Nuovo articolo sul D'Annunzio di Brescia


danusa86

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28 Settembre 2008
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Prima di postarlo volevo chiedere, ma davvero Ryanair ha annunciato da Marzo anche Barcellona e non solo Cagliari?

Comunque ecco a voi l'articolo tratto dal Brescia Oggi di oggi (scusate il gioco di parole)

LO SCALO CONTESO. Il vicepresidente della D’Annunzio e capoguppo di Fi in Provincia chiama gli enti a raccolta
Aeroporto, nuovo appello «Brescia unisca le forze»
Bettinsoli: «Con i 30 milioni di imprenditori e istituzioni acquistiamo la maggioranza» Italia Tour: le trattative si stanno allungando

«La Provincia ha nel cassetto 9 milioni per il D’Annunzio. Il Comune e gli imprenditori hanno detto di essere disposti a stanziarne 10 a testa. Mettiamo insieme queste somme e andiamo a trattare oggi stesso con la proprietà veronese. O ritroviamo le condizioni per il dialogo, o rischiamo di perdere tutto».
IL VICEPRESIDENTE della D’Annunzio e capogruppo di Forza Italia in Broletto, Vigilio Bettinsoli, rilancia con forza l’unità del territorio. A suo avviso, è questa l’unica strada per restituire vitalità allo scalo di Montichiari. «Da consigliere sento la responsabilità di aver fatto finora il mio dovere», precisa Bettinsoli I dati per il mese di dicembre non sono confortanti, ma lasciano ancora sperare che ci sia spazio per una ripresa. I passeggeri sono stati 10.049, con un aumento del 33 per cento sul 2007 (7.528) ma un calo del 14 per cento sul 2006 (11.698). Un buon apporto l’hanno dato i charter che hanno registrato 5.444 viaggiatori, con un aumento del 261 per cento rispetto all’anno scorso (1.477). In calo gli aeromobili movimentati (818 nel 2008 contro 949 nel 2007), le merci (578 tonnellate contro 930) e i postali (1.459 tonnellate contro 1.620).
«In questo contesto annichilisce - sostiene Bettinsoli - che il dibattito di questi giorni sia tutto spostato su Malpensa e Linate. Gli aeroporti della Lombardia Est sono completamente dimenticati. Oggi come oggi credo sia davvero arrivato il momento di riscattare il D’Annunzio».
Sì, ma come? Il vicepresidente della società di gestione propone l’acquisto delle quote che consentano ai bresciani di avere la maggioranza nell’aeroporto. «Di fronte all’unità del territorio, sfido gli azionisti della Catullo a non tenerne conto - osserva Bettinsoli -. I veronesi in questo modo farebbero cassa e potrebbero smettere di pagare i 5 milioni». Una vecchia proposta? Forse. Ma «solo con la maggioranza si può parlare di concessioni». E poi, tenendo conto del fatto che «lo scalo di Orio al Serio non può andare oltre, non può espandersi ulteriormente», bisogna farsi trovare pronti. Tanto più che anche a Montichiari la domanda non manca. «Abbiamo bisogno di voli interni», incalza Bettinsoli.
A QUESTO PROPOSITO, prosegue la trattativa con la nuova compagnia Italia Tour Airlines che si sta tuttavia protraendo in ragione del fatto che aeroporto e Enac attendono l’iscrizione al registro Coa - Certificato di operatore aereo.
La partita si dovrebbe chiudere comunque nelle prossime settimane, garantendo la copertura delle tratte Roma, Napoli e Catania. Confermato, per ora, a partire da marzo anche l’impegno di Ryanair sullo scalo bresciano, per voli verso Cagliari e Barcellona. Ci sono contatti pure con altre compagnie low cost, che non sono ancora pronte a prendere decisioni perché attendono di capire come si svilupperà la vicenda - Malpensa.
A Roma, intanto, i nodi non sembrano sciogliersi. Mentre la concessione per il Catullo è in fase di registrazione, l’iter per il D’Annunzio è fermo. Per il rinnovo ai veronesi, mancherebbe, dopo il «sì» dell’Enac, solo la firma dei ministri.
 
Da quello che era parso di capire, secondo quanto riportato dalla stampa bresciana, Ryanair oltre al volo per Cagliari avrebbe dovuto aprire anche un volo per Bari... per il momento solo il primo però risulta in vendita. Mah!
 
avrebbe dovuto aprire anche un volo per Bari.!

Credo fosse legata all'eventualità dell'apertura della base a Bari. Visto che la base sembra non essere in dirittura d'arrivo scordiamoci per ora questa e tutte le altre rotte che i giornali hanno annunciato.

