contare il devastante effetto sull´indotto ancora difficile da quantificare.La strategia di recupero prosegue adesso - complice la crisi - a piccoli passi. La Sea è riuscita a tappare una parte del buco sul fronte delle merci con una serie di nuovi accordi con i maggiori operatori internazionali (ultima la Cargolux). Per quanto riguarda il traffico passeggeri - in attesa che lo sblocco dei trattati bilaterali consenta di aggiungere qualche nuova tratta intercontinentale (quelle della Magliana sono scese da 14 a 3) - le speranze più concrete sono su Easyjet, ormai quasi un vettore di riferimento per lo scalo meneghino e su Lufthansa. Grazie al pressing di Bonomi e ai buoni risultati della fase di lancio, i tedeschi potrebbero in effetti accelerare ora il loro posizionamento su Malpensa, varando nuovi collegamenti con l´Europa e magari un primo abbozzi di network nazionale. Con l´obiettivo nel medio termine - se tutto andrà bene - di fare dell´aeroporto di Milano il quarto hub del loro network dopo Francoforte, Monaco e Zurigo.
Sullo sfondo resta il nodo Alitalia. La politica milanese, già alle prese con il Vietnam dell´Expo, su questo fronte è divisa. Qualcuno (specie un pezzo di Forza Italia e anche Roberto Formigoni) per un accordo con Colaninno & C. che riporti la Cai a Malpensa. E sta studiando assieme alla Ue tutti i canali per poter ridimensionare Linate. Ma al momento decisivo, con ogni probabilità, non sarà facilissimo trovare un singolo leader di partito disposto a mettere la sua firma in calce al taglio dei servizi al city airport ambrosiano. (27 febbraio 2009)Torna indietro
 
TAV, AZ, LIN e MXP.. è veramente caos?

vorrei portare un esempio successomi questa settimana:

mia sorella mi prospetta la sua necessità di andare a Milano in giornata per la data del 12 marzo; faccio una ricerca veloce e trovo quanto segue:

- TAV 130euro (a/r in 2a)

- AZ 148euro

- U2 39 euro su MXP

DOMANDA:
abbiamo passato l'ultimo mese a lamentarci sul fatto che sarà ormai difficile raggiungere Milano (o Roma) a prezzi concorrenziali.. ne siamo proprio sicuri?

A me da la sensazione che, come sempre, siano i soliti polveroni all'italiana.. tanto per fare un pò di casino.

Mia sorella spenderà in tutto una sessantina di euro, arrivando a Milano per le 10 del mattino e ripartendo la sera, e prenotando con solamente 14 giorni di anticipo.

Mah..
 
DOMANDA:
abbiamo passato l'ultimo mese a lamentarci sul fatto che sarà ormai difficile raggiungere Milano (o Roma) a prezzi concorrenziali.. ne siamo proprio sicuri?

Se la guardi nell'ottica del parlamentare/assessore/consigliere/politico/giornalista, che vuole atterrare a LIN e non a MXP (perché MXP è scomoda, perché andare a MXP richiede lo stesso tempo di un Milano-Londra secondo Fazio :) , etc.) e che non prende il treno per motivi vari, beh, forse pagherà di più, ma ben venga far pagare di più a questi pirloni.
 



martedì 03 marzo 2009, 09:21

"A Malpensa e Linate 700 posti a rischio"
Sindacati in sciopero, ma Matteoli li ferma


di Maria Sorbi

Malpensa ha già recuperato 3 dei 7 milioni e mezzo di passeggeri persi dal ridimensionamento di Alitalia, ma il futuro fa ancora paura. La rimonta dell’aeroporto varesino, incoraggiante in un momento di difficoltà generale, giustifica l’ottimismo di Letizia Moratti: «Stiamo recuperando molto bene - ha detto ieri il sindaco di Milano citando i numeri della ripresa -. E la forza sta nel fatto che Malpensa, come Linate, la vogliono tutti». Ottimismo che deriva «dalla forte alleanza con Lufthansa», ma «stiamo lavorando anche con Cai». Senza dubbio a far lievitare il numero dei passeggeri ha contribuito anche la settimana della moda. Il settore va bene - lo conferma il sindaco - e segnali positivi arrivano anche dal turismo culturale.
I sintomi di ripresa tuttavia non bastano e tranquillizzare i lavoratori di Sea e dell’indotto. I sindacati confederali avevano già proclamato uno sciopero di quattro ore per domani, prima che il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli intervenisse con un’ordinanza per differirlo. Un provvedimento urgente «per evitare un danno grave e irreparabile al diritto alla libera circolazione».