Godiamoci per ora il doppio giornaliero su Bergamo che è certamente più utile di un 2x su Brescia;)
 
Prima di postarlo volevo chiedere, ma davvero Ryanair ha annunciato da Marzo anche Barcellona e non solo Cagliari?

Comunque ecco a voi l'articolo tratto dal Brescia Oggi di oggi (scusate il gioco di parole)

Come Volevasi Dimostrare.
Ma partiranno mai questi?
 
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Grandi manovre in corso... ecco "L'Arena" di Verona...

Il Catullo prepara la virata veneta
ENTI E POLITICA. Dopo i «consigli» del governatore Galan, prende corpo l'ipotesi di un'alleanza con il Marco Polo. Tra un mese l'assemblea per l'aumento di capitale

La Regione aumenterà la sua quota nella società. Con Venezia un sistema da oltre 10 milioni di passeggeri
FABIO BORTOLAZZI
22/01/2009
L'aeroporto Catullo: finora la strategia di sviluppo guardava solo verso Bergamo, adesso le porte sono aperte anche verso Venezia e Treviso per un rafforzamento

Verona. L'aeroporto Catullo sta preparando una strategica virata sul Veneto. All'ipotesi di allargarsi verso Bergamo con un'alleanza con Orio al Serio, adesso fa da contraltare il progetto di stringere un'alleanza con il Marco Polo di Venezia, gestito dalla Save di Enrico Marchi per disegnare un «sistema aeroportuale veneto» che vada poi a reggere la concorrenza con quello lombardo-milanese alla luce delle trasformazioni che stanno avvenendo con la nuova Alitalia su Malpensa.
È la conferma che gli appelli lanciati l'altro giorno dal presidente della Regione Giancarlo Galan al sindaco Flavio Tosi non erano casuali. Quando il governatore ha detto al sindaco: «Fate alleanze venete, non fatevi fregare» si riferiva proprio alla logica delle infrastrutture: sul Catullo potrebbe muoversi la Regione in prima persona.
L'occasione sarà la prossima assemblea dei soci del Catullo tra fine febbraio e i primi di marzo che, come conferma il presidente Fabio Bortolazzi, avrà all'ordine del giorno l'aumento di capitale da 40 milioni di euro al fine di garantire il piano di sviluppo.
In questi giorni Bortolazzi ha incontrato sia il sindaco Tosi che il presidente Galan. Alla fine, il piano dovrebbe essere questo: la società Veneto Sviluppo che ha una quota nella Catullo spa si sarebbe impegnata a sottoscrivere non solo l'aumento ma anche le eventuali quote inoptate per rafforzare la presenza della Regione.
«E io credo che se la presenza regionale nel Catullo si rafforzasse», afferma Bortolazzi, «sarebbe una partecipazione non certo dannosa, bensì assolutamente strategica. Dal nostro punto di vista», prosegue il presidente, «abbiamo tutto l'interesse a far crescere la logica veneta».
Non va dimenticato che ai primi di questo mese al Catullo è arrivato il nuovo direttore della Business Unit, l'ingegnere veneziano Massimo Soppani che guarda caso proviene proprio dal Marco Polo.
Un cambio di rotta insomma che se non sostituisce l'ipotesi dell'asse lombardo con gli scali di Brescia e Bergamo, comunque prevede di aprire le porte alla logica del sistema veneto con Venezia e Treviso, cambio maturato alla luce di quanto sta accadendo in Lombardia.
«Guardare a Venezia e a Treviso non è sbagliato», osserva Bortolazzi, «ma non lo è neppure guardare verso Milano e Bergamo, perché la Catullo spa deve restare aperta a varie possibilità e il bacino di passeggeri nostro è molto diverso da quello del Veneto orientale».
Ma le ultime vicende Cai-Alitalia su Malpensa, le Grandi opere per i trasporti e l'Expo 2015 stanno cambiando gli scenari. Non solo lo scalo di Orio al Serio potrebbe essere attirato verso Milano per rafforzare Malpensa, ma la Lombardia è molto più avanti di noi sul fronte delle opere trasportistiche.
Il bacino bresciano, per esempio, avrà a disposizione la linea Tav Milano-Brescia per arrivare in aeroporto mentre Verona per le sue tratte attende ancora il via libera dal Cipe.
Il bacino di Bergamo e Brescia, inoltre, avrà anche la nuova bretella autostradale Bre-Be-Mi per andare verso Malpensa. Opere stradali e ferroviarie che restituiranno una forte centralità a Milano anche in prospettiva dell'Expo 2015. A quel punto se Verona, è il ragionamento sviluppato tra Catullo e Regione, vuole inserirsi nel sistema aeroportuale lombardo, passeggeri o cargo che sia, deve avere le spalle più forti. Ed è interesse quindi sia del bacino veronese, ma anche del Marco Polo, rafforzarsi per fare concorrenza a Milano con maggior capacità contrattuale e massa critica e non essere schiacciati.
Per fare un esempio, sul fronte dei passeggeri, Venezia e Treviso sono a quota 7 milioni che assieme ai 3 di Verona portano la cifra a oltre 10 milioni di viaggiatori. A questo si affianca l'attività cargo, sulla quale Verona e Venezia potrebbero andare all'attacco di Milano e in questa logica ampia avrebbe un rilancio anche Montichiari. E le sinergie turistiche, italiane e internazionali, sono infinite.M.B.
 
Ah ecco difatti non mi sembrava si fosse parlato di volo su Barcellona ma di volo su Bari....

Sarà un semplice errore o magari una anticipazione di un annuncio che Ryanair farà a breve?
 
Ah ecco difatti non mi sembrava si fosse parlato di volo su Barcellona ma di volo su Bari....

Sarà un semplice errore o magari una anticipazione di un annuncio che Ryanair farà a breve?


La Girona-Brescia è stata già operata da Ryanair con risultati non proprio brillanti. Potrebbe trattarsi di un ritorno come per Torino oppure di una errore del giornalista.
 
Dal Giornaledi Brescia, la fonte di notizie del gionalista sembra proprio questo forum ed alcune discussioni su Intrieri

Da aprile a Cagliari con Ryanair
D’Annunzio: al vaglio del vettore irlandese altre due destinazioni, una nazionale, una europea Attesa per il Brescia-Roma. Intrieri di Italia Tour Airlines: «Certificato a fine mese. Ma serve prudenza»
Un volo Ryanair in decollo dall’aeroporto <BR>«Gabriele D’Annunzio» di Montichiari (archivio)
Un volo Ryanair in decollo dall’aeroporto
«Gabriele D’Annunzio» di Montichiari (archivio)
nUno squarcio nel cielo nuvoloso del D’Annunzio. Da aprile, infatti, partirà il nuovo collegamento di linea con Cagliari, a effettuare il quale sarà Ryanair. Il vettore irlandese ha infatti deciso di rimpolpare la propria presenza sullo scalo monteclarense, aggiungendo un nuovo volo al quotidiano Brescia-Londra, allo stato l’unico servizio di linea operativo sull’aeroporto di casa nostra.
Un segnale positivo
Non solo. La maggiore compagnia low cost, infatti, sta valutando la possibilità di introdurre altri due collegamenti dal D’Annunzio, rispettivamente per una destinazione europea e per una nazionale. La conferma dell’inizio dei collegamenti di linea tra lo scalo bresciano e la Sardegna arriva direttamente dal direttore della Business Unit del Catullo che segue l’attività dell’aeroporto monteclarense, Roberto Gilardoni: «Da aprile partiranno i voli per Cagliari. Per il resto bisognerà attendere. Si vedrà più avanti». Del resto, qualcosa si sta muovendo su più fronti, anche se i vertici del D’Annunzio non si sbilanciano al riguardo. «Ci sono anche altri "ragionamenti" in corso, anche se è presto per parlarne. I voli di linea del resto sono legati alle stagioni operative», come a dire che le possibilità al vaglio non riguardano in ogni caso quella corrente, apertasi lo scorso novembre. Un fermento che lascia in ogni caso ben sperare: l’attenzione di Ryanair in particolare si lascia leggere come un segnale di apprezzamento da parte di una compagnia non certo di secondo piano per il mercato potenziale bresciano. Si vedrà.
E il volo per Roma?
Ancora da sciogliere resta invece il nodo del volo Brescia-Roma, ormai sospeso da più di quattro mesi dopo lo stand-by di Enac e la successiva liquidazione di AirBee. Il candidato in pectore ad effettuare il nuovo collegamento con la capitale - nella fattispecie con l’aeroporto di Fiumicino, ma secondo indiscrezioni ci sarebbero in ipotesi anche i collegamenti con Catania e Napoli - è Italia Tour Airlines, società nata pochi mesi fa e in attesa del Certificato di operatore aereo. Gilardoni conferma i contatti con il vettore (nato dalle ceneri di Club Air, compagnia dalla quale vengono oltre i due aeromobili Rj 85 e Rj 70, anche l’amministratore delegato Gaetano Intrieri, che all’epoca dei fatti portò a Brescia da Orio al Serio la compagnia Gandalf (poi fallita), assumendone la guida quando ormai navigava in cattive acque. «Ci stiamo lavorando - assicura il direttore Gilardoni - ma è presto per tirare le somme».
Il riassetto di Italia Tour Airlines
A estrema cautela del resto è improntato anche il ragionamento dello stesso Intrieri, amministratore delegato e timoniere della nuova società, che costituita ad agosto e avviata di fatto lo scorso novembre, ha registrato nelle ultime settimane un consistente riassetto societario. Di fatto esce di scena il Gruppo Soglia - attivo nel settore alberghiero e facente capo al deputato pidiellista salernitano Gerardo Soglia, precedentemente principale attore della partita - che viene rimpiazzato da una società tedesca. «Il Gruppo Soglia - conferma Intrieri - resta nella compagine azionaria per il 2% - mentre il 96% è ora della Amc, società tedesca che si occupa di manutenzione di aeromobili». Su Brescia in ogni caso si vola a vista: «Confermo la volontà di operare sul D’Annunzio - assicura l’ad della compagnia, per ora basata a Villafranca - e stiamo studiando la fattibilità della cosa. Certo, serve prudenza: Montichiari esce da un periodo non felicissimo. Per il certificato di operatore aereo siamo agli sgoccioli, saremo pronti per fine gennaio. Di qui a dire che voleremo su Brescia, però ce ne passa. Serve la fiducia della clientela».
Ma anche gli aerei, che non mancano: oltre ai due Rj ex Club Air, «siamo in attesa di altri due Bae, tutti velivoli con capacità di carico media di 98 passeggeri che è appunto quel che serve per Brescia, un mercato del resto sul quale ho sempre creduto». Ma oltre a Montichiari, i velivoli potrebbero operare su altre destinazioni ritenute appetibili, quali Crotone, Catania, Napoli e Verona. E la parte finanziaria? Il ventilato finanziamento da 3 milioni da parte di Unicredit è smentito da Intrieri: «Certo Unicredit segue con interesse la vicenda, ma così come stanno le cose l’operativo è in grado di stare in piedi da solo».
Gianluca Gallinari
 