La vertenza è complessa. La protesta stavolta non coinvolge il personale di volo ma i dipendenti di terra di Sea, delle società di catering, di servizio e dell’indotto. In bilico ci sono 700 posti di lavoro, ma ne salteranno molti di più se Cai decidesse di non affidare la gestione dei due aeroporti a Sea. È per questo che i sindacati (Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Lombardia) sono mobiliati. Nei possibili tagli sono coinvolte numerose aziende che contano più di 8mila dipendenti. «È evidente - protesta Nino Cortorillo, segretario regionale della Filt-Cgil - che i provvedimenti di cassa integrazione verranno, presto o tardi, trasformati in licenziamenti. È quindi nostro dovere chiedere alla società che gestirà i due scali di assumere obbligatoriamente i dipendenti che rischiano il posto». La cassa integrazione del 2009 - peraltro - per i lavoratori di Malpensa e Linate non è ancora definita. «Aspettiamo di essere convocati dalla Regione Lombardia», dicono i sindacati.

«In due anni - ricorda Dario Grilanda, segretario generale trasporti Cisl di Varese - abbiamo perso 3mila posti di lavoro perché i contratti a tempo determinato non sono stati più rinnovati. Temiamo che “saltino altre teste”. Malpensa è stata depotenziata e dal 13 gennaio dallo scalo non parte più un chilo di merce». Intorno al futuro degli scali lombardi c’è grande incertezza. E secondo i sindacati, la soluzione per far ripartire l’aeroporto è una sola: la liberalizzazione. «Vanno eliminati tutti i vincoli che bloccano il mercato - aggiunge Cortorillo -. Finché Alitalia garantiva lo sviluppo di Malpensa si poteva andare avanti. Ora bisogna percorrere un’altra strada. Non è positivo concedere autorizzazioni provvisorie sugli slot e sulla gestione dei voli». Tra le richieste dei sindacati, oltre alla liberalizzazione e alla garanzia occupazionale per tutti i dipendenti in caso di arrivo di una nuova società di gestione, c’è anche l’estensione degli ammortizzatori sociali a tutte le aziende aeroportuali.
 
AEROPORTI: MATTEOLI, POSSIBILE CONVIVENZA TRA MALPENSA E LINATE

Roma, 3 mar. - (Adnkronos) - E' possibile una convivenza tra Malpensa e Linate. Ad esserne convinto e' il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli. "Malpensa e' una realta' che non si puo' cancellare e deve essere aiutata a funzionare mentre Linate non inficia l'efficienza di Malpensa", ha detto Matteoli parlando a margine di un convegno organizzato dalla Uil trasporti sul trasporto aereo. "Una convivenza e' possibile -ha sottolineato- e soprattutto se ci sara' una ripresa c'e' spazio per tutti".
 
Roma, Italia - Le più alte cariche del settore chiedono ai politici italiani un passo in questa direzione
(WAPA) - In occasione del convegno sul rilancio del trasporto aereo, organizzato dalla sigla sindacale Uil, con la partecipazione - fra gli altri - del ministro dei Trasporti Altero Matteoli, dell'amministratore delegato di Enav (Società nazionale assistenza al volo) Guido Pugliesi, del presidente Enac (Ente nazionale aviazione civile) Vito Riggio e dell'amministratore delegato di Alitalia, Rocco Sabelli, è emersa la necessità di dotare l'Italia di una politica nazionale del trasporto aereo. In sostanza, si tratta di decidere quali aeroporti siano prioritari per lo sviluppo del Paese, evitando di frammentare gli investimenti su scali minori, con un aggravio di costi per la collettività. Immediata la risposta del ministro: "Esorto l'Enac a lavorare in questa direzione, prima individuando gli aeroporti fondamentali e poi facendo delle proposte ai politici". Il ministro ha poi toccato lo spinoso problema delle vertenze sindacali dei dipendenti Alitalia, definendo assurda la proposta di cancellare dei voli in un momento così difficile per il settore aereo. "Se Alitalia cresce - ha aggiunto - molti cassintegrati saranno automaticamente assunti nella compagnia senza bisogno di contrasti".

In maniera sostanzialmente simile la pensa anche Giuseppe Caronia, segretario generale di Uiltrasporti (il sindacato che associa i lavoratori dei comparto) che si augura che in Italia non vinca il localismo e che ogni singola regione - se non ogni città - vinca la tentazione di creare un aeroporto sotto casa. "Salutiamo anche con favore - ha detto - la nuova legge sul diritto di sciopero varata dal Governo, che è volta a eliminare i ricatti delle minoranze sindacali, che spesso difendono solo dei privilegi".
(Avionews)


.....la limitazione di linate passa dal piano nazionale aeroporti........così a me sembra!..........
 
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