Il riassetto di Italia Tour Airlines
A estrema cautela del resto è improntato anche il ragionamento dello stesso Intrieri, amministratore delegato e timoniere della nuova società, che costituita ad agosto e avviata di fatto lo scorso novembre, ha registrato nelle ultime settimane un consistente riassetto societario. Di fatto esce di scena il Gruppo Soglia - attivo nel settore alberghiero e facente capo al deputato pidiellista salernitano Gerardo Soglia, precedentemente principale attore della partita - che viene rimpiazzato da una società tedesca. «Il Gruppo Soglia - conferma Intrieri - resta nella compagine azionaria per il 2% - mentre il 96% è ora della Amc, società tedesca che si occupa di manutenzione di aeromobili». Su Brescia in ogni caso si vola a vista: «Confermo la volontà di operare sul D’Annunzio - assicura l’ad della compagnia, per ora basata a Villafranca - e stiamo studiando la fattibilità della cosa. Certo, serve prudenza: Montichiari esce da un periodo non felicissimo. Per il certificato di operatore aereo siamo agli sgoccioli, saremo pronti per fine gennaio. Di qui a dire che voleremo su Brescia, però ce ne passa. Serve la fiducia della clientela».
Ma anche gli aerei, che non mancano: oltre ai due Rj ex Club Air, «siamo in attesa di altri due Bae, tutti velivoli con capacità di carico media di 98 passeggeri che è appunto quel che serve per Brescia, un mercato del resto sul quale ho sempre creduto». Ma oltre a Montichiari, i velivoli potrebbero operare su altre destinazioni ritenute appetibili, quali Crotone, Catania, Napoli e Verona. E la parte finanziaria? Il ventilato finanziamento da 3 milioni da parte di Unicredit è smentito da Intrieri: «Certo Unicredit segue con interesse la vicenda, ma così come stanno le cose l’operativo è in grado di stare in piedi da solo».
Gianluca Gallinari

Tirando le somme, allora la situazione è Italiatour ancora non ha il COA, Soglia se ne è andato, dei 3 milioni di linea di credito concessi da Unicredit non c'e' traccia e di andare a Montichiari ancora non se ne parla. Correggetemi se sbaglio